Semele

personaggio della mitologia greca, figlia di Cadmo e Armonia e madre di Dioniso da Zeus
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o Semèle (in greco antico: Σεμέλη?, Semèlē) è un personaggio della mitologia greca. Nella mitologia etrusca corrisponde a Semia.

Semele
Semele ingannata da Era nelle sembianze di Beroe
Nome orig.Σεμέλη
Caratteristiche immaginarie
Specieninfa
Sessofemmina

Il culto di Sèmele potrebbe avere origini tracio-frigie ed essere connesso a una divinità ctonia.

Genealogia

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Figlia di Cadmo[1][2]e di Armonia,[1][2] fu amata da Zeus[3][1] che la rese madre di Dioniso.[1][4]

Mitologia

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Semele era una sacerdotessa del tempio di Zeus e da lui fu notata mentre macellava un toro sul suo altare e poi, mentre nuotava nell'Asopo per purificarsi dal sangue, fu, (da Zeus e sotto forma di un aquila) sorvolata ed osservata. Zeus si era innamorato di lei e le fece ripetute visite segretamente.[5]

 
Zets e Semele (1695) di Sebastiano Ricci. Galleria degli Uffizi. Firenze

Così Semele rimase incinta e si confidò con la sua anziana nutrice Beroe,[6] senza rendersi conto che in realtà stava rivelando alla moglie di Zeus (Era che aveva assunto le sembianze di Beroe) della sua relazione amorosa con Zeus e nemmeno si rese conto che Era (gelosa) l'ingannò cercando di farle dubitare dell'amore di Zeus. Curiosa, Semele chiese a Zeus di concederle una grazia e Zeus, desideroso di compiacerla, promise sul fiume Stige di concederle qualsiasi cosa desiderasse. Semele chiese a Zeus che si rivelasse in tutta la sua gloria come prova della sua divinità[7] e, nonostabte Zeus la implorasse di non chiederglielo, lei insistette e lui fu costretto dal suo giuramento ad obbedire. Zeus cercò di risparmiarla mostrandole il più piccolo dei suoi fulmini e le nuvole temporalesche più rade che riuscì a trovare. Ma i mortali non possono sfidare gli dei senza pagarne le conseguenze, e lei morì consumata da una fiamma accesa da un fulmine e divenne cenere al suo cospetto.[8]

Ed feto di Dionisio fu strappato dal suo grembo e, nutrito nella coscia di Zeus, completò il tempo della gestazione fino alla sua nascita. Ino (sua zia) lo allattò in segreto e lo cullò mentre le ninfe di Nisea lo nascosero nelle grotte e lo crebbero.[8]

Semele fu in seguito resuscitata da Dioniso (che Igino chiama Liber) che chiese a Zeus di poter scendere nell'Ade per riportarla in vita.[9]

Un'altra tradizione narra che Sèmele fu amata da Atteone e per questo lui fu punito da Artemide, che lo avvolse in una pelle di cervo e lo fece sbranare dai suoi cani da caccia.[10]

  1. ^ a b c d (EN) Apollodoro, Biblioteca Libro 3.4.2, su theoi.com. URL consultato il 30 agosto 2025.
  2. ^ a b (EN) Diodoro Siculo, Libreria Historica libro 4.2.1, su theoi.com. URL consultato il 30 agosto 2025.
  3. ^ (EN) Diodoro Siculo, Libreria Historica libro 4.2.2, su theoi.com. URL consultato il 30 agosto 2025.
  4. ^ (EN) Nonno di Panopoli, Dionisiaca libro 7.319, su theoi.com. URL consultato il 30 agosto 2025.
  5. ^ (EN) Nonno di Panopoli, Dionisiaca libro 7.166, su theoi.com. URL consultato il 30 agosto 2025.
  6. ^ (EN) Igino, Fabulae 167, su topostext.org. URL consultato il 30 settembre 2025.
  7. ^ (EN) Ovidio, Metaborfosi 273, su theoi.com. URL consultato il 30 settembre 2025.
  8. ^ a b (EN) Ovidio, Metaborfosi 287, su theoi.com. URL consultato il 30 settembre 2025.
  9. ^ (EN) Igino, Astronomica 2.5.2, su topostext.org. URL consultato il 30 settembre 2025.
  10. ^ (EN) Pausania, Periegesi della Grecia libro 9.2.3, su theoi.com. URL consultato il 30 agosto 2025.

Bibliografia

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Fonti
Studi moderni

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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