Trichoptilium incisum
Trichoptilium incisum A.Gray, 1859 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Helenieae e sottotribù Psathyrotinae. Trichoptilium incisum è anche l'unica specie del genere Trichoptilium A.Gray, 1859.[1][2][3]
Trichoptilium incisum | |
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![]() | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Helenieae |
Sottotribù | Psathyrotinae |
Genere | Trichoptilium A.Gray, 1859 |
Specie | T. incisum |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Genere | Trichoptilium |
Specie | T. incisum |
Nomenclatura binomiale | |
Trichoptilium incisum A.Gray, 1859 |
Etimologia
modificaIl nome generico (Trichoptilium) deriva da due parole della lingua greca antica "trichos" (= capello) e "ptilon" (= piuma) e si riferisce alle setole del pappo.[4] L'epiteto specifico ( incisum) è Ligua latinalatino e indica un profondo taglio (probabilmente delle foglie).[5]
Il nome scientifico della specie è stato definito dal botanico Asa Gray (1810-1888) nella pubblicazione " Report on the United States and Mexican Boundary Survey, Made Under the Direction of the Secretary of the Interior, by William H. Emory. Volume 2, Botany" ( Rep. U.S. Mex. Bound., Bot. [Emory] 97) del 1859.[6] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.
Descrizione
modificaTrichoptilium incisum
Trichoptilium incisum
Trichoptilium incisum
Trichoptilium incisum
Portamento. La specie di questa voce ha un portamento erbaceo con un ciclo biologico annuale o perenne. Sono inoltre piante senza lattice.[7][8][9][3][10][11]
Fusto. La parte aerea in genere è eretta o prostrata, semplice o ramosa. La ramificazione è dicotomica. Altezza media: 3-30 cm.
Foglie. Le foglie, sia basali che cauline, sono brevemente picciolate; quelle cauline sono disposte sia in modo sub-alternato che in modo opposto. La lamina è oblanceolata (o spatolata o ovata) con base attenuata. I margini sono dentati (anche. La superficie è lanosa o tomentosa e punteggiata di ghiandole.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono formate da due rami fioriferi opposti e uno centrale più breve (infiorescenza bipara o dicasio); il capolino si trova in cima al ramo centrale. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino di tipo discoide. I capolini sono formati da un involucro, con forme da cilindriche a campanulate, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio (qui assenti) e fiori del disco. L'involucro ha una forma emisferica, campanulata o cilindrica. Le brattee, da 18 a 25, possono essere sia persistenti che decidue; sono disposte su due serie; la forma è da lineare a lanceolata, ma anche obovata o spatolata. Il ricettacolo varia da piatto a convesso ed è privo di pagliette a protezione della base dei fiori. Diametro degli involucri: 6-12 mm.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:
- fiori del raggio (esterni): in genere sono assenti;
- fiori del disco (centrali): sono numerosi (da 30 a 100) con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio [12]
- Corolla: (solo fiori del disco) il colore della corolla è giallo con il tubo molto più breve della gola (cilindrica quest'ultima). I lobi in tutto sono 5, eretti e a forma deltata o ovata e senza cellule sclerificate.
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche, produttrici del polline, alla base sono codate. Le appendici delle antere sonoe ovate con cellule per lo più sclerificate. Il tessuto endoteciale, rivestimento interno dell'antera, è quasi sempre polarizzato con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno. Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro ed è echinato con punte sporgenti e divergenti.
- Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo, il recettore del polline, è profondamente bifido con due stigmi divergenti e con le linee stigmatiche marginali separate e parallele. I due bracci dello stilo hanno una forma ottusa.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. L'achenio ha una forma variabile da cilindrico-fusiforme a obpiramidale con superficie sericea. Il pappo è composto da diverse setole libere o connate in 5-6 discrete scaglie.
Biologia
modificaImpollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[8][9]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
modificaLa specie di questa voce è distribuita in Arizona, California, Messico del nord-ovest e Nevada.[2]
Sistematica
modificaLa famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[13], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[14] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[15]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][3][10]
Filogenesi
modificaLa tribù di questa voce (Helenieae) è una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae). Da un punto di vista filogenetico, Helenieae, all'interno della sottofamiglia, fa parte del gruppo "Helianthodae" (o anche “Heliantheae Alliance”).[16][17]
Nell'ambito della tribù le Psathyrotinae occupano, da un punto di vista evolutivo, una posizione abbastanza centrale.[3] Il pappo formato da setole qualche volta connate alla base è un carattere distintivo del gruppo.[10] Nella sottotribù, Trichoptilium si trova da un punto di vista filogenetico nel "core" del gruppo e insieme al genere Psathyrotes forma un "gruppo fratello".[3]
I caratteri distintivi della specie Trichoptilium incisum sono:[10]
- le foglie hanno delle lamine deltate, ovate o rombiche, variamente lobate (ma non trilobate);
- i capolini sono solitari e si trovano al centro di ramificazioni dicotome;
- il pappo è formato da setole fuse alla base in 5 distinte scaglie.
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 26.[10]
Sinonimi
modificaSono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]
- Psathyrotes incisa A.Gray
Note
modifica- ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ a b c World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 28 giugno 2025.
- ^ a b c d e Funk & Susanna 2009, p. 667.
- ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 28 giugno 2025.
- ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 28 giugno 2025.
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 28 giugno 2025.
- ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1
- ^ a b Strasburger 2007, pag. 860
- ^ a b Judd 2007, pag.517
- ^ a b c d e Kadereit & Jeffrey 2007, p. 403.
- ^ eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 28 giugno 2025.
- ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.
- ^ Mandel et al. 2019
- ^ Zhang et al. 2021
Bibliografia
modifica- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Seconda edizione., Bologna, Edagricole, 2018.
- Alfonso Susanna et al., The classification of the Compositae: A tribute to Vicki Ann Funk (1947–2019, in Taxon, vol. 69, n. 4, 2020, pp. 807-814.
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore., 1960.
- Jennifer R. Mandel, Rebecca B. Dikow, Carolina M. Siniscalchi, Ramhari Thapa, Linda E. Watson and Vicki A. Funk, A fully resolved backbone phylogeny reveals numerous dispersals and explosive diversifications throughout the history of Asteraceae, in PNAS, vol. 116, n. 28, 2019, pp. 14083-14088.
- Caifei Zhang, Chien-Hsun Huang, Mian Liu, Yi Hu, Jose L. Panero, Federico Luebert, Tiangang Gao, Hong Ma, Phylotranscriptomic insights into Asteraceae diversity, polyploidy, and morphological innovation, in JIPB, vol. 63, n. 7, 2021, pp. 1273-1293.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Trichoptilium incisum
- Wikispecies contiene informazioni su Trichoptilium incisum
Collegamenti esterni
modifica- Trichoptilium incisum Royal Botanic Gardens KEW - Database
- Trichoptilium Royal Botanic Gardens KEW - Database