Polysarcus denticauda
Polysarcus denticauda (Charpentier, 1825) è una specie di insetti ortotteri della famiglia Tettigoniidae.[1]
Polysarcus denticauda | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Tracheata |
Superclasse | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclasse | Pterygota |
Coorte | Exopterygota |
Subcoorte | Neoptera |
Superordine | Polyneoptera |
Sezione | Orthopteroidea |
Ordine | Orthoptera |
Famiglia | Tettigoniidae |
Sottofamiglia | Phaneropterinae |
Tribù | Barbitistini |
Genere | Polysarcus |
Specie | P. denticauda |
Nomenclatura binomiale | |
Polysarcus denticauda Charpentier, 1825 |
Caratteristiche
modificaLe dimensioni dell'adulto possono variare tra i 24 e i 44 mm. La colorazione in genere è verde ma esistono alcuni individui brunastri. L'addome è di grandi dimensioni, e il pronoto ha l'aspetto di una bandiera. Le ali, fortemente ridotte, sono di colore giallo, a volte maculate di verde, e sporgono dal bordo posteriore del pronoto, anche se nelle femmine risultano quasi del tutto nascoste da quest'ultimo. Il maschio è dotato di una lunga placca sotto-genitale bifida. Nella femmina l'ovopositore è allungato e denticolato all'estremità.[2]
Distribuzione e habitat
modificaLa specie è stata osservata in varie zone montane europee, e in particolare sui Pirenei, le Alpi, i Carpazi e i monti della parte meridionale dei Balcani.[3] In Italia oltre che nella zona alpina si può osservare anche sui pascoli appenninici.[4] Il suo habitat sono i prati ad alte erbe con vegetazione lussureggiante. Predilige zone prative a sfalcio tardivo e non troppo concimate.
Comportamento
modificaSe minacciata questa grossa cavalletta si mantiene immobile. La sua stridulazione è intensa e la si può udire fino a distanze di 30-50 metri. L'alimentazione è completamente vegetariana. Lo stato adulto viene raggiunto in genere a inizio giugno, e gli esemplari adulti possono essere osservato fino a metà luglio.[2]
Stato di conservazione
modificaLa specie è classificata da IUSN tra quelle a minimo rischio ((EN) Least Concern).[5]
Note
modifica- ^ (EN) D.C. Eades, D. Otte, M.M. Cigliano e H. Braun, Polysarcus denticauda, in Ortoptera Species File Online. Version 5.0/5.0. URL consultato l'8 luglio 2025.
- ^ a b (FR) Barbitiste ventru, Barbitiste queue-dentée (Français), su inpn.mnhn.fr, Inventaire national du patrimoine naturel (INPN). URL consultato l'11 luglio 2025.
- ^ (EN) Polysarcus denticauda (Charpentier, 1825), su gbif.org. URL consultato il 7 luglio 2025.
- ^ Alessandro Minelli, La fauna in Italia, Touring club Italiano, 2002, p. 63, ISBN 9788836526215. URL consultato il 9 luglio 2025.
- ^ (EN) Polysarcus denticauda (Charpentier, 1825), su eunis.eea.europa.eu, European Environment Agency (EEA). URL consultato il 12 luglio 2025.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Polysarcus denticauda
- Wikispecies contiene informazioni su Polysarcus denticauda
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Polysarcus denticauda, su Fossilworks.org.