Tetradimite

minerale

La tetradimite (simbolo IMA: Ttd[7]) è un minerale del gruppo della tetradimite appartenente alla famiglia dei "solfuri e solfosali" con composizione chimica Bi2Te2S.[2]

Tetradimite
Classificazione Strunz (ed. 10)2.DC.05[1]
Formula chimicaBi2Te2S[2]
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinotrigonale[3]
Classe di simmetriaesagonale scalenoedrica[4]
Parametri di cellaa = 4,23 Å, c = 29,58 Å, V = 458,36 ų[5]
Gruppo puntuale3 2/m[4]
Gruppo spazialeR3m (nº 166)[4]
Proprietà fisiche
Densità misurata7,3[5] g/cm³
Densità calcolata7,271[5] g/cm³
Durezza (Mohs)1,5 - 2[6]
Sfaldaturaperfetta secondo {0001}[4]
Coloregrigio acciaio brillante o bianco stagno[5]
Lucentezzametallica[6]
Opacitàopaca[4]
Strisciogrigio acciaio[3]
Diffusionerara
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Da un punto di vista chimico il minerale è un solfotellururo di bismuto (III).

Etimologia e storia

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Il nome tetradimite deriva dal greco τετρά ('tetra', quattro) e dalla contrazione di "didymos", gemello, alludendo alla sua usuale comparsa come geminati quadrupli.

Classificazione

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Nella classica nona edizione della sistematica dei minerali di Strunz, aggiornata dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) fino al 2009,[8] la tetradimite è elencata nella classe "2. Solfuri e solfosali" e nella sottoclasse "2.D Solfuri metallici, M:S = 3:4 e 2:3"; questa è ulteriormente suddivisa in base al rapporto metallo:zolfo contenuto nel minerale, in modo tale che la tetradimite possa essere trovata nella sezione "2.DC M:S variabile" dove forma il sistema nº 2.DC.05.c insieme a kawazulite, paraguanajuatite, skippenite, tellurantimonio e tellurobismutite.[9]

Tale classificazione viene mantenuta anche nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org" e chiamata Classificazione Strunz-mindat, anche se il sistema qui non ha più una suddivisione interna da 2.DC.05.a a 2.DC.05.e, ma è un unico grande gruppo (2.DC.05) dove la tetradimite, oltre ai minerali già citati, è in compagnia anche di baksanite, ehrigite, hedleyite, hitachiite, ikunolite, ingodite, joséite, joséite-A, joséite-B, joséite-C, laitakarite, nevskite, pilsenite, protojoséite, sulfotsumoite sztrókayite, telluronevskite, tsumoite e vihorlatite.[1]

Nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß la tetradimite si trova nella classe dei "solfuri e solfosali" e nella sottoclasse dei "solfuri con metallo: S,Se,Te < 1:1"; qui è nel "gruppo della tetradimite" dove forma il sistema nº II/D.09 insieme a kawazulite, paraguanajuatite, skippenite, tellurantimonio e tellurobismutite.[10]

Anche la classificazione dei minerali secondo Dana, usata principalmente nel mondo anglosassone, elenca la tetradimite nella famiglia dei "solfuri e solfosali"; qui è nella classe dei "solfuri" e nella sottoclasse dei "solfuri – compresi seleniuri e tellururi – con la composizione AmBnXp, con (m+n):p=2:3". Al suo interno forma il "gruppo della tetradimite (Trigonale: R3m)" con il numero di sistema 02.11.07 insieme a kawazulite, paraguanajuatite, skippenite, tellurantimonio, tellurobismutite e vihorlatite.[11]

Abito cristallino

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La tetradimite cristallizza nel sistema trigonale nel gruppo spaziale R3m (gruppo nº 166) con i parametri reticolari a = 4,23 Å e c = 29,58 Å.[5]

Origine e giacitura

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La tetradimite è stata trovata nelle vene idrotermali di oro-quarzo con temperatura di formazione da media ad alta; il minerale è stato trovato anche nei depositi metamorfici di contatto. La paragenesi è con altaite, argento nativo, arsenopirite, bismuto nativo, calaverite, calcopirite, galena, hessite, matildite, oro nativo, petzite, pirite, pirrotite, quarzo, sfalerite, tellurio nativo e tellurobismutite.[6]

La tetradimite è un minerale piuttosto diffuso e i ritrovamenti di questo minerali sono molti e sparsi per tutto il mondo.[12][13]

Forma in cui si presenta in natura

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La tetradimite forma a volte cristalli piramidali ripidi, simili a prismi esagonali ma raramente distinti, con dimensioni fino a 6 mm; più comunemente i cristalli sono granulari, massicci o fogliati, ma anche lamellari.[6]

I cristalli sono opachi, con lucentezza metallica e di colore grigio acciaio brillante o bianco stagno e tendono ad appannarsi fino a diventare iridescenti. Il colore del loro striscio è grigio acciaio pallido.[5]

Proprietà

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La tretradimite è solubile in acido nitrico (HNO3) e acido solforico (H2SO4).[3]

  1. ^ a b (EN) Strunz-mindat (2025) Classification - Variable M:S, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 7 marzo 2025.
  2. ^ a b (EN) Malcolm Back et al., The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Updated: January 2025 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, Marco Pasero, gennaio 2025. URL consultato il 7 marzo 2025 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2025).
  3. ^ a b c (DE) Tetradymit (Tetradymite), su mineralienatlas.de. URL consultato il 7 marzo 2025.
  4. ^ a b c d e (EN) Tetradymite Mineral Data, su webmineral.com, David Barthelmy. URL consultato il 7 marzo 2025.
  5. ^ a b c d e f (EN) Tetradymite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 7 marzo 2025.
  6. ^ a b c d (EN) Tetradymite (PDF), su handbookofmineralogy.org. URL consultato il 7 marzo 2025.
  7. ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291–320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 6 marzo 2025 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2025).
  8. ^ (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato il 7 marzo 2025 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
  9. ^ (DE) Nickel-Strunz Sulfides Classification, su mineralienatlas.de. URL consultato il 7 marzo 2025.
  10. ^ (DE) Lapis Classification - II SULFIDE UND SULFOSALZE (Sulfide, Selenide, Telluride, Arsenide, Antimonide, Bismutide) - II/D Sulfide mit Metall : S,Se,Te < 1:1, su mineralienatlas.de. URL consultato il 7 marzo 2025.
  11. ^ (EN) Dana Classification 8th edition - AmBnXp, with (m+n):p = 2:3, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 7 marzo 2025.
  12. ^ (EN) Localities for Tetradymite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 7 marzo 2025.
  13. ^ (DE) Tetradymite (Occurrences), su mineralienatlas.de. URL consultato il 7 marzo 2025.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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