Astylosternus robustus
La rana pelosa (Astylosternus robustus) è un anfibio anuro della famiglia Arthroleptidae, diffuso nell'Africa centro-occidentale.[2][3]
| Rana pelosa | |
|---|---|
| Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
| Classificazione scientifica | |
| Dominio | Eukaryota |
| Regno | Animalia |
| Sottoregno | Eumetazoa |
| Superphylum | Deuterostomia |
| Phylum | Chordata |
| Subphylum | Vertebrata |
| Infraphylum | Gnathostomata |
| Superclasse | Tetrapoda |
| Classe | Amphibia |
| Sottoclasse | Lissamphibia |
| Ordine | Anura |
| Famiglia | Arthroleptidae |
| Sottofamiglia | Astylosterninae |
| Genere | Astylosternus |
| Specie | A. robustus |
| Nomenclatura binomiale | |
| Astylosternus robustus (Boulenger, 1900) | |
| Sinonimi | |
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Trichobatrachus robustus | |
| Nomi comuni | |
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rana pelosa, hairy frog | |
Descrizione
modificaSpecie robusta, con marcato dimorfismo sessuale a favore dei maschi, che risultano mediamente più grandi delle femmine (maschi fino a ~130 mm di lunghezza muso-cloaca).[3] La testa è ampia, con timpano di diametro circa pari al 50% dell’occhio; la cute dorsale è liscia-granulosa.[3]
Nei maschi in stagione riproduttiva compaiono sui fianchi e sulle cosce ciuffi di papille dermiche (“peli”), sottili estroflessioni epiteliali riccamente vascolarizzate che incrementano la superficie respiratoria cutanea: un adattamento associato alla lunga permanenza in acqua per la custodia delle uova.[3]
Meccanismi difensivi
modificaÈ nota per un meccanismo difensivo unico tra i vertebrati: quando minacciata, può proiettare “artigli” ossei rompendosi volontariamente le falangi delle dita e facendole fuoriuscire attraverso la pelle; in seguito i tessuti si rigenerano.[4]
Biologia
modificaSpecie per lo più terrestre che ritorna all’acqua per la riproduzione. Le uova sono deposte in ammassi aderenti a pietre nei torrenti a corrente veloce; il maschio resta in acqua per periodi prolungati e custodisce le uova fino alla schiusa.[3] I girini sono reofili, muscolosi e dotati di robuste file di denticoli cornei; comportamento alimentare prevalentemente carnivoro.[3]
Distribuzione e habitat
modificaL’areale si estende dalla Nigeria sud-orientale (Osomba Hills) attraverso Camerun, Guinea Equatoriale, Gabon, Repubblica del Congo e Repubblica Democratica del Congo (Mayombe Hills) fino all’Angola, compresa la provincia di Cabinda.[2] Popola foreste di pianura e secondarie, e ambienti agricoli con copertura residua, sempre in prossimità di corsi d’acqua ben ossigenati.[3]
Conservazione
modificaClassificata come Least Concern dalla IUCN, grazie all’ampia distribuzione, sebbene locali pressioni (perdita/alterazione dell’habitat, qualità delle acque, prelievo alimentare) possano causare declini a scala locale.[1]
Rapporti con l’uomo
modificaIn Camerun è oggetto di prelievo a scopo alimentare e possiede rilevanza culturale presso popolazioni locali (ad es. Bakossi).[5]
Tassonomia
modificaStoricamente posta nel genere Trichobatrachus, la specie è stata ricondotta a Astylosternus in seguito a proposte filogenetiche e cladonomiche recenti; questa sistemazione è adottata da ASW (AMNH).[2] Alcuni repertori (es. IUCN, AmphibiaWeb) utilizzano ancora Trichobatrachus robustus; la denominazione resta quindi in uso come sinonimo.[1][3]
Note
modifica- ^ a b c (EN) IUCN SSC Amphibian Specialist Group 2017, Astylosternus robustus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 21 agosto 2025.
- ^ a b c Astylosternus robustus (Boulenger, 1900), su American Museum of Natural History – Amphibian Species of the World. URL consultato il 21 agosto 2025.
- ^ a b c d e f g h Trichobatrachus robustus, su AmphibiaWeb. URL consultato il 21 agosto 2025.
- ^ David C. Blackburn, Hanken, Jenkins, Concealed weapons: erectile claws in African frogs, in Biology Letters, vol. 4, 2008, pp. 355–357, DOI:10.1098/rsbl.2008.0219.
- ^ L.N. Gonwouo, Rödel, M.-O., The importance of frogs to the livelihood of the Bakossi people around Mount Manengouba, Cameroon, with special consideration of the Hairy Frog, Trichobatrachus robustus, in Salamandra, vol. 44, 2008, pp. 23–34.
Bibliografia
modifica- Channing, A. & Rödel, M.-O. (2019). Field Guide to the Frogs & Other Amphibians of Africa. Struik Nature.
- Channing, A., Rödel, M.-O. & Channing, J. (2012). Tadpoles of Africa. Chimaira.
- Barej, M. & Böhme, W. (2010). The hairy frog, a curly fighter? – A novel hypothesis on the function of hairs and claw-like terminal phalanges. Revue suisse de zoologie 117: 243–263. doi:10.5962/bhl.part.117784.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Trichobatrachus robustus
- Wikispecies contiene informazioni su Trichobatrachus robustus
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Trichobatrachus robustus, su AmphibiaWeb.
- (EN) Frost D.R. et al., Astylosternus robustus, in Amphibian Species of the World: an Online Reference. Version 6.2, New York, American Museum of Natural History, 2023. URL consultato il 21 agosto 2025.
