Marsilea mutica
Il quadrifoglio acquatico (Marsilea mutica Mett.) è una felce acquatica perenne appartenente alla famiglia delle Marsileaceae, diffusa nell'emisfero boreale.[2]
| Quadrifoglio acquatico | |
|---|---|
| Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
| Classificazione scientifica | |
| Dominio | Eukaryota |
| Regno | Plantae |
| Sottoregno | Tracheophyta |
| Divisione | Polypodiophyta |
| Classe | Polypodiopsida |
| Sottoclasse | Polypodiidae |
| Ordine | Salviniales |
| Famiglia | Marsileaceae |
| Genere | Marsilea |
| Specie | M. mutica |
| Nomenclatura binomiale | |
| Marsilea mutica Mett. | |
| Nomi comuni | |
|
quadrifoglio acquatico, trifoglio acquatico comune | |
Etimologia
modificaIl nome Marsilea venne attribuito al genere da Linneo in onore del botanico italiano Luigi Ferdinando Marsili vissuto nel XVIII secolo.
Descrizione
modificaPortamento
modificaÈ una pianta alta 10-40 centimetri, geofita rizomatosa.
Fusto
modificaIl fusto è costituito da un rizoma strisciante fissato al terreno da sottili radici la cui lunghezza può arrivare fino a 1 m.
Foglie
modificaEsistono due tipi di fronde. Il primo tipo può essere natante in caso di acque alte o emergere eretto se la pianta vegeta in acque basse o sul terreno. Gli stipiti possono essere lunghi fino a 30 cm. La lamina si divide in quattro segmenti obcordati disposti a forma di croce la cui forma ricorda il quadrifoglio. L'altro tipo di fronda è immerso ed è trasformato in sporocarpo ellissoidale di colore marrone scuro, la sporificazione ha luogo tra luglio e settembre.
Distribuzione e habitat
modificaSpecie circumboreale un tempo comune nell'Europa centro-meridionale, negli ultimi decenni si è notevolmente rarefatta per la scomparsa o alterazione dell'habitat naturale costituito da fossi e risaie con acque dal lento deflusso o terreni saltuariamente inondati. Per questo motivo in diversi paesi europei è stata inserita tra le specie a rischio di estinzione. In Italia risultano presenti alcune isolate popolazioni in Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana[3]. È presente anche negli Stati Uniti nordorientali in cui si è stata introdotta da più di 100 anni e viene ritenuta specie invasiva[4].
Usi
modificaLa pianta è antinfiammatoria, diuretica, depurativa, febbrifuga e rinfrescante.[5]
Coltivazione
modificaLa pianta preferisce terreni sabbiosi o di medio impasto. Può crescere in posizioni a mezz'ombra o pieno sole. Richiede un substrato umido o bagnato e può crescere in acqua[5].
Marsilea mutica può essere coltivata in vaso, con substrato sia umido, sia semisommerso con fronde emergenti, sia sommerso con foglie naviganti sul pelo dell'acqua. Può essere impiegata anche come pianta per acquario.
Note
modifica- ^ (EN) Marsilea mutica, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) Marsilea mutica Mett. | Plants of the World Online | Kew Science, su Plants of the World Online. URL consultato il 30 ottobre 2024.
- ^ ricerca dell'Università di Pavia Archiviato il 12 giugno 2013 in Internet Archive.
- ^ Flora del Nord America, su efloras.org.
- ^ a b Plants For a Future, su pfaf.org.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Marsilea mutica
- Wikispecies contiene informazioni su Marsilea mutica

