Nasce per caso in un noioso pomeriggio d’agosto del 2006, durante una ricerca banale sul metamotore Vivisimo che tra i mille risultati lo porta, sempre per caso, in un blog tenuto sul portale de “La Stampa”, il blog di Indaffarato. Inizialmente butta lì un titolo a caso “Ho dei pensieri che non condivido” che dopo qualche giorno trasforma nel più confacente alla sua indole… “Introspezioni che non approvo”. Comincia quindi l’avventura. Per qualche tempo si limita a postare solo aforismi, pressoché ermetici, poi inizia ad impegnarsi un po’ di più, i suoi scritti spazieranno tra i più svariati argomenti. Nel frattempo comincia a visitare i blog altrui e commentando qua e là giunge all’attenzione di tanti lettori. Qualche favorevole congiuntura lo porta casualmente in prima pagina sulla Stampa dopo solo un paio di mesi di introspezioni ideate e pubblicate. La cosa si ripete con una certa cadenza, il ché gli fa capire che le sue introspezioni non sono poi così tanto insane.

Uno dei post più succosi è il seguente:

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Baci rubati

Non c'è gesto più amorevole (se nei confronti di un figlio) e romantico (se rivolto al compagno) di un bacio. In tutti i casi dimostra l'affetto, l'attrazione o la passione che ci lega a qualcuno. Ve ne sono di ogni tipo, ogni popolo ne ha uno peculiare (quello all'italiana è quello non dato), fra le tante categorie vi sono anche quelli rubati... si quelli dati ad una donna o ad un uomo fraudolentemente, quindi senza consenso o preavviso, suscitando comunque reazioni di varia specie: si va dallo scappellotto, allo schiaffo, dalla ginocchiata all'inguine, alla testata sul naso, dal turbamento, alla denuncia di tentato stupro. In questo ultimo caso i tribunali di tutto il mondo si sono a ogni piè sospinto occupati, emettendo sentenze spesso ilari, altre volte seriose, raramente hanno ritenuto opportuno archiviare tali procedimenti, forse perché le parate farsesche, dentro le aule di giustizia, risultano insolitamente dilettevoli... L'Italia, poteva mica tirarsi indietro? Certamente no, e recentemente la Corte di Cassazione, ha voluto fare degli importanti distinguo. Dopa attenta analisi delle risultanze ottenute dalle ricerche, da loro demandate agli investigatori, i giudici hanno scoperto che in alcune comunità è d'uso baciarsi sulle labbra (per inteso: senza limonare) come semplice gesto d'affetto tra parenti ed amici di qualunque età. In virtù di tale approfondimento ha sentenziato che, il bacio alla russa può considerarsi depenalizzato, il bacio alla francese invece, quello tipo frullatore (anche detto “famose na tazza de maionese”), con la lingua penetrante, rimane un vero e proprio atto sessuale, vietatissimo se non gradito dalla donna e quindi punibile penalmente. Attenti, voi che la mattina vi svegliate con l'unico intento di baciare chicchessia, usate solo le labbra ed incollatevi quindi la lingua al vostro palato... Allo scopo di lasciare le patrie galere solo ai veri delinquenti, mi permetto di suggerire qualche semplice regola da seguire, per evitare di finire negli “hotels” costruiti (con ampio uso di tangenti), finanziati (coi soldi “presi” a dipendenti e pensionati) e gestiti (male) dallo Stato:

• non avventatevi sull'altrui bocca come se fosse “nu babbà”, non affrettate mai le cose

• evitare di tirare fuori la lingua prima che le labbra si siano incontrate e saldate

• sfiorate il viso delicatamente, accarezzate con le vostre labbra quelle del partner

• cominciate a baciare leggermente le zone del viso in prossimità delle labbra

• attendere che le labbra si dischiudano, non forzate gli eventi

• evitare di baciare con rapidi movimenti di lingua del tipo "dentro-fuori", le bisce... non piacciono a nessuno

• con la lingua non rovistate nell'altrui bocca come in cerca di chissà quale tesoro nascosto

• mordicchiare può essere una variante al tema, ricordate però che le labbra non devono diventare due bistecche al sangue

• non pensate solo a voi stessi, cercate di scoprire cosa piace di più all'altro

• non pensate al dopo... concentratevi esclusivamente su quel bacio

• durante il bacio chiudete gli occhi, potrete comunque continuare a “vedere” attraverso le vostre sensazioni

• durante il bacio abbracciate il corpo che vi è davanti, con fermezza i maschietti e con dolcezza le femminucce

• le mani fatele scivolare sul viso, sul collo, sulle spalle, tra i capelli, non fate loro subito rovistare sotto i vestiti. Se non sapete dove tenerle... piuttosto mettetele in tasca

• durante il bacio, non parlate (si evita così di dire stupidaggini)

• ogni tanto staccate le vostre labbra e guardate il partner negli occhi, fate ancora sfiorare le labbra e ritraetevi nuovamente, fissate negli occhi per qualche istante e poi... un altro bacio e così via...

...ma se proprio non riuscite a tenere a freno l'impulso... di provarci col primo arrivato, cercatevi almeno un buon avvocato!


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Nel tempo conquista la fiducia e la stima di tanti lettori, ma anche l’esecrazione di tanti altri che non amano il suo modo diretto di affrontare le situazioni descritte. Il suo essere “No Politically Correct” ad oltranza, strada facendo gli fa perdere tanti amici e lettori ma nel contempo la sua franchezza gliene porta tanti altri. Una delle sue attente lettrici di lui scrive:


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Il primo contatto con la posta del cuore arriva da un uomo, con buona pace di quelli che vorrebbero solo le femminucce alle prese con la rubrica dei sentimenti… E’ Indaffarato. Spedisce un pacco pieno di tranquillità, silenzio, obiettività, equilibrio… Era troppo facile rispondere che tutto quel miele poteva tenerselo. Questo è uno spazio birichino… Ma lui stesso non approva le sue introspezioni ! Allora ho provato a guardar bene il contenuto, a pensare ad ogni risvolto. Indaffarato sembra un uomo tutto d’un pezzo, schietto e deciso, teso a prendere il toro per le corna. E’ concreto, realista, non si balocca con le mezze misure. Ma preso dal lavoro, dai viaggi su e giù per le autostrade d’Italia, dalla passione per la cucina Indaffarato rivela poi un carezzevole amore per la sensibile e irrequieta anima femminile. Si inchina cavallerescamente e ti raggiunge con parole sapientemente dosate di calore e di fantasia. Nella sua razionalità forte prende delle pause, respira a pieni polmoni, si ferma nelle piazzole di sosta…Le oasi del pensiero e del sogno. I momenti di delicatezza e di volo. E lui afferra tutto. In qualche modo se ne nutre. E il resto lo lascia sullo sfondo, a dopo…quando tornerà nei suoi ritmi, sul suo cammino. Difesa, astuzia o intelligenza ? Che importa… Dal pacco spuntano anche le caccole. Poi corrette in coccole. Ma la prima si sa è quella che conta…Le caccole ! Ecco la zampata allegra di Indaffarato che gioca simpaticamente a donarsi e poi a far ridere per non abbandonarsi mai troppo…Ed è così che questa rubrica ti vuole. Con le dita nel naso (e pensare che poi infili le mani nella marmellata…) per farcire tutti quei buoni principi del pacco con l’ironia ! O è disincanto amaro? Ma và là Indaffarato, ti si intravede l’occhietto fuuuuurbo e dispettoso… E bravo, bravo. Richiudo il pacco, metto un fioccone e per la prossima Befana via scopa te lo riporto. Con un sorriso. E tanto carbone (di zucchero eh !).


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Che dire... non resta che leggerlo e seguirlo nelle sue peripezie ed argomentazioni!

www.indaffarato.blog.lastampa.it [1]