Villa Arduino: differenze tra le versioni
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== Caratteristiche ==
L'edificio si sviluppa su quattro piani fuori terra e sorge sull'asse di [[corso Lecce]], in corrispondenza dell’incrocio con via Michele Lessona.
Villa Arduino, che nel progetto originario presentava facciate più movimentate, sfrutta strategicamente la posizione angolare per farne il suo imponente ingresso padronale composto da un primo volume che avanza sino a filo strada e ingloba un portale di ingresso caratterizzato da un portico con due archi laterali che fiancheggiano un grande arco a tutto sesto che conduce all'ingresso principale dell'edificio.
Attorno a questo principale corpo angolare si articolano le due ali laterali dell’edificio, le cui facciate sono interamente percorse da un ciclo di affreschi
Le ali laterali dell'edificio ospitano un giardino piantumato antistante e sono costituite dalla palazzina a due piani a struttura mista di muratura e cemento armato, con parziali sopraelevazioni a forma di torre che ospitano il terzo e quarto piano, caratterizzate da un’alternanza di bifore, trifore, finestre con arco a sesto acuto e l'arco a tutto sesto strombato che incornicia la grande vetrata principale che affaccia sul terrazzo sovrastante il portale di ingresso angolare.<ref>{{Cita|AA.VV. 1928|p. 14}}.</ref><ref>{{Cita|M. L. Pistoi, 1969|pp. 21-23}}.</ref> L’edificio prevede a sinistra dell’ingresso pedonale e del passo carrabile presenti su via Michele Lessona, l’appartamento del custode. Alla sua destra vi è l'ala dell'edificio padronale in cui originariamente erano ospitati gli uffici del cavalier Arduino con gli annessi locali per i disegnatori, la segreteria e l’amministrazione;<ref>{{Cita|B. Coda N., R. Fraternali, C. L. Ostorero, 2017|pp. 11-18}}.</ref> essa è caratterizzata da un portico con volte a crociera e dal varco che conduce all'ampia corte interna, dove trovano posto un magazzino e un’autorimessa.<ref>{{Cita|AA.VV. 1928|p. 14}}.</ref><ref>{{Cita|M. L. Pistoi, 1969|pp. 21-23}}.</ref> Il piano superiore era invece originariamente destinato interamente all’abitazione della famiglia Arduino.<ref>{{Cita|B. Coda N., R. Fraternali, C. L. Ostorero, 2017|pp. 11-18}}.</ref>
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