Romano Prodi: differenze tra le versioni

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All'evento hanno fatto seguito numerose critiche sollevate dall'opposizione, anche a riguardo dello stesso D'Alema - il quale, il giorno precedente, aveva dichiarato che un voto contrario al Senato sulla politica estera avrebbe costretto il governo alle dimissioni. Prodi si è così recato al [[Palazzo del Quirinale]] e ha rimesso il proprio mandato nelle mani del [[Presidente della Repubblica Italiana|presidente della Repubblica]] [[Giorgio Napolitano]].
 
Quest'ultimo, dopo le formali consultazioni come da prassi costituzionale, il [[24 febbraio]] ha rifiutato le dimissioni di Prodi, rinviando il Governo alle Camere per il voto di fiducia. Il [[28 febbraio]] il Senato, con 162 voti a favore e 156 contrari, ha rinnovato la fiducia al governo Prodi. Determinante è stato, in questo caso, il passaggio alla maggioranza del senatore [[Marco Follini]].
 
La crisi di governo si è definitivamente chiusa il [[2 marzo]] seguente con il voto di fiducia alla [[Camera dei deputati|Camera]], con 342 voti a favore, 253 contrari e due astensioni.