Sudden Strike II
Sudden Strike II è un videogioco strategico in tempo reale sviluppato da Fireglow Studios e pubblicato da CDV Software Entertainment AG per PC e Mac[1]. Il gioco è ambientato durante la Seconda guerra mondiale e permette di controllare unità di Germania, Stati Uniti, Gran Bretagna, Unione Sovietica e Giappone[2]. È il seguito del titolo Sudden Strike, uscito nel 2000, e mantiene molte delle caratteristiche del primo, come l'assenza di costruzione di basi o raccolta risorse puntando invece su battaglie tattiche grandi e un buon realismo storico[3].
Sudden Strike II videogioco | |
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Piattaforma | Microsoft Windows, macOS |
Data di pubblicazione | settembre 2002 |
Genere | Strategia in tempo reale |
Tema | Seconda guerra mondiale |
Origine | Germania |
Sviluppo | Fireglow Studios |
Pubblicazione | CDV Software Entertainment AG |
Modalità di gioco | Giocatore singolo, multigiocatore (Internet, LAN 2-16 giocatori) |
Periferiche di input | Tastiera, mouse |
Supporto | CD-ROM |
Serie | Sudden Strike |
Preceduto da | Sudden Strike |
Seguito da | Sudden Strike 3 |
Il gioco è stato pubblicato da CDV e distribuito nei negozi nel settembre 2002[4]. La distribuzione è stata prima in Germania, poi è arrivata negli altri mercati più avanti nello stesso anno[5]. È stato pubblicato insieme a Divine Divinity, altro titolo CDV, e ha attirato l’attenzione dei fan dei giochi di strategia in tempo reale per via delle missioni basate su eventi storici e per il gran numero di unità controllabili[4].
Modalità di gioco
modificaSudden Strike II è diverso dagli altri RTS perché non ha elementi tipo costruire edifici o raccogliere risorse[2]. Ogni missione parte con un numero fisso di unità già pronte e a volte arrivano rinforzi durante il gioco, questo rende tutto più strategico rispetto ad altri RTS tipo Command & Conquer o Age of Empires[3]. Le missioni richiedono di stare attenti a fanteria, carri e aerei[1].
Ci sono cinque campagne principali, una per ogni nazione della guerra, e si possono giocare in qualsiasi ordine: Germania (1943), Stati Uniti (1944), Russia (1944-1945), Gran Bretagna (1944) e Giappone (1942-1945)[6]. La campagna tedesca è la più lunga e facile, la giapponese è più corta, difensiva e nel Pacifico con giungla e isole, quindi serve pensare diversamente rispetto alle offensive europee[7]. Ogni campagna si basa su battaglie reali tipo Operation Market Garden e tiene conto della vera difficoltà delle forze, quindi le missioni sono più realistiche[3].
Ci sono più di 150 unità, di cui 50 nuove, tra cui fanteria, artiglieria, carri, jeep, camion, antiaerei, missili mobili, navi, treni e unità speciali come paracadutisti, piloti e ingegneri[6]. Ogni unità ha caratteristiche reali tipo forza armatura, armi e abilità speciali tipo piazzare mine o curare feriti[1][2][8][7][5][3]. Le unità diventano più brave col tempo tipo velocità, precisione e visione, ma bisogna stare attenti o si perdono tutte subito[9][5][7].
Aspetti tecnici
modificaL’interfaccia usa menu point-and-click per muovere unità, dare ordini, fare formazioni ecc.[6][8][7]. Però gestire tutto è difficile e serve un sacco di attenzione specialmente nei combattimenti più pieni o con rinforzi che arrivano[8][7][3]. Le unità sono piccole, soprattutto la fanteria, e diventa difficile vedere chi è chi[1][2][8][7]. Gli aerei e le navi hanno comandi separati e servono pratica per usarli bene[7][1].
Il gioco è in grafica 2D con animazioni tipo esplosioni, incendi, crateri e veicoli rotti, e meteo tipo pioggia, nebbia o neve che cambia visibilità e comportamento unità[8][7][3]. Questo stile retrò fa gestire molte unità contemporaneamente senza rallentare, mentre veicoli e ambienti sono dettagliati storicamente[9][7][3].
Accoglienza
modificaLa critica l’ha giudicato misto. Sono stati lodati varietà e realismo delle unità, profondità tattica e missioni interessanti, ma criticati AI, interfaccia complicata, pathfinding e troppi micromanagement[1][2][8][7][3]. Thomas L. McDonald dice che è “difettoso ma interessante, un RTS semi-realistico WWII con cose irritanti”[1]. Peter Suciu dice che ci sono molte unità e veicoli, ma l’AI fa schifo e a volte non si capisce che truppa si sta muovendo[2]. Tom Chick lo vede come esempio dibuon gameplay RTS rovinato da interfaccia e micromanagement[8]. I giocatori apprezzano realismo storico, poter controllare tutto e complessità strategica, anche se il micromanagement è alto, aiuta a sentire l’esperienza più immersiva[9][5][7]. La difficoltà alta, realismo unità e fedeltà storica lo rendono molto amato da chi segue la Seconda guerra mondiale e gli RTS tattici[5][7][3].
Note
modifica- ^ a b c d e f g (EN) Steve Butts, Sudden Strike II, su IGN, 4 ottobre 2002. URL consultato il 26 agosto 2025.
- ^ a b c d e f (EN) Gestalt, Sudden Strike 2, su GameSpy, 30 aprile 2003. URL consultato il 26 agosto 2025.
- ^ a b c d e f g h i (EN) Rob Fahey, Sudden Strike 2 review, su Eurogamer, 5 settembre 2002. URL consultato il 26 agosto 2025.
- ^ a b (EN) Sam Parker, Sudden Strike II and Divine Divinity now shipping, su GameSpot, 19 settembre 2002. URL consultato il 26 agosto 2025.
- ^ a b c d e (EN) Gestalt, Sudden Strike II hands-on preview, su Eurogamer, 30 aprile 2003. URL consultato il 26 agosto 2025.
- ^ a b c (EN) Michael L. House, Sudden Strike II, su AllGame, 2002. URL consultato il 26 agosto 2025.
- ^ a b c d e f g h i j k l (EN) Steve Butts, Sudden Strike II, su IGN, 4 ottobre 2002. URL consultato il 26 agosto 2025.
- ^ a b c d e f g (EN) Tom Chick, Sudden Strike II Review, su GameSpot, 20 settembre 2002. URL consultato il 26 agosto 2025.
- ^ a b c (EN) Mackan52, Sudden Strike II User Review, su GameSpot, 11 agosto 2006. URL consultato il 26 agosto 2025.
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su suddenstrike.com.
- (EN) Sudden Strike II / Sudden Strike II (altra versione), su MobyGames, Blue Flame Labs.