Crocodylia: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua||Coccodrillo (disambigua)|Coccodrillo}}
{{Tassobox
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|didascalia = In senso orario da sinistra in alto: [[Crocodylus porosus|coccodrillo marino]] (''Crocodylus porosus''), [[Alligator mississippiensis|alligatore del Mississipi]] (''Alligator mississippiensis'') e [[Gavialis gangeticus|gaviale del Gange]] (''Gavialis gangeticus'')
<!-- CLASSIFICAZIONE: -->|dominio = [[Eukaryota]]
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* † ''[[Portugalosuchus]]''?
* † ''[[Duerosuchus]]''
* † ''[[Borealosuchus]]''
* † ''[[Duerosuchus]]''
* † ''[[Portugalosuchus]]''?
* † [[Planocraniidae]]
* † [[Pristichampsidae]]
* [[Gavialoidea]]
* [[Brevirostres]]
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<small>Distribuzione di Crocodylia a terra (verde) e in mare (blu)</small>
}}
I '''coccodrilli''' ('''''Crocodylia''''', {{zoo|[[Richard Owen|Owen]]|1842}}), anche chiamati '''loricati''', sono un [[ordine (tassonomia)|ordine]] di [[Sauropsida|sauropsidi]] [[diapsidi]]. A causa della forte armatura squamosa di cui sono dotati questi animali hanno anche il nome di '''Loricati''' (dal [[lingua latina|latino]]: ''lōrīca'', ‘corazza’). Questi potenti [[animali]], e gli [[Aves|uccelli]] (iquesti ultimi unici dinosauri sopravvissuti all'[[Estinzione di massa del Cretaceo-Paleocene|evento K-T]]), sono gli unici [[arcosauri]] viventi. I coccodrilli comparvero infatti nel [[Cretaceo superiore]] (circa 90 milioni di anni fa) da antenati [[crocodilomorfi]], e da allora continuano a popolare la [[Terra]], con alcune caratteristiche fisiche e comportamentali che sono rimaste pressoché inalterate nel tempo; a causa di ciò, il coccodrillo può essere considerato un [[fossile vivente]] anche se questa dicitura è ormai obsoleta. I coccodrilli possiedono il morso più potente mai misurato in natura<ref name="Nationalgeographic120315">{{Cita web|url=https://www.nationalgeographic.com/news/2012/3/120315-crocodiles-bite-force-erickson-science-plos-one-strongest/|titolo=Crocodiles Have Strongest Bite Ever Measured, Hands-on Tests Show|sito=National Geographic News|data=2012-03-15|accesso=2019-08-06}}</ref>.
 
== Etimologia e terminologia ==
Secondo un'analisi statistica di [[ScienceAlert]] del 28 febbraio 2018, dal titolo "''Deadliest creatures worldwide by annual number of human deaths as of 2018''", i coccodrilli sono tra gli animali che ogni anno provocano maggiori morti umane,<ref name=statsc/> ma sono preceduti da animali che nel pensiero comune non sono in genere ritenuti altrettanto pericolosi. Precisamente i coccodrilli si trovano al nono posto, dopo le zanzare, gli stessi esseri umani, i serpenti, i cani, le lumache, le cimici, le mosche e i lombrichi.<ref name=statsc>[https://www.infodata.ilsole24ore.com/2019/09/24/gli-animali-piu-pericolosi-per-luomo/?refresh_ce=1 IlSole24Ore - Scopri gli animali più pericolosi per l’uomo. E no, non è lo squalo.]</ref>
La parola "coccodrillo" viene dal [[Lingua latina|latino]] ''crocodīlus'', che a sua volta viene dal [[Lingua greca antica|greco antico]] κροκόδειλος (''krokódeilos''), che si riferiva sia ai coccodrilli che alle lucertole.<ref>{{Treccani|coccodrillo|Coccodrillo|v=sì|accesso=5 settembre 2025|}}</ref> Il nome "loricato" invece deriva dalla forte armatura squamosa di cui sono dotati questi animali (dal latino: ''lōrīca'', ‘corazza’).<ref>{{Treccani|loricato|Loricato|v=sì|accesso=5 settembre 2025|}}</ref>
 
Anche se "loricato" è ancora talvolta usato come termine specialistico per riferirsi all'ordine Crocodylia,<ref>{{Cita web|url=https://dizionario.internazionale.it/parola/www.internazionale.it|titolo=Loricato > significato - Dizionario italiano De Mauro|sito=Internazionale|accesso=26 settembre 2025}}</ref> il termine più propriamente si riferisce a tutte le specie del [[clado]] [[Loricata]], che include sia i coccodrilli viventi, sia alcuni dei gruppi [[Estinzione|estinti]] più strettamente imparentati.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Sterling J. Nesbitt|data=29 aprile 2011|titolo=The Early Evolution of Archosaurs: Relationships and the Origin of Major Clades|rivista=Bulletin of the American Museum of Natural History|volume=352|pp=1-292|lingua=en|accesso=26 settembre 2025|doi=10.1206/352.1|url=https://bioone.org/journals/bulletin-of-the-american-museum-of-natural-history/volume-2011/issue-352/352.1/The-Early-Evolution-of-Archosaurs--Relationships-and-the-Origin/10.1206/352.1.full}}</ref>
 
== Descrizione ==
[[File:Crocodylidae-drawing.jpg|thumb|left|Differenze delle teste tra (dall'alto verso il basso): ''[[Alligator mississippiensis]],'' ''[[Crocodylus niloticus]]'', e ''[[Gavialis gangeticus]]''.]]
Il corpo è allungato e idrodinamico ricoperto di squame, solitamente di colore scuro sul dorso e chiaro sul ventre. La testa è pressoché triangolare, dotata di narici all'estremità della mascella e occhi sporgenti. La lunga coda è appiattita verticalmente e perciò adatta al nuoto. Le zampe sono relativamente corte, robuste e palmate. La lunghezza è molto varia: dal metro dell'osteolemo (''[[Osteolaemus tetraspis]]'') ai 6,5/7 metri e più del coccodrillo marino (''[[Crocodylus porosus]]''), così come il peso, che varia dai 20 fino ai 1000&nbsp;kg.
{{Citazione necessaria|I coccodrilli sono animali molto veloci sulle brevi distanze, anche fuori dall'acqua. Dal momento che si nutrono trattenendo e trascinando le loro prede costringendole tra i denti hanno sviluppato una elevata forza mandibolare.
Paradossalmente i muscoli che consentono al coccodrillo di riaprire la bocca sono piuttosto deboli, consentendo così all'uomo di immobilizzarli con delle semplici protezioni in ferro per far sì che non riescano a spalancare le fauci durante il trasporto degli stessi.}}
 
Il grasso contenuto nella carne dei coccodrillicoccodrillii, composto per il 30% da acidi grassi saturi e per il 70% da acidi grassi insaturi, contribuisce per il 61% al peso di questo dell'animale. È recente la scoperta del team del professore [[Rakesh Bajpai]], docente di [[ingegneria chimica]] presso l'[[Università della Louisiana]], che il grasso di coccodrillo è in grado di produrre [[biodiesel]] di alta qualità. Questo grazie alle elevate dosi di [[acido palmitico]], [[acido palmitoleico]] e [[acido oleico]] contenuto nel grasso di coccodrillo<ref>{{cita web|autore=Alex Giuzio|titolo=Il migliore biodiesel viene dai coccodrilli |sito=Agrinotizie.com |url=http://www.agrinotizie.com/articoli/news.php?id=1189 |data=2011-12-04 dicembre 2011 |accesso=2011-12-05 dicembre 2011}}</ref>.
 
I coccodrilli sono i "[[rettili]]" con le più sviluppate capacità vocali, in quanto producono suoni che vanno da tranquilli sibili a spaventosi ruggiti e muggiti, solitamente durante la stagione degli accoppiamenti. Sulla terraferma i coccodrilli si muovono strisciando sull'addome, ma possono anche correre e camminare come i mammiferi, stando sulle quattro zampe. Un normale coccodrillo non sta in acqua per più di 30 minuti.
 
== Biologia ==
[[File:Skul of crocodile (Crocodylidae).jpg|thumb|upright|Cranio di un coccodrillo, vista dall'alto, preparato da tecnica della macerazione delle ossa.]]
Predatori attivi, i coccodrilli tendono a vivere raggruppati con i loro simili, anche se non si può parlare di strutture sociali come il branco. Questo modello sociale a volte viene sovvertito radicalmente, e gli esemplari adulti tendono a difendere in modo estremamente aggressivo le loro aree di caccia da altri adulti e dai giovani, che cadono spesso vittime di predazione cannibalica. Cacciano prede di dimensioni variabili, principalmente pesci o piccoli vertebrati, ma quando raggiungono il pieno sviluppo i coccodrilli attaccano con successo anche animali molto grandi, quali [[bovini]].
Questo modello sociale a volte viene sovvertito radicalmente, e gli esemplari adulti tendono a difendere in modo estremamente aggressivo le loro aree di caccia da altri adulti e dai giovani, che cadono spesso vittime di predazione cannibalica.
Cacciano prede di dimensioni variabili, principalmente pesci o piccoli vertebrati, ma quando raggiungono il pieno sviluppo i coccodrilli attaccano con successo anche animali molto grandi, quali [[bovini]].
 
Alcune specie, come il [[gaviale]], si nutrono esclusivamente di pesce e piccoli animali anche raggiunta l'età adulta. La caccia avviene per agguato, avvicinandosi alla preda inconsapevole dall'acqua, restando semisommersi. La pesca può avvenire in immersione, catturando i pesci grazie alle notevoli doti di nuotatore o, con una curiosa modalità che è stata osservata nel [[coccodrillo del Nilo]], posizionandosi a fauci spalancate sotto un balzo d'acqua.
La caccia avviene per agguato, avvicinandosi alla preda inconsapevole dall'acqua, restando semisommersi.
La pesca può avvenire in immersione, catturando i pesci grazie alle notevoli doti di nuotatore o, con una curiosa modalità che è stata osservata nel [[coccodrillo del Nilo]], posizionandosi a fauci spalancate sotto un balzo d'acqua.
 
I coccodrilli possono digiunare per lunghi periodi di tempo (si ritiene fino, e forse oltre, sei mesi). Questi animali sono in grado di muoversi per tratti prolungati anche su terra, con andatura sostenuta, sollevandosi sulle zampe (il cosiddetto "galoppo del ''coccodrillo''", osservabile soprattutto in forme di taglia media come ''[[Crocodylus johnstoni]]''). Tuttavia, soprattutto gli esemplari più piccoli, tendono ad avere un comportamento circospetto quando sono lontani dall'acqua e vi si rituffano appena possibile. La femmina adotta cure parentali nei confronti dei piccoli, vigilando sulla loro incolumità per diverse settimane.
I coccodrilli possono digiunare per lunghi periodi di tempo (si ritiene fino, e forse oltre, sei mesi).
Questi animali sono in grado di muoversi per tratti prolungati anche su terra, con andatura sostenuta, sollevandosi sulle zampe (il cosiddetto "galoppo del coccodrillo", osservabile soprattutto in forme di taglia media come ''[[Crocodylus johnstoni]]'').
Tuttavia, soprattutto gli esemplari più piccoli, tendono ad avere un comportamento circospetto quando sono lontani dall'acqua e vi si rituffano appena possibile.
La femmina adotta cure parentali nei confronti dei piccoli, vigilando sulla loro incolumità per diverse settimane.
 
Essendo [[Eterotermia|eterotermi]], i coccodrilli si devono riscaldare trascorrendo una parte della giornata al sole. Durante queste pause sulle rive dei fiumi o dei laghi, alcune specie di coccodrilli interagiscono con alcuni tipi di uccelli, come il [[piviere]], che ripuliscono la bocca da parassiti e residui alimentari.
Durante queste pause sulle rive dei fiumi o dei laghi, alcune specie di coccodrilli interagiscono con alcuni tipi di uccelli, come il [[piviere]], che ripuliscono la bocca da parassiti e residui alimentari.
 
Il morso dei coccodrilli è fin dai primordi il più potente esistito in natura. I primissimi coccodrilli, come ''[[Purussaurus]]'' o ''[[Sarcosuchus imperator|Sarcosuchus]]'', erano in grado di esercitare una forza mascellare stimata fino a {{M|444000|ul=N}} per {{Val|5000|u=kg/cm2}}<ref>{{Cita web|url=http://crocodilian.blogspot.com/2012/04/how-hard-can-giant-crocodiles-bite.html|titolo=Croc Blog: How hard can giant crocodiles bite?|autore=Adam Britton|sito=Croc Blog|data=2012-04-04|accesso=2019-08-06|dataarchivio=6 agosto 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190806145212/http://crocodilian.blogspot.com/2012/04/how-hard-can-giant-crocodiles-bite.html|urlmorto=sì}}</ref>{{chiarire}}. Attualmente, il primato spetta al coccodrillo marino, che esattamente come il [[Tyrannosaurus rex|tirannosauro]] può mordere con una forza di {{Converti|45000|N|kgf|abbr=on|lk=on}} per {{Val|10001680|u=kg/cm2}}<ref>{{Cita web|url=https://animals.mom.me/alligator-stronger-bite-croc-11677.html|titolo=Does an Alligator Have a Stronger Bite Than a Croc?|sito=animals.mom.me|lingua=en|accesso=2019-08-06}}</ref>{{chiarire}}. Tutti i coccodrilli, inclusi quelli a muso allungato come il [[Gavialis gangeticus|gaviale]], possiedono un morso estremamente potente, fino a quindici volte quello dello [[Carcharodon carcharias|squalo bianco]].<ref name="Nationalgeographic120315" /><ref>{{Cita web|url=https://roaring.earth/croc-bite/|titolo=Crocodiles Have the Most Powerful Bite Force on Earth|sito=Roaring Earth|data=2016-11-08|lingua=en-US|accesso=2019-08-06|dataarchivio=6 agosto 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190806131847/https://roaring.earth/croc-bite/|urlmorto=sì}}</ref>. Le loro mascelle si chiudono in soli 16 centesimi di secondo ad una velocità che nel gaviale tocca i {{M|450|ul=km/h}}.
 
Anche se non sono discendenti diretti dei [[dinosauri]] (al cui clado appartengono invece gli [[Aves|uccelli]]), i coccodrilli sono gli ultimi [[arcosauri]] non-aviani viventi e quindi vengono considerati dei veri e propri [[fossile vivente|fossili viventi]]; la prova di ciò si riscontra in alcuni tratti che li distinguono daidagli altri [[rettili]] moderni: ad esempio, i coccodrilli sono provvisti di un [[cuore]] a 4 camere (come [[mammiferi]] e uccelli, mentre i [[sauriLepidosauria|lepidosauri]] - serpenti e lucertole - presentano tre cavità e ile [[Testudines|chelonitartarughe]] - le tartarughe - possiedono un setto interventricolare solo parzialmente sviluppato) e di una [[corteccia cerebrale]] (che negli altri rettili non è sviluppata o lo è in misura ridotta rispetto ai mammiferi.).
 
== Distribuzione e habitat ==
[[File:Crocodylia biogeography.png|thumb|upright=2.5|Distribuzione dei coccodrilli]]
Reperibili pressoché in tutte le aree equatoriali e tropicali del pianeta, i coccodrilli vivono lungo il corso dei fiumi e nei laghi, nelle zone paludose; alcune specie si spingono in mare per lunghi tratti (ad es. ''[[Crocodylus porosus]]''). Per nidificare preferiscono terreni umidi e ombreggiati, dove possono scavare facilmente il nido e ricoprirlo di materia vegetale (per assicurare una temperatura costante grazie al calore generato dalla decomposizione di quest'ultima).
Per nidificare preferiscono terreni umidi e ombreggiati, dove possono scavare facilmente il nido e ricoprirlo di materia vegetale (per assicurare una temperatura costante grazie al calore generato dalla decomposizione di quest'ultima).
 
== Classificazione delle specie viventi ==
[[File:NileCrocodile-SRG001c.jpg|thumb|Coccodrillo africano (''[[Crocodylus&nbsp;niloticus]]'')]]
[[File:Alligator mississippiensis yawn 2.jpg|thumb|Alligatore americano (''[[Alligator&nbsp;mississippiensis]]'')]]
'''Famiglia Crocodilidi ([[Crocodylidae]])''' - Coccodrilli
*Genere ''[[Crocodylus]]''
**''[[Crocodylus acutus]]'' ({{zoo|Cuvier|1807}}) - coccodrillo americano
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*Genere ''[[Osteolaemus]]''
**''[[Osteolaemus tetraspis]]'' {{zoo|Cope|1861}} - osteolemo o coccodrillo nano
'''Famiglia Gavialidi ([[Gavialidae]])'''
* Genere ''[[Gavialis]]''
** ''[[Gavialis gangeticus]]'' ({{zoo|J.F.Gmelin|1789}}) - gaviale del Gange
*Genere ''[[Tomistoma]]''
**''[[Tomistoma schlegelii]]'' ({{zoo|Müller|1838}}) - falso gaviale o tomistoma
 
'''Famiglia Alligatoridi ([[Alligatoridae]])'''
* Genere ''[[Alligator (zoologia)|Alligator]]'' - Alligatori
** ''[[Alligator mississippiensis]]'' ({{zoo|Daudin|1802}}) - alligatore del Mississippi o alligatore americano
** ''[[Alligator sinensis]]'' {{zoo|Fauvel|1879}} - alligatore cinese
* '''Sottofamiglia [[Caimaninae]]''' - Caimani
* Genere ''[[Caiman]]''
** Genere ''[[Caiman]]''
*** ''[[Caiman crocodilus]]'' ({{zoo|Linnaeus|1758}}) - caimano dagli occhiali
*** ''[[Caiman latirostris]]'' ({{zoo|Daudin|1802}}) - caimano dal muso largo
*** ''[[Caiman yacare]]'' ({{zoo|Daudin|1802}}) - caimano Jacaré
** Genere ''[[Melanosuchus]]''
*** ''[[Melanosuchus niger]]'' ({{zoo|Spix|1825}}) - caimano nero
** Genere ''[[Paleosuchus]]''
*** ''[[Paleosuchus palpebrosus]]'' ({{zoo|Cuvier|1807}}) - caimano nano di Cuvier o paleosuco di Cuvier
*** ''[[Paleosuchus trigonatus]]'' ({{zoo|Schneider|1801}}) - caimano nano di Schneider o paleosuco di Schneider
 
'''Famiglia Gavialidi ([[Gavialidae]])'''
* Genere ''[[Gavialis]]''
** ''[[Gavialis gangeticus]]'' ({{zoo|J.F.Gmelin|1789}}) - gaviale del Gange
 
=== Filogenesi ===
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└──[[Crocodylidae]]
 
== Pericolosità ==
== I coccodrilli nella cultura ==
[[File:ISO 7010 W067 warning; alligators, caymans and crocodiles.svg|thumb|upright|Simbolo di pericolo associato a presenza di coccodrilli, caimani o alligatori, definito dalla norma internazionale [[ISO 7010]].<ref>{{en}} [https://www.iso.org/obp/ui#iso:grs:7010:W067 ISO Online Browsing Platform, ISO 7010 - W067]</ref>]]
 
Secondo un'analisi statistica di [[ScienceAlert]] del 28 febbraio 2018, dal titolo "''Deadliest creatures worldwide by annual number of human deaths as of 2018''", i coccodrilli sono tra gli animali che ogni anno provocano maggiori morti umane,<ref name=statsc/> ma sono preceduti da animali che nel pensiero comune non sono in genere ritenuti altrettanto pericolosi. Precisamente i coccodrilli si trovano al nono posto, dopo le zanzare, gli stessi esseri umani, i serpenti, i cani, le lumache, le cimici, le mosche e i lombrichi.<ref name=statsc>[https://www.infodata.ilsole24ore.com/2019/09/24/gli-animali-piu-pericolosi-per-luomo/?refresh_ce=1 IlSole24Ore - Scopri gli animali più pericolosi per l'uomo. E no, non è lo squalo.]</ref>
 
== Nella cultura di massa ==
=== Leggende e "modi di dire" sui coccodrilli ===
Nel tempo si sono sviluppate numerose dicerie e leggende su questo animale. Una notissima è divenuta un modo di dire: "versare [[lacrime di coccodrillo]]", che si applica a chi, dopo averne combinata una, travolto dalle conseguenze inattese o più gravi del previsto, si pente di aver male operato. Tale modo di dire trae origine dall'abitudine dei coccodrilli femmina di trasportare le uova in caso di pericolo tenendole tra le proprie fauci, abitudine in passato erroneamente interpretata come prova del loro cannibalismo. Inoltre a contribuire alla nascita della leggenda è stata la naturale eiezione di lacrime che si produce in loro quando muovono le mascelle. Eiezione lacrimatoria che ha in realtà lo scopo di lubrificare la cosiddetta "terza palpebra" caratteristica del coccodrillo.<ref>{{cita web|lingua=en|https://news.nationalgeographic.com/news/2007/10/071010-crocodile-tears.html|Crocodiles Really Shed Tears While Eating, Study Says|accesso=11 ottobre 2007|autore=Brian Handwerk ([[National Geographic]] News)|data=10 ottobre 2007}}</ref>.
 
Nel linguaggio giornalistico, sempre con riferimento all'animale e alla sua frequente lacrimazione fisiologica, ironicamente malintesa per dispiacere, il necrologio già preparato e in attesa di pubblicazione in previsione della morte di un personaggio pubblico anziano o di cui si suppone la imminente dipartita, viene appunto chiamato "[[Coccodrillo (giornalismo)|coccodrillo]]".<ref>{{Cita web|url=https://www.lacomunicazione.it/voce/coccodrillo/|titolo=Coccodrillo - La Comunicazione|accesso=2020-09-14}}</ref>
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Un'altra leggenda è quella della presenza di [[Alligatori nelle fogne|coccodrilli nelle reti fognarie]] di grosse città [[statunitensi]].
 
Nella seconda metà degli anni duemiladieci, è divenuta famosa - nel mondo del calcio - l’utilizzol'utilizzo della cosiddetta “posizione"posizione del coccodrillo”coccodrillo", consistente nel piazzare - in occasione di un calcio di punizione - un uomo chinato per i fianchi in posizione posteriore rispetto alla barriera.<ref>{{Cita web|url=https://www.ultimouomo.com/coccodrillo-barriera/|titolo=La mossa del coccodrillo}}</ref>
 
Alcuni brani musicali parlano di un coccodrillo: ''Cocco e Drilli'' e ''Il coccodrillo come fa?'' dello [[Zecchino d'Oro]], ''Rockcoccodrillo'' di [[Edoardo Bennato]], ''Coccodrilli'' di [[Samuele Bersani]] e ''Alligatori'' dei [[Wolfango (gruppo musicale)|Wolfango]].
 
Capitan Uncino, il nemico principale nel opera [[Peter e Wendy]], è perennemente inseguito da un coccodrillo che desidera divorarlo, avendo precedentemente mangiato una mano del capitano datagli in pasto da Peter.
 
== Coccodrilli in cattività ==
In Italia si possono osservare coccodrilli vivi:
 
* [[Bioparco di Roma]] (coccodrillo del Nilo, caimano daglinano occhialidi scheinder, coccodrillo africano nano);
* [[Acquario di Genova]] (paleosuco di Cuvier);
* Zoo parco "La rupe" di [[Civitella Casanova]] (PE) (caimano dagli occhiali e coccodrillo africano nano);
* [[Zoosafari Fasanolandia|Zoosafari di Fasano]] (BR) (alligatore americano);
* Rettilario della [[Città della Domenica]], [[Perugia]] (alligatore americano);
* Safari Park di [[Varallo Pombia]] (NO) (alligatore americano);
* "[[Parco faunistico Le Cornelle]]" di [[Valbrembo]] (BG) (alligatore americano, coccodrillo del Nilo);
* [[Parco Natura Viva]] di [[Bussolengo]] (VR) (caimano dagli occhiali);
* [[Giardino zoologico di Pistoia]] (caimano dagli occhiali).;
* [[Oltremare (parco)|Oltremare]] (alligatore americano);
* Parco Zoo "Punta Verde", Lignano Sabbiadoro (UD) (coccodrillo nano africano);
* Lo [[Zoo di Napoli]] ([[Crocodylus niloticus|coccodrillo del Nilo]]);
* Lo Zoo delle Maitine di [[Pesco Sannita]] (BN) (coccodrillo del Nilo).
 
Quasi tutti i musei zoologici e naturalistici italiani hanno delle collezioni di coccodrilli tassidermizzati. Fra quelle più rappresentative si segnalano per varietà di specie il Museo Civico di Storia Naturale ''Giacomo Doria'' di Genova e il Museo di Storia Naturale sezione di Zoologia ''La Specola'' di Firenze.
 
{{Citazione necessaria|L'unico uomo ad essere riuscito a catturare, per fini scientifici, ognuna delle 23 specie di coccodrillidi presenti sul nostro pianeta è l'[[erpetologia|erpetologo]] americano [[Brady Barr]].<ref>{{Cita libro|nome=Martin|cognome=Trautschold|nome2=Gary|cognome2=Mazo|titolo=Viewing Videos, TV Shows, & More|url=http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4302-3130-1_11|accesso=2024-01-14|data=2010|editore=Apress|pp=235-254|ISBN=978-1-4302-3129-5}}</ref>
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* A.A.V.V. (1990), ''Coccodrilli e alligatori'' (edd. C.E. Ross&nbsp;–, S. Garnett), Milano 1990, Rizzoli, pp.&nbsp; 240.
* Richard D. Bartelett&nbsp;–, Patricia P. Bartelett, ''Alligator, Caiman and Crocodiles, order Crocodylia'', in IDEM ''Guide and Reference to the Crocodilians, Turtles and Lizards of Eastern and Central North America (North of Mexico)'', Gainesville, Florida [USA] 2006, University Press of Florida, pp.&nbsp;13–20 13-20.
* Massimo Capula, ''Ordine Coccodrilli'', in IDEM ''Anfibi e Rettili'', Milano 1988, Arnoldo Mondadori, pp.&nbsp; 124, 242-248, schede 198, 199, 200, 201, 202.
* Angelo Cutolo, ''L'evoluzione dell'Ordine Crocodylia GMELIN, 1789'', in ''Quaderni del Museo Zoologico'' (a cura di C. D. Agro), nº 11 (anno) 2008, pp.&nbsp;5–22 5-22.
* Lesley Dow, ''Il mondo dei coccodrilli e alligatori'', Milano 1999, Rizzoli, ppp.&nbsp; 68.
* Giulia Orga, ''Il caimano fosco'', in ''Quaderni del Museo Zoologico'' (a cura di M. Femina), nº 6 (anno) 2003, pp.&nbsp;11–14 11-14.
* Stefano Orga, ''Il caimano fosco'', in ''XIII Convegno Filatelico Irpino'', AFNCI, Avellino 2003, pp.&nbsp;41–43 41-43.
* Mark O'Shea -, Tim Halliday, ''Coccodrilli'', in IDEM ''Rettili e Anfibi'', Fabbri Editori, Milano 2004 (2001), pp.&nbsp; 13, 190-195.
* Roberto Sindaco&nbsp;–, Valery K. Jeremcenko, ''Crocodylidae'', in IDEM ''The Reptiles of the Western Paleartic'', Latina 2008, Edizioni Belverde, vol. 1, pp.&nbsp; 73, 87-88, 287, 400.
 
== Voci correlate ==
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