Molfetta

Molfetta è un comune di 61.184 abitanti della provincia di Bari, cittadina costiera a circa 25 km dal capoluogo. Il sindaco della città è il Sen. Antonio Azzollini, eletto il 12 giugno 2006.
L'attività lavorativa si basa sull'agricoltura (frutta, ortaggi, uva, mandorle, olive), sulle industrie cantieristiche, enologiche, del cemento, del metallo, dei laterizi, olearie, delle paste alimentari e sulla pesca. La località, in epoca preistorica era già abitata e nel corso dei secoli conobbe le dominazioni di longobardi, bizantini, normanni, svevi, angioini e aragonesi.
Storia
L'origine della città risale presumibilmente all'era romana. Alcuni ritrovamenti fanno pensare all'esistenza di un villaggio di pescatori già intorno al IV secolo a.C. Questa ipotesi sembra essere verosimile tantopiù che, per la sua posizione, il villaggio offriva un ottimo approdo per il commercio con Rubo (Ruvo di Puglia). La prima indicazione sull'esistenza di un villaggio tra Turenum (Trani) e Natiolum (Giovinazzo) si ritrova nel Itinerarium Provinciarum Antonini Augusti, che data del 217 a.C. Questo luogo era denominato Respa, probabilmente un'erronea trascrizione del toponimo Melpha, che faceva riferimento a un piccolo villaggio di pescatori.
Il primo documento ufficiale che cita la città risale al 925. Questo documento certifica l'esistenza di una civitas, denominata Melfi, situata su di un'isola chiamata Sant'Andrea. Il villaggio si sviluppò sotto dominio bizantino e fu successivamente conquistato dai Longobardi, che l'annessero al Ducato di Benevento. La città fu ripetutamente assaltata dai Saraceni, ma resistette. Come piccolo porto indipendente, Molfetta commerciava con altri mercati del Mediterraneo, tra cui Venezia, Alessandria d'Egitto, Costantinopoli, Amalfi e Ragusa (Croazia).
All'inizio del XVIII secolo i Normanni giunsero nella città ma questa riuscì a preservare una certa autonomia, che ne favorì lo sviluppo. Durante questo periodo la città divenne protagonista del commercio verso oriente. Il transito dei pellegrini verso la Terra Santa durante le Crociate e l'approdo di questi presso l'Ospedale di Santa Maria dei Martiri diede alla città una rilevanza europea. Uno di questi pellegrini, Corrado di Baviera, divenne poi il patrono della città. Sotto la dominazione degli Angioini la città continuò a mantenere la propria indipendenza. Con l'arrivo degli Aragonesi le cose divvenero più difficili, in conseguenza dei difficili rapporti e dei contrasti tra francesi, spagnoli e italiani. Questa situazione portò a guerre e devastazioni in tutto il sud Italia, tra cui il sacco di Molfetta da parte dei francesi tra il 18 e il 19 Luglio 1529. Questo episodio marcò notevolmente la città, ostacolandone la rinascita per lungo tempo.
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[1]

Luoghi d'interesse
Da visitare il Pulo, sprofondamento carsico di diametro di 170 metri e perimetro di 400 circa ed una profondità di circa 30 metri, sul bordo superiore del quale sono visibili i resti di un villaggio neolitico: da questa località provengono resti di vasi, sempre di epoca neolitica, denominati tipo Molfetta e presenti in tutto il Mar Mediterraneo, sono stati trovati resti umani risalenti all'età della pietra e del bronzo.
Il nucleo antico detto Isola di Sant'Andrea forma il primo nucleo urbano attorno al III sec. ed è caratterizzato da una singolare pianta a spina di pesce: qui sorge il Duomo, la più grande chiesa a cupole in asse del romanico pugliese coronate da due torri campanarie, edificato tra XI e XII sec. Sempre nel centro antico è situata la barocca chiesa di San Pietro eretta su una precedente chiesa romanica. Da notare le mura verso terra rimaste nel loro tracciato. Subito fuori dalle mura sorge la grandiosa cattedrale intitolata all'Assunta, ex convento dei Gesuiti, dove poste le ossa del patrono della città San Corrado, con busto in argento e oro di scuola napoletana. Di particolare attenzione è il grande quadro del molfettese Corrado Giaquinto.
La città stipulò dei patti commerciali con le Repubbliche Marinare di Venezia, Pisa e Amalfi, per rimanere in Italia, ma anche con Alessandria d'Egitto e Costantinopoli. Tutti confermati dal rinvenimento di trattati commerciali molto interessanti dal punto di vista del commercio marittimo.
Leggendario e soprattutto fantasioso l'appellativo Respa (RESPubblicA) dato alla città in epoca romana. La prima citazione scritta sulla civitas appartiene 925 d.C. con l'appellativo di 'Melfi', che forse rappresenta l'abbreviazione di 'Melphicte'. da questa Melphictum ed infine Molfetta. Spesso assalita dai saraceni, ma grazie alle sue mura fortificate e coadiuvate da un sistema strategico di torri, riuscì a salvarsi; in seguito però divenne un dominio Longobardo.
Nei pressi della cattedrale sorgono le chiese del Purgatorio, Sant'Anna e Santo Stefano, tutte e quattro lungo lo stesso asse viario detto il "borgo". Poco più distante da queste sorge la chiesa di San Domenico, con annesso convento, oggi riadattato a contenitore culturale (biblioteca, museo e sala conferenze).
A circa 2 km dalla città direzione Bisceglie sorge la basilica-santuario della Madonna dei Martiri; l'attuale navata della chiesa sorge parzalmente sulla vecchia chiesa del XI sec., di qusta resta solo una cupola e la struttura sottostante, dove oggi sorge l'altare. A fianco alla chiesa giace l'ospedaletto dei crociati, sempre del XI sec., unico superstite dei due presenti nel complesso della Madonna dei Martiri dopo le ristrutturazioni del'1800.
Il Pulo
Di Molfetta interessa anche il Pulo: Il Pulo è una grande cavità di origine carsica dal centro urbano di Molfetta. Il pulo risultava chiuso al pubblico dal 1980, ma nel 1995 si sono potuti iniziare i lavori di ristrutturazione causati dal terremoto dell' Erpinia. Il Pulo si tratta in particolare di una dolina in crollo, originata dal colasso della volta di una grande cavità sotteranea. Le sue pareti sono costitute da calcari del Cretaceo, mentre sul fondo della dolina la roccia calcarea è ricoperta da spessi strati di materiale detritico. Le pareti del Pulo sono costellate da numerose grotte; in tutte le grotte però è assente lo stilicio delle acque, di conseguenza non si rinuegono formazioni di stalattiti e stalagmiti. Il salnitro delle grotte si rinviene sotto forma di incrostazioni e infiorescenze biancastre, che riveste vaste parti delle grotte.
Del Pulo inoltre è caratterizzato da vegetazione spontanea e piante introdotte dall' uomo nel corso dei millenni.
Cultura
Riti e tradizioni della Quaresima
Importanti per la città sono le tradizioni pasquali che portano in paese un clima di preghiera e riflessione. La Quaresima è ricca di momenti di celebrazione, che si concentrano nelle chiese di Santo Stefano, a cura dell'omonima Arciconfraternita, e del Purgatorio, a cura dell'Arciconfraternita della Morte. I primi quattro venerdì di Quaresima, nella chiesa di santo Stefano, si contemplano i misteri del dolore: Gesù che prega nell'orto degli ulivi, Gesù flagellato, Gesù coronato di spine, Gesù sale al Calvario carico della Croce. In queste celebrazioni, viene proposto l'ascolto di meditazioni cantate e non su questi misteri.
Le prime quattro domeniche di Quaresima, presso la chiesa del Purgatorio si tiene, invece, il Pio Esercizio in onore della Pietà. Anche in questa occasione viene proposto l'ascolto di meditazioni cantate e non. Durante il corso della Quaresima, la banda cittadina esegue, presso la sua sede, le prove delle marce funebri che fanno da accompagnamento alla tre processioni della Settimana Santa. Le marce funebri sono in parte di autori locali ( Valente, Calò, Peruzzi tra i più noti, tutti di fine '800) ed in parte di autori di fama nazionale come Chopin, Verdi, Rossini, Caravaglios, Vella, Petrella. Hanno un andamento molto orecchiabile e conciliano sia col clima di preghiera e di devozione, sia col passo ondeggiante e molto corto dei portatori dei simulacri.
Venerdì antecedente la domenica di Passione: inizio del Settenario in onore della B.V. Addolorata, che si tiene in quasi tutte le chiese cittadine.Durante il Settenario viene proposto l'ascolto di sette meditazioni sui dolori mariani e di canti lirici su questo tema, composti perlopiù da compositori locali di fine '800.
Domenica di Passione: presso la Chiesa del Purgatorio, si tiene l'estrazione dei portatori delle Sacre Immagini della B.V. Addolorata e della Pietà che vengono portate in Processione rispettivamente il Venerdì di Passione ed il Sabato Santo. Le coppie di aspiranti portatori sono costituite da confratelli, dell'Arciconfraternita della Morte, aventi la stessa altezza alla spalla, verificata tramite apposita operazione al momento della presentazione della domanda. Ad ogni coppia corrisponde un numero. I numeri sono inseriti dal Priore in un'urna di legno detta "Bussola", da cui il nome dell'intera operazione. Le coppie fortunate estratte saranno 24,a fronte di una richiesta superiore alle 100 domande. Di queste 24, saranno 18 quelle effettivamente estratte dall'urna.Le altre 6 coppie sono prese da una speciale graduatoria che tiene conto del numero di anni in cui ogni coppia non è stata sorteggiata, in modo che tutte le coppie possano essere portatori, almeno ogni 7-8 anni.
I fortunati estratti, abbinati a due coppie alla volta (le cosiddette "quadriglie")si vedono assegnato, tramite accordo verbale o ulteriore sorteggio, uno dei tre tratti di cui le processioni constano.
Giovedì di passione: Ultimo giorno del Settenario alla B.V. Adodolorata. A conclusione tradizionale concerto di marce funebri eseguito dalla banda cittadina, nel largo antistante la chiesa del Purgatorio.
Venerdì di passione: processione della Madonna Addolorata, portata a saplla dai confratelli dell'Arciconfraternita della Morte. La Sacra Immagine esce dalla Chiesa del Purgatorio e percorre le strade della città per circa otto ore. La processione è accompagnata dalla banda cittadina che cadenza il passo dei portatori suonando marce funebri.
Domenica delle Palme:In questo giorno di festa Solenne per la Chiesa, nella chiesa di Santo Stefano si tiene l'operazione di estrazione per i portatori della Sacra Immagine di Cristo Morto nella processione del Venerdì Santo, indubbiamente quella più sentita anche dall'intera popolazione molfettese. Le coppie di aspiranti portatori sono costituite da due confratelli appartenenti all'Arciconfraternita di Santo Stefano "dal sacco rosso". Devono essere di altezza pari alla spalla. Anche qui la domanda di ammissione al sorteggio è accettata previa misurazione dei due componenti la coppia. Ad ogni coppia corrisponde un numero. I numeri sono inseriti dal Priore in un'urna di legno detta "Bussola", da cui il nome dell'intera operazione. Le coppie fortunate estratte saranno 8,a fronte di una richiesta superiore alle 50 domande. Di queste 8 coppie, solo 6 saranno quelle effettivamente estratte dall'urna. Le altre due sono prese da una speciale graduatoria che tiene conto del numero di anni in cui ogni coppia non è stata sorteggiata; ciò per fare in modo che tutte le coppie possano essere portatori, almeno ogni 7-8 anni. Le otto coppie abbinate in 4 "quadriglie", mediante accordo verbale o sorteggio,si aggiudicano i due tratti in cui la Processione è suddivisa. La stessa operazione avviene,seppur con modalità leggermente diverse, nelle altre Confraternite cittadine, che recano in processione gli altri simulacri del Venerdì e del Sabato Santo. In serata tradizionale concerto di marce funebri eseguito dalla banda cittadina, nel largo antistante la chiesa del Purgatorio.
Martedì Santo: In serata la Confraternita di Sant'Antonio rappresenta la "Passione Vivente"
Mercoledì Santo:presso la Chiesa di Santo Stefano, alla presenza dei Cinque Misteri riccamente addobbati di fiori e candele,si tiene la celebrazione dell' "Ufficio delle Letture" cantato, ovvero l'ufficio che la Chiesa reciata all'alba del Giovedì Santo
Giovedì Santo: tradizionale concerto di marce funebri eseguito dalla banda cittadina in piazza Mazzini. Nelle chiese si allestiscono i repositorii, volgarmente chiamati "Sepolcri", in cui il Tabernacolo dell'Eucaristia è ornato con fiori, candele e luci in modo artistico. Le chiese di Santo Stefano e del Purgatorio espongono, invece, le statue che si recheranno in Processione il Venerdì e il Sabato Santo
Venerdì Santo: processione dei Santi Misteri.L'uscita avviene dalla chiesa di Santo Stefano, restaurata nel 2005-2006. La croce che apre la processione esce alle 3.30 del mattino. Cristo Morto, l'ultima statua, è fatta uscire alle ore 4 precise del mattino. Nell'ordine: Cristo nell'orto degli ulivi,portato a spalla dalla Confraternita dell'Assunta, Cristo alla colonna,portato a spalla dalla Confratenita di Maria SS. del Buon Consiglio, Cristo "Hecce Homo",portato a spalla dalla Confraternita di Maria SS. della Purificazione, Cristo al Calvario, portato a spalla dalla Confraternita della B.V. della Visitazione, e infine Cristo Morto. Quest'ultima statua è portata a spalla per la vie della città dai confratelli dell'Aciconfraternita di Santo Stefano. La processione viene accompagnata, per tutto il suo percorso di circa nove ore, dalla banda cittadina che esegue marce funebri, cadenzando il passo dei portatori. La ritirata della processione si aggira sempre verso le ore 13.30 alla presenza di una folla tanto sterminata quanto silente.
Sabato Santo: processione della "Pietà". Le statue in cartapesta spono state realizzate dallo scultore molfettese Giulio Cozzoli.Si esce dalla chiesa del Purgatorio intorno a mezzodì. Nell'ordine: San Pietro,recato a spalla dalla Confraternita dell'Assunta, la Veronica,recato a spalla dalla Confraternita del Carmine, Maria Cleofe,recata a spalla dalla Confraternita di Maria SS. della Purificazione, Maria Salomè, recata a spalla dalla Confraternita della B.V. di Loreto, Maria Maddalena,recata a spalla dalla Confraternita dell'Immacolata, San Giovanni, recato a spalla dalla Confraternita di Sant'Antonio e la Pietà, portata a spalla dai Confratelli della Morte. Le tre processioni seguono quasi lo stesso itinerario. La ritirata della Processionedel Sabato Santo si aggira sempre per le ore 21.30, dopo oltre 9 ore di processione
Sport
Il Ciclismo.
L'associazione VELOCLUB MOLFETTA[http://digilander.libero.it/veloclubmolfetta/ ]
File:Messina.jpg FONDAZIONE E PRIMI ANNI L'A.S. Veloclub Molfetta è stata fondata il 28 dicembre del 1990. Il primo atto del 1991 fu l'iscrizione alla Federazione Ciclistica Italiana. Nel 1991 partecipò a tutte le prove del campionato nazionale (serie B in quanto neo-iscritta) e regionale (assoluto) di cicloturismo della Federazione Ciclistica Italiana, classificandosi ai primi posti del campionato nazionale e terza in quello regionale, le prove si disputarono in Puglia, Campania, Calabria ed Emilia.
PROMOZIONE IN SERIE A
Nel 1992 con l'esperienza acquisita nel primo anno di attività, partecipando a numerosissime manifestazioni in Puglia, Campania, Marche, Abruzzo, Emilia, Calabria e Molise riesce a raccogliere i punti necessari per ottenere la promozione in serie A del campinato nazionale di cicloturismo. Dal 1993 al 1995 mantiene la posizione continuando a partecipare a numerose manifestazioni in Puglia e nelle altre regioni del Centro-Sud.
ATTIVITA' DI GRANFONDO
Dalla fondazione ad oggi sempre maggiore interesse, da parte degli atleti dell'A.S. Veloclub Molfetta, si è concentrato sulle manifestazioni di medio e granfondo, queste manifestazioni dai 100 Km agli oltre 200 Km impegnano gli atleti per tutta una mattinata e anche oltre coprendo un vasto territorio circostante il luogo della partenza. Tra le più famose, disputate dall'A.S. Veloclub Molfetta citiamo, il "Giro del Matese" (nel 1998 più di 1000 partecipanti) partenza e arrivo a Caserta, dove L'A.S. Veloclub Molfetta risulta nell'albo d'oro con un 3° e un 10° posto, il "Giro del Gargano" (più di 800 partecipanti) partenza e arrivo a Manfredonia, il miglior piazzamento 5° posto, la "Maiella Adriatico" (più di 800) partenza e arrivo a Lanciano, miglior piazzamento 11° posto assoluto, 3° di categoria e 2° a squadre, e tante altre disputate a Taranto, Avellino, Termoli, Potenza, Roccamontepiano, Pettorano sul Gizio e gare in linea come la Capua-Barletta, Gubbio-Assisi-Gubbio, Caserta-Terracina, e tante altre. Altra manifetazione di particolare interesse è la "Nove colli" di Cesenatico (210 Km) che ogni anno sfiora (e avvolte supera) i 10.000 partecipanti, l'A.S. Veloclub Molfetta con vari atleti ha già partecipato per più di 10 volte.
ATTIVITA' DI CICLOTURISMO
Nonostante il particolare interesse per le granfondo questo settore non è trascurato dagli atleti dell'A.S. Veloclub Molfetta. Anche se ormai il campionato nazionale ha perso il suo interesse, a causa dello spostamento delle prove in località del nord Italia, il campionato regionale con le sue prove di media-facile difficoltà disputate nelle cinque province pugliesi viene affrontato ogni anno.
ATTIVITA' AGONISTICA
L'attività agonistica (50 - 70 Km) dell'A.S. Veloclub Molfetta è molto legata all'attività di Granfondo, molte gare regionali vengono, infatti, affrontate come preparazione in vista delle gare molto più impegnative come appunto le Granfondo. Tra i migliori risultati ottenuti nella scorsa stagione, il 2° posto al campionato regionale cronometro individuale disputato a Foggia, il 2° posto al campionato regionale cronometro a coppia disputato a Bari e il 3° posto nel campionato regionale cronometro a squadre sempre disputato a Bari e tantissimi ottimi piazzamenti in gare in tutta la regione. Molte di queste gare sono organizzate dal circuito U.D.A.C.E. ed altre dalla F.C.I.
TROFEO CITTA' DI MOLFETTA
Dopo aver organizzato per quattro anni di seguito la "Mediofondo degli ulivi" manifestazione di 120 Km, da due anni l'A.S. Veloclub Molfetta organizza il "Trofeo città di Molfetta", gara di 65 Km, che ogni anno vede alla partenza più di 70 atleti. Nonostante i minor chilometri coperti il "Trofeo città di Molfetta" richiede un maggior dispendio di energie a livello organizzativo, e rappresenta un punto di orgoglio della Associazione, in quanto ogni anno raccoglie moltissimi elogi sia per l'organizazione impeccabile che per il tracciato agonistico offerto di notevole spessore.
Cittadini illustri
- Giulio Cozzoli
- Beniamino Finocchiaro
- Corrado Giaquinto
- Riccardo Muti
- Gaetano Salvemini
- Michele Salvemini (CapaRezza)
- Ayroldi
Per altri cittadini illustri, visita il sito :[1]http://digilander.libero.it/veloclubmolfetta/
Collegamenti esterni
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.