Quercus ithaburensis macrolepis
La quercia vallonea (Quercus ithaburensis subsp. macrolepis (Kotschy) Hedge & Yalt.) è un albero appartenente alla famiglia Fagaceae, diffusa nel bacino del Mediterraneo.[1]
Quercia vallonea | |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superrosidi |
(clade) | Rosidi |
(clade) | Eurosidi |
(clade) | Eurosidi I |
Ordine | Fagales |
Famiglia | Fagaceae |
Sottofamiglia | Quercoideae |
Genere | Quercus |
Specie | Q. ithaburensis |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Fagales |
Famiglia | Fagaceae |
Genere | Quercus |
Specie | Q. ithaburensis |
Sottospecie | Q. i. macrolepis |
Nomenclatura trinomiale | |
Quercus ithaburensis macrolepis (Kotschy) Hedge & Yalt. | |
Sinonimi | |
Quercus macrolepis | |
Nomi comuni | |
Quercia vallonea | |
Areale | |
![]() |
Descrizione
modificaÈ un albero alto fino a 15 (25) m, con rami divaricati che vanno a formare una chioma globosa, rametti giallo-bruni da giovani, poi glabri, lisci e grigi.
Ha fiori monoici che fioriscono nel mese di aprile.
Il frutto è una ghianda solitaria o in gruppi di 2-3, grande 4 x 2 cm, che matura il secondo anno ed è protetta da una cupola semisferica con larghe squame.
Distribuzione e habitat
modificaÈ una specie presente nel Mediterraneo orientale, nei Balcani, nelle Isole greche e in Asia minore.
In Italia si trova in Puglia e più precisamente nel Salento, principalmente in provincia di Lecce, e meno in quella di Brindisi. È presente anche in Basilicata, in provincia di Matera, presso il Parco della Murgia Materana.[2]
Esemplari monumentali
modificaA Tricase si trova una quercia vallonea di ragguardevoli dimensioni, nota come quercia dei 100 cavalieri, dell'età stimata di circa 900 anni[3]. Inoltre, sempre a Tricase è presente un altro esemplare di circa 400 anni, il cui tronco supera i 310 cm di circonferenza e la cui chioma raggiunge i 20 m di diametro (39.919767°N 18.368045°E ).
Altro esemplare storico risalente al 1600 è presente a Santa Cesarea Terme in una proprietà privata. A Cocumola vi è un esemplare nel giardino del palazzo baronale di circa 400 anni[senza fonte]. A Corigliano d'Otranto si può ammirare un esemplare spettacolare con una chioma di 20 metri ed un'altezza di circa 15 metri[4]. Un altro esemplare di quercia vallonea si trova a Taurisano davanti alla chiesetta del Crocefisso in Via Emile Namer e un'altra, molto piccola, si trova vicino a Gallipoli sulla strada per Alezio (40.058315°N 18.019608°E )[senza fonte].
Si ipotizza che tali piante siano state importate dai monaci basiliani giunti nel sud d'Italia e nel Salento e che il suo nome derivi da Valona, città dell’attuale Albania, regione dove tali piante abbondano. Oggi in Italia sono presenti poche centinaia di esemplari, che formano a volte dei boschetti. In passato la polvere estratta dalle ghiande della pianta era utilizzata nella concia delle pelli in quanto contenenti buone quantità di tannino.
Note
modifica- ^ (EN) Quercus ithaburensis subsp. macrolepis (Kotschy) Hedge & Yalt., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 19 gennaio 2021.
- ^ Simonetta Fascetti e Giuseppe Navazio, Specie protette, vulnerabili e rare della flora lucana, Regione Basilicata - Dipartimento Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità, 2007.
- ^ Tiziano Fratus, La quercia Vallonea di Tricase, su Atlante dei Grandi Alberi d'Italia, 19 febbraio 2013. URL consultato il 18 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2017).
- ^ Quercia Vallonea Corigliano, su Oltrevie, percorsi alternativi nel Salento.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Quercus ithaburensis
- Wikispecies contiene informazioni su Quercus ithaburensis
Controllo di autorità | J9U (EN, HE) 987007532158205171 |
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