Francesco Pandone

nobile e condottiero italiano
Versione del 1 dic 2019 alle 22:57 di Davipar (discussione | contributi) (Aggiunto sezione "Ascendenza" ed effettuato delle correzioni)

Francesco Pandone (1384aprile 1457) è stato un condottiero italiano.

Francesco Pandone
Conte di Venafro
Stemma
Stemma
TrattamentoConte
Altri titoliSignore di Ailano, Bojano, Cerro al Volturno e Prata Sannita
Nascita1384
Morte1457
DinastiaPandone
PadreCarlo Pandone
MadreMaria Capuano
Consorte? Carafa
FigliCarlo
Ippolita
Altobella
Polissena
Pandolfo
Galeazzo
Palamede (naturale)
ReligioneCattolicesimo
Francesco Pandone
Nascita1384
Morte1457
Dati militari
Paese servito Regno di Napoli
Regno d'Aragona
Forza armataMercenari
GradoCondottiero
BattaglieAssedio di Gaeta e battaglia di Ponza (1435) ed altre
voci di militari presenti su Wikipedia

Fu conte di Venafro e signore di Ailano, Bojano, Cerro al Volturno e Prata Sannita.

Biografia

Diseredato dalla madre Maria Capuano a favore dei tre fratellastri Niccolò, Antonello e Jacopo, figli di Filippo Sanframondo, mutò partito e combatté gli Angioini sotto gli Aragonesi di Alfonso V d'Aragona.

Nel 1435 prese parte alla battaglia navale di Ponza. Venne catturato e condotto prigioniero fino a Milano, dove fu fatto liberare dal duca Filippo Maria Visconti. L'anno successivo mutò nuovamente partito e, sotto Jacopo Caldora, fronteggiò gli Aragonesi. Dopo aver ottenuto la contea di Venafro dagli Aragonesi, tornò a servirli, scatenando l'ira del Caldora, che l'attaccò a più riprese. Giunse poi in soccorso degli abitanti di Prata Sannita, i quali erano vessati dai suoi fratellastri, schierati con gli Angioini. Nel 1437 espugnò Bojano, scacciando la madre dal feudo.

Morto il Caldora verso la fine del 1439, si impadronì di alcuni suoi feudi. Si diresse poi ad assediare Carpinone, feudo del figlio Antonio Caldora; respinto, conquistò alcuni feudi circostanti.

Nel 1442 prese parte alla cerimonia di incoronazione di Alfonso V d'Aragona, divenuto Re del Regno di Napoli.

Nel 1451 fu scomunicato da Papa Niccolò V poiché parte delle terre di cui è signore un tempo appartenevano all'Abbazia di San Vincenzo al Volturno; decise quindi di accordarsi col pontefice, ottenendo anche il feudo di Cerro al Volturno.

Francesco Pandone morì nell'aprile 1457.

Ascendenza

Francesco Pandone Padre:
Carlo Pandone
Nonno paterno:
Carlo Pandone
Bisnonno paterno:
Francesco Pandone
Bisnonna paterna:
Francesca d'Evoli
Nonna paterna:
Caterina Sanframondo
Bisnonno paterno:
?
Bisnonna paterna:
?
Madre:
Maria Capuano
Nonno materno:
?
Bisnonno materno:
?
Bisnonna materna:
?
Nonna materna:
?
Bisnonno materno:
?
Bisnonna materna:
?

Discendenza

Francesco Pandone sposò una dama della casata dei Carafa, da cui ebbe Carlo, Ippolita (che sposò Raimondo Della Leonessa), Altobella (che sposò Luigi Di Capua, 5º conte di Altavilla), Polissena (che sposò Antonio Di Sangro), Pandolfo e Galeazzo. Ebbe inoltre un figlio naturale, Palamede.[1][2]

Note

  1. ^ Francesco Pandone, conte di Venafro.
  2. ^ Scipione Ammirato, Delle famiglie nobili napoletane, vol. 2, Firenze, 1651, p. 66.

Bibliografia

Collegamenti esterni

  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Biografie