Wake in Fright
Wake in Fright è un film del 1971 diretto da Ted Kotcheff, adattamento del romanzo omonimo di Kenneth Cook.[1] È considerato un film fondamentale sia della New Wave australiana[2] che come esempio di Ozploitation[N 1],[3] elogiato dalla critica.[4]
Wake in Fright | |
---|---|
Titolo originale | Wake in Fright |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Australia, Regno Unito, Stati Uniti |
Anno | 1971 |
Durata | 109 min |
Rapporto | 1,85:1 |
Genere | drammatico, thriller psicologico |
Regia | Ted Kotcheff |
Soggetto | Wake in Fright di Kenneth Cook |
Sceneggiatura | Evan Jones |
Produttore | George Willoughby |
Produttore esecutivo | Howard G. Barnes, Bill Harmon |
Casa di produzione | NLT Productions, Group W Films |
Fotografia | Brian West |
Montaggio | Anthony Buckley |
Musiche | John Scott |
Scenografia | Dennis Gentle |
Costumi | Ron Williams |
Interpreti e personaggi | |
|
Trama
modificaJohn Grant è un giovane insegnante scontento a causa degli onerosi termini di un contratto di lavoro che ha firmato con il governo per conseguire un diploma di educazione terziaria. Il contratto lo ha costretto ad accettare un incarico di due anni in una piccola scuola a Tiboonda, una remota cittadina nell'outback australiano. È l'inizio delle vacanze di Natale e John ha intenzione di andare a Sydney per incontrare Robyn, la sua ragazza, ma prima deve recarsi in treno sino alla vicina città mineraria di Bundanyabba – affettuosamente soprannominata "Yabba" dalla gente del posto – per prendere un volo diretto a Sydney.
Arrivato a Yabba, John si reca in un pub, dove incontra il poliziotto locale, Jock Crawford. John e Jock fanno amicizia dopo che entrambi hanno bevuto diverse pinte di birra, prima al pub e poi in un club della Returned and Services League of Australia (RSL)[N 2], dove assistono a una snervante funzione commemorativa dell'ANZAC. Crawford lo inizia poi al gioco d'azzardo del two-up e gli presenta Clarence "Doc" Tydon, un medico vagabondo e alcolizzato che mette in discussione la visione sprezzante di John di Yabba e della sua popolazione. Decidendo di tentare la fortuna al two-up, John ottiene una serie di vittorie, ma diventa spericolato: nel disperato tentativo di vincere abbastanza soldi per pagare la sua cauzione, perde tutto il suo denaro in due giri. Questo si traduce in John bloccato a Yabba senza soldi, in balia del caldo torrido e degli eccentrici ma sinistri abitanti del paese.
Al pub John fa amicizia con Tim Hynes e si reca a casa sua, dove incontra sua figlia Janette e due suoi amici, i minatori Dick e Joe. Tim, Dick e Joe si dedicano a una sessione di bevute che dura tutto il giorno, alla quale si unisce infine Doc. John conversa con Janette, che in segreto desidera una vita lontana da suo padre e i suoi amici. Janette cerca aggressivamente di sedurre John, che vomita sia per il disgusto che a causa delle birre che ha trangugiato.
Dopo essersi dedicato ad altre dissolutezze con gli Hynes e i loro ospiti, John trova rifugio nella baracca isolata di Doc che, dopo avergli fornito e medicine per curare i postumi della sbornia e averlo nutrito con carne di canguro, espone a John la sua visione del mondo, rivelandogli che il suo alcolismo e il suo atteggiamento autosufficiente nei confronti della vita gli hanno impedito di esercitare a Sydney. Rivela anche che lui e Janette hanno avuto una relazione aperta per molto tempo.
John e Doc vengono raggiunti da Dick e Joe in una alcolica e barbara caccia al canguro che dura sino a notte fonda, culminando con Joe che si scontra con uno dei canguri e John che ne accoltella un altro. I quattro poi vandalizzano un pub nella boscaglia, dove Dick e Joe si impegnano in una giocosa lotta che diventa brutale, interrompendo Doc mentre fa la predica a un John privo di sensi sulla natura violenta della civiltà nonostante i suoi orpelli filosofici e materialistici. All'alba, John torna alla baracca di Doc che dà inizio a un apparente incontro omosessuale tra di loro.
Disgustato, John ritorna in città, dove Crawford gli restituisce le due valigie, lasciate in hotel dopo aver incontrato Tim. Dopo aver scartato una valigia – contenente principalmente libri di testo, tra cui uno su Platone – vaga attraverso il deserto verso Sydney, facendo l'autostop e procurandosi il cibo con il fucile che gli è stato dato durante la caccia. Alla fine arriva a un'area di sosta per camion, dove convince un autista che presume sia diretto a Sydney a dargli un passaggio. Tuttavia, a causa di un malinteso, John ritorna a Yabba.
Infuriato con Doc e le sue perversioni, John si precipita nella sua baracca, deciso ad aspettarlo per sparargli. Tuttavia, sopraffatto dalla solitudine e dal rimorso, punta il fucile contro se stesso. Doc arriva e assiste al colpo che John si spara alla tempia, ma lo sparo non lo uccide e gli lascia una cicatrice. John si riprende in ospedale e firma una dichiarazione a Crawford in cui spiega che il suo è stato un incidente. Diverse settimane dopo, Doc lo porta alla stazione ferroviaria, dove fanno finalmente pace. Non più sprezzante verso gli abitanti dell'outback e più sicuro di sé, John accetta l'offerta di una birra e ritorna a Tiboonda per iniziare il nuovo anno scolastico.
Produzione
modificaGià nel 1963 un adattamento cinematografico del romanzo Wake in Fright di Kenneth Coook fu associato all'attore Dirk Bogarde e al regista Joseph Losey.[5][6] In seguito Morris West si assicurò i diritti cinematografici e tentò, senza successo, di raccogliere i fondi per la produzione del film.[7] Infine, i diritti furono acquistati dalla società australiana NLT Productions e dalla società statunitense Group W Films e il regista canadese Ted Kotcheff fu ingaggiato per dirigerlo. Come affermato dallo scrittore Stephen Vagg, «il primo capolavoro della rinata industria cinematografica australiana» fu «diretto da un canadese, da una sceneggiatura di un giamaicano, con un produttore norvegese e il finanziamento di un produttore di frigoriferi statunitense».[8]
Inizialmente Robert Helpmann fu assunto per interpretare il ruolo di Doc Tydon, ma fu sostituito da Donald Pleasence a causa di problemi di pianificazione.[7] L'attore Michael York dichiarò in un'intervista del 1980 di aver rifiutato un ruolo nel film perché era rimasto scandalizzato dalla caccia al canguro.[7]
Riprese
modificaLe riprese di Wake in Fright furono girate da gennaio ad aprile 1970 nella stessa zona che aveva ispirato Cook per il suo romanzo, la parte più occidentale del Nuovo Galles del Sud: nella città mineraria di Broken Hill (Sulphide Street Railway Station, Imperial Hotel, RSL Club in Argent Street e Broken Hill Hospital), a Silverton, Horse Lake e Menindee Lakes; gli interni girati principalmente a Sydney: Palace Hotel nel quartiere di Haymarket, la gara di two-up in un magazzino abbandonato di Paddington, la baracca di Doc Tydon agli Ajax Studios nel sobborgo costiero di Bondi.[9][10] Tony Buckley montò il film all'Ajax Film Centre di Bondi, mentre il mixaggio audio fu completato a Londra.[10] La fotografia del film, diretta da Brian West, è eccellente, con pochissime tonalità fredde, solo toni caldi e roventi che raffigurano una terra di calore incessante e polvere; il solo blu è quello del cielo, ma è un blu intenso e non confortante.[11] Il costo del film fu di circa 800 000 dollari australiani.[12]
Fu l'ultimo film interpretato dal veterano caratterista Chips Rafferty, morto di infarto prima della sua uscita, e uno dei primi film con Jack Thompson.[7][13]
Distribuzione
modificaLa prima mondiale, con il titolo Outback,[14] ebbe luogo la sera del 13 maggio 1971 in competizione al 24º Festival di Cannes.[7] Uscì nelle sale australiane il 9 ottobre 1971.[15] A livello internazionale il film uscì nelle sale cinematografiche del Regno Unito il 29 ottobre 1971[15] e degli Stati Uniti il 20 febbraio 1972.[16]
Restauro
modificaPer molti anni l'unica copia conosciuta di Wake in Fright, rinvenuta a Dublino, è stata considerata di qualità insufficiente per il trasferimento su DVD o VHS per la sua commercializzazione. In considerazione a questa situazione, nel 1994 il montatore del film, Anthony Buckley, iniziò a cercare una copia del film meglio conservata e non tagliata. Nel 2004 Buckley trovò a Pittsburgh i negativi di Wake in Fright in un bidone della spazzatura destinato alla distruzione. Recuperò il materiale, che costituì la base per il meticoloso restauro del film nel 2009.[17] Una copia 35mm in ottime condizioni era sopravvissuta anche nella collezione della Biblioteca del Congresso, che la fece proiettare il 27 giugno 2008 nel Mary Pickford Theater della biblioteca, sebbene la sua durata di soli 96 minuti suggerisca che si trattasse di una versione modificata.[18]
Una copia restaurata venne presentata il 15 maggio 2009 al 62º Festival di Cannes nella sezione Cannes Classics,[19][20][21] uno dei due soli film selezionati due volte al Festival di Cannes[N 3],[22] e il 13 giugno 2009 al Sydney Film Festival,[21][23] venendo definito «un film australiano classico che ha raggiunto lo status di culto».[24] Sulla base del restauro completato a inizio 2009, Wake in Fright è sato distribuito nei formati DVD e Blu-ray da Madman Entertainment il 4 novembre 2009.[21]
Accoglienza
modificaPubblico
modificaWake in Fright trovò un'accoglienza favorevole da parte del pubblico in Francia, dove rimase in programmazione per cinque mesi, e nel Regno Unito. Nonostante il sostegno della critica, Wake in Fright ottenne scarsi incassi dal pubblico australiano. Sebbene ci fossero lamentele sul fatto che il distributore del film, la United Artists, non fosse riuscito a promuovere il film con successo, si pensò anche che il film fosse «forse troppo sgradevolmente diretto e intransigente per attrarre un vasto pubblico australiano».[25] Durante una delle prime proiezioni australiane, un uomo si alzò, indicò lo schermo e protestò «Quelli non siamo noi!», al che Jack Thompson urlò di rimando «Siediti, amico. Siamo noi».[26]
La riedizione del 2009 riscontrò un incasso da parte del pubblico australiano di 321 323 dollari australiani.[27] Globalmente l'incasso è stato di 269 315 dollari statunitensi.[28]
Critica
modificaUna recensione dell'anteprina di Cannes su Variety la definitì «uno sforzo lodevole» da parte dell'industria cinematografica australiana, «anche tenendo conto del fatto che i principali meriti tecnici e di recitazione sono britannici. Il risultato finale è un forte sguardo su un territorio poco conosciuto in cui l'enfasi è posta su alcol e violenza, con in aggiunta un tocco di sesso».[29] Gillian Hanson sul Monthly Film Bulletin scrisse: «Il regista canadese Ted Kotcheff ha catturato l'insensata brutalità della vita nell'outback con straordinaria felicità [...] Eppure, nonostante la sua inconfondibile competenza, il segno del film è smussato dalla caratterizzazione superficiale e in gran parte immotivata di John Grant da parte della sceneggiatura e dalla trama poco coerente ed eccessivamente melodrammatica che non raggiunge mai una congruenza tematica».[30] Roger Greenspun, nella sua recensione del 1972 per il New York Times, elogiò il film per la sua atmosfera «di generale inquietudine che si cristallizza abbastanza spesso in terrore particolare e che non assomiglia a niente altro che io ricordi di aver provato al cinema. Alcuni film di fantascienza si avvicinano di più a questo, specialmente quelli in cui una presenza aliena malvagia ha preso il sopravvento su una comunità che a tutti gli effetti rimane normale, con solo il minimo accenno fugace che qualcosa in qualche modo sia orribilmente sbagliato»; ammise anche di aver trovato il servizio commemorativo al club RSL più inquietante delle sequenze di caccia al canguro e lodò le interpretazioni del cast, in particolare di Kay e Thomas.[31]
Brian McFarlane sull'Oxford Companion to Australian Film (1999), affermò che era «quasi l'unico film inquietante nella storia del nuovo cinema australiano». Wake in Fright ricevette una valutazione di tre stelle su quattro dal critico cinematografico statunitense Leonard Maltin nella sua 2006 Movie Guide. Il sito Askmen.com riecheggiò questi sentimenti, affermando che «non è difficile capire perché la brutalità polverosa e il surrealismo da clown del quarto lungometraggio di Ted Kotcheff non furono mai trasmessi in TV all'epoca».[32]
La copia restaurata del film è stata proiettata al Festival di Cannes del 2009, presentata dal presidente onorario della sezione Cannes Classics Martin Scorsese,[33] che ha affermato: «Wake in Fright è un film profondamente – e intendo profondamente – inquietante e disturbante. L'ho visto quando è stato presentato in anteprima a Cannes nel 1971 e mi ha lasciato senza parole. Visivamente, drammaticamente, atmosfericamente e psicologicamente, è splendidamente calibrato e ti entra sotto pelle man mano che il viaggio procede, proprio come il protagonista interpretato da Gary Bond. Sono entusiasta che Wake in Fright sia stato conservato e restaurato e che stia finalmente ottenendo la visibilità che merita».[34]
Don Groves dello Special Broadcasting Service (SBS) ha dato al film quattro stelle su cinque, affermando che «Wake in Fright merita di essere classificato come un classico australiano in quanto racchiude un'enorme forza emotiva, è stato diretto con coraggio e inventiva e presenta interpretazioni superbe».[35] Il critico statunitense Rex Reed, uno dei primi sostenitori di Wake in Fright, ha elogiato il restauro del film come «la migliore notizia cinematografica dell'anno» e che «potrebbe essere il più grande film australiano mai realizzato».[36] Roger Ebert ha recensito la versione restaurata: «Non è datato. È potente, genuinamente scioccante e piuttosto sorprendente. Viene pubblicizzato come un 'film horror' e contiene molto orrore, ma tutto l'orrore è umano e ferocemente realistico».[37] Secondo il musicista e sceneggiatore australiano Nick Cave: «Il migliore e più terrificante film sull'Australia in circolazione».[38] Stephen Vagg ha sostenuto per InReview che «la cosa spesso non apprezzata di Wake in Fright è che la maggior parte delle persone che Grant incontra cercano di essere gentili [...] Questo snob baby boomer è troppo buono per le persone che incontra o per le cose che fanno, ma non ha il coraggio dei suoi pregiudizi per evitarle».[8] Wake in Fright è caratterizzato da omoerotismo e repressione sessuale nel quale il terrore più grande è la rappresentazione realistica di un uomo gay (interpretato da un attore dichiaratamente gay, Gary Bond) che sacrifica la propria moralità.[39]
Il film ha un indice di gradimento del 97% e un punteggio medio di 8,6/10 sul sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, basato su 59 recensioni. Il consenso del sito afferma: «Un inquietante classico del cinema australiano, Wake in Fright esamina un paesaggio sia soleggiato che spietatamente oscuro».[40] Su Metacritic il film ha un punteggio di 85 su 100 basato sulle recensioni di 21 critici, indicando "un plauso universale".[41] Wake in Fright è anche inserito nell'edizione 2015 del libro di riferimento cinematografico 1001 Movies You Must See Before You Die.[42]
Controversie
modificaWake in Fright, oltre all'atmosfera di realismo, contiene scene di caccia al canguro nelle quali i canguri vengono realmente colpiti e uccisi.[43] Un'avvertenza, nei titoli di coda, segnala:
Per questo motivo, e poiché la sopravvivenza del canguro australiano è seriamente minacciata, queste scene sono state mostrate integralmente, dopo aver consultato le principali organizzazioni per il benessere degli animali in Australia e nel Regno Unito.»
La caccia durò diverse ore e gradualmente logorò la troupe. Secondo il direttore della fotografia Brian West, «i cacciatori si stavano ubriacando e cominciavano a mancare i bersagli [...] Stava diventando un'orgia di uccisioni e noi ne avevamo abbastanza». I canguri saltellavano impotenti, con ferite da arma da fuoco e gli intestini sparsi. Il produttore George Willoughby svenne dopo aver visto un canguro «maciullato in modo particolarmente impressionante». La troupe organizzò un sabotaggio per porre fine alla caccia. [44] Kotcheff, convinto vegetariano,[45] giustificò le riprese di caccia nel film come denuncia del «massacro e [del]la carneficina su larga scala che si verificavano ogni notte».[46]
Alla proiezione di Wake in Fright al Festival di Cannes del 2009, 12 persone abbandonarono la sala durante la scena della caccia al canguro.[47]
Note
modifica- Esplicative
- ^ Ozploitation: termine formato da oz, contrazione di Aussie, ed exploitation, quindi film australiani a basso costo caratterizzati da scene horror o di azione o di sesso.
- ^ Returned and Services League of Australia: associazione dei veterani dell'Australian Defence Force.
- ^ L'altro film è L'avventura di Michelangelo Antonioni presentato al Festival di Cannes 1960 e al Festival di Cannes 2009.
- Fonti
- ^ Kenneth Cook, Wake in fright. Svegliarsi all'inferno, traduzione di Luigi Maria Sponzilli, Ed-Enrico Damiani Editore, 2020, ISBN 9788899438531.
- ^ (EN) Nicolas Rapold, 'Wake in Fright' and Australian New Wave, in The New York Times, 4 ottobre 2012.
- ^ (EN) Luke Buckmaster, The 17 greatest Ozploitation movies – sorted, in The Guardian, 13 febbraio 2022.
- ^ (EN) Wake in Fright - Critics Reviews, su Rotten Tomatoes.
- ^ (EN) Paul Byrnes, Wake in Fright, in The Sydney Morning Herald, 30 giugno 2009.
- ^ (EN) Nicholas Godfrey, National Nightmare: Mob mentality and colonial failure in Wake in Fright, in Screen Education, n. 85, giugno 2017, pp. 116-121.
- ^ a b c d e (EN) Outback (1971), su American Film Institute.
- ^ a b (EN) Stephen Vagg, There’s clarity to waking in fright – after all these years, su In Daily, 23 luglio 2024.
- ^ Peter Galvin.
- ^ a b Australian Geographic.
- ^ (EN) Wake in Fright, su Cine Outsider, 10 agosto 2025.
- ^ (EN) Ryan Anderson, Revisiting ‘Wake in Fright,’ A Peculiarly Australian Kind of Hell, su Quillette, 28 settembre 2021.
- ^ (EN) Stephen Vagg, Jack Thompson’s brilliant career: How it began and why he turned his back on movie stardom, su In Daily, 2 luglio 2025.
- ^ (EN) Official Selection 1971 : In Competition, su Festival de Cannes (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2016).
- ^ a b Cine Outsider.
- ^ (EN) Peter Galvin, The recovery and re-release of a classic, su National Film and Sound Archive of Australian.
- ^ (EN) Zachary Karpinellison, Digital restoration and the invention of analogue: The National Film and Sound Archive of Australia and Wake in Fright, in Studies in Communication Sciences, vol. 23, n. 3, settembre 2023, pp. 1-10.
- ^ (EN) Mary Pickford Theater - Past Screenings : 2008, su The Library of Congress, 2008 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2014).
- ^ (EN) Wake in Fright, su Festival de Cannes, 2009.
- ^ (EN) Capolavori assoluti del cinema: WAKE IN FRIGHT, su dikotomiko, 1º luglio 2014.
- ^ a b c (EN) Wake in Fright, su Madman Entertainment, 4 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2011).
- ^ (EN) Wake in Fright - Classic Australian film restored by the NFSA, su National Film and Sound Archive of Australia.
- ^ (EN) Toni O'Loughlin, Oz wises up to its horror heritage, in The Guardian, 19 giugno 2009.
- ^ (EN) Rebecca Baillie, 'Wake in Fright' restored for re-release, su Australian Broadcasting Corporation, 22 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2009).
- ^ (EN) Mathew Scott, Film (1971), in South China Morning Post, 20 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2013).
- ^ (EN) Al Burton, Wake in Fright, su World Cinema Guide, 25 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2016).
- ^ (EN) Australian Films at the Australian Box office (PDF), Film Victoria, p. 22.
- ^ (EN) Wake in Fright (1971), su Box Office Mojo.
- ^ (EN) Film Reviews: Outback, in Variety, 26 maggio 1971, p. 22.
- ^ (EN) Gillian Hanson, Outback, in Monthly Film Bulletin, vol. 38, n. 455, dicembre 1971, p. 244.
- ^ (EN) Roger Greenspun, Screen: 'Outback' Opens:Film Evokes Ambiance of Australian Town, in The New York Times, 21 febbraio 1972, p. 37.
- ^ (EN) Toby McCasker, Top 10: Weirdest Aussie Movies, su au.askmen.com (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2011).
- ^ (EN) Ben Child, Martin Scorsese to head Cannes Classics, in The Guardian, 29 aprile 2009.
- ^ (EN) V Renée, Long Lost Horror Film That Left Scorsese Speechless: Recovering Australia's 'Wake in Fright', su nofilmschool.com, 15 giugno 2013.
- ^ (EN) Don Groves, Re-discovered Australian classic is brutally honest, su SBS, 25 giugno 2009 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2010).
- ^ (EN) Rex Reed, A Beautiful Nightmare: Infamous for Its Brutally Honest Take on the Austrailian Outback, Restored Kotcheff Classic Shakes Us Awake, su The New York Observer, 2 ottobre 2012.
- ^ (EN) Roger Ebert, An Outback horror story, su rogerebert.com, 31 ottobre 2012.
- ^ (EN) Wake in Fright (brand-new 35mm print!), su The Cinefamily, 2 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ (EN) Patrick Sproull, Homoeroticism and sexual repression in Wake in Fright, su Little White Lies, 12 maggio 2021.
- ^ (EN) Wake in Fright, su Rotten Tomatoes.
- ^ (EN) Wake in Fright (1971), su Metacritic.
- ^ (EN) Steven Jay Schneider, Ian Haydn Smith (a cura di), 1001 Movies You Must See Before You Die, 3ª ed., Murdoch Books, 2015, ISBN 9781743366165.
- ^ (EN) Wake in Fright (1971), su British Board of Film Classification, 25 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2014).
- ^ (EN) Peter Galvin, The Making of Wake in Fright (Part Three), su SBS, 22 marzo 2010.
- ^ (EN) Craig Skinner, Ted Kotcheff discusses Wake in Fright, kangaroo slaughter and existentialism, su Film Divider, 28 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2014).
- ^ (EN) Ted Kotcheff, Wake in Fright - Director's Statement, su Gene Siskel Film Center, 12 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2014).
- ^ (EN) David Stratton, Wake in Fright Interview, su At the Movies, 24 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2009).
Bibliografia
modifica- (EN) Tina Kaufman, Wake in Fright, Currency Press, 2010, ISBN 9780868198644.
Collegamenti esterni
modifica- Wake in Fright, su MYmovies.it, Mo-Net s.r.l..
- (EN) Wake in Fright, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Wake in Fright, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Wake in Fright, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Wake in Fright, su FilmAffinity.
- (EN) Wake in Fright, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) Wake in Fright, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Peter Galvin, Wake in Fright: 2009 restoration and re-release, su National Film and Sound Archive of Australian.
- (EN) Deke Richards, Wake in Fright: Legacy of an outback classic, su Australian Geographic, 2 dicembre 2024.
- (EN) Wake in Fright, su Cine Outsider, 10 agosto 2025.