Utente:Rodidon/Sandbox
Luisa Battistotti Sassi (Stradella, 26 febbraio 1824 – Stati Uniti d’America, 1876) è stata una patriota italiana. Si è distinta come combattente durante le cinque giornate di Milano (18-22 marzo 1848)
[1].

Il contributo alle 5 giornate di Milano
modificaSecondo quanto documentato dalle cronache del tempo, la Battistotti domenica 19 marzo:
Un'altro episodio è riportato da Renata Pescanti nella sua monografia sulle donne del risorgimento. La Battistotti, all'epoca ventiquattrenne, vestita da uomo, eresse nel suo quartiere una barricata, raccogliendo intorno a se un centinaio di concittadini che in un duro combattimento riuscirono ad avere la meglio sulla resistenza austriaca in tutta la zona compresa fra S. Celso, S. Eustachio e Porta Ticinese.
Che il contributo della Battistotti all'insurrezione sia stato di grande rilevanza è comprovato da due fatti documentati.[3] Il primo è che solo a lei, e al calzolaio Pasquale Sottocorno, è stato riservato il privilegio di sedere in prima fila, insieme alle autorità, nel Duomo di Milano per il solenne "Te Deum" celebrato dopo la cacciata degli austriaci. Il secondo è che solo per lei, e per il citato Sottocorno, il Governo Provvisorio decise la concessione di una pensione. La Battistotti però non riuscì mai a riscuotere la sua meritata pensione perchè il rientro degli Austriaci a Milano la costrinse al'esilio.[3] Dapprima si rifugiò in Piemonte ma in seguito emigrò negli Stati Uniti dove si persero le sue tracce.[3]
In memoria del suo contributo all'insurrezione le è stata dedicata una via di Milano.
Note
modifica- ^ Una donna, una carabina e dodici morti a Milano, in Il Popolo, 27 aprile 1980.
- ^ Brondoni, 2001, p. 18
- ^ a b c Brondoni, 2001, p. 7
Bibliografia
modifica- Virginio Inzaghi, I medaglioni biografici di illustri pavesi, Edizioni TCP, 1973.
- Renata Pescanti Botti, Donne del risorgimento italiano, Casa Editrice Ceschina, 1966.
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