Thespidium basiflorum

Thespidium basiflorum (F.Muell) Benth., 1867 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Inuleae e sottotribù Plucheinae. Thespidium basiflorum è anche l'unica specie del genere Thespidium F.Muell ex Benth., 1867.[1][2]

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Thespidium basiflorum
Immagine di Thespidium basiflorum mancante
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùInuleae
SottotribùPlucheinae
Genere Thespidium
F.Muell ex Benth., 1867
Specie T. basiflorum
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùInuleae
Genere Thespidium
Specie T. basiflorum
Nomenclatura binomiale
Thespidium basiflorum
(F.Muell) Benth., 1867

Etimologia

modifica

Il nome scientifico della specie è stato definito dai botanici Ferdinand Jacob Heinrich von Mueller (1825-1896) e George Bentham (1800-1884) nella pubblicazione " Journ. Landsborough, Exped. App." del 1862.[3] e successivamente in "Flora Australiensis: a description of the plants of the Australian territory" (Fl. Austral. 3: 534) del 1867.

Descrizione

modifica

Portamento. La specie di questa voce è un'erba.[4][5][6][7][8]

Fusto. La parte sotterranea del fusto consiste prevalentemente in rizomi allungati. La parte aerea del fusto in genere è sprovvista di condotti di resina. Generalmente il floema è privo di strati fibrosi; inoltre sono assenti i tessuti latticiferi.

Foglie. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alternato. La lamina ai margini è dentata e irsuta.

Infiorescenza. Le infiorescenze sono formate da piccoli capolini eterogami e sessili, posizionati all'ascella dei rami. I capolini sono di tipo disciforme e sono formati da un involucro composto da brattee disposte in modo embricato al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori ligulati periferici o fiori del raggio (qui mancanti) e ai fiori tubulosi quelli centrali o del disco. L'involucro può essere cilindrico, campanulato o a forma di coppa. Le brattee sono disposte generalmente su più righe; hanno consistenza erbacea o cartilaginea, ma senza margini ialini; gli stereomi non sono divisi. Il ricettacolo è piatto e sprovvisto di pagliette (a protezione della base dei fiori).

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio (esterni): sono assenti;
  • fiori del disco (centrali): sono numerosi con forme brevemente tubulose (attinomorfe); quelli marginali sono femminili, quelli centrali sono ermafroditi.
*/x K  , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[9]
  • fiori del raggio: (solo fiori del disco) la forma è tubulare bruscamente divaricata in 4-5 brevi lobi (le corolle femminili sono filiformi); il colore è bianco.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) sono troncate e non sono speronate. La base delle antere può essere lunga o corta con code. Il tessuto dell'endotecio è a forma radiale. Le cellule del collare dei filamenti sono piatte o di tipo mammelloso.
  • Gineceo: il gineceo ha un ovario uniloculare infero formato da due carpelli.[4] Lo stilo è unico e con due stigmi nella parte apicale. Gli stigmi spesso sono provvisti di peli ottusi che terminano al di sotto della biforcazione. Le superfici stigmatiche confluiscono all'apice, mentre alla base sono separate in due distinte linee (lignee stigmatiche marginali[6]). Il polline è spinuloso.

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni hanno delle forme obconiche, sono provvisti di coste e di peli uncinati. Il pappo è formato da poche rigide scaglie libere disposte su una sola riga. Le scaglie sono dentate.

Biologia

modifica

Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[5][6]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

modifica

La specie di questa voce è distribuita in Australia.[2]

Sistematica

modifica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[10], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[11] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[12]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][7][8]

Filogenesi

modifica

La tribù Inuleae (comprendente le Inulinae) è una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae). Da un punto di vista filogenetico, la tribù Inuleae, all'interno della sottofamiglia, fa parte del gruppo "Helianthodae".[13][14] La sottotribù Plucheinae è caratterizzata da corolle con varie tonalità di rosa, malva o porpora, con stigmi ricoperti di peli acuti, ma senza la caratteristica di avere dei grandi cristalli di ossalato nelle cellule dell'epidermide dell'achenio.[8][15]

In base alle ultime ricerche[16], il genere Thespidium appartiene al "core" della sottotribù vicino, da un punto di vista filogenetico, ai generi Epaltes, Pluchea e altri.

I caratteri distintivi della specie Thespidium basiflorum sono:[8]

  • i capolini hanno una posizione ascellare vicino alla base dei rami;
  • gli acheni hanno dei peli uncinati.

Sinonimi

modifica

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]

  • Pluchea basiflora F.Muell.
  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 1º giugno 2025.
  3. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 1º giugno 2025.
  4. ^ a b Pignatti 1982, vol.3 pag.1
  5. ^ a b Strasburger 2007, pag. 860
  6. ^ a b c Judd 2007, pag.517
  7. ^ a b Funk & Susanna 2009, p. 667.
  8. ^ a b c d Kadereit & Jeffrey 2007, p. 388.
  9. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  10. ^ Judd 2007, pag. 520.
  11. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  12. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.
  13. ^ Mandel et al. 2019
  14. ^ Zhang et al. 2021
  15. ^ Nylinder et al. 2015
  16. ^ Anderberg, Arne A., and Bengtson, Annika, Taxonomic novelties in the Asteraceae–Inuleae with the description of a new genus, Galgera separate from Laggera, in Willdenowia, vol. 52, n. 3, 2022, pp. 373-386.

Bibliografia

modifica

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
  Portale Botanica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di botanica