Gruppo Bande Amhara: differenze tra le versioni
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[[File:Gruppo Squadroni dell'amhara.jpg|thumb|right|Cartolina celebrativa del Gruppo Squadroni Amhara]]
[[File:Guillet - Squadroni Amhara 1940.jpg|thumb|right|[[Amedeo Guillet]] alla guida del suo Squadrone]]
Il '''Gruppo Bande a Cavallo Amhara''', o '''Gruppo Squadroni Amhara''', fu una formazione militare di [[cavalleria]] (uno [[squadrone]]) del [[Regio Esercito]] [[italia]]no composta di appartenenti all'[[etnia]] [[Etiopia|etiope]] [[Amhara (popolo)|Amhara]] (nonché di elementi di provenienza [[eritrea]] e [[yemen]]ita)<ref name=mae>[http://www.esteri.it/MAE/IT/Approfondimenti/2009/20090204_AmbGuillet.htm Fonte], da esteri.it</ref> e costituita fra il [[1º luglio]] [[1938]]<ref>Così in materiale celebrativo: [[:File:Gruppo Squadroni dell'amhara.jpg|immagine]]</ref> ed il [[febbraio]] [[1940]]<ref name=mae /> nei [[territorio|territori]] [[colonialismo|coloniali]] dell'[[Africa Orientale Italiana]] per iniziativa del [[Duca d'Aosta]]. Il gruppo, forte di 1700 uomini, fu affidato al comando del [[tenente]] [[Amedeo Guillet]], noto come il ''Comandante Diavolo'', il quale aveva avuto l'idea di arruolare<ref>Disobbendendo alla direttiva che imponeva di giustiziare gli indigeni che opponevano resistenza all'invasione italiana; [http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/stampa/stampaPuntata.aspx?id=524 fonte: "La storia siamo noi"]</ref> i più valenti fra gli uomini del [[negus]] [[Haile Selassie I]], che si opponeva in armi all'occupazione.
Allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] il Gruppo fu assegnato alle zone d'operazioni fra l'Eritrea e l'Etiopia e si distinse nei prodromi della cosiddetta [[Battaglia di Agordat]], durante i quali ebbe uno scontro a [[Cheren]] con truppe della "[[Gazelle Force]]<ref>IV e V Divisione indiana</ref>" dell'[[esercito britannico]], composte in parte rilevante da uomini [[india]]ni di etnia [[Sikh]]<ref>[http://www.esteri.it/MAE/IT/Approfondimenti/2009/20090204_BioGuillet.htm Fonte]</ref>; l'azione, finalizzata a ritardare l'inseguimento delle truppe italiane in [[ritirata]], consistette in una grande carica di cavalleria in due tornate. Nella prima furono circa 60 i cavalli impegnati, che attaccarono presentandosi in formazione estesa, tutti l'uno a fianco all'altro, sparando e lanciando [[
Dopo i due assalti, definiti nel [[bollettino di guerra]] britannico "il più brillante e temerario episodio di questa campagna"<ref>Fonte: [[Indro Montanelli]], [[Corriere della Sera]], [http://archiviostorico.corriere.it/1997/febbraio/16/Amedeo_Guillet_come_Primula_Rossa_co_0_9702166439.shtml disponibile online su corriere.it]</ref>, complessivamente 179 cavalieri (fra cui il tenente Togni) restarono uccisi, circa 260 feriti, mentre i cavalli uccisi furono 89 e quelli feriti 68<ref name=mockler />.
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