Sclerorhynchoidei

famigliaa di pesci estinti

Sclerorhynchoidei è un sottordine estinto di pesci cartilaginei appartenente ai Rajiformes, che presentava un lungo rostro armato di grandi scaglie placoidi, simili a quelle di pesci sega (Pristidae) e squali sega (Pristiophoridae). Questa caratteristica si è evoluta in modo convergente in più gruppi, un fenomeno recentemente definito "pristificazione"[1]. I loro parenti più stretti viventi sono le razze (Rajidae)[2]

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Sclerorhynchoidei
Confronto tra uno squalo sega (in alto e a sinistra), Sclerorhynchus (al centro) e un pesce sega (in basso e a destra)
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
ClasseChondrichthyes
SottoclasseElasmobranchii
OrdineRajiformes
SottordineSclerorhynchoidei
Sinonimi
  • Ganopristinidea (Case, 1978)
  • Sclerorhynchiformes (Kriwet, 2004)
  • Ganopristiformes (Herman & Van Waes, 2012a)
  • Ptychotrygoniformes (Herman & Van Waes, 2012b)
  • Ganopristomorphii (Herman & Van Waes, 2014)
Famiglie

Sebbene siano comunemente chiamati "pesci sega", il termine più accurato proposto per gli Sclerorhynchoidei è sawskate ("razza sega")[3], terminologia adottata da altri studi successivi.[4][5][6]

Descrizione

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Questi animali possedevano un aspetto molto simile a quello degli attuali pesci sega: il corpo era generalmente piatto e allungato, ed era presente un rostro lunghissimo munito di numerose strutture simili a denti. Questi "denti", al contrario di quelli dei pesci sega, erano attaccati al rostro tramite tessuto connettivo, e non erano posizionati in appositi alveoli. Le pinne pettorali erano larghe e piatte, mentre quella caudale, almeno in alcune forme, ricordava quella degli squali; in altre forme, invece, la coda terminava in una sorta di frusta sottile. Le dimensioni degli sclerorincoidi variavano dal metro scarso di lunghezza (ad esempio Libanopristis) ai 9 metri (Onchopristis).

Classificazione

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Il sottordine comprende cinque famiglie riconosciute: Ganopristidae, Ischyrhizidae, Onchopristidae, Ptychotrygonidae e Schizorhizidae. Alcuni generi non sono ancora stati assegnati a nessuna famiglia.

Gli Sclerorhynchoidei compaiono nel record fossile a partire dal Barremiano (circa 129 milioni di anni fa) e si estinguono alla fine del Cretaceo (66 milioni di anni fa), durante l'evento di estinzione di massa del Cretaceo-Paleogene.[7][8]

Filogenesi

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Il seguente cladogramma si basa sugli studi di Villalobos-Segura et al. (2021b) per la topologia e su Greenfield (2021) per la classificazione delle famiglie:[3][9]


Rajiformes

Rajidae

Sclerorhynchoidei
Schizorhizidae

Schizorhiza

Ischyrhizidae

Ischyrhiza

Onchopristidae

Onchopristis

Ptychotrygonidae

Asflapristis

Ptychotrygon

Ganopristidae

Libanopristis

Micropristis

Sclerorhynchus

Oltre a quelli assegnati alle famiglie principali, si conoscono anche altri generi:

Paleobiologia

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Un esemplare fossile di Libanopristis rinvenuto in Libano, contenente nove embrioni preservati in situ, fornisce una rara evidenza fossile dell'ovoviviparità nei batoidi[10].

  1. ^ Greenfield T., 2024. Pristification: Defining the convergent evolution of saws in sharks and rays. Mesozoic 1(2): 121–124.
  2. ^ Villalobos-Segura, E.; Underwood, C.J.; Ward, D.J.; Claeson, K.M. (2019). "The first three-dimensional fossils of Cretaceous sclerorhynchid sawfish: Asflapristis cristadentis gen. et sp. nov., and implications for the phylogenetic relations of the Sclerorhynchoidei (Chondrichthyes)" (PDF). Journal of Systematic Palaeontology. 17 (21): 1847–1870. Bibcode:2019JSPal..17.1847V. doi:10.1080/14772019.2019.1578832. S2CID 145940997.
  3. ^ a b Greenfield, T. (2021). "Corrections to the nomenclature of sawskates (Rajiformes, Sclerorhynchoidei)". Bionomina. 22 (1): 39–41. doi:10.11646/bionomina.22.1.3. S2CID 239067365.
  4. ^ Mulcahy, Kevin D. (2023). "Relative abundance of vertebrate fossil taxa in the Upper Cretaceous exposures of Monmouth County brooks & a test of species richness extrapolators". The Mosasaur. 13: 1–14. doi:10.5281/zenodo.7905373.
  5. ^ Smith, Roy E.; Martill, David M.; Longrich, N.; Unwin, David M.; Ibrahim, N.; Zouhri, S. (2023). "Comparative taphonomy of Kem Kem Group (Cretaceous) pterosaurs of southeast Morocco". Evolving Earth. 1. 100006. Bibcode:2023EvEar...100006S. doi:10.1016/j.eve.2023.100006.
  6. ^ George, H.; Bazzi, M.; El Hossny, T.; Ashraf, N.; Saad, Pierre A.; Clements, T. (2024). "The famous fish beds of Lebanon: the Upper Cretaceous Lagerstätten of Haqel, Hjoula, Nammoura, and Sahel Aalma". Journal of the Geological Society. 181 (5). doi:10.1144/jgs2023-210. ISSN 0016-7649.
  7. ^ Kriwet, J.; Kussius, K. (2001). "Paleobiology and paleobiogeography of sclerorhynchid sawfishes (Chondrichthyes, Batomorphii)". Revista Española de Paleontología. 16 (3): 35–46.
  8. ^ Cappetta, H. (2012). Handbook of Paleoichthyology. Volume 3E. Chondrichthyes. Mesozoic and Cenozoic Elasmobranchii: Teeth. Munich: Verlag Dr. Friedrich Pfeil. ISBN 978-3-89937-148-2.
  9. ^ Villalobos-Segura, E.; Kriwet, J.; Vullo, R.; Stumpf, S.; Ward, D.J.; Underwood, C.J. (2021b). "The skeletal remains of the euryhaline sclerorhynchoid †Onchopristis (Elasmobranchii) from the 'Mid'-Cretaceous and their palaeontological implications" (PDF). Zoological Journal of the Linnean Society. 193 (2): 746–771. doi:10.1093/zoolinnean/zlaa166. ISSN 0024-4082.
  10. ^ Capasso, L., 2003. Embryos and trophonems in Cenomanian rays from Lebanon. Atti del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste 50: 23–39.

Bibliografia

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  • Cappetta, H. (1980). Les Sélaciens du Crétacé supérieur du Liban. II. Batoïdes. Palaeontographica, Abteilung A 168 (5–6): 149–229.
  • Case, G.R. (1978). A new selachian fauna from the Judith River Formation (Campanian) of Montana. Palaeontographica, Abteilung A 160 (1–6): 176–205.
  • Kriwet, J. (2004). The systematic position of the Cretaceous sclerorhynchid sawfishes. In: Arratia G. & Tintori A. (eds.), Mesozoic Fishes 3 – Verlag Dr. Friedrich Pfeil.
  • Villalobos-Segura, E. et al. (2019). The first three-dimensional fossils of Cretaceous sclerorhynchid sawfish. Journal of Systematic Palaeontology 17 (21): 1847–1870.
  • Greenfield, T. (2021). Corrections to the nomenclature of sawskates. Bionomina 22 (1): 39–41.

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