Polymnia
Polymnia L., 1753 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae. Polymnia è anche l'unico genere della tribù Polymnieae Panero, 2002.[1][2][3]
Etimologia
modificaIl nome del genere (Polymnia) deriva dalla musa greca della musica sacra e della danza.[4]
Il nome scientifico del genere è stato definito da Carl von Linné (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione "Species Plantarum" del 1753.[5] Il nome della tribù (derivato dal suo unico genere) è stato proposto in via definitiva dal botanico contemporaneo José L. Panero (1959-) nella pubblicazione "Proceedings of the Biological Society of Washington - 115(4): 919 (2002)" del 2002.[6]
Descrizione
modificaPolymnia canadensis
Polymnia canadensis
Polymnia canadensis
Portamento. Le specie di questo genere hanno un habitus erbaceo con cicli biologici perenni. Sono piante prive di lattice.[7][8][9][10][5][4]
Fusto. I fusti sono eretti e ramificati in posizione distale. Le radici possono essere rizomatose. L'altezza massima varia da 50 a 150 cm.
Foglie. Le foglie in maggioranza sono cauline e lungo il fusto sono disposte in modo opposto; sono inoltre picciolate (il picciolo può essere alato). La lamina ha un contorno da cordato a deltato o rombico, possono essere intere o profondamente pennatofide (da 3 a 11 lobi); a volte i margini possono essere grossolanamente dentati. La superficie può essere glabra, pelosa (per peli irti) o ghiandolosa (ghiandole stipitate o punteggiate).
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono formate da alcuni capolini (da 2 a 5) raccolti in cime terminali panicoliformi. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino peduncolato di tipo radiato. I capolini sono formati da un involucro, con forme da campanulate a emisferiche, composto da diverse brattee al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, persistenti, da 6 a 21, sono subuguali a consistenza erbacea, senza bordi ialini e densamente ricoperte da ghiandole sulla faccia abassiale e sono disposte su 2-3 serie. I ricettacoli, strutture alla base dei fiori, sono convessi o debolmente conici e sono provvisti di pagliette a protezione dei fiori stessi. Le pagliette hanno forme varie: da obovate a oblanceolate o spatolate. Diametro dell'involucro: 4 – 15 mm.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:
- fiori del raggio (esterni): da 2 a 6, sono femminili, fertili e sono disposti su una o più serie; la forma è ligulata (zigomorfa); possono essere assenti.
- fiori del disco (centrali): da 12 a 30, hanno forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono funzionalmente maschili.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[11]
- fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa-imbutiforme, mentre all'apice è ligulata; gli apici delle ligule sono trilobati con quello centrale più lungo e più ampio di quelli laterali; la parte abassiale della ligula è pubescente; le corolle sono colorate da bianco a crema-bianca.
- fiori del disco: la forma è tubulare bruscamente divaricata in 5 lobi; sono colorate da giallo a bianco-giallo e sono ricoperte da tricomi multicellulari (i tricomi ghiandolosi non sono presenti); le gole del tubo sono ampiamente campanulate (il tubo è meno lungo della gola).
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo.[7] Le antere sono pallide, in genere sono colorate da giallo a marrone, sono prive di speroni e di code; le appendici sono deltate; le facce abassiali sono ricoperte da ghiandole. L'endotecio è formato da celle fusiformi con 1 - 3 ispessimenti polari. Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).
- Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[7] Lo stilo sottile termina con due stigmi. Gli stigmi dei fiori del disco sono fusi assieme ad eccezione degli apici che sono deltati. Gli stigmi dei fiori del raggio sono affusolati e privi di papille sulla faccia abassiale. Le superfici stigmatiche sono delle linee continue situate ai bordi dei bracci dello stilo.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. L'achenio ha una forma obcompressa, ampiamente ovata e biconvessa con 3 - 6 coste o nervature. È privo di striature longitudinali, mentre le pareti sono carbonizzate. Il pappo è formato da una minuta corona oppure è assente del tutto.
Biologia
modificaImpollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[8][9]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
modificaLe specie di questo genere sono distribuite nella parte orientale degli USA e Canada.[2]
Sistematica
modificaLa famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi,[11] oppure 22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[12] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1679 generi).[13] La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][10][5]
Filogenesi
modificaDa un punto di vista filogenetico, la tribù Polymnieae fa parte del gruppo Heliantheae Alliance che insieme al resto della sottofamiglia (Asteroideae) è una delle due grandi divisioni ("Asteroideae clade") della famiglia Asteraceae. L'altra è il supergruppo "Non-Asteroideae" o "Non-Asteroideae clade" contenente il resto delle undici sottofamiglie).[14]
Il gruppo "Heliantheae Alliance" si distingue soprattutto per le brattee involucrali disposte su 1 – 3 serie, per le teche delle antere che sono spesso annerite e senza speroni e code, per la presenza di peli sotto la divisione dello stilo, per i rami dello stilo (gli stigmi) s'incurvano a maturità e per le appendici dello stilo che sono solitamente più corte della porzione stigmatica (tranne in Eupatoriaea). Questo gruppo viene anche definito Phytomelanic cipsela clade e forma un clade caratterizzato dalla presenza nella cipsela di uno strato di fitomelanina (acheni anneriti o carbonizzati).[15] Il cladogramma (Cladogramma Heliantheae Alliance) a lato illustra i rapporti filogenetici tra le varie tribù di tale raggruppamento.[16]
In precedenza il genere Polymne era descritto all'interno della tribù Heliantheae e della sottotribù Polymniinae H. Robinson (Robinson, 1978[17]). In seguito a ricerche di tipo filogenetico sul DNA si è stabilito che questo genere è profondamente divergente all'interno del gruppo "Heliantheae Alliance" per cui è “gruppo fratello” dei membri più basali del gruppo, ma diverge da altri importanti gruppi come Athroismeae, Helenieae e Coreopsideae per cui è stato posizionato in una specifica tribù.[5][18]
I caratteri più distintivi (e più significativi da un punto di vista tassonomico) del genere sono:[17]
- la poca differenza delle brattee interne-esterne dell'involucro.
- la superficie superiore dei fiori del raggio quasi liscia.
- la presenza di cellule allungate sulla superficie interna dei lobi dei fiori del disco.
- il colore pallido delle teche delle antere.
- la presenza di piccole cellule regolari sulla superficie degli acheni.
- la mancanza di striature sulle pareti dell'achenio.
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è 2n = 30.[5]
Elenco delle specie
modificaQuesto genere ha 4 specie:[2]
- Polymnia canadensis L.
- Polymnia cossatotensis Pittman & V.M.Bates
- Polymnia johnbeckii D.Estes
- Polymnia laevigata Beadle
Note
modifica- ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ a b c World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 3 settembre 2025.
- ^ Susanna et al. 2020
- ^ a b eFloras, su Flora of North America. URL consultato il 3 settembre 2025.
- ^ a b c d e Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 439.
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 3 settembre 2025.
- ^ a b c Pignatti 1982, vol. 3, pag. 1.
- ^ a b Strasburger 2007, pag. 860.
- ^ a b Judd 2007, pag. 517.
- ^ a b Funk & Susanna 2009, pag. 713.
- ^ a b Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.
- ^ Funk & Susanna 2009, pag. 176.
- ^ (EN) Panero J.L., Phytomelanic Cypsela Clade, su The Tree of Life Web Project. URL consultato il 28 aprile 2011.
- ^ Funk & Susanna 2009, pag. 693.
- ^ a b Robinson 1981, pag. 38.
- ^ Funk & Susanna 2009, pag. 705.
Bibliografia
modifica- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales, Berlin, Heidelberg, 2007.
- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Judd S.W. et al., Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Eduard Strasburger, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia, Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Seconda edizione, Bologna, Edagricole, 2018.
- Alfonso Susanna et al., The classification of the Compositae: A tribute to Vicki Ann Funk (1947–2019, in Taxon, vol. 69, n. 4, 2020, pp. 807-814.
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta, Milano, Federico Motta Editore, 1960.
- Jennifer R. Mandel, Rebecca B. Dikow, Carolina M. Siniscalchi, Ramhari Thapa, Linda E. Watson and Vicki A. Funk, A fully resolved backbone phylogeny reveals numerous dispersals and explosive diversifications throughout the history of Asteraceae, in PNAS, vol. 116, n. 28, 2019, pp. 14083-14088.
- Caifei Zhang, Chien-Hsun Huang, Mian Liu, Yi Hu, Jose L. Panero, Federico Luebert, Tiangang Gao, Hong Ma, Phylotranscriptomic insights into Asteraceae diversity, polyploidy, and morphological innovation, in JIPB, vol. 63, n. 7, 2021, pp. 1273-1293.
- Robinson HE, A Revision of the Tribal and Subtribal Limits of the Heliantheae (Asteraceae) (PDF), Washington, Smithsonian Institution Press, 1981.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Polymnia
- Wikispecies contiene informazioni su Polymnia
Collegamenti esterni
modifica- Polymnia Royal Botanic Gardens KEW - Database
