Alessandro Del Piero
Altezza173 cm
Peso73 kg
Calcio
RuoloAttaccante
SquadraJuventus
Carriera
Squadre di club1
1991-1993Padova14 (1)
1993-Juventus487 (204)
Palmarès
 Mondiali di calcio
OroGermania 2006
 Europei di calcio
ArgentoBelgio-Paesi Bassi 2000
 Europei di calcio Under-21
OroFrancia 1994
OroSpagna 1996
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 3 maggio 2011
«Del Piero è uno di quei giocatori che rimarrà negli annali come Piola o Boniperti, e non solo negli almanacchi, perché si è contraddistinto per i suoi modi dentro e fuori dal campo.»

Alessandro Del Piero (Conegliano, 9 novembre 1974) è un calciatore italiano, attaccante della Juventus, campione del mondo nel 2006 con la Nazionale Italiana, nella quale ha disputato 97 partite mettendo a segno 27 gol e con cui ha partecipato a tre Mondiali e quattro Europei

Ritenuto uno dei più grandi talenti del calcio italiano e contemporaneo, milita nella Juventus dal 1993, squadra di cui è capitano dal 2001, indiscussa bandiera e record man, e con la quale ha vinto tutto, collezionando 674 presenze e 284 gol.

È il quarto giocatore italiano di tutti i tempi ad aver segnato più reti (315 gol) e nel 2004 è stato incluso nella FIFA 100, un elenco dei 125 più grandi giocatori viventi.

Ha ricevuto numerosissimi riconoscimenti individuali, sia per i traguardi sportivi raggiunti, sia per le indiscusse e conclamate qualità morali ed etiche.[1].

BIOGRAFIA

Passa l'infanzia nella frazione di Saccon di San Vendemiano, con la madre Bruna e il padre Gino, deceduto nel 2001. Di origini umili, ha un fratello più grande, Stefano, che dal 2007 è il suo procuratore[2], ed una sorella adottiva di nazionalità romena.[3] Inizia a tirare i primi calci al pallone nel campo parrocchiale vicino casa per poi giocare nella squadra del paese natale San Vendemiano dove, nonostante la giovane età, mette subito in luce la sua bravura, anche se la madre voleva che giocasse in porta, così da sudare di meno e non ammalarsi.[4]. Pur preferendo sempre il calcio agli studi, non tanto amati, ha conseguito il diploma di ragioneria.

Molto riservato riguardo la vita privata, nel 2005 sposa in gran segreto Sonia Amoruso, cui era legato dal 1998; la cerimonia ebbe luogo in una chiesetta sulla collina di Torino e venne celebrata dal parroco don Luigi Ciotti.[5] Il loro primo figlio, Tobias, è nato il 22 ottobre 2007,[6] mentre la secondogenita Dorotea è nata il 4 maggio 2009; il 27 dicembre 2010 è diventato padre, per la terza volta, di Sasha.[7]

Al di fuori del mondo del calcio, pratica con regolarità il golf ed ama la pallacanestro e il tennis. È tifoso ed amico del cestista canadese Steve Nash, oltre che del musicista Noel Gallagher, ex capo band degli Oasis;[8] nel 2005, infatti, venne inserito nel video di Lord Don't Slow Me Down del vecchio gruppo di Gallagher, rappresentato mentre autografa una sua maglietta e la consegna agli Oasis. Nel 2006, in occasione dei XX Giochi olimpici invernali, svoltisi a Torino, fece da tedoforo portando la fiaccola olimpica.[9]

L'avvocato Agnelli, storico e amato presidente della Juventus, si dimostrò un suo grande ammiratore, affibbiandogli alcuni soprannomi: quando era ancora agli inizi della carriera lo chiamò "Pinturicchio",[10] come il pittore rinascimentale, per differenziarlo da Roberto Baggio a cui aveva attribuito il soprannome di "Raffaello", riferendosi al fatto che, pur giocando molto bene, avrebbe dovuto fare molta strada per meritarsi appellativi di maggior levatura. Successivamente diventò "Godot",[11] come il personaggio di "Aspettando Godot", opera teatrale di Samuel Beckett in cui il protagonista non arriva mai, cercando di motivarlo nel difficile periodo successivo all'infortunio al ginocchio.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Fantasista, è una seconda punta dotata di un notevolissimo bagaglio tecnico. Nato mezzapunta, ha grande abilità nell'uno due, nel dribbling, nell'effettuare assist per i compagni e nel tiro (molto preciso, il che gli consente di sopperire ad una potenza non eccezionale).
È inoltre uno specialista nei calci di rigore e nei calci di punizione, con i quali sovente trova l'incrocio dei pali scavalcando la barriera,[12] non a caso è ritenuto uno dei più grandi esecutori da palla inattiva della storia del calcio italiano e mondiale (primeggia infatti in numerose statistiche individuali riguardanti le punizioni), sia in fase realizzativa (47 gol) che come assistman.

«Il mio idolo. Lui calcia le punizioni meglio di me, e non lo dico così per dire. Io sono bravo dal limite, soprattutto. Ale, anche da più lontano. Colpisce la palla in modo tale che ne escono traiettorie forti, strane. Penso a quella che rifilò allo Zenit. Calcia con un effetto "muy raro", fossi un portiere non saprei dove piazzarmi.»

Tatticamente predilige la posizione di seconda punta, anche se può ricoprire diversi ruoli del reparto avanzato. In passato (in particolare con la Nazionale, sotto la guida di Arrigo Sacchi) ha infatti giocato come ala sinistra; talvolta ha anche agito da trequartista dietro le due punte, spiccando per visione di gioco e qualità di impostazione, ma solo in casi particolari.

Il "gol alla Del Piero"

Nei primi anni alla Juventus, un particolare tipo di gol, realizzato con un tiro a rientrare ad effetto (a parabola) dal vertice sinistro dell'area di rigore verso l'incrocio dei pali più lontano, realizzato molte volte (nella stagione 1995-1996, soprattutto in Champions League), venne contrassegnato dalla stampa sportiva e dal pubblico come "gol alla Del Piero".[13][14][15]

Dopo l'exploit del 1996, ha segnato numerose altre volte in questa maniera,[16][17] rendendo il "gol alla Del Piero" un termine usato per definire i gol segnati anche da altri giocatori con questo gesto tecnico.[18][19]

CARRIERA

CLUB

Gli esordi

1981-1993: dal San Vendemiano alla Juventus, passando per Padova

Iniziò la propria ascesa calcistica nel 1981 nelle fila del San Vendemiano, squadra del suo paese natale; le indubbie potenzialità indussero il Padova ad acquistarlo nel 1992. All'età di 16 anni esordì in Serie B sotto la guida di Mauro Sandreani e, il 22 novembre 1992, realizzò la sua prima rete da professionista con la squadra veneta nel 5-0 ai danni della Ternana.[13][20] Considerato fin dall'inizio un predestinato,[21] i maggiori club se lo contesero da subito, ma nell'estate del 1993, grazie a Giampiero Boniperti, venne acquistato dalla Juventus per cinque miliardi di lire, con un ingaggio di 150 milioni di lire a stagione più premi a rendere,[22] dopo essere stato rifiutato dal Milan.[4][23] Venne inserito nella formazione “Primavera” allenata da Cuccureddu, divenendone subito un leader, infatti guidò la squadra alla conquista del prestigioso Torneo di Viareggio e dello scudetto Primavera. Esordì in Serie A il 12 settembre 1993, subentrando a Fabrizio Ravanelli al 74º minuto di Foggia-Juventus e tre giorni dopo, nella gara dei trentaduesimi di finale della Coppa UEFA contro la Lokomotiv Mosca, fece il suo debutto nelle Coppe europee. Il 19 settembre, alla seconda presenza in Serie A, realizzò il suo primo gol in bianconero, all'80º minuto di Juventus-Reggiana (4-0).[24] Nella sua prima stagione in bianconero si ripeté il 13 marzo 1994 contro il Genoa; il 20 marzo realizzò la prima tripletta della sua carriera nel confronto col Parma. Solo allora in casa Juventus si capì che il giovane promettente avrebbe dovuto avere più spazio da titolare in squadra dall'inizio del campionato.[22][25] Al termine di quella prima stagione in bianconero, in cui si divise tra Primavera e prima squadra, totalizzò 14 presenze tra campionato, Coppa Italia e Coppa UEFA, e realizzò 5 reti, tutte in Serie A con una media di un gol ogni 70 minuti.[22]

L'affermazione con la Juventus di Lippi

1994-1995: Il primo Scudetto e l'ascesa personale

Con l'arrivo della nuova dirigenza (Antonio Giraudo amministratore delegato, Roberto Bettega vice presidente e Luciano Moggi direttore generale) e di Lippi in panchina, Del Piero ebbe finalmente le porte della prima squadra spalancate; Gianluca Vialli era il leader di un gruppo affidabile e granitico ed a Roberto Baggio, in ombra a causa di un infortunio, venne preferito proprio il giovane fuoriclasse. Il 1994-95 iniziò con un gol al Napoli, mentre il 4 dicembre segnò contro la Fiorentina il gol della vittoria con una prodezza balistica: su un lancio di quaranta metri di Orlando da centrocampo, Del Piero in lieve avvitamento cercò e trovò la battuta morbida, al volo, di collo destro, che corresse con un pallonetto alle spalle di Toldo nel sette; la Juventus vinse 3-2 rimontando da 0-2, e questa vittoria venne considerata decisiva per la successiva conquista dello Scudetto.[26] Una settimana dopo si ripeté segnando una doppietta alla Lazio.[27] Il 13 settembre realizzò il primo gol in Europa, nell'incontro di Coppa UEFA contro il CSKA Sofia terminato 3-2 per la formazione bulgara; Il gol fu vano, ai fini del risultato, in quanto la giustizia sportiva europea annullò la partita per posizione irregolare del giocatore bulgaro Petar Mihtarski, assegnando la vittoria per 3-0 a tavolino alla Juventus, ma fu comunque conteggiato nelle statistiche ufficiali. Compreso il gol all'Eintracht, in Coppa UEFA il 14 marzo, complessivamente in quell'annata giocò 50 partite, segnò 10 gol e compì il primo passo importante della sua carriera vincendo il suo primo scudetto con la maglia della Juventus.

1995-1996: Il trionfo in Champions e Supercoppa Italiana
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Del Piero festeggia dopo aver vinto la finale della Champions League del 22 maggio 1996

Nella stagione 1995-1996 la Juventus decise di puntare su di lui e lasciò partire Roberto Baggio, non senza perplessità da parte dei tifosi e degli organi di stampa.[28] Dopo una rete all'Avellino in Coppa Italia, il 13 settembre realizzò il primo gol in Champions League al Borussia Dortmund, con un tipico "gol alla Del Piero" che diventerà la sua specialità.[29] All'età di 20 anni si ritrovò il numero 10 sulle spalle e guidò la Juventus al trionfo in Champions League, segnando 5 gol nelle prime 5 partite ed uno, il 13º ed ultimo stagionale per lui, nella gara dei quarti di finale contro il Real Madrid il 20 marzo del 1996, che permise alla Juventus di accedere alle semifinali di Champions, trofeo che vincerà in finale a Roma contro l'Ajax. Alla fine della competizione europea aveva realizzato ben 6 reti e fu vice-capocannoniere dell'edizione. Vinse anche la sua prima Supercoppa Italiana contro il Parma, firmando l'assist del gol di Vialli nella partita vinta per 1-0, e giunse quarto nella graduatoria del Pallone d'oro 1995[30] e in quello del 1996, che fu molto contestato per non essere stato consegnato al giocatore bianconero[31][32]. A fine stagione, visti i risultati, tutti capirono che la Juventus fece bene ad affidarsi al giovane fuoriclasse.

1996-1997: Serie A, Coppa Intercontinentale e Supercoppa Europea

Il 1996-97 lo iniziò con in gol decisivo a Perugia. Grazie ad un'altra sua rete, il 20 novembre 1996 la Juventus batté 1-0 il Manchester United, uno storico successo perché, oltre a ipotecare con un turno di anticipo il passaggio ai quarti di finale di Champions League, fino ad allora nessuna squadra italiana aveva mai vinto nel campo dell'Old Trafford.[33] La sua popolarità all'estero crebbe anche grazie alla vittoria della Coppa Intercontinentale il 26 novembre 1996, contro i campioni sudamericani del River Plate, che lo rese celebre anche in Giappone, dopo il gol importantissimo da lui stesso segnato che consentì alla Juventus di vincere la seconda nella sua storia la competizione. Il 23 febbraio 1997, contro la Fiorentina, segnò il suo cinquantesimo gol ufficiale in carriera con la maglia bianconera.[34] A febbraio si ripeté contro il Paris Saint-Germain con una doppietta e due assist per la vittoria nella Supercoppa europea; poté così alzare la sua terza coppa internazionale in meno di un anno. Poi si procurò uno strappo muscolare semitendinoso alla coscia destra che lo tenne fermo due mesi.[35] Giocò la seconda finale di UEFA Champions League consecutiva entrando al primo minuto del secondo tempo, mentre la Juventus perdeva 2-0 contro il Borussia Dortmund (Lippi aveva preferito tenerlo in panchina dopo l'ennesimo rientro da un infortunio); subito dopo l'ingresso in campo si mise in luce con il suo 15º ed ultimo gol stagionale, un colpo di tacco al volo, che non evitò la sconfitta ai bianconeri nella finale, persa per 3-1. A fine stagione vinse comunque il suo secondo campionato, siglando 8 gol nonostante i tanti infortuni muscolari, 15 totali in stagione.

1997-1998: Supercoppa Italiana, Scudetto e miglior calciatore italiano

Giocò la stagione 1997-1998 ad altissimo livello, vincendo subito la Supercoppa Italiana ed esordendo con una doppietta al Feyenoord in Champions League con la quale eguagliò e superò le marcature di Paolo Rossi (fermo a 11 reti) nella classifica dei marcatori juventini che hanno segnato di più nella massima competizione europea.[36] Il 1º ottobre 1997 all'Old Trafford si rese autore di un gran gol realizzato al Manchester United che ammutolì l'intero stadio, il terzo gol più veloce nella storia della Champions, segnato dopo 20 secondi e 12 centesimi (la partita terminò 3-2 per il Manchester).[37] Il 21 dicembre del '97, realizzò contro l'Empoli la sua seconda tripletta e, un'altra ancora, il 1º aprile 1998, contro il Monaco, la prima in Champions League. Trascinò così la Juventus in finale di Champions League segnando 5 gol nel fase a gironi ed altri 5 nella fase ad eliminazione diretta laureandosi miglior marcatore della competizione e superando Michel Platini per numero di gol in Champions divenendo così il calciatore bianconero con più reti in Champions. Purtroppo perse la finale della massima competizione europea, per un gol in fuorigioco del madridista Mijatovic [38] e giocata in precarie condizioni fisiche a causa di un precedente infortunio [39]. Il 24 aprile segnò all'Inter il gol decisivo che valse lo scudetto, vinto tra le polemiche per un presunto rigore negato a Ronaldo. Chiude la stagione (la sua più prolifica) con 32 gol, di cui 21 in campionato e 10 in Champions League, ed uno in Coppa Italia. La grande annata disputata nel 1998 gli valse il primo Oscar del calcio AIC come migliore calciatore italiano.[40]

L'infortunio e il momentaneo appannamento

1998-1999: L'infortunio

Il 1998-1999 lo cominciò con un gol alla Lazio nella Supercoppa italiana, che non bastò alla Juventus per vincere il trofeo, e proseguì con due reti in campionato contro Vicenza e Inter, battuta 1-0. L'8 novembre 1998, al 92' della partita Udinese-Juventus, si infortunò gravemente al ginocchio sinistro,[41] riportando la lesione del legamento crociato anteriore e posteriore che lo costrinse all'intervento chirugico negli Stati Uniti e a rimanere fermo per 9 mesi[42]. L'episodio fece da spartiacque alla sua carriera, fino ad allora ricca di soddisfazioni. La Juventus finì la stagione con l'abbandono di Marcello Lippi (dopo la sconfitta interna contro il Parma) ed il settimo posto in campionato. Intanto, il 29 giugno, dopo una lunga e difficile trattativa legata all'ingaggio e ai diritti di sfruttamento della sua immagine,[43] firmò il rinnovo del contratto, con un prolungamento fino al 2004 ed un adeguamento economico dell'accordo, che venne portato a 10 miliardi di lire[44].

1999-2000: Il momentaneo appanamento

Ritornò sui campi di calcio nella stagione successiva, con Carlo Ancelotti in panchina. Il campionato ormai era compromesso e l'avventura in Champions terminata contro il Manchester United. Ai bianconeri sfuggi anche la qualificazione diretta alla Coppa UEFA, ottenuta poi tramite la vittoria in Intertoto: proprio in estate, durante questo torneo, Del Piero tornò in campo ed al gol. Il primo incontro ufficiale che disputò fu la semifinale di ritorno della Coppa Intertoto,[45]il 4 agosto contro il Rostov e vinta 5-1. Nella finale della competizione, vinta contro il Rennes, mise a segno quattro assist, due nel match di andata finito 2-0 e due in quello di ritorno finito 2-2, incidendo pesantemente sulla vittoria.[46] Poi segnò all'Omonia Nicosia in Coppa UEFA. Durante la stagione non giocò agli stessi livelli a cui aveva abituato in passato per via della famosa «legge della flessione» che colpisce i reduci dai grandi infortuni.[47] La stampa non risparmia colpi, dichiarando che il meglio della sua carriera è già trascorso. Il 7 maggio 2000 segnò il suo unico gol su azione, di testa, in campionato al Parma; sembrava poter essere decisivo per la vittoria del torneo, ma lo scudetto, per la sconfitta della Juventus a Perugia all'ultima giornata e tra moltissime polemiche[48], andò alla Lazio. Riuscì a segnare "solo" 12 gol stagionali: 9 in campionato, di cui però 8 su rigore (100% di realizzazioni), intervallati da uno su azione in Coppa Italia alla Lazio, e fornì oltre 20 assist (miglior assist-man del campionato). L'allenatore Ancelotti fu spesso criticato per la sua insistenza nel far giocare il numero 10 bianconero, da molti giudicato ingiustamente un calciatore finito e incapace di tornare a giocare ad alti livelli.[49]

2000-2001: La ripresa

Il 2000-2001 si aprì con un gol decisivo al Napoli il 30 settembre,[50] poi si fermò ancora per problemi muscolari. Il 18 febbraio 2001, durante la partita Bari-Juventus, segnò un gran gol che lo portò ad esultare con un pianto liberatorio ed una dedica al padre, venuto a mancare pochi giorni prima.[51] Questo episodio rappresentò un nuovo spartiacque nella sua carriera: gioca un ottimo finale di stagione e da quel momento trovò nuovamente fiducia nei propri mezzi.[52] Con un colpo di testa vincente contro la Roma, il 5 maggio segnò il gol che sbloccò la partita, illudendo la Juventus di completare la rimonta in campionato sui giallorossi, in quanto la squadra arrivò ancora al secondo posto.[53]

Il ritorno di Lippi e la rinascita

2001-2002: Il ritorno alla vittoria

Fu proprio sotto la guida di Marcello Lippi, tornato sulla panchina della Juventus, che si rivide il miglior Del Piero. Il 26 agosto la Juventus al "Delle Alpi" incontrò il Venezia, surclassato dalla doppietta di Trezeguet, promosso titolare, e da quella di Del Piero che, nel primo e secondo tempo, raggiunse e superò un traguardo storico: 100 gol in maglia bianconera. La successiva doppietta nel derby non bastò alla Juventus per vincere: il Toro infatti rimontò 3 gol. Nella sua carriera, ha realizzato 4 reti nei derby. Il 31 ottobre del 2001, nell'incontro di Champions League perso contro il Celtic Glasgow 4-3, realizzando il gol dello 0-1 con una splendida punizione, segnò il 27º gol in campo europeo, superando il record di marcature nelle Coppe europee con la maglia bianconera precedentemente appartenuto a Roberto Bettega. Il 23 novembre, sempre in Champions, trasformò in rete una punizione al Porto, mentre in campionato, il 9 dicembre, segnò il gol del pareggio contro il Milan. Nell'ultima giornata di campionato, il famoso 5 maggio 2002, grazie al passo falso dell'Inter che perse 4-2 con la Lazio ed alla vittoria della Juventus contro l'Udinese per 2-0, in cui prima realizzò l'assist per Trezeguet e poi il gol del definitivo 2-0, vinse il suo quarto scudetto, 26º nella storia della Juventus, contribuendo con 16 realizzazioni ed una buona somma di assist per il suo compagno di reparto. In quell'anno insieme a Trezeguet registrò il record come coppia d'attacco più prolifica d'Europa, 40 gol in due[54]. Ricevette il premio speciale degli Oscar del calcio AIC come Calciatore più amato del 2001 dai tifosi. In totale segnò 21 reti nella stagione.

2002-2003: Ennesimo Scudetto e la finale di Champions League

Nel 2002-2003 si mise in luce ancor più che nella stagione precedente; l'inizio fu estremamente prolifico, con 10 gol in 6 partite: prima una doppietta al Parma per vincere (2-1) la Supercoppa Italiana il 25 agosto, poi ancora due gol all'esordio in campionato all'Atalanta e infine un'altra doppietta all'Empoli una settimana più tardi. L'ennesima doppietta stagionale la segnò alla Roma in Serie A. Il martedì successivo andò a segno in Europa nel 5-0 contro la Dinamo Kiev, il sabato realizzò il 2-2 in extremis con il Parma. La serie positiva si chiuse con una doppietta per il 2-0 al Newcastle. Il 19 ottobre 2002, con un gol all'Inter, arrivò a quota 131 gol con la maglia della Juventus, eguagliando Pietro Anastasi. Il 17 novembre sbloccò la partita con un gran gol al volo di tacco nel derby torinese, vinto per 0-4. Il 26 gennaio 2003, due giorni dopo la morte di Gianni Agnelli, la Juventus giocava in casa contro il Piacenza e Del Piero realizzò un gol da antologia, poi dedicato all'"avvocato", deviando in rete un cross di Zambrotta con un tocco al volo di esterno-tacco.[55] Nello scontro diretto con la principale rivale per la lotta scudetto, il Milan, la Juventus vinse 2-1 in casa e Del Piero servì prima l'assist per Di Vaio e poi per Thuram. In Juventus-Brescia vinta 3-1, realizzò il gol numero 100 in Serie A. In Champions League realizzò 5 reti, la più importante (23ª e ultima stagionale) fu quella segnata in semifinale di ritorno contro il Real Madrid il 14 maggio, oltre a fornire l'assist a Trezeguet per il momentaneo 2-0. Partita poi finita 3-1 per i bianconeri, che ribaltarono la sconfitta incassata all'andata per 2-1.[56] Dopo aver vinto il quinto scudetto, nella prima finale tutta italiana della storia,[56] il 28 maggio la Juventus venne sconfitta ai calci di rigore dal Milan. Del Piero in questa stagione segnò 23 gol, dei quali almeno 14 decisivi, tra cui sei doppiette.

2003-2004: La Supercoppa Italiana e "l'ultima" di Lippi

Anche il 2003-2004 cominciò bene realizzando una doppietta all'esordio in campionato con l'Empoli. Il 18 dicembre, con il gol al Siena, arrivò a quota 150 reti realizzate con la maglia della Juventus ed un mese dopo, ancora al Siena, rifilò la quarta tripletta in carriera. Durante la stagione fu tormentato dagli infortuni, realizzando così 8 gol in campionato e assistendo all'eliminazione della Juve dalla Champions League negli ottavi di finale contro il Deportivo la Coruna. Vinse però la Supercoppa Italiana contro il Milan ai rigori , e perse la finale di Coppa Italia, dopo aver realizzato un gol negli ottavi contro il Siena, uno in semifinale a San Siro contro l'Inter ed uno inutile in finale contro la Lazio, persa 4-2 (2-0 all'Olimpico per i laziali e 2-2 a Torino). In questa stagione, amara di soddisfazioni, riuscì a segnare comunque 14 reti.

Il conflittuale rapporto con Capello e gli Scudetti revocati

2004-2005: Lo scudetto revocato

Con un gol al Djurgårdens,[57] nei preliminari di Champions, iniziò il 2004-2005, mentre il 3 novembre, nella partita Bayern Monaco-Juventus, sbloccò il risultato con un gol decisivo per la vittoria.[58] Il 9 gennaio contro il Livorno andò in gol raggiungendo Felice Borel II, fermo a quota 163 reti con la Juventus.[59] Sempre in Champions, contro il Maccabi, segnò il gol del pareggio juventino. La rete che realizzo contro l'Atalanta, il 30 gennaio 2005, fu il 167º con la Juventus con cui raggiunse Omar Sivori.[60] Il 29 maggio segnò al Cagliari il gol che sbloccò la partita, vincendo poi lo scudetto che sarà in seguito revocato. In quella stagione il ruolo di titolare fisso nella Juventus venne messo in discussione dall'arrivo di Ibrahimovic e soprattutto di Fabio Capello, che spesso lo relegò in panchina[61] e con il quale il giocatore non ebbe mai un rapporto ottimale[62]. Riuscì comunque a disputare un'ottima stagione segnando 14 gol in campionato e 3 in Champions League, con un computo totale di 17 reti segnate, più una serie di assist per i compagni di squadra, come quello decisivo in rovesciata per la testa di Trezeguet[63] a San Siro l'8 maggio del 2005 nella importattissima vittoria per l'assegnazione dello scudetto sul Milan per 1-0.

2005-2006: Il caso Calciopoli

Iniziò bene il 2005-2006 realizzando una doppietta decisiva contro l'Ascoli ed un gol al Messina. La rete al Livorno del 6 novembre fu la numero 178 in bianconero, con cui raggiunse Roberto Bettega. Con i gol al Bruges in Champions, al Treviso e con la doppietta al Rapid Vienna arrivò a quota 182 gol con la Juventus: raggiunse così Boniperti. Il 10 gennaio 2006, nel ritorno degli ottavi di finale di Coppa Italia, con i tre gol alla Fiorentina, quinta tripletta in carriera, superò il record di Boniperti e salì a quota 185 reti diventando il miglior cannoniere di sempre nella storia della Juventus.[64] Segnò un gol decisivo alla Reggina, poi una doppietta alla Roma in Coppa Italia. Il campionato della Juventus si chiuse con la rete alla Reggina e le feste per un altro scudetto, che poi, in seguito allo scandalo Calciopoli, verrà assegnato dalla FIGC all'Inter, terza in campionato. Segnò 20 gol, dei quali 12 in campionato( memorabile quello su punizione segnato a San Siro contro l'Inter il 12 febbraio 2006 che lanciò la Juventus verso la conquista dello scudetto[65]), 3 in Champions League e 5 in Coppa Italia, che lo laurearono capocannoniere della competizione. Il 7 maggio 2006, nel corso del fine partita di Juventus-Palermo, in occasione dell'XI edizione del "Premio San Siro Gentleman", gli fu assegnato oltre al Premio San Siro Gentleman 2006 Serie A TIM anche la Coppa d'Argento Premio Speciale Gentleman 2006 (prestigioso attestato di consenso e massimo premio allo sport conferito dal Presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi[66]). Si concluse così la gestione Capello, nella quale segnò 37 gol e vinse due campionati, poi annullati dalla giustizia sportiva.

L'esperienza in Serie B

2006-2007: La vittoria nel torneo cadetto con Deschamps
 
Maglia celebrativa per le 500 presenze con la Juventus

In seguito alla retrocessione in Serie B della Juventus, con 17 punti di penalizzazione, decisa dalla sentenza relativa a "Calciopoli", fu tra i pochi campioni della rosa che non lasciò la società e la cui permanenza non venne mai messa in discussione,[67] anche nell'ottica di un possibile futuro da dirigente del club. Gli si presentò dunque la nuova sfida di riportare in massima serie la propria squadra in qualità di neo campione del mondo. All'esordio stagionale, il 23 agosto nel secondo turno di Coppa Italia, realizzò il gol decisivo per la vittoria 2-1 sul Cesena, dopo solo 10 secondi dal suo ingresso in campo.[68] Si ripeté anche nel turno successivo contro il Napoli, ma i suoi 2 gol non bastarono per passare il turno alla Juventus, che venne sconfitta dai partenopei ai rigori.[69] Tredici anni dopo l'ultima esperienza con il Padova, il 9 settembre 2006 giocò contro il Rimini la sua prima partita in Serie B con la maglia della Juventus, che pareggiò 1-1. Sabato 16 settembre, scese in campo per la 500ª partita ufficiale tra i professionisti; in tale circostanza segnò il primo gol nel campionato cadetto con la maglia bianconera che sancì la vittoria per 2-1 contro il Vicenza ed il 28 ottobre segnò il suo duecentesimo gol in maglia bianconera contro il Frosinone, entrando definitivamente nella storia del club torinese.[70] Per tutto il girone di andata trascina la Juventus oltre i punti di penalizzazione, sempre più in alto fino in testa alla classifica. Il 6 dicembre 2006 gli viene inoltre consegnato il Premio nazionale "Giuseppe Prisco". Il 20 gennaio 2007, nel corso di Juventus-Bari, tagliò un traguardo che solo altri due grandi calciatori del passato, Scirea e Furino, erano riusciti a raggiungere, quello delle 500 partite ufficiali giocate in maglia bianconera. La partita terminò 4-2 e celebrò il suo record con un gol e due assist decisivi per Trézéguet e Nedvěd;[71] gli venne consegnata una targa in onore delle cinquecento partite ed il modellino del nuovo modello della FIAT 500 personalizzata per l'importante l'occasione.[72] Il 25 febbraio vinse il Telegatto 2007 nella categoria sport in qualità di Miglior sportivo.[73] Il 17 febbraio 2007, contro il Crotone, segnò una tripletta e 15 giorni dopo ne fece altri tre al Piacenza. Chiuse il campionato con due doppiette, una al Bologna ed una il 19 maggio, quando fu grande protagonista della vittoria 1-5 sull'Arezzo, con cui la Juventus ottenne con tre giornate di anticipo la matematica certezza del ritorno in Serie A.[74] Alla fine del campionato i suoi gol in totale furono 20 e gli consentirono di vincere il titolo di capocannoniere del campionato.

Il ritorno in A e il tentativo di risalita della Juventus

2007-2008: Il ritorno in A

La nuova scalata alla classifica marcatori inizia con un gol al Cagliari alla seconda giornata di campionato. Ormai bandiera della Juventus, il 15 ottobre rinnova il contratto fino al 2010, con una riduzione dell'ingaggio a 4 milioni di Euro per il primo anno e 3,5 per il secondo.[75] Il 25 novembre segna una doppietta al Palermo, battuto 5-0, e, il 15 dicembre un'altra doppietta decisiva alla Lazio, squadra tra le sue vittime preferite con 12 gol (tanti quanti ne ha segnati al Parma e al Siena). Nel gennaio del 2008 i gol sono ben 5: contro Catania in campionato, Empoli ed Inter in Coppa Italia, Livorno ed ancora in Coppa all'Inter. Sabato 22 marzo, nella partita Inter-Juventus (2-1 per i torinesi), eguaglia il record di Gaetano Scirea raggiungendo le 552 presenze con la maglia bianconera,[76] mentre il 6 aprile segna un'altra doppietta al Palermo, che però si impone 3-2, e diventa il calciatore con più presenze nella storia della società torinese (553).[77] Il 12 aprile segnò un gol al Milan che sbloccò la partita poi vinta per 3-2; otto giorni dopo segnò altri 3 gol sul campo dell'Atalanta (sono così otto le triplette in carriera: sei in campionato tra e due nelle Coppe), mentre in Juventus-Catania salvò la propria squadra dalla sconfitta, pareggiando nei minuti finali. Prima dell'ultimo confronto con la Sampdoria, il 17 maggio annuncia di voler vincere il titolo di capocannoniere insieme al compagno di squadra Trezeguet, con cui era fermo a 19 realizzazioni.[78] Dopo aver aperto le marcature nel primo tempo, al 15º guadagna un rigore che, fedele al suo proposito, lascia battere al compagno di squadra il quale, trasformandolo, lo raggiunse in vetta alla classifica marcatori; successivamente però, dopo un'insistita azione personale, venne nuovamente atterrato in area al 68º, guadagnando un nuovo calcio di rigore di cui realizza personalmente e che gli vale la vetta solitaria della classifica marcatori.[79] Nella stagione 2007-2008 porta la sua Juventus ad un inatteso terzo posto in classifica e si aggiudica per la prima volta la classifica cannonieri di Serie A con 21 gol.

2008-2009: Il ritorno in Champions League e la lotta per lo Scudetto

Durante la preparazione estiva stagione 2008-2009 partecipa all'amichevole di prestigio contro il Manchester United dove ben figura e riceve l'ovazione dei 70 mila spettatori presenti all'Old Trafford. Nella stagione 2008-2009 torna a disputare la UEFA Champions League, passando attraverso la fase preliminare; nella gara di andata del terzo turno, il 13 agosto, all'Olimpico di Torino la Juventus affronta l'Artmedia Bratislava e Del Piero realizza il gol del raddoppio con uno splendido destro a giro sul secondo palo dal limite dell'area.[80] Il 17 settembre, nel primo incontro della fase a gironi, segnò contro lo Zenit San Pietroburgo un gol su punizione da 38 metri di distanza che decretò la vittoria dei bianconeri per 1-0,[81] mentre il 21 ottobre, nel terzo turno della prima fase a gironi, conclude una triangolazione con Amauri con una parabola a girare da fuori area, segnando il primo dei due gol che hanno decretato la sconfitta del Real Madrid.[82] Si ripete nella gara di ritorno del 5 novembre al Santiago Bernabéu, realizzando entrambe le reti della vittoria della Juventus sul Real, diventando il primo giocatore di una squadra italiana a segnare una doppietta nello stadio spagnolo[83] ed incantando il pubblico, che gli tributa una standing ovation al momento dell'uscita dal campo.[84]

«Certo che Del Piero non invecchia vera­mente mai»

Il 9 novembre, nella partita vinta dalla Juventus 2-0 al Bentegodi contro il Chievo Verona, realizza il gol dello 0-1 con una punizione da 25 metri ed a fine partita riceve la seconda standing ovation in quattro giorni, proprio il giorno del suo 34º compleanno. Il 29 novembre, in Juventus-Reggina, segna il 250º gol con la maglia bianconera, realizzando il rigore del definitivo 4-0.[86] Secondo un sondaggio svolto verso la fine del 2008 dal Tg1, è risultato il migliore atleta italiano dell'anno. Chiude il 2008 con 28 gol realizzati di cui 20 in serie A, che lo hanno laureato capocannoniere dell'anno solare.[87]. Il 19 gennaio 2009, viene premiato dall'Associazione Italiana Calciatori con tre Oscar del calcio in qualità di miglior calciatore italiano, miglior cannoniere dell'anno solare 2008 e come calciatore più amato dal pubblico.[88] Il 10 marzo, nella partita di ritorno degli ottavi di Champions Juventus-Chelsea, segna il gol del momentaneo 2-1 per i bianconeri, che verranno poi eliminati dalla competizione;[89]inoltre sigla la sua 115ª presenza nelle coppe internazionali con la maglia della Juventus, record assoluto. Chiude la stagione in Champions League con 5 gol[90] in 8 presenze (più uno realizzato nei preliminari). Il 10 maggio a San Siro contro il Milan, nella partita terminata 1-1, entrò a 20 minuti dalla fine siglando così la sua seicentesima presenza con la maglia della Juventus, record assoluto.[91] Una settimana dopo, il 17 maggio, con 397 presenze in Serie A in maglia bianconera, eguaglia Gaetano Scirea; Il 24 maggio nella partita vinta 0-3 contro il Siena, realizza una doppietta e l'assist per Marchisio, arrivando così a quota 21 reti stagionali di cui: 8 su punizione, 9 su azione, 4 su rigore. Il 31 maggio gli viene consegnato allo Stadio Olimpico di Torino il Pallone d'argento come riconoscimento al calciatore più corretto del 2008-2009.[92] Il 17 luglio rinnova la sua permanenza in bianconero fino al 2011.

2009-2010: La stagione fallimentare della Juventus

A causa di un infortunio muscolare alla coscia sinistra rimediato in agosto, ha saltato le prime 6 partite stagionali. Debutta in campionato il 27 settembre 2009 in casa con il Bologna (1-1) entrando in campo nella ripresa e tagliando il traguardo di 400 presenze in serie A.[93] Si infortuna ancora ad ottobre provocandosi in allenamento una distrazione muscolare di primo/secondo grado nuovamente alla coscia sinistra e durante l'attesa per il ritorno in campo presenta il suo nuovo sito ufficiale. Torna in campo il a novembre con l'Udinese nella vittoria per 1-0 accolto da continue ovazioni dei propri tifosi, ma a metà stagione, a causa dei reiterati stop fisici, conclude il girone d'andata senza segnare alcuna rete (per la prima volta da quando milita nella Juventus). Torna al gol negli ottavi di Coppa Italia col Napoli il 13 gennaio 2010, segnando una doppietta decisiva per il passaggio del turno. Il primo gol stagionale in campionato arriva, nella sconfitta con la Roma, grazie a un gran sinistro al volo sul palo opposto da posizione defilata.[94] La domenica successiva, dopo la sostituzione del tecnico Ferrara con Zaccheroni, la Juventus pareggia con la Lazio e Del Piero trasforma il rigore dell'1-0 procurato da lui stesso; il 14 febbraio trascina la Juventus nella vittoria per 3-2 sul Genoa, siglando una doppietta. Il 14 marzo 2010 segna i gol numero 300 e 301 da professionista nel pareggio (3-3) contro il Siena. Nonostante sia stato tartassato dagli infortuni e abbia di fatto giocato meno di mezza stagione, riesce comunque a divenire capocannoniere stagionale della squadra con 11 reti complessive, anche se la Juventus arriva solo ottava in Serie A e non riesce a rendersi protagonista nelle altre competizioni.

2010-2011: Delneri e il tentato rinnovamento della Juventus

Il 29 luglio 2010 esordiva ufficialmente giocando gli ultimi 10 minuti nel preliminare di Europa League contro lo Shamrock Rovers e all'ingresso in campo i tifosi irlandesi gli hanno tributato una standing ovation.[95] Il 5 agosto 2010, nella gara di ritorno disputatasi a Modena, ha segnato il gol dell'1-0 finale con una splendida punizione da 33 metri.[96] Nel ritorno del secondo turno preliminare di Europa League, la Juventus conquista l'accesso alla fase a gironi grazie all'1-0 contro lo Sturm Graz ad opera del capitano bianconero, con un gran "gol alla Del Piero".[97] Si ripete ancora in Europa League con una gran rete di sinistro dai 25 metri contro il Lech Poznań per il momentaneo 3-2.[98]. Ha segnato il suo primo gol stagionale in serie A e il suo 178º della carriera, raggiungendo Boniperti, il 17 ottobre in casa contro il Lecce, con un tiro di sinistro dopo aver dribblato un difensore con il destro[99]. Il 30 ottobre, nella partita vinta 1-2 al Meazza contro il Milan, ha segnato il secondo gol della sua squadra staccando così Boniperti nella classifica dei marcatori più prolifici in assoluto della Serie A e divenendo lo juventino con più gol in questa competizione; segna anche nella prima partita contro il Bari a Torino con un gol su punizione (2-1).[100] Nella sfida esterna contro il Cagliari del 5 febbraio, ha raggiunto quota 444 presenze in Serie A superando Giampiero Boniperti e stabilendo così un nuovo record.[101] Torna al gol il 20 marzo, nella partita interna contro il Brescia (2-1), grazie ad una eccelsa azione personale conclusa con un tiro a girare di sinistro nell'angolo basso della porta. Il 23 aprile si ripete, nella gara casalinga pareggiata contro il Catania (2-2), siglando una doppietta.

NAZIONALE

Nazionali giovanili

Nel 1991 partecipò con Nazionale giovanile Under-17 al Mondiale di categoria, realizzando una rete, e tra il 1992 ed il 1993 giocò 14 partite con l'Under-18, segnando 12 gol. Il 20 gennaio 1993, quando ancora militava nel Padova, esordì nella selezione Under-21 di Cesare Maldini, nell'amichevole vinta 1-0 contro la Romania. Nel 1994 partecipò alle qualificazioni all'Europeo Under-21. In totale vestì in 12 occasioni la maglia dell'Under-21 realizzando 3 reti, una contro la Cecoslovacchia e due in amichevole contro l'Ungheria.

Nazionale maggiore

Ha vestito 91 volte la maglia della Nazionale segnando 27 reti, miglior marcatore azzurro in attività e quarto di sempre, a pari merito con Roberto Baggio. Esordì nella Nazionale maggiore sotto la guida di Arrigo Sacchi a 20 anni, il 25 marzo 1995 in Italia-Estonia 4-1, mentre il primo gol lo segnò il 24 gennaio 1996 a Terni in Italia-Galles 3-0.[102] Ha disputato tre mondiali (1998, 2002, 2006) e quattro europei (1996, 2000, 2004, 2008). Fu protagonista di staffette famose con Roberto Baggio e Francesco Totti rispettivamente ai mondiali francesi e nippocoreani. In quest'ultimi segnò una rete contro il Messico, decisiva ai fini del cammino azzurro nella competizione, dedicandola al padre da poco scomparso. Nel 2006 è Marcello Lippi, il tecnico che lo ha lanciato nella Juventus, il c.t. della Nazionale. Viene convocato per il suo terzo Mondiale. È entrato a partita in corso nelle prime due partite contro Ghana[103] e Stati Uniti[104] e ha giocato da titolare contro l'Australia[105], saltando poi la partita contro la Rep. Ceca prima[106] e Ucraina poi.[107] Ha giocato la semifinale contro la Germania segnando la rete del 2-0 allo scadere del secondo tempo supplementare.[108] Nella finale contro la Francia, dopo essere entrato a pochi minuti dalla fine, ha segnato il quarto dei cinque rigori che hanno fatto vincere all'Italia il quarto mondiale.[109] Il 10 settembre 2008, contro la Georgia nella gara di qualificazione ai Mondiali 2010, ha disputato il suo ultimo incontro con la maglia azzurra. Non si è mai ufficialmente e spontaneamente ritirato dalla Nazionale, tanto da affermare più volte che in caso di una nuova chiamata lui sarebbe pronto.

STATISTICHE INDIVIDUALI

Del Piero ha segnato un totale di 315 reti da professionista, in diverse competizioni, così ripartite:

Detiene tutti i record più significativi della Juventus Football Club:

  • Record di presenze in partite ufficiali in assoluto: 674
  • Record di presenze in campionati italiani: 487
  • Record di presenze in Serie A: 452
  • Record di presenze nelle competizioni UEFA per club: 129
  • Record di presenze nelle competizioni internazionali per club: 130
  • Record di marcature in partite ufficiali in assoluto: 284
  • Record di marcature in campionati italiani: 204
  • Record di marcature in Serie A: 184
  • Record di marcature in Serie B: 20
  • Record di marcature nelle competizioni UEFA per club: 53
  • Record di marcature nelle competizioni internazionali per club: 54
  • Record di marcature in una singola edizione della UEFA Champions League: 10
  • Record di stagioni da capitano della Juventus: 10 (pari merito con Giuseppe Furino)
  • Record di stagioni nella Juventus: 18
  • Record di marcature decisive: 124[111]

Nelle competizioni UEFA per club ha segnato 54 gol[112], dei quali:

Altri record individuali:

  • 1° nella speciale classifica dei calciatori italiani che hanno segnato più reti nello stesso club con 284 realizzazioni (nella Juventus), davanti a Meazza (282 gol nell'Inter)[113]
  • 1° nella classifica dei marcatori della Supercoppa Italiana, con 3 reti in sei finali disputate, al pari di Andrij Ševčenko e Samuel Eto'o
  • 1° nella classifica dei giocatori italiani che hanno conseguito più stagioni in doppia cifra (15 stagioni), davanti ad Inzaghi (14 stagioni)[114]
  • 1° nella classifica dei giocatori italiani ad aver segnato più punizioni in partite ufficiali (47 di cui 41 con la Juventus e 6 con la Nazionale)
  • 1° nella classifica dei giocatori italiani ad aver segnato più punizioni con una squadra di club (41 nella Juventus)
  • 1° nella classifica dei giocatori italiani ad aver segnato più punizioni in Serie A con 21 centri

Altre statistiche individuali:

  • 2° nella classifica dei giocatori, ad aver giocato nella Juventus, che hanno segnato più gol nella Nazionale Italiana a pari merito con Roberto Baggio (27), dietro Silvio Piola (30)
  • 2° nella classifica dei giocatori che hanno segnato più gol in una singola stagione nella Juventus (32), dietro Felice Borel II (34)
  • 2° nella classifica dei giocatori che hanno realizzato più punizioni in Serie A con 21 realizzazioni, dietro Mihajlovic a quota 28
  • 2° nella classifica dei giocatori italiani con più presenze nelle competizioni UEFA per club (130), dietro Paolo Maldini (174)
  • 2° nella classifica dei giocatori italiani con più gol nelle competizioni UEFA per club (54), dietro Filippo Inzaghi (70)
  • 2° nella classifica dei giocatori italiani con più gol nella Champions League (44), dietro Inzaghi (50)
  • 2° nella classifica dei giocatori italiani con più presenze nella Champions League (91), dietro Maldini (128)
  • 2° nella speciale classifica dei giocatori che hanno militato in Serie A ad aver segnato più calci di punizione in carriera con squadre di club (41 gol), dietro Mihajlovic (43 gol)[115]
  • 4° a pari merito con Inzaghi, nella speciale classifica dei cannonieri italiani di tutti i tempi, dietro Silvio Piola (364 gol), Giuseppe Meazza (338 gol) e Roberto Baggio (318 gol), con 315 reti
  • 8º nella classifica generale dei marcatori delle competizioni UEFA per club con 54 reti, davanti ad Alfredo Di Stefano e alla pari con Eusébio
  • 8º nella classifica dei marcatori della UEFA Champions League con 44 reti
  • 9° fra i bomber di tutti i tempi della Serie A con 184 reti
  • Insieme a Ivica Olic, sono gli unici ad aver segnato 3 gol in una semifinale di UEFA Champions League (1997-1998 Juventus-Monaco 4-1)
  • Insieme a Paolo Rossi, sono gli unici ad aver vinto in due anni consecutivi la classifica marcatori in Serie B (2006-2007) e in Serie A (2007-2008)
  • Unico calciatore italiano ad aver segnato 2 gol al Santiago Bernabeu (2008-2009 Real Madrid-Juventus 0-2)
  • Autore del 3º gol più veloce della storia della UEFA Champions League: 20 secondi e 12 centesimi (1997-1998 Manchester United-Juventus 3-2)
  • Autore del gol più tardivo in assoluto dei Mondiali: 120 minuti e 14 secondi (Mondiale 2006 Germania-Italia 0-2 dts)
  Lo stesso argomento in dettaglio: Calciatori della Juventus Football Club.
  Lo stesso argomento in dettaglio: Statistiche della Juventus Football Club.

Presenze e reti nei club

Con la maglia bianconera ha segnato finora 284 gol (miglior marcatore di sempre di una squadra italiana) di cui:

Per quanto riguarda i calci di rigore, ne ha realizzati 61 su 74:

  • 49 su 60 in Serie A, 2 su 3 in Serie B, 6 su 7 in Champions League, 4 su 4 nelle Coppe Italiane.[117]
STAGIONE SQUADRA CAMPIONATO COPPE NAZIONALI COPPE CONTINENTALI ALTRE COPPE TOTALE
Comp. Pres. Reti Comp. Pres. Reti Comp. Pres. Reti Comp. Pres. Reti Pres. Reti
1991-1992   Padova B 4 0 CI 0 0 - - - - - - 4 0
1992-1993 B 10 1 CI 0 0 - - - - - - 10 1
TOTALE PADOVA 14 1 0 0 14 1
1993-1994   Juventus A 11 5 CI 1 0 CU 2 0 - - - 14 5
1994-1995 A 29 8 CI 10 1 CU 11 2 - - - 50 11
1995-1996 A 29 6 CI 2 1 UCL 11 6 SI 1 0 43 13
1996-1997 A 22 8 CI 4 0 UCL 6 4 SE + CInt 2 + 1 2 + 1 35 15
1997-1998 A 32 21 CI 4 1 UCL 10 10 SI 1 0 47 32
1998-1999 A 8 2 CI 1 0 UCL 4 0 SI 1 1 14 3
1999-2000 A 34 9 CI 2 1 Int + CU 3 + 6 1 + 1 - - - 45 12
2000-2001 A 25 9 CI 2 0 UCL 6 0 - - - 33 9
2001-2002 A 32 16 CI 4 1 UCL 10 4 - - - 46 21
2002-2003 A 24 16 CI 0 0 UCL 13 5 SI 1 2 38 23
2003-2004 A 22 8 CI 4 3 UCL 4 3 SI 1 0 31 14
2004-2005 A 30 14 CI 1 0 UCL 10 [118] 3 - - - 41 17
2005-2006 A 33 12 CI 4 5 UCL 7 3 SI 1 0 45 20
2006-2007 B 35 20 CI 2 3 - - - - - - 37 23
2007-2008 A 37 21 CI 4 3 - - - - - - 41 24
2008-2009 A 31 13 CI 3 2 UCL 9 [119] 6 - - - 43 21
2009-2010 A 23 9 CI 1 2 UCL + UEL 2 + 3 0 + 0 - - - 29 11
2010-2011 A 30 7 CI 2 0 UEL 10 [120] 3 - - - 42 10
TOTALE JUVENTUS 487 204 51 23 127 50 9 6 674 284
TOTALE 501 205 51 23 127 50 9 6 688 285

Nazionale Italiana

Vanta 91 presenze in Nazionale A, di cui 7 da capitano. Ha segnato 27 reti: 8 nelle qualificazioni agli Europei, 6 nelle qualificazioni ai Mondiali, 7 in amichevole, 3 nel Torneo di Francia, 2 ai Mondiali ed una agli Europei, ed è il capocannoniere in attività della Nazionale.

A ciò vanno aggiunti 3 gol in 12 presenze nell'Italia U-21 e 13 reti in 17 presenze nelle nazionali giovanili (Italia U-18 e Italia U-17).

Risulta attualmente (al 25 marzo 2011):

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
25/03/1995 Salerno Italia   4 – 1   Estonia Qual. Euro 1996 -
19/06/1995 Losanna Svizzera   0 – 1   Italia Centenario Fed.Svizzera -
21/06/1995 Zurigo Italia   0 – 2   Germania Centenario Fed.Svizzera -
06/09/1995 Udine Italia   1 – 0   Slovenia Qual. Euro 1996 -
08/10/1995 Spalato Croazia   1 – 1   Italia Qual. Euro 1996 -
11/11/1995 Bari Italia   3 – 1   Ucraina Qual. Euro 1996 -
15/11/1995 Reggio Emilia Italia   4 – 0   Lituania Qual. Euro 1996 1 (gol contestato)[121]
24/01/1996 Terni Italia   3 – 0   Galles Amichevole 1
29/05/1996 Cremona Italia   2 – 2   Belgio Amichevole 1
01/06/1996 Budapest Ungheria   0 – 2   Italia Amichevole -
11/06/1996 Liverpool Russia   1 – 2   Italia Euro 1996 - 1º Turno -
22/01/1997 Palermo Italia   2 – 0   Irlanda del Nord Amichevole 1 (gol contestato)[121]
08/06/1997 Lione Italia   3 – 3   Brasile Torneo di Francia 2
11/06/1997 Parigi Italia   2 – 2   Francia Torneo di Francia 1
11/10/1997 Roma Italia   0 – 0   Inghilterra Qual. Mondiali 1998 -
29/10/1997 Mosca Russia   1 – 1   Italia Qual. Mondiali 1998 -
15/11/1997 Napoli Italia   1 – 0   Russia Qual. Mondiali 1998 -
28/01/1998 Catania Italia   3 – 0   Slovacchia Amichevole 1
22/04/1998 Parma Italia   3 – 1   Paraguay Amichevole -
17/06/1998 Montpellier Italia   3 – 0   Camerun Mondiali 1998 - 1º Turno -
23/06/1998 Saint-Denis Italia   2 – 1   Austria Mondiali 1998 - 1º Turno -
27/06/1998 Marsiglia Italia   1 – 0   Norvegia Mondiali 1998 - Ottavi -
03/07/1998 Parigi Italia   0 – 0 dts
(3-4 dtr)
  Francia Mondiali 1998 - Quarti -
05/09/1998 Liverpool Galles   0 – 2   Italia Qual. Euro 2000 -
10/10/1998 Udine Italia   2 – 0   Svizzera Qual. Euro 2000 2
09/10/1999 Minsk Bielorussia   0 – 0   Italia Qual. Euro 2000 -
13/11/1999 Lecce Italia   1 – 3   Belgio Amichevole -
23/02/2000 Palermo Italia   1 – 0   Svezia Amichevole 1
29/03/2000 Barcellona Spagna   2 – 0   Italia Amichevole -
03/06/2000 Oslo Norvegia   1 – 0   Italia Amichevole -
11/06/2000 Arnhem Turchia   1 – 2   Italia Euro 2000 - 1º Turno -
14/06/2000 Bruxelles Italia   2 – 0   Belgio Euro 2000 - 1º Turno -
19/06/2000 Eindhoven Italia   2 – 1   Svezia Euro 2000 - 1º Turno 1
24/06/2000 Bruxelles Italia   2 – 0   Romania Euro 2000 - Quarti -
29/06/2000 Amsterdam Italia   0 – 0 dts
(3-1 dtr)
  Paesi Bassi Euro 2000 - Semif. -
02/07/2000 Rotterdam Francia   2 – 1 gg   Italia Euro 2000 - Finale - 2º Posto
03/09/2000 Budapest Ungheria   2 – 2   Italia Qual. Mondiali 2002 -
07/10/2000 Milano Italia   3 – 0   Romania Qual. Mondiali 2002 -
11/10/2000 Ancona Italia   2 – 0   Georgia Qual. Mondiali 2002 2
15/11/2000 Torino Italia   1 – 0   Inghilterra Amichevole -
24/03/2001 Bucarest Romania   0 – 2   Italia Qual. Mondiali 2002 -
28/03/2001 Trieste Italia   4 – 0   Lituania Qual. Mondiali 2002 2
02/06/2001 Tbilisi Georgia   1 – 2   Italia Qual. Mondiali 2002 -
01/09/2001 Kaunas Lituania   0 – 0   Italia Qual. Mondiali 2002 -
06/10/2001 Parma Italia   1 – 0   Ungheria Qual. Mondiali 2002 1
07/11/2001 Saitama Giappone   1 – 1   Italia Amichevole -
13/02/2002 Catania Italia   1 – 0   Stati Uniti Amichevole 1
17/04/2002 Milano Italia   1 – 1   Uruguay Amichevole -
18/05/2002 Praga Rep. Ceca   1 – 0   Italia Amichevole -
03/06/2002 Sapporo Italia   2 – 0   Ecuador Mondiali 2002 - 1º Turno -
13/06/2002 Ōita Italia   1 – 1   Messico Mondiali 2002 - 1º Turno 1
18/06/2002 Daejeon Italia   1 – 2 gg   Corea del Sud Mondiali 2002 - Ottavi -
21/08/2002 Trieste Italia   0 – 1   Slovenia Amichevole -
07/09/2002 Baku Azerbaigian   0 – 2   Italia Qual. Euro 2004 1
12/10/2002 Napoli Italia   1 – 1   Serbia e Montenegro Qual. Euro 2004 1
16/10/2002 Cardiff Galles   2 – 1   Italia Qual. Euro 2004 1
20/11/2002 Pescara Italia   1 – 1   Turchia Amichevole -
11/06/2003 Helsinki Finlandia   0 – 2   Italia Qual. Euro 2004 1
20/08/2003 Stoccarda Germania   0 – 1   Italia Amichevole -
06/09/2003 Milano Italia   4 – 0   Galles Qual. Euro 2004 1
10/09/2003 Belgrado Serbia e Montenegro   1 – 1   Italia Qual. Euro 2004 -
18/02/2004 Palermo Italia   2 – 2   Rep. Ceca Amichevole -
30/05/2004 Tunisi Tunisia   0 – 4   Italia Amichevole -
14/06/2004 Guimarães Danimarca   0 – 0   Italia Euro 2004 - 1º Turno -
18/06/2004 Oporto Italia   1 – 1   Svezia Euro 2004 - 1º Turno -
22/06/2004 Guimarães Italia   2 – 1   Bulgaria Euro 2004 - 1º Turno -
08/09/2004 Chişinău Moldavia   0 – 1   Italia Qual. Mondiali 2006 1
17/08/2005 Dublino Irlanda   1 – 2   Italia Amichevole -
12/10/2005 Lecce Italia   2 – 1   Moldavia Qual. Mondiali 2006 -
12/11/2005 Amsterdam Paesi Bassi   1 – 3   Italia Amichevole -
16/11/2005 Ginevra Italia   1 – 1   Costa d'Avorio Amichevole -
01/03/2006 Firenze Italia   4 – 1   Germania Amichevole 1
31/05/2006 Ginevra Svizzera   1 – 1   Italia Amichevole -
02/06/2006 Losanna Italia   0 – 0   Ucraina Amichevole -
12/06/2006 Hannover Italia   2 – 0   Ghana Mondiali 2006 - 1º Turno -
17/06/2006 Kaiserslautern Italia   1 – 1   Stati Uniti Mondiali 2006 - 1º Turno -
26/06/2006 Kaiserslautern Italia   1 – 0   Australia Mondiali 2006 - Ottavi -
04/07/2006 Dortmund Germania   0 – 2 dts   Italia Mondiali 2006 - Semif. 1
09/07/2006 Berlino Italia   1 – 1 dts
(5-3 dtr)
  Francia Mondiali 2006 - Finale - 4º titolo mondiale
07/10/2006 Roma Italia   2 – 0   Ucraina Qual. Euro 2008 -
28/03/2007 Bari Italia   2 – 0   Scozia Qual. Euro 2008 -
02/06/2007 Tórshavn Fær Øer   1 – 2   Italia Qual. Euro 2008 -
06/06/2007 Kaunas Lituania   0 – 2   Italia Qual. Euro 2008 -
22/08/2007 Budapest Ungheria   3 – 1   Italia Amichevole -
08/09/2007 Milano Italia   0 – 0   Francia Qual. Euro 2008 -
30/05/2008 Firenze Italia   3 – 1   Belgio Amichevole -
09/06/2008 Berna Paesi Bassi   3 – 0   Italia Euro 2008 - 1º Turno -
13/06/2008 Zurigo Italia   1 – 1   Romania Euro 2008 - 1º Turno -
13/06/2008 Vienna Spagna   0 – 0
(4-2 dtr)
  Italia Euro 2008 - Quarti -
20/08/2008 Nizza Italia   2 – 2   Austria Amichevole -
10/09/2008 Udine Italia   2 – 0   Georgia Qual. Mondiali 2010 -
Totale Presenze (7º posto) 91 Reti (4º posto) 27
  Lo stesso argomento in dettaglio: [[[[Nazionale di calcio dell'Italia#Record individuali|Nazionale di calcio dell'Italia § Record individuali.

PALMARÉS

Club

Competizioni nazionali

Juventus: 1994-1995, 1996-1997, 1997-1998, 2001-2002, 2002-2003
Juventus: 2004-2005, 2005-2006
Juventus: 2006-2007
Juventus: 1994-1995
Juventus: 1995, 1997, 2002, 2003

Premi individuali

Top 50 1954-2004
Top 250 1994-2003
  • Golden Foot alla carriera: 2007
  • Premio Scirea alla carriera: 2008
  • Premio Speciale USSI Calciatore Gentleman Nazionale: 2005

Competizioni internazionali

Juventus: 1995-1996
Juventus: 1996
Juventus: 1996
Juventus: 1999





  • Premio San Siro Gentleman Serie A TIM: 2006
  • Premio Speciale Gentleman Coppa d'Argento: 2006
  • Premio nazionale Giuseppe Prisco: 2006
  • Telegatto categoria sport - Miglior sportivo: 2007
  • Pallone d'argento: 2008
  • Premio Internazionale Sport e Civiltà - Ambasciatore dello Sport: 2009
  • Sportivo dell'anno Golden Award - Calciatore esemplare: 2010

Competizioni giovanili

Padova: 1989-1990
Juventus: 1993-1994
Juventus: 1994








2006-2007 (20 gol)
2007-2008 (21 gol)
1997-1998 (10 gol)
1995-1996 (6 gol)

ONORIFICENZE

IMPEGNO SOCIALE

Nel 1998 la maglia della Juventus indossata da Del Piero il 29 maggio 1998 fu messa all'asta, dove venne aggiudicata per 5.200.000 lire, poi devoluti alla "Fondazione Bambini in Emergenza", contribuendo alla realizzazione di alcune strutture per bambini abbandonati e vittime dell'Aids.[124]

Nel 2006 promosse e sostenne l'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) ed in segno di riconoscimento ricevette dal Presidente della Repubblica il premio "Credere nella ricerca".[125]

Nel 2008 ha disputato un torneo di golf a scopo benefico organizzato dalla fondazione Gianluca Vialli e Massimo Mauro dove sono stati raccolti più di 100 mila euro devoluti per la ricerca contro la sclerosi laterale amiotrofica.[126] Nello stesso anno è stato ambasciatore dell'iniziativa "Un gol per la ricerca"[127] perla ricerca sul cancro.[128]

Nel 2009, grazie alla Partita del Cuore tra la Nazionale cantanti e la formazione Ale 10+, capitanata dallo stesso Del Piero e disputata allo stadio Olimpico di Torino, sono stati raccolti oltre 180.000 euro destinati a diversi progetti di solidarietà.[129]

Nel 2010 mette nuovamente all'asta la sua maglia n°10 della Juventus, i cui proventi sono stati devoluti all'Associazione “Un Campo per L’Aquila”[130]

Il 1° aprile 2011 lancia il progetto ale10friendsforjapan da lui ideato per aiutare gli abitanti del Giappone colpiti dalla tragedia dello tsunami creando un sito Internet per la vendita di alcune t-shirt, il cui ricavato sarà destinato alla Croce Rossa giapponese.[131]

MULTIMEDIA

Pubblicità & TV

È fra i personaggi sportivi più ricercati dalle aziende che vogliono pubblicizzare il loro marchio; è stato testimonial di marche famose come: Adidas,[132] Suzuki,[133] Pepsi,[134] Fiat,[135] Bliss, Cepu, Walt Disney e Upper Deck.[136] Dal 2003 è testimonial Uliveto con una fortunata serie di spot avente come coprotagonista un uccellino; Dall'anno successivo assieme a Cristina Chiabotto prende parte a numerose pubblicità in gemellaggio con l'acqua minerale Rocchetta.[137] È stato protagonista di numerosissime partecipazioni televisive, in più è comparso insieme ad altri colleghi calciatori nel film L'allenatore nel pallone 2.

Videogiochi

Nel 2003 e nel 2006, rispettivamente, è comparso nelle copertine di FIFA 2004 e FIFA World Cup Germany 2006, entrambi prodotti dalla Electronic Arts. Inoltre, insieme a Lionel Messi, è comparso nella versione italiana di Pro Evolution Soccer 2010.

Bibliografia

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  • Alessandro Del Piero, 10+ Il Mio Mondo in un Numero., Mondadori, ISBN 88-04-55986-1.
  • Bruno Bernardi, Pinturicchio. La favola di Alessandro Del Piero, Graphot, ISBN 88-89509-29-5.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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NOTE

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  100. ^ punizione di Del Piero legaserie.it
  101. ^ A Giampiero Boniperti furono a lungo accreditate 444 presenze, tuttavia molti anni dopo venne alla luce che nel match del 13 maggio 1951 contro l'Udinese il calciatore non scese mai in campo, mentre giocò Karl Aage Hansen.
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  118. ^ 2 presenze e 1 gol nel Terzo turno eliminatorio
  119. ^ 1 presenza ed 1 gol nel Terzo turno preliminare
  120. ^ 4 presenze e 2 gol nei turni preliminari.
  121. ^ a b Alcune fonti indicano questa rete come autogol, la FIGC la attribuisce a Del Piero.
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