Protogotico: differenze tra le versioni

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[[File:StDenis Chorumgang.JPG|thumb|[[Deambulatorio]] nel coro della [[basilica di Saint Denis]], Parigi]]
[[File:Chevet_de_la_cathédrale_de_Noyon.JPG|thumb|Esterno dell'abside della [[cattedrale di Noyon]]]]
ConIl '''protogotico''' si intende, nella [[storia dell'architettura]],è la fase iniziale dell'[[architettura gotica]], inquadrabile tra la prima metà del [[XII secolo]] e gli inizi del [[XIII secolo|XIII]].
 
==Architettura==
===Architettura di transizione nella Francia del XII secolo===
Dal punto di vista architettonico, la transizione avvenne dalla semplicità, severità e basicità strutturale di quella genericamente classificata come [[architettura romanica]], caratterizzante i secoli XI e XII, all'idea strutturalmente più complessa dell'[[architettura gotica]]. Nel protogotico si assiste all'introduzione, nelle mura di ancora elevato spessore degli edifici religiosi europei, dei primi ballatoi nella parte più alta delle [[Navata|navate]], in cui si stagliano grandi finestre e vetrate per consentire il passaggio più ampio della Luce. Componente fondamentale è il graduale passaggio, sempre nel XII secolo, dal sistema di copertura a [[capriata|capriate]] semplici o [[volta a botte|volte a botte]] alle [[volta a crociera|volte a crociera]], trattate in modo sempre più complesso. All'interno dell'edificio, l'elemento di innovazione e di grandiosità rispetto al passato è caratterizzato dal [[coro (architettura)|coro]], in cui tutte le caratteristiche architettoniche sono enfatizzate per raccontare il soprannaturale e la natura sacrificale del rito della messa.
 
Si può osservare come molti degli elementi caratteristici dell'architettura gotica non portino in sé particolari segni di cambiamento radicale rispetto al passato. Le prime manifestazioni dell'architettura gotica, interpretabili come eredità diretta dell’architettura romanica, ricorrono soprattutto all'utilizzo di elementi costruttivi in maniera nuova, piuttosto che a elementi costruttivi nuovi. Già nell'[[architettura normanna]], a cavallo del 1100, si manifestano elementi che precorrono il gotico. Così, per esempio, nella [[Chiesa_di_Santo_Stefano_(Caen)|chiesa di Santo Stefano]] a [[Caen]], in [[Normandia]], in un contesto ancora romanico le preesistenti [[volta a botte|volte a botte]] vengono sostituite nel 1115 da [[Arco_(architettura)#Arco_a_sesto_acuto|volte ogivali]].
 
Un utilizzo cosciente e sistematico dell'arco a sesto acuto e del sistema costruttivo ad esso collegato si verifica per la prima volta nella prima metà del XII secolo nell'area di [[Parigi]]<ref> ''La cattedrale Gotica: Spirito e struttura della più grande opera d'arte della città occidentale'' di Ivo Tagliaventi, casa Editrice Alinea, 2009, Firenze </ref>, in particolare con la ricostruzione del coro della [[basilica di Saint-Denis]] (1135-1145). In questa fabbrica vengono presentati gli elementi fondanti dell''opus Francigenum'', che rappresentano il cuore di quella che sarà indicata come arte gotica: l’[[arco acuto]] o a [[ogiva]], la [[volta a ogiva]] costolanata, l’arcol’[[arco rampante]], i [[pinnacoli]] e il sistema ingegneristico che lega questi elementi per snellire le murature, portando i carichi all'esterno, e consentendo un loro maggiore innalzamento<ref> Grodecki: ''Architettura Gotica'' </ref>. Su tutto emerge l’equilibrato studio della statica e della distribuzione dei pesi, sinonimo di evoluzione della tecnica di costruzione, che ha reso possibile che questi elementi potessero poggiare su altissime mura poco spesse e con ampie vetrate per innalzare e avvicinare simbolicamente l’uomo a Dio e far entrare la luce di Dio nelle abbazie del tempo.
 
Circa nello stesso periodo viene compiuta un'operazione simile con la realizzazione del nuovo coro del [[Priorato_di_Saint-Martin-des-Champs|Priorato di San Martino]] a Parigi, che presenta forti analogie con il coro di Saint Denis. Appena dieci anni dopo, nel 1145, circa, hanno inizio i lavori di ricostruzione della [[cattedrale di Noyon]] in [[Piccardia]], che era stata gravemente danneggiata da un incendio. Anche in questo caso la parte più antica è l'[[abside]]. Nel 1185 erano utilizzabili il coro, il [[transetto]] e l'ultima campata della navata principale<ref>{{cita web |url=http://noyon.paroisse.net/la-cathedrale-et-nos-eglises/un-peu-dhistoire |lingua=fr |titolo=Un peu d'histoire - La Cathédrale Notre-Dame de Noyon |sito=Paroisse Saint Eloi du Noyonnais |accesso=24.04.2017}}</ref>, di nuovo calibrati sulle linee innovative di Saint Denis.
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Tentando di individuare e datare il punto di partenza di questa nuova fase della storia dell’arte e dell’architettura, non è sbagliato considerare che il suo avvio fu stimolato da una precisa accezione spirituale e religiosa. Dalle analisi delle fonti dell'epoca, che dobbiamo principalmente ai cronisti monastici e agli abati (l’abate Suger in Francia, Leone Marsicano<ref>''Scriptum consecrationis ecclesiae sancti Dionysii'' di cui si conserva una copia manoscritta nella Biblioteca Apostolica Vaticana (Codice Reg. Lat. 571. Le citazioni dalle opere di Sugero sono tratte dai due volumi delle edizioni Les Belles Lettres, Paris 2001)</ref> dell'Abbazia di Montecassino in Italia, [[Gervasio di Canterbury]], monaco in Inghilterra, ecc.), si assiste a una temperie culturale diversa e rinnovata rispetto al passato. I centri del protogotico, tra cui Parigi, [[Laon]], [[Chartres]], [[Reims]], diventano culla ed espressione della cosiddetta "Rinascenza del XII secolo", che abbraccia anche la letteratura e la filosofia<ref>Vinni Lucherini: ''Il gotico è una forma di rinascenza?'' Analisi di un concetto di stile attraverso gli scritti dell’abate Suger </ref>.
 
Nelle opere di ricostruzione di ambienti ecclesiastici, l'''architectus'' si concentra su alcuni elementi ben precisi, i cori come centri liturgici, le facciate con le loro decorazioni e le pareti con grandi aperture per la luce. Il tema della luce diventa a tutti gli effetti l’elemento caratterizzante questi nuovi costruttori, che in alcuni casi, come Suger di Saint Denis, sono anche cronisti e committenti. Si arriva ad un'interpretazione metafisica della luce come elemento portatore di trasparenza e chiarificazione strutturale per la manifestazione dei principi di fede<ref>''Sugero e la luce mirabile'' di Paolo Portoghesi da L’Osservatore Romano del 19 novembre 2009</ref>. Le prime cattedrali ricostruite di questo periodo esaltano il principio delle semplificazioni, delle unità compatte e delle proiezioni longitudinali e verticali. Si soddisfano nuove esigenze di visibilità derivate dal [[rito romano]] dell'elevazione eucaristica, introdotto intorno alla fine del XII secolo, una sorta di comunione per visione attuata attraverso una diretta e coinvolgente partecipazione dei fedeli.
 
==Note==