Vestetor

basso incarico di corte bizantino

Il vestitor, grecizzato in vestētōr (in greco βεστήτωρ?) era una posizione e un rango umile nella gerarchia di palazzo dell'Impero bizantino.

Come suggerisce il loro nome, i vestitores erano originariamente funzionari della guardaroba imperiale (in latino vestiarium, adottato in greco come vestiarion), e sono attestati per la prima volta come tali nel VI secolo[1]. Nel IX secolo, il titolo era diventato anche una dignità onorifica (in greco δια βραβείου άξια, dia brabeiou axia) destinata agli “uomini barbuti” (cioè non eunuchi), indicata nel Klētorologion dell'899 come la terza più bassa della gerarchia imperiale, tra i silentiarios e i mandatōr (entrambi anch'essi classi di funzionari di palazzo). Il suo distintivo era un fiblatorium, un mantello allacciato con una spilla a fibula[2].

Secondo il Klētorologion, insieme ai silentiarioi, i vestētores erano sotto il comando del funzionario di corte noto come epi tēs katastaseōs. Il successivo De Ceremoniis dell'imperatore Costantino VII Porfirogenito (r. 913-959) indica che essi assistevano i praipositos nel vestire l'imperatore, mentre il cronachista Teofane Confessore li definisce guardiani della corona imperiale[3]. Da prove sigillografiche, nel IX secolo il rango era ricoperto da alti funzionari provinciali, cioè prōtonotarioi (capi dell'amministrazione civile) e kommerkiarioi (funzionari doganali) dei themata. Il termine ricorre per l'ultima volta nel X secolo[3].

  1. ^ Bury 1911, p. 25.
  2. ^ Bury 1911, p. 22.
  3. ^ a b ODB.

Bibliografia

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