Zelo Surrigone
Zelo Surrigone (Zél in dialetto milanese) è una frazione geografica di 1 872 abitanti del comune di Vermezzo con Zelo nella città metropolitana di Milano in Lombardia.
Zelo Surrigone frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 45°23′N 8°59′E |
Altitudine | 113 m s.l.m. |
Superficie | 4,43 km² |
Abitanti | 1 872[1] (30-11-2018) |
Densità | 422,57 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 20071 (già 20080) |
Prefisso | 02 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 015246 |
Cod. catastale | M160 |
Targa | MI |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 586 GG[3] |
Nome abitanti | zelesi |
Patrono | Santa Giuliana |
Cartografia | |
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Geografia fisica
modificaCon i comuni di Calvignasco (anch'esso della città metropolitana di Milano) e di Alzano Scrivia (provincia di Alessandria), poteva essere considerato il comune più pianeggiante d'Italia, essendo il dislivello massimo del territorio comunale pari a 1 metro. Confinava con Gudo Visconti, Morimondo e Vermezzo.
Origini del nome
modificaIl nome trae origine dal latino agellum, piccolo campo, probabilmente dovuto al fatto che si trattava di un podere ricevuto come liquidazione da un veterano di epoca romana, e da Serugono dal nome di una nobile famiglia medioevale della zona.
Storia
modificaIn età napoleonica Zelo formò un'unione comunale con Vermezzo, cui partecipò brevemente anche Gudo Visconti.
Dall'8 febbraio 2019 si è fuso col vicino comune di Vermezzo per formare il nuovo comune di Vermezzo con Zelo, riproponendo l’idea napoleonica due secoli dopo.
Simboli
modificaLo stemma di Zelo Surrigone era stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 20 settembre 1977.[4]
La figura del castello deriverebbe dalla storica presenza sul territorio di un antico castello quattrocentesco di proprietà della famiglia Avogadro di Rosate; il braccio che impugna il gonfalone è ripreso dal blasone della famiglia milanese dei Confalonieri[5] che possedeva una villa settecentesca nel centro dell'abitato.[6]
Il gonfalone era un drappo di bianco.[7]
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaArchitetture religiose
modificaSanta Giuliana
modificaLa chiesa parrocchiale di Santa Giuliana si presenta oggi nelle forme rustiche della ricostruzione dell'edificio operata nel 1897, mai del tutto completata. La chiesa originaria era però di molto più antica: è già citata in alcuni documenti attorno al 1000.
Cappella di San Giuseppe
modificaLa struttura è un piccolo edificio separato e a destra della chiesa di Santa Giuliana. Nato inizialmente come ossario del cimitero originariamente adiacente alla chiesa parrocchiale. Per tale motivo l'ingresso non si affaccia sulla piazza della chiesa ma si trova sul lato opposto: sul lato della piazza è presente unicamente una finestra su un'edicola votiva aggiunta alla cappella dopo la demolizione del muro perimetrale del cimitero.
Oratorio di San Galdino
modificaEretto nel 1518 per volontà della famiglia de Salio/Sala. All'interno sono presenti degli straordinari affreschi del XVI secolo di scuola Leonardesca, con alcuni rimandi alla pittura di Zenale. L'autore è stato recentemente identificato come un giovanissimo Cesare Magni[8], per via dello scudo della casata Sala-Magni presente nella volta della chiesa. Cesare Magni era stato fino al 1515 in bottega con Fermo Tizzoni da Caravaggio, a sua volta in ottime relazioni con Nicola Mangone da Caravaggio, detto il Moietta, autore degli straordinai affreschi al convento dell'Annunciata nella vicina Abbiategrasso (1519). I restauri hanno confermato che lo scudo recante il blasone suddiviso a metà, contenente in un lato lo stemma della casata Sala e nell'altro lo stemma della ricca famiglia dei Magni, della quale Cesare era un esponente, presenta alcun segno di ridipintura, ed è pertanto rimasto uguale sin dalla fine della campagna di decorazione successiva al termine della costruzione della cappella nel 1518. Il ciclo di affreschi presenta una teoria di Santi ed un Padre Eterno suddivisi da colonne ad tronchonos di sapore bramantesco ed una volta che ricorda la Sala delle Asse di Leonardo da Vinci al Castello Sforzesco di Milano, con una serie di racemi intrecciati.
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Santa Caterina d’Alessandria
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Santa Barbara
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volta a racemi come la Sala delle Asse di Leonardo da Vinci al Castello Sforzesco di Milano. Si noti il blasone dei Sala-Magni.
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Sant’Ambrogio rappresentato come Dottore della Chiesa
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(da sinistra a destra) Santa Barbara, Santa Apollonia e Sant’ Onorio
Architetture civili
modificaPalazzo Confalonieri Semira
modificaSorto sulle rovine di un antico castello degli Avogadro di Rosate sorge, ora nella centrale piazza Roma, il settecentesco Palazzo Confalonieri Semira. Qui abitò il conte Federico Confalonieri, animatore del Risorgimento italiano e come tale fatto prigioniero poi dagli austriaci nel carcere dello Spielberg.
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[9]

Amministrazione
modificaPeriodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1985 | 1990 | Antonio Cavigliano | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1990 | 1999 | Antonio Respighi | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1999 | 2009 | Paola Belcuore | Lista civica | Sindaco | |
2009 | 2014 | Giancarlo Guerra | centro-destra | Sindaco | |
2014 | 2019 | Gabriella Raimondo | Lista civica Oltre | Sindaco |
Note
modifica- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2018.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Zelo Surrigone, decreto 1977-09-20 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 21 gennaio 2022.
- ^ Stemma della famiglia Confalonieri di Milano: Partito: al primo di rosso al braccio armato al naturale, movente dalla partizione, tenente uno stendardo (gonfalone) d'argento, caricato di una croce di rosso, svolazzante a destra; nel secondo palato d'oro e di rosso; al capo d'oro, attraversante sulla partizione, caricato di un'aquila di nero, coronata d'oro.
- ^ Comune di Zelo Surrigone [collegamento interrotto], su Città Metropolitana di Milano.
- ^ Milano Pavia TV On Demand, Vermezzo, la fusione con Zelo porta i primi risparmi per l'Ente, su YouTube, 10 giugno 2021, a 0 min 25 s. URL consultato il 9 gennaio 2024.
- ^ Cesare Magni il possibile artista della cappella di San Galdino vicino Milano, su artribune.com, 9 maggio 2025. URL consultato l'11 maggio 2025.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Zelo Surrigone
Collegamenti esterni
modifica- Zelo Surrigone, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.
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