Symphyllocarpus exilis

Symphyllocarpus exilis Maxim., 1859 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Athroismeae e sottotribù Symphyllocarpinae. Symphyllocarpus exilis è anche l'unica specie del genere Symphyllocarpus Maxim., 1859.[1][2][3]

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Symphyllocarpus exilis
Immagine di Symphyllocarpus exilis mancante
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùAthroismeae
SottotribùSymphyllocarpinae
Genere Symphyllocarpus
Maxim., 1859
Specie S. exilis
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
Genere Symphyllocarpus
Specie S. exilis
Nomenclatura binomiale
Symphyllocarpus exilis
Maxim., 1859

Etimologia

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Il nome scientifico della specie è stato definito dal botanico Carl Johann Maximowicz (1827-1891) nella pubblicazione " Primitiae Florae Amurensis" ( Prim. Fl. Amur. 151. t. 8. f. 1 ) del 1859.[4] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.

Descrizione

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Portamento. La specie di questa voce ha un habitus erbaceo (a volte con portamento prostrato) e con un ciclo biologico annuale o perenne..[5][6][7][8][9][10]

Fusto. La parte aerea in genere è eretta o prostrata, semplice o ramosa.

Foglie. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alterno. Sono sessili con lamine a forma lineare o obovata; sono variamente dentate con 1-3 denti (raramente i bordi sono interi). La superficie è glabra.

Infiorescenza. Le infiorescenze (sinflorescenze) sono formate da capolini in gruppi di 2-4 nelle biforcazioni dei rami. I capolini possono sono sessili e eterogami con forme globose da disciformi a minutamente radiate. Le infiorescenze vere e proprie sono formate da un capolino composto da un involucro distico, con forme globose o emisferiche, formato da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: raggio (non sempre presenti) e disco. Le brattee, piatte, con forme lanceolate, ovali, romboidali o obovati, membranose, con margini trasparenti, con fini dentelli e apice acuto, a consistenza erbacea con dimensioni più o meno uguali oppure graduate con differenti lunghezze (disposizione embricata) si trovano su più serie (da 1 a 2). Il ricettacolo (che fa da base ai fiori) è piatto con pagliette. Diametro dei capolini: 3-4,5 mm.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio (esterni): in genere sono assenti;
  • fiori del disco si distinguono in periferici e centrali; quelli periferici sono femminili, multiseriati e sono attinomorfi (minutamente radiati); quelli centrali sono molti (6-20) e sono ermafroditi.
*/x K  , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio [11]
  • Corolla: le corolle dei fiori periferici in genere sono di tipo ligulato-filiforme tridentate. Le corolle dei fiori del disco sono tetramere (a quattro lobi) a forma campanulata; la superficie è glabra percorsa da pochi peli ghiandolari tricomi. I colori delle corolle sono gialli.
  • Androceo: l'androceo è formato da 4 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo. Le antere sono ialine e codate (non sono calcarate); le appendici delle antere, se presenti sono a forma ovata. Il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate. I due bracci dello stilo hanno una forma da lanceolata a deltoide e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.

Frutti. I frutti sono degli acheni senza pappo. L'achenio ha una forma sub-affusolata con superficie liscia.

Biologia

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Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[6][7]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

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La specie di questa voce è distribuita in Corea e Cina nord-orientale .[2]

Sistematica

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La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[12], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[13] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[14]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][8][9]

Filogenesi

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La specie di questa voce è descritta nella sottotribù Symphyllocarpinae (tribù Athroismeae). La tribù Athroismeae, una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae, fa parte del supergruppo (o sottofamiglia) "Asteroideae grade"; l'altro è il supergruppo "Non-Asteroideae". [8] In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuate 5 sottotribù. La sottotribù Symphyllocarpinae si trova, da un punto di vista filogenetico, nel "core" della tribù insieme alla sottotribù Anisopappinae.[3] La sottotribù è caratterizzata da foglie sessili, da capolini del tipo disciforme, dal ricettacolo privo di pagliette e dalle corolle interne tetramere.[9]

Nell'ambito della sottotribù il genere di questa specie occupa il "core" ed è vicino al genere Centipeda: insieme formano un "gruppo fratello.[3]

  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 16 giugno 2025.
  3. ^ a b c Bengtson et al. 2025
  4. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 16 giugno 2025.
  5. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1
  6. ^ a b Strasburger 2007, pag. 860
  7. ^ a b Judd 2007, pag.517
  8. ^ a b c Funk & Susanna 2009, p. 667.
  9. ^ a b c Kadereit & Jeffrey 2007, p. 574.
  10. ^ eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 16 giugno 2025.
  11. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  12. ^ Judd 2007, pag. 520.
  13. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  14. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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