Utente:UmbraSolis/Sandbox/Finotti

Biografia fornita il 2025-06-21

Mario Finotti nasce a Novara nel 1950[1].

Dopo il diploma magistrale[2], si interessa dapprima alla pedagogia e all'educazione[senza fonte], per poi rivolgersi all'attività di fotografo nei primi anni Settanta presso lo studio pubblicitario di Aldo Beldì[3].

Contemporaneamente, e poi in alternativa, inizia l'attività di fotoreporter per le principali testate locali novaresi (tra le altre, La Gazzetta del Popolo, Il Corriere di Novara, La Stampa, con quest'ultima rimarrà legato professionalmente per quarant'anni)[4][5][6][7] e di fotografo di viaggi in Italia e all'estero, soprattutto per l'Istituto Geografico De Agostini[8].

L'attività di fotografo di viaggi si sposa con un personale interesse per la storia, i personaggi, il lavoro, l'ambiente e l'architettura che lo porteranno a realizzare una quarantina di libri fotografici e una ventina di mostre personali su questi temi[9].

Il primo in ordine di tempo è il reportage (del 1981) nella sede storica dell'Istituto Gaudenzio De Pagave di Novara, per documentare le condizioni di vita all'interno della struttura, accompagnato da testi, tra gli altri, di Mario Giarda e Eugenio Borgna[8].

Nel 1995 presso la fondazione "Antonio Calderara" di Vacciago espone un reportage sullo scultore austriaco Karl von Prantl realizzato nel 1991 negli studi dell'artista a Pöttsching e a Vienna[10].

Nel 1996 per il Comune di Gattico firma cinquanta immagini sulle emergenze architettoniche e paesaggistiche raccolte in una mostra e in un volume[11].

Dal 1996 al 2001 prende parte ai progetti sostenuti dall'Assessorato alla Cultura della Provincia di Novara: I luoghi della produzione (sull'archeologia industriale delle province di Novara e Cusio Ossola), I luoghi del culto (su chiese e santuari), I luoghi del quotidiano (sull'architettura spontanea)[12][8][13][14]. Seguirà nel 2001 Le acque governate (sulle opere di regimazione delle acque)[15]. È del 1996 Ritratti artigiani[16], a cui segue[in realtà pare del 1994] Quarantaquattro Artisti novaresi, realizzato con Roberto Moroni e dedicato agli artisti del territorio[10]. Del 1998 è la mostra Le Pietre, dedicata al paesaggio delle cave di marmo di Candoglia[senza fonte], e[in realtà pare del 2008] Abitare il lago, in cui vengono documentate le case che affacciano sul Lago d'Orta[17]. Nel 1999 realizza su incarico della Commissione Pari Opportunità una mostra di ritratti femminili intitolata Trenta donne, due maschi e un gatto nero[non in Wikipedia][18].

Nel 2000 viene insignito, fra i primi in Italia, della certificazione QEP (Qualified European Photographer), il riconoscimento di eccellenza fotografica professionale, nello specifico per il genere del ritratto[9].

Dallo stesso anno, per il Consorzio Mutue di Novara, cura annualmente la pubblicazione di un volume strenna sui temi della storia e della cultura della città coprendo anche la parte iconografica, oltre ad un volume biografico sulle figure degli uomini e delle donne legate al territorio novarese[19].

Nel 2003 pubblica il volume I poeti novaresi raccontano la loro terra, dedicato ai poeti vernacoli novaresi le cui foto vengono proposte insieme alle loro composizioni[non in Wikipedia][20]. Nel 2007, in occasione del Temperate Rice Conference, ospitata quell'anno a Novara, realizza con Francesco Radino e Vittore Fossati un'importante campagna di documentazione sul territorio legato alla coltivazione del cereale nel novarese, nel vercellese e nella provincia di Verona[10]. Nel 2016[in realtà pare nel 2018] realizza una documentazione della vita quotidiana delle suore di clausura del convento Mater Ecclesiae sull'isola di San Giulio del Lago d'Orta, gli scatti confluiranno nella pubblicazione Il tempo e l'eternità[non in Wikipedia][21].

Nel 2003, per il Comune di Novara, realizza il volume Novara, ritratto di una città[10]. Per la Camera di Commercio di Novara realizza il volume Novara, il territorio, la cultura, il lavoro[non in Wikipedia, dovrebbe essere del 2006][10]. E nel 2009, su incarico della Biblioteca Negroni presenta Tutto il sapere del mondo, per mostrare gli spazi e le strutture che abitualmente non sono visibili agli utenti[non in Wikipedia][22].

Nel 2023 ha conferito il suo archivio analogico e digitale all'Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea "Piero Fornara". Nello stesso anno, attraverso una mostra e un corposo volume intitolato Ho visto cose ha raccolto una sintesi dei cinquant'anni di lavoro collegati alla cronaca, allo sport, all'economia, alla cultura e ai personaggi incontrati nel corso della propria carriera[23][24]. Nel 2024 ha presentato la mostra Face de villaggio, ospitata presso la Biblioteca "Rita Fossacieca" del Campus Universitario di Novara, sugli abitanti del Villaggio Dalmazia di Novara, luogo di insediamento degli esuli dalmati in fuga dalle loro terre[non in Wikipedia][25].

Da una decina di anni è il fotografo di scena incaricato di documentare le produzioni del Teatro Coccia di Novara[26]. Parallelamente porta avanti una ricerca personale più marcatamente artistica in cui, partendo dalla sua esperienza, rilegge i temi che lo hanno interessato nel corso della sua carriera professionale (il paesaggio, le opere d'arte, la figura umana, gli oggetti della quotidianità) reinterpretati nello sforzo di comunicare sensazioni ed evocare ricordi, utilizzando uno sguardo affettuoso, molta ironia e un interesse particolare al tema dello scorrere del tempo sul paesaggio e sugli oggetti[27].

  1. ^ Ecco tutti i candidati per i Comuni della Bassa - Garbagna, in L'Azione, n. 17, Novara, 28 aprile 1990, p. 20. URL consultato il 5 aprile 2024.
  2. ^ Maria Teresa Varesi Monteverde (a cura di), Allievi diplomati dal 1868 al 1985 - Anno scolastico 1967/68, in Cronache e documenti. Istituto Magistrale Statale «Contessa G. Tornielli Bellini», Novara, Novara, 1985, p. 141.
  3. ^ Omodeo, 2021, a 1 min 5 s.
  4. ^ Omodeo, 2021, a 2 min 1 s.
  5. ^ Riccardo Del Boca, Le fotografie di Mario Finotti "vent'anni dopo", su Giornalisti Italia, 4 giugno 2019. URL consultato il 5 aprile 2024.
  6. ^ Il primo contributo a La Stampa trovato sinora risale al 1979: Nell'hangar-fucina nasce il Carnevale - Domenica esplode per le vie di Oleggio, in La Stampa - Cronache del Novarese, n. 37, Torino, 15 febbraio 1979, p. I. URL consultato il 9 aprile 2024.
  7. ^ Barbara Cottavoz, "La città sveli i suoi tesori e torni a regalare sogni", in La Stampa, Torino, 9 giugno 2024, p. 40.
  8. ^ a b c Mario Finotti e Emiliana Mongiat, Il patrimonio del povero, collana Antiche istituzioni novaresi, Novara, Consorzio Mutue, 2007, Seconda di copertina.
  9. ^ a b "In principio: la natura": mostra di Bonomi e Finotti a Villa Picchetta, su Buongiorno Novara, 2 aprile 2017. URL consultato il 26 dicembre 2023.
  10. ^ a b c d e Chi è Mario Finotti, in Corriere di Novara, Novara, 20 ottobre 2007, p. 43. URL consultato il 28 giugno 2025.
  11. ^ Mario Finotti, Gattico 1996, a cura di Comune di Gattico, presentazione di Diego Boca, Novara, Interlinea, 1996 (catalogo della mostra tenuta a Gattico nel 1996-1997).
  12. ^ Omodeo, 2021, a 14 min 10 s.
  13. ^ Omodeo, 2021, a 15 min 20 s.
  14. ^ Omodeo, 2021, a 36 min 12 s.
  15. ^ Valeria Balossini, "Le acque governate" nelle foto di Finotti, in L'Azione, n. 48, Novara, 22 dicembre 2001, p. 17. URL consultato il 28 giugno 2025.
  16. ^ Luigi Zanolli, Per gli artigiani CNA si apre una nuova "casa" in viale Dante, in L'Azione, n. 4, Novara, 25 gennaio 1997, p. 10. URL consultato il 28 giugno 2025.
  17. ^ Valeria Balossini, "Abitare il lago": con gli scatti di Finotti uno sguardo alle ville cusiane, in L'Azione, Novara, 2 ottobre 2008, p. 35. URL consultato il 28 giugno 2025.
  18. ^ Luigi Zanolli, Per le donne una Giornata all'insegna della concretezza, in L'Azione, n. 9, Novara, 6 marzo 1999, p. 13. URL consultato il 28 giugno 2025.
  19. ^ Omodeo, 2021, a 19 min 28 s.
  20. ^ Valeria Balossini, I poeti novaresi raccontano la loro terra, tra immagini e ricordi, in L'Azione, Novara, 15 febbraio 2003, p. 14. URL consultato il 28 giugno 2025.
  21. ^ M. G. C. e M. B., Orta, cercare Dio nel silenzio operoso, in Il cittadino oleggese, n. 2, 12 gennaio 2018, p. 6. URL consultato il 28 giugno 2025.
  22. ^ Monica Curino, L'obiettivo di Finotti tra i volumi dell'Archivio di Stato, in L'Azione, Novara, 7 novembre 2009, p. 16. URL consultato il 28 giugno 2025.
  23. ^ "Ho visto cose": la mostra di Mario Finotti, su Comune di Novara, 2 marzo 2023. URL consultato il 5 aprile 2024.
  24. ^ Claudio Pavone (a cura di), Storia d'Italia nel secolo ventesimo - Strumenti e fonti, vol. III - Le fonti documentarie, Roma, Poligrafico Zecca dello Stato, 2006, p. 212. URL consultato il 6 aprile 2024. Ospitato su Issuu.
  25. ^ 70 anni di Villaggio Dalmazia, in Novara Oggi, Novara, 27 settembre 2024, p. 16. URL consultato il 28 giugno 2025.
  26. ^ Renato Ambiel, Roberto Bottacchi e Mario Finotti, Gli autori, in Ho visto cose - Mezzo secolo di cronaca novarese attraverso l'obiettivo di Mario Finotti, Novara, Comune di Novara, 2023.
  27. ^ Mario Finotti e Antonio Leone, Face de Villaggio, Novara, 2024, Terza di copertina.

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