Torre dei Lafranconi
Stato attualeItalia (bandiera) Italia
RegioneLombardia
CittàMandello del Lario
Informazioni generali
TipoFortificazione
Informazioni militari
Funzione strategicaTorre di avvistamento
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

La Torre dei Lanfranconi, conosciuta anche come Torre di Rongio, è una torre in muratura, situata nella frazione di Rongio del comune di Mandello del Lario, risalente probabilmente al XIII secolo con scopo difensivo[1].

Storia

La storia della torre non è mai stata approfondita per il fatto che è sempre rimasta in mano a privati. Quello che sappiamo lo possiamo ricavare dal confronto con altre torri di simil fattura. Sembra essere una torre di avvistamento, ma è possibile anche identificarla come casatorre, quello che invece sembra mettere d'accordo i vari storici è la collocazione temporale della costruzione all'incirca databile fra XII secolo e XIII secolo. La denominazione "torre dei Lanfranconi" è dovuta alla proprietà della torre che dal XIV secolo si identifica con la potente famiglia di Mandello[2]. E' utilizzata oggi come edificio agricolo da privati [3].

Bibliografia

  • Cesare Alippi, L'arte della guerra sul Lario a cavallo dei secoli XI e XII, Preprint, 2011, pp. 82-88.
  • Angelo Borghi, Il lago di Lecco e le sue valli, Sacralizzazione e strutture della memoria, Oggiono, Cattaneo Editore, 1999, pp. 194, ISBN 8886509375.
  • Pietro Pensa, Le antiche vie di comunicazione del territorio orientale del Lario e le loro fortificazioni, Como, Pietro Cairoli, 1977, pp. 37.
  • Mariuccia Belloni Zecchinelli (a cura di), Le fortificazione del lago di Como, Como, Pietro Cairoli, 1971, pp. 203.
  • Flavio Conti, Vincenzo Hysbch e Antonello Vincenti, I castelli della Lombardia, Novara, De Agostini, 1991.

Collegamenti Esterni

Peppermania00/Sandbox, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia. visitmandello.it, https://www.visitmandello.it/2017/index.php?option=com_content&view=article&id=199&Itemid=1063&lang=it. URL consultato il 19 aprile 2021.

{{}}

  1. ^ Alippi
  2. ^ Borghi, p.194
  3. ^ Conti, p.85