Lecco
| Lecco comune | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Regione | |
| Provincia | |
| Amministrazione | |
| Sindaco | Virginio Brivio (PD) dal 29-3-2010 |
| Territorio | |
| Coordinate | 45°51′00″N 9°24′00″E |
| Altitudine | 214 m s.l.m. |
| Superficie | 45 km² |
| Abitanti | 48 114[1] (31-12-2010) |
| Densità | 1 069,2 ab./km² |
| Frazioni | Falghera, Malnago, Versasio, Piani d'Erna, Pradello, Pian dei Resinelli |
| Comuni confinanti | Abbadia Lariana, Ballabio, Brumano (BG), Erve, Galbiate, Garlate, Malgrate, Mandello del Lario, Morterone, Pescate, Valmadrera, Vercurago |
| Altre informazioni | |
| Cod. postale | 23900 |
| Prefisso | 0341 |
| Fuso orario | UTC+1 |
| Codice ISTAT | 097042 |
| Cod. catastale | E507 |
| Targa | LC |
| Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
| Nome abitanti | lecchesi |
| Patrono | san Nicolò |
| Giorno festivo | 6 dicembre |
| Cartografia | |
| Sito istituzionale | |
Lecco (pronuncia neutra [ˈlekːko][3]; pronuncia locale [ˈlɛˑkko][4]; Lècch [ˈlɛkː] in dialetto lecchese[5][6]) è un comune italiano di 48.114 abitanti.[1]
Capoluogo dell'omonima provincia in Lombardia, istituita nel 1992 dopo il distacco di 84 comuni dalla provincia di Como e di 6 da quella di Bergamo, la città è situata sul ramo orientale del lago di Como sulla sponda sinistra del fiume Adda, tra i monti della Grigna e del Resegone. Da sempre città di grande richiamo per pittori, letterati e scienziati a partire da Leonardo da Vinci che, dopo aver indagato sui segreti geologici e studiato progetti per un canale navigabile verso il Lambro, si dilettò a riprodurre schizzi delle Grigne e della stessa conca di Lecco, da Stendhal ma soprattutto da Alessandro Manzoni vissuto qui fino all'adolescenza. La città, di fatto, è nota per la proposta dell'itinerario Manzoniano sulle tracce dell'ispirazione letteraria del grande romanziere milanese che qui ambientò I promessi sposi.
Geografia fisica
Territorio
Lecco sorge su un deposito alluvionale, in una conca delimitata dalle Prealpi ad est e dal lago Lario nel suo tratto terminale del suo ramo orientale a ovest, nel punto in cui il Lario finisce e l'Adda riprende il suo corso per poi riallargarsi nel Lago di Garlate. Il territorio cittadino è solcato da tre torrenti principali, il Gerenzone, il Caldone e il Bione. Le montagne che circondano la conca naturale dove si adagia l'abitato sono: a nord il Monte Coltignone (anche chiamato San Martino), a est il Monte due Mani, il Pizzo d'Erna e il Resegone, a sud il Magnodeno. A ovest, sulla riva destra dell'Adda si trova il Monte Barro. Sull'Adda nei pressi del ponte Azzone Visconti si trova la piccola Isola Viscontea.
Il territorio comunale ha una distribuzione altimetrica molto variabile; essa infatti varia dai 198 metri s.l.m. nella zona a lago sino alla quota massima di 1875 metri s.l.m. del Monte Resegone e ciò offre alla città tre ambiti diversamente caratterizzati sia a livello morfologico che climatico dovuti appunto all'ambito montuoso, a quello lacuale e al terzo di collegamento tra la fascia montuosa e quella lacustre.
Morfologicamente il territorio lecchese è il risultato delle numerose glaciazioni che hanno colpito il pianeta, circostanza ben evidente nell'aspetto delle montagne circostanti, una su tutte la Grigna, che mostrano tutte le caratteristiche dell'escavazione glaciale.
Idrografia
L'idrografia lecchese è costituita principalmente dal tratto del fiume Adda in uscita dal ramo orientale del Lago di Como. Vi scorrono inoltre una serie di torrenti, con relativi affluenti, che hanno origine nella fascia montuosa che sovrasta la città. Essi sono interessate da diffusi fenomeni franosi e quindi soggette a particolare erosione del corso, presentano un corso relativamente breve e, con uno scorrimento prevalentemente da Nord-Est a Sud-Ovest, sfociano tutti nel golfo di Lecco o nel Lago di Garlate. Da nord a sud troviamo il torrente Val Cascee; il torrente Gerenzone che sorge a quota 1870 metri s.l.m. e scorrendo per poco più di 4 km ha dato vita per molti anni, grazie ai suoi sfioratoi e al suo ripido corso, a convogliare l'acqua in tratti di rogge e a cascatelle utili al lavaggio e al pescaggio delle ruote dei magli i quali man mano coprivano l'intero corso del torrente facendo sorgere sulle sue rive fabbriche metallifere facendo sviluppare al contempo i quartieri alti di Lecco tra cui Malavedo e Laorca, in passato vera patria dei lavoranti del ferro, quei ferascét o tirabagia che sono la fama della città. Esso riceve nel suo breve percorso i torrenti Valle Calolden, Val di Streciura, Val Pozza e il Valle Spesseda; il torrente Val Nera, il torrente Caldone che sorge a quota 2177 metri s.l.m. si sviluppa per circa 7,5 km. Possiede quattro affluenti: il Varigione, il Valle del Pieno, il Val Boazzo e il Grigna tutti immissari nel Lago di Lecco. A partire però dal 1965 fu quasi interamente coperto per creare un viale di circonvallazione. Nel Lago di Garlate, invece, sfociano il torrente Bione che nasce a quota 1875 metri s.l.m. e, col suo affluente Valle Comera, percorre il suo tragitto per 4 Km; il torrente Tuf; il torrente Cif col suo affluente Valle Ibraula; il torrente Valle di Culigo, il Merla e il Roggia Fornace Lansera. Nel tratto sud-orientale scorre per un certo tratto il torrente Valle Galaveso.
Orografia
La conca nella quale giace Lecco è circoscritta, a Nord, a Est e a Sud-Est, da una catena montuosa di notevole altezza, calcarea e dolomitica, dominata dal celebre Resegone e dal gruppo delle Grigne, ad Ovest e delimitata dai rilievi collinosi della Brianza nord-orientale che culminano nel monte Barro. Lecco è più propriamente così delimitata: a Nord si innalza il massiccio del Monte Coltiglione, prevalentemente di calcare e dolomia di Esino, affacciando direttamente sulla conca cime meno elevate, come il Monte San Martino, il Monte Melma e il Monte Albano. A Est il gruppo del Resegone, che, con i suoi 1875 metri s.l.m. domina la città chiamato così a causa dei suoi molteplici denti rocciosi che, visti dall'abitato, lo fanno assomigliare ad una sega di gigantesche dimensioni, il Monte Serada, che domina imponente con le sue propaggini, che sono i Piani d'Erna e il Palo. A Sud-Est, oltre Maggianico, la maggiore elevazione è rappresentata dal Pizzo e dal Magnodeno. A Ovest si elevano i rilievi collinari estremi della Brianza nord-orientale, che culminano nel Monte Barro nel quale è sorto l'omonimo parco regionale a tutela della flora e fauna che custodisce.
Clima
Il territorio di Lecco risulta ben riparato dalle catene montuose, e dal punto di vista climatico,
gode dei benèfici influssi delle acque del lago e del soffio della Breva, il vento che soffia da sud fra le le 10 e le 18 nelle ore pomeridiane. Nell'insieme essa gode di un clima continentale, solitamente accompagnato da un alto tasso di umidità, mitigato appunto dai suoi venti presentando inverni non particolarmente rigidi ed estati piuttosto gradevoli fermo restando che nel territorio comunale si registrano notevoli differenze termiche nei valori minimi tra i quartieri, sia per l'altidudine sia per l'esposizione o meno alle brezze del lago. Altro vento che soffia in città è il Tivano che spira dalla Valtellina da nord-est tutto l’anno nelle prime ore del mattino, dalle 6 alle 10 ma la sua totale assenza indica l’avvicinarsi del brutto tempo. Questi due venti in passato venivano sfruttati per la navigazione: i barcaioli discendevano verso sud nelle prime ore del mattino e risalivano le acque del Lario nelle ore pomeridiane. Dalle valli che sboccano sul lago soffiano all’improvviso le varie montive, brezze che nelle giornate estive attenuano gradevolmente la calura ma, durante i temporali possono essere anche molto violenti e forti. Altro vento poco noto ma assai violento con raffiche intorno ai 40/60 Km/h è il Ventone che soffia dalla Valchiavenna all'improvviso solitamente in primavera. Quasi inesistente in città la nebbia che caratterizza invece la vicina pianura padana, già in parte presente oltre le colline della Brianza in alcune occasioni. La neve è abbastanza frequente, pur discontinua a seconda degli inverni, con valori di nevosità media annua che si differenzia molto procedendo verso le localitè site in collina come Bonacina, Malavedo e Laorca. La piovosità è abbastanza elevata con una media annua di circa 1500 mm e presenta un' importante esposizione a fenomeni di tipo temporalesco. Le ultime grandi nevicate risalgono al 14 Dicembre 2012, al 17 Dicembre 2010, al 21-22 Dicembre 2009, al 2 Febbraio e 6-7 Gennaio 2009, al 26, 27 e 28 Gennaio 2006 e al 18 Gennaio 2005; piuttosto rilevante la nevicata che ha interessato buona parte della regione tra la fine di Gennaio e l'inizio di Febbraio 2012, non per la quantità ma per il manto nevoso rimasto al suolo a lungo a causa delle bassissime temperature registrate (con valori minimi sino a -15 °C nella Brianza e Valsassina e valori massimi sotto lo zero anche in centro per circa una settimana).
La dolcezza del clima e la buona esposizione al sole in passato favorì l’agricoltura, infatti vi si produceva olio e vino ed erano molto apprezzati fichi, noci, noccioli e castagne.
A Lecco è attiva una stazione meteorologica collegata ad una rete di rilevamento di carattere regionale.[7]
| LECCO | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
| T. max. media (°C) | 6 | 8 | 12 | 16 | 21 | 25 | 28 | 27 | 23 | 18 | 11 | 6 | 6,7 | 16,3 | 26,7 | 17,3 | 16,8 |
| T. min. media (°C) | −2 | 0 | 3 | 7 | 11 | 14 | 17 | 17 | 14 | 9 | 4 | −1 | −1 | 7 | 16 | 9 | 7,8 |
| Precipitazioni (mm) | 71 | 64 | 83 | 89 | 127 | 113 | 110 | 129 | 94 | 109 | 111 | 56 | 191 | 299 | 352 | 314 | 1 156 |
| Giorni di pioggia | 6 | 6 | 8 | 9 | 12 | 10 | 7 | 9 | 7 | 7 | 8 | 6 | 18 | 29 | 26 | 22 | 95 |
| Eliofania assoluta (ore al giorno) | 3,4 | 3,8 | 4,7 | 5,5 | 5,5 | 6,8 | 7,9 | 7,1 | 5,7 | 4,6 | 3,0 | 3,1 | 3,4 | 5,2 | 7,3 | 4,4 | 5,1 |
| Vento (direzione-m/s) | NNE 5,1 | NNE 4,3 | NNE 4,5 | NNE 4,3 | NNE 5,9 | NNE 5,2 | NNE 5,5 | NNE 5,4 | NNE 6,1 | NNE 4,8 | NNE 5,3 | NNE 5,6 | 5,0 | 4,9 | 5,4 | 5,4 | 5,2 |
Storia di Lecco
Epoca Celtica e Romana
La storia di Lecco è molto antica, recenti scavi dei Musei Civici di Lecco hanno portato alla scoperta di un villaggio della Cultura di Golasecca (Prima Età del Ferro) alla Rocca di Chiuso. L'orizzonte cronologico va dal IX secolo a.C. al IV secolo d.C. Quindi l'isediamento dei Celti golasecchiani nella zona precede di oltre 4 secoli l'arrivo dei Celti La Tène da oltralpe e numerosi ritrovamenti archeologici testimoniano la presenza della cultura di Golasecca e di La Tène nella zona (Olate di Lecco, Valsassina). Nel 2005 ai Piani d'Erna gli scavi dei Musei Civici di Lecco e della Università di Bergamo hanno portato alla luce il più antico sito di produzione metallurgica dell'intero arco alpino (II secolo a.C. - I secolo d.C.). I resti di forni fusori e di scorie di lavorazione comprovano che questa attività, che sarà poi per duemila anni tradizionale per Lecco, era allora già fiorente. Probabilmente celtico anche il toponimo Lecco che si collega a Lech o Loch e cioè lago, come ancora oggi in numerosi dialetti e toponimi di origine celtica (Irlanda, Scozia, Galles, Bretagna, Galizia). I ritrovamenti archeologici d'Età romana sono tanto scarsi e sporadici da far escludere l'esistenza, all'epoca, di un abitato di una certa consistenza. Questo tende ad escludere l'ipotesi paventata da alcuni storici che hanno individuato in Lecco la città romana fondata nel 95 a.C. da Licinio Crasso nell'area lariana. Anche la principale arteria militare proveniente da Aquileia, attraverso Bergamo, diretta a Como, non transitava da Lecco ma più a sud, sul ponte romano di Olginate. Il castrum del colle di Santo Stefano, individuato da Bognetti, e sul quale condusse i primi scavi archeologici il padre di Alessandro Manzoni, Pietro, risale al periodo Tardoantico -Altomedivale e faceva parte delle possenti fortificazioni del limes, poste a difesa di Mediolanum, che circondavano tutto il Lario Orientale da Monte Barro a Lavello.
Il medioevo
Durante l'alto medioevo la zona dei dintorni di Lecco acquista una notevole importanza militare. Punto nodale di diverse vie che mettevano in comunicazione l'attuale Lombardia con i territori d'Oltralpe, la regione diviene teatro di scontri e decisive battaglie, come è dimostrato dall'improvvisa scomparsa dell'importante fortificazione dei Goti sul Monte Barro, dove gli scavi archeologici hanno messo in luce i resti di un castello del VI secolo, del quale sono stati riconosciuti un'area abitata ai Piani di Barra ed un sistema difensivo tra l'Eremo ed il versante sud-orientale del monte. Il sistema fortificato di Lecco (Castrum Leuci) diventa sede, con i Carolingi, di un importante Comitato affidato alla famiglia degli Attonidi. Nel 960 l'ultimo di questi conti fu privato del potere dall'imperatore Ottone I e Lecco fu sottoposta alla signoria dell'Arcivescovo di Milano. La signoria arcivescovile su tutte le terre orientali del Lario durerà per molti secoli. Per tutto il medioevo il nome di Lecco non indica un particolare centro abitato, ma comprende tutta la zona tra il lago e la Valsassina. Lecco era un abitato policentrico, in cui i vari rioni erano strettamente interdipendenti, ognuno con una specializzazione funzionale ed economica.
Il periodo Comunale
Nel 1117 scoppiò una lunga guerra, durata 10 anni, che vide contrapposti molti paesi dei laghi di Como e di Lugano contro Milano, di cui Lecco era alleata. I lecchesi presero parte allo scontro e nel marzo del 1125, con una flotta di oltre 30 navi (15 cocche e 21 galee dotate di cannoni a lunga gittata), assediarono Como e la incendiarono. Le cronache dell'epoca redatte dai monaci cistercensi (antenati dei fondatori dell'Abbazia di Piona) censirono oltre 3500 comaschi uccisi nell'assedio. I rapporti con Milano rimasero però sempre molto tesi finché si arrivò alle armi. Dopo alterne vicende si raggiunse la pace nel 1219 e, nel 1224, si ottenne il riconoscimento di alcuni diritti dei lecchesi. Nel tentativo di affrancarsi dal dominio milanese, durante la contrapposizione tra Milano e l'imperatore Federico II - nipote del Barbarossa - Lecco sostenne quest'ultimo, ma alla sua morte i milanesi attaccarono il castello che sorgeva sulla collina di S. Stefano e nel 1250 lo rasero al suolo. Successivamente Lecco rimase coinvolta nelle lotte tra le potenti famiglie milanesi dei Visconti e dei Torriani, questi ultimi proprietari dei territori valsassinesi. Le lotte portarono Matteo Visconti a distruggere il borgo dando ordine che non risorgesse mai più (1296). Nonostante la distruzione Lecco venne però ricostruita e successivamente riconquistata da Azzone Visconti. Questi fece edificare il ponte tuttora esistente che da lui ha preso il nome e, considerando l'importanza strategica della zona posta al confine con il territorio di Venezia, ne fortificò il borgo. Per tutto il periodo la Comunità Generale di Lecco, che comprendeva tutto l'attuale territorio comunale si eresse a libero Comune con propri Statuti. La Comunità Generale di Lecco, che de facto fu, fino al 1757, un piccolo staterello autonomo (con un proprio diritto civile e penale), ma inserito nel più grande ducato di Milano, era costituito da comuni vicani o vicinie che variarono di numero nel corso dei secoli.
La dominazione Spagnola
Con la caduta del Ducato di Milano Lecco passò alla Spagna, e, sotto Carlo V, venne trasformata in una piazzaforte militare. In questo tormentato periodo si colloca la figura di Gian Giacomo Medici, detto il Medeghino, signore di Musso, un capitano di ventura che dominò la scena lombarda dapprima con azioni piratesche e, successivamente, con una disinvolta e machiavellica condotta politica. Gian Giacomo Medici ottenne il dominio di Lecco, della Valsassina e di parte della Brianza; dominio che perse quando, momentaneamente, questi territori tornarono sotto Francesco Sforza duca di Milano. Il Medeghino passò quindi agli ordini di Carlo V, facendosi onore come condottiero dell'esercito imperiale. Di fatto in questo periodo il potere rimase nelle mani del Patriziato Milanese, secondo la tradizionale politica spagnola che mantenne l'autonomia dei vari Paesi dipendenti dalla Corona di Spagna. L'attività siderurgica continuò a fiorire, anche per l'azione di numerosi mercanti-imprenditori lecchesi, il principale dei quali fu Giacomo Maria Manzoni, il quadrisavolo del romanziere. . In questo periodo si soffrì, come in tutto il milanese, di pestilenze e carestie, che il Manzoni ha mirabilmente descritto nei "Promessi Sposi". Nel 1746 la Lombardia passò agli Asburgo e Maria Teresa d'Austria pose Lecco a capo delle Pievi di Bellano, Mandello, Varenna, Vedeseta e Valsassina.
La dominazione Austriaca
Nel 1784 Giuseppe II del Sacro Romano Impero visita la città e decide la definitiva soppressione della cinta muraria. Con la discesa di Napoleone e la nascita nel 1797 della Repubblica Cisalpina, la Riviera di Lecco si trova a far parte dell'effimero dipartimento della Montagna (del quale Lecco è il capoluogo). Nel 1799 un reparto dell'esercito austro - russo di Suvorov al comando del principe Pëtr Ivanovič Bagration si scontrano a Lecco con i francesi e li sconfiggono. La battaglia apre loro le porte di Milano che cade in loro possesso. L'anno successivo, con il ritorno di Napoleone si ha la Seconda Battaglia di Lecco che è vinta, questa volta, dai francesi. La città è incorporata prima nel Dipartimento del Lario e poi in quello del Serio. Nel 1814, dopo la definitiva sconfitta di Napoleone, l'esercito austriaco riprende possesso del territorio, sopprime ogni istituzione francese e suddivide definitivamente Lecco in tanti piccoli Comuni che verranno riaccorpati solo nel 1923, durante il Ventennio fascista. Il periodo del Regno Lombardo-Veneto conobbe effetti positivi sulla storia di Lecco: in questi anni si collocano numerosi interventi di ammodernamento e sviluppo del territorio, come l'introduzione di una burocrazia efficiente, l' incremento del catasto, introdotto già da Giuseppe II, e lo sviluppo industriale che portarono ad un diffuso benessere; l'industria serica, tradizionale nell'area, venne meccanizzata con l'uso del vapore e crebbe impetuosamente la tradizionale lavorazione del ferro, dando vita a grandi Industrie meccaniche come la Badoni che domineranno il mercato italiano anche per tutto il XX secolo.
Dal risorgimento al dopoguerra
La prima meta del XIX secolo portò Lecco ad essere uno dei cuori pulsanti della cultura italiana: gli Scapigliati, famoso gruppo di letterati milanesi fecero di Maggianico uno dei loro luoghi di ritrovo preferiti. Il fermento culturale del periodo era associato anche al fermento politico, e Lecco ed i suoi abitanti ebbero un ruolo molto importante nel Risorgimento lombardo. Alla notizia dell'insurrezione milanese contro l'Austria – marzo 1848 – fu un prete, don Antonio Mascari, ad incitare alla ribellione dal pulpito. Subito si raccolsero denaro e volontari. Nella notte tra il 18 e il 19 marzo i cittadini assediarono il Commissariato e costrinsero il comandante a cedere le armi ma la rivolta non ebbe comunque successo. Con il decreto 22 Giugno 1848 il governo provvisorio della Lombardia promosse Lecco al rango di città. Nel 59, con la Seconda Guerra d'Indipendenza, Lecco e la Lombardia, furono unite al Regno di Sardegna, primo troncone del Regno d'Italia. Nel '59, tra l'altro, Lecco riebbe il titolo di città. Primo sindaco fu il notaio Francesco Cornelio. Nel 1923 i piccoli Comuni in cui gli austriaci avevano suddiviso Lecco vengono riaccorpati, nel 1928 anche il rione Maggianico è riunito alla città, mentre Malgrate e Pescate, di cui era prevista l'aggregazione, mantengono la loro autonomia. La città in seguito si sviluppò di pari passo con il paese, fu centro di aspre lotte sindacali per il miglioramento delle condizioni negli stabilimenti tessili e dovette pagare un enorme tributo di sangue nel corso delle due guerre mondiali, furono molti i caduti ricordati nei numerosi monumenti presenti in città. Tra il settembre del '43 e l'aprile del '45 Lecco si distinse nella resistenza ed è quindi tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione.
Monumenti e luoghi di interesse
Conta 86 monumenti di rilievo di cui i principali sono: basilica minore romana di San Nicolò, Palazzo delle Paure, Teatro della Società, Palazzo Bovara e la chiesa di Santa Marta. Elenco dei monumenti:
Architetture religiose:
- Beata Vergine Assunta di Versasio
- Beata Vergine del Rosario di Malnago
- Beata Vergine del Rosario di Varigione
- Campanile di San Nicolò
- Cappella dei Morti di Peste
- Immacolata a Germanedo
- Madonna della Rovinata
- San Carlo a Castione
- San Francesco a Falghera
- San Francesco in viale Turati (Cappuccini)
- San Giovanni Evangelista a San Giovanni alla Castagna
- San Giovanni di Laorca
- San Giovanni Battista in Chiuso
- San Giuseppe al Caleotto
- Basilica romana minore Prevositurale di San Nicolò
- Basilica di Nostra Signora della Vittoria
- San Rocco a Barco
- Sant'Antonio a Maggianico
- Sant'Antonio Abate a Malavedo
- Santa Maria Assunta a Chiuso
- Santa Maria Assunta a Rancio
- Santi Gervasio e Protasio a Castello
- Santi Materno e Lucia a Pescarenico
- Santi Nazario e Celso a Castello
- San Bartolomeo detta del Seminario a Castello
- Santuario di Lourdes ad Acquate
Architetture civili:
- Monumento ai Caduti
- Monumento a Cermenati
- Monumento alla Civiltà del Lavoro
- Monumento a don Serafino Morazzone
- Monumento a Garibaldi
- Monumento a Manzoni
- Monumento a San Giovanni Nepomuceno
- Monumento a San Nicolò
- Monumento a Stoppani
- Palazzo Belgiojoso (Castello)
- Palazzo Bigoni
- Palazzo Bovara
- Palazzo della Banca Popolare di Lecco
- Palazzo Falk
- Palazzo delle Paure
- Palazzo Ghislanzoni
- Palazzo Martelli
- Palazzo del Pretorio feudale
- Ponte Azzone Visconti
- Ponte Kennedy
- Ponte Manzoni
- Teatro della Società
- Torre Viscontea
- Vallo delle Mura
- Villa Airoldi
- Villa Berera
- Villa Cima Orio
- Villa Eremo
- Villa Gomes
- Villa Manzoni
- Villa Ponchielli
Luoghi manzoniani
Sono i luoghi, o quello che ne rimane, serviti da ispirazione ad Alessandro Manzoni e citati nell'opera I promessi sposi, spunto per un itinerario storico-letterario-turistico tra le poche parti vecchie della città, risparmiate dall'espansione urbanistica legata allo sviluppo industriale. Alcuni luoghi sono storici, come il convento di Pescarenico o il ponte Azzone Visconti, altri indicati dalla tradizione, come la presunta casa di Lucia Mondella nel quartiere di Olate, il tabernacolo dei Bravi, il Palazzotto di don Rodrigo, la casa del sarto a Chiuso e l'attigua Rocca dell'Innominato. A tutto questo si aggiunge la già citata Villa Manzoni situata nel quartiere Caleotto (oggi Museo civico manzoniano), residenza della sua famiglia nella quale egli visse la sua infanzia, adolescenza e prima giovinezza come lui stesso scrive nell'introduzione del romanzo Fermo e Lucia.
"Il sole non era ancor tutto apparso sull’orizzonte, quando padre Cristoforo uscì dal suo convento di Pescarenico, per salire alla casetta dove era aspettato. È Pescarenico una terricciola, sulla riva sinistra dell’Adda, o vogliam dire del lago, poco discosto dal ponte: un gruppetto di case, abitate la più parte da pescatori, e addobbate qua e là di tramagli e di reti tese ad asciugare." Con queste parole il Manzoni descrive l'abitato di Pescarenico.
Centro storico
Il centro storico si presenta di aspetto prevalentemente ottocentesco. Architetture d'interesse si hanno con la Basilica romana minore di San Nicolò, dedicata al patrono dei naviganti; è la principale struttura religiosa della città. Ha un impianto di tipo neoclassico datole dall'Architetto Giuseppe Bovara nel suo ampliamento. Al suo interno custodisce arredi seicenteschi, una fonte battesimale del 1596 e parti romaniche del secolo XI. Con il suo campanile alto ben 96 metri, è il simbolo della città. Chiamato comunemente Il matitone fu inaugurato la notte di Natale del 1904 ed è tutt'ora uno dei campanili più alti d'Italia. Un'altra struttura religiosa di rilievo è la Chiesa di Santa Marta sita poco distante dalla Basilica nella centrale Via Mascari. Costruita nel Duecento ed inizialmente dedicata a San Calimero, presenta oggi una facciata porticata a vento del Settecento e decorazioni barocche all'interno. La semplice navata con volta a botte è del 1615. Subì un completo restauro nel 2012. Percorrendo la traversa di Via Giuseppe Bovara si giunge nella centrale Piazza XX Settembre, un tempo la piazza grande del borgo dove, fin dal 1149, si svolgeva, il mercoledì e il sabato, il mercato cittadino ora trasferito all'ex scalo merci della Piccola. In questa piazza che si presenta con una struttura particolare, stretta ed irregolare dove le botteghe si allineano sotto i colonnati dei portici non allineati, ricostruiti con sapore neoclassico tra il 1820 e il 1839 partono svariati vicoli che si inoltrano nel cuore pulsante della città: scalinate, san pietrini e statue. I palazzi borghesi che la fiancheggiano offrono balconi e finestre ricche di verde e decori; ad una di esse che conserva ancora la conformazione preottocentesca, una lapide ricorda che lì nacque Antonio Stoppani (1824-1891), geologo naturalista ma anche patriota e letterato. In questo cuore del borgo avevano sede il palazzo del podestà, di cui rimane lo stemma dei Visconti murato sulla casa che fu dogana, ed il castello che aveva come caposaldo il confine verso la Svizzera e la Repubblica di Venezia, ora sovrastato dalla Torre Medievale meglio conosciuta come Torre Viscontea, probabilmente l'edificio lecchese più antico che, insieme al Vallo delle Mura situato nei pressi della stazione, è tutto ciò che rimane dell'insolita cinta di mura di forma triangolare e del castello abbattuti questi ultimi da Giuseppe II nel 1782. La Torre, dopo la restaurazione del 1816, fu utilizzata come carcere e nel 1932, dopo un ulteriore restauro, fu affidata dallo Stato al Comune di Lecco per diventare il Museo del Risorgimento e della Resistenza della città prima e sede di mostre temporanee poi. Durante il periodo della Repubblica Cisalpina, Lecco era la capitale del Dipartimento della Montagna. In questo periodo venne costruito, lungo la zona a lago in un tratto delle vecchie mura, un palazzo per ospitare la sede della Camera del Commercio istituita da Napoleone, lasciando al piano terra, un ampio e luminoso porticato in modo che dalla piazza del mercato, ora XX Settembre, si potesse vedere il golfo. Il palazzo, che non si armonizza con le altre case e la struttura della piazza, è noto come Palazzo delle Paure o nel dialetto lecchese “Palazz di pagur”, perché era il luogo dove si andava a pagare le tasse. La Camera del Commercio venne soppressa dal governo fascista ed il palazzo, divenuto di proprietà dell’Unione Industriali, subì alcune modifiche e, con un ulteriore restauro terminato nel 2012 si è apprestato a divenire una nuova sede museale con mostre fotografiche e temporanee. La piazza, denominata nel 1895 piazza XX Settembre, per un brevissimo tempo, sempre nel periodo fascista prese il nome di “Costanzo Ciano”. Fu totalmente ristrutturata nella pavimentazione e nella discutibile illuminazione nel 2006 dall'allora Sindaco di Lecco Lorenzo Bodega insieme all'attigua piazza Mario Cermenati affacciata sul golfo e da allora furono installate in ognuna delle due piazze fontane futuristiche intervallate dai numerosi caffè, ristoranti e trattorie che si susseguono. Carattere classico lo ha invece la centrale via Cavour, che sfocia ad oriente sulle piazze del Municipio, una volta ospedale costruito dal Bovara nel 1836-1852, oggi Palazzo Municipale con una sobria facciata del 1853 e della stazione ferroviaria tra le prime di Lombardia essendo stata avviata nel 1863; nella stessa piazza si trova Villa Locatelli, equilibrato edificio umbertino oggi sede di rappresentanza della Provincia di Lecco. La via scende dal lato opposto incrociando alla sua sinistra L'Isolago, dal 1984 complesso commerciale di prestigio ma che in passato era sede della filanda Bellingardi, produzione, quest'ultima, assai diffusa nel territorio. Poco a sud si trova la piazza intitolata a Giuseppe Garibaldi, già Piazza del Prato o del teatro, col monumento a lui dedicato eretto nel 1884 da Francesco Confalonieri, secondo in Italia, e chiusa dal Teatro della Società adornata nella volta dalle Età della Vita e affrescata da Orlando Sora nel 1979 risale al 1843 costruita dal già citato Arch. Giuseppe Bovara intervenuto all'impianto quadrilatero della piazza anche per la non realizzata nuova chiesa parrocchiale. Si affacciano sulla piazza anche il palazzo del 1900 che fu costruito da Giuseppe Ongania per ospitare la sede cittadina della Banca d'Italia, successivamente intitolato al senatore Enrico Falk, esso rimase chiuso per anni fino ad ospitare oggi la sede della ConfCommercio e il Palazzo sede della Banca Popolare di Lecco. Rientrano nel centro storico anche la statua di Alessandro Manzoni inaugurata nel 1891 alla presenza di Giosuè Carducci nell'omonima piazza ove lo raffigura in meditazione mentre guarda assorto quel lago che fu la radice del suo amore lombardo ossiso sopra un alto piedistallo decorato da bronzi con le storie dei Promessi Sposi; e l'attigua chiesa di Nostra Signora della Vittoria dove, proseguendo verso sud a breve distanza troviamo un'ulteriore importante testimonianza del glorioso passato della città: il Ponte Azzone Visconti o, meglio noto semplicemente come Ponte Vecchio. Eretto a cavallo fra il 1336 e il 1338, dopo la conquista del borgo nel 1335 da parte di Azzone Visconti, si presenta attualmente assai diverso dall'antico ponte poiché fu progettato come fortezza. In principio era difeso da due torri munite di ponte levatoi posti in corrispondenza delle fortificazioni, di una rocchetta, una torre colombaia per i piccioni viaggiatori, una torre centrale e un’altra torre più grande verso Lecco, mentre le sue due testate erano protette da un rivellino presentando solo otto arcate. Il ponte, simbolo della città di Lecco, è una delle più importanti testimonianze di ingegneria militare dell’epoca ma per accontentare i comaschi, i quali pensavano che causasse una strozzatura del fiume e l’allagamento della loro città, fu scavato e allargato il letto del lago, e nel 1440 fu aggiunta un’ulteriore arcata. Nel 1450 Francesco Sforza portò le arcate a diciotto, ma i comaschi, non ancora contenti, nel 1489 fecero allargare di nuovo il letto del fiume. Si scavò moltissimo materiale il quale, una volta depositato, formò la zona del Lazzaretto. Dopo le guerre combattute dal Medeghino, il ponte era rimasto piuttosto danneggiato, ma nei primi del Seicento era stato ristrutturato su incarico degli Spagnoli. Ospitava anche una propria guarnigione, formata da una ventina di uomini armati di balestra, ed aveva un proprio castellano. Il ponte era anche uno strumento di esazione fiscale; chi vi transitava doveva pagare un pedaggio, che era gestito da un consorzio di una dozzina di comproprietari appaltatori, nobili lecchesi e milanesi, oltre al convento delle benedettine. Un affresco del 1529 che mostra il ponte con queste fortificazioni lo si può trovare esposto al Castello di Melegnano. Al suo fianco sorge la piccola Isola Viscontea, un tempo proprietà privata ma con un recente progetto dell'Amministrazione comunale e dell'Associazione Appello per Lecco si sta cercando di consentire l'accesso al pubblico e lo sfruttamento turistico dell'Isola con proiezioni di film all'aperto e rappresentazioni teatrali.
Società
Agglomerato urbano
Lecco è il centro di un agglomerato urbano che sulla sponda sinistra del Lago di Garlate prosegue con Vercurago, cui segue Calolziocorte; sulla sponda destra dell'Adda comprende Pescate, Garlate, Olginate, Malgrate, Valmadrera e Civate, a nord Ballabio.
La popolazione di questo agglomerato conta più di 107.000 abitanti ed è in costante crescita.
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[8]

La popolazione lecchese dal 2001 ha iniziato a ricrescere leggermente e al 1 gennaio 2011 conta 48.114 abitanti. I dati del 2011 si riferiscono all'ultimo censimento ISTAT.
Etnie e minoranze straniere
La popolazione straniera residente al 1º gennaio 2009 è di 3.637 residente pari al 7,65% degli abitanti.[9]
Gli stranieri residenti nel comune di Lecco sono 4 388 (al 31 dicembre 2010). Provengono in particolare dall'Europa dell'est, dal Nord Africa e dall'Africa Nera. In totale sono 1.532 gli Africani residenti a Lecco. I dieci gruppi più consistenti di residenti stranieri sono i seguenti:
| Pos. | Cittadinanza | Popolazione |
|---|---|---|
| 1 | Albania | 409 |
| 2 | Romania | 309 |
| 3 | Marocco | 300 |
| 3 | Serbia | 272 |
| 5 | Moldavia | 257 |
| 6 | Senegal | 254 |
| 7 | Costa d'Avorio | 245 |
| 8 | Perù | 195 |
| 9 | Ucraina | 162 |
| 10 | Cina | 124 |
Lingue e dialetti
A Lecco si parla una declinazione del dialetto lombardo occidentale (parlato nelle province di Lecco, Como, Varese, Sondrio, Monza e Brianza, Milano, Lodi e nel Canton Ticino) appartenente al ceppo linguistico gallo-italico.
Tradizioni e folclore
Cannonata delle ore 12
E' un colpo di cannone sparato a salve che viene sparato nella zona di Sant'Ambrogio a Maggianico per scandire lo scoccare del mezzogiorno e non è difficile sentirlo distintamente fra i quartieri di Belledo e Pescarenico oltre a Maggianico.
Mercatini della Domenica
Ogni prima domenica del mese nell'area della Piccola, nei pressi del centro cittadino si svolge un mercatino del collezionismo, antiquariato, modernariato, artigianato e hobbistica di vario genere. Ogni seconda domenica nella centrale Piazza XX Settembre e sul lungolago è il mercatino del piccolo artigianato creativo locale a farla da padrona chiamato Chi Cerca Trova. Nell'ultima domenica del mese, ad esclusione di Luglio e Dicembre, sempre nell'area della Piccola chiunque può partecipare da protagonista nel mercatino delle pulci Vendo Compro Baratto.
Carnevalone di Lecco
Nel mese di Febbraio, sin dal 1873, in occasione del Carnevalone di Lecco si ha la consueta incoronazione di Re Resegone e Regina Grigna consegnando loro le chiavi della città da parte del Sindaco dando il via al folclore che raggiunge il suo apice, secondo il rito ambrosiano quale la città segue, il giorno di Sabato Grasso con il corteo dei carri allegorici per le vie cittadine ed una tradizionale festa in maschera con animazione e musica nelle piazze centrali della città la sera stessa premiando il carro dell'anno.
Sagra de Pescarenech
E' una festa che si svolge nel mese di Luglio coinvolgendo le contrade Biun, Cucagna, Cunvent, Era, Fussaa, Isola, Piscen, S. Ambros e Stradun nella frazione di Pescarenico all'interno dell'oratorio omonimo dove, oltre al servizio gastronomico con specialità di pesce, animazione ed intrattenimanto musicale, si svolgono i Tornei di Green Volley. La sagra nel 2012 ha festeggiato la sua 28° edizione.
Regata dei Batej
Trazionale regata sulle sponde del fiume Adda nel mese di Luglio con imbarcazioni semplici, ognuna di colore diverso, a differenziare le nove contrade della frazione di Pescarenico che si sfidano nella prova più attesa e palpitante della Sagra de Pescarenech ad esclusione della prima edizione; essa è abbinata al Palio delle Contrade e nell’albo d’oro del palio spiccano i nomi della contrada Era, che vinse molte gare tra cui le prime due disputate. Nell’albo d’oro vi sono anche le contrade Sant’Ambros, Fussaa, Stradun e anche un pari merito con Piscen ed Isula. La regata è preceduta dalla regata delle "Lucie", le imbarcazioni tipiche del lago.
Sagra di Sant'Egidio
Piccola sagra che si svolge nel mese di Luglio nella tensostruttura nel campo sportivo del rione di Bonacina; offre un servizio gastronomico, musica e spettacoli dal vivo. Ogni anno richiama migliaia di persone anche per sottolineare il tema della sagra e cioè: «Facciamo festa pro bambini missioni africane». Fra gli eventi in programma, la gara per cercatori di funghi.
Istituzioni, enti e associazioni
Enti e Associazioni
- Circolo Cooperativo "Libero Pensiero"
- Associazione "Cenacolo Francescano"
- Associazione GLBT "Renzo e Lucio"
- Associazione per i Diritti degli Anziani
- Associazione per la Ricerca Neurochirurgica
- Associazione "Corpo Musicale Alessandro Manzoni"
- Associazione "Les Cultures"
- Associazione "Appello per Lecco"
- Accademia Corale di Lecco
Ospedali
Lecco e la sua provincia sono servite da un'azienda ospedaliera principale:
- Ospedale Alessandro Manzoni che fa parte dell'Azienda Ospedaliera "Ospedale di Lecco" che comprende le altre due strutture situate a Merate con il "San Leopoldo Mandic" e a Bellano con il nosocomio "Umberto I" sempre in Provincia di Lecco.
Questo ospedale, sorge nel quartiere di Germanedo dove il comune aveva acquistato nel 1949 Villa Eremo; provvista di vasta superficie agricola ha dato l'impulso per la costruzione del nuovo nosocomio cittadino. Nel 1989 infatti partono i lavori della grande opera inaugurata nel 2000 ed intitolata allo scrittore Alessandro Manzoni. Con i suoi 850 posti letto circa ed una struttura piuttosto moderna, eccelle soprattutto per le sue offerte sanitarie nei reparti di terapia intensiva neonatale; cardiologia abbinata alla cardiochirurgia e le diverse specialità per il trattamento integrato della patologia cardiovascolare; le neuroscienze e la stroke unit per la cura delle malattie cerebrovascolari; l’oncologia medica attestata sugli standard terapeutici più avanzati; l’approccio innovativo in chirurgia e in chirurgia ginecologica; i percorsi riabilitativi impegnativi e specializzati.
Nel 2004 l'ospedale ottiene la certificazione del proprio sistema di gestione per la qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001:2000. Esso appare in un contesto piuttosto limitato per un eventuale futuro ampliamento.[1]
Esistono inoltre diverse cliniche private tra cui quella fondata dal Dott. Giovanni Battista Mangioni ad esso denominata dal 1987 e la Casa di Cura Beato Luigi Talamoni che si trovano entrambe nel centro cittadino. In quest'ultima per anni è stata ricoverata Eluana Englaro, la cui vicenda, a seguito dell'incidente che la costrinse in stato vegetativo, sollevò diverse polemiche mediatiche e politiche a seguito della sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione che la portarono alla morte per volontà della famiglia i quali consideravano le cure come accanimento terapeutico.
Qualità della vita
Secondo l'indagine annuale del quotidiano Il Sole 24 ORE diffusa a fine Novembre 2012 sulla qualità della vita del 107 comuni capoluogo di provincia, Lecco è stata classificata al 57º posto collocandosi dopo Massa Carrara e prima di Vercelli con un punteggio di 508 perdendo ben 17 posti rispetto all'anno precedente. In Lombardia hanno ottenuto un punteggio inferiore solo Pavia, Varese e Lodi. [10]. Nel 2010 era posta al 51° posto e l'anno successivo fece un balzo di 11 posti in classifica. Fra i 36 indicatori suddivisi in 6 macroaree l'unica eccellenza riguarda il tasso di emigrazione ospedaliera dove è prima in classifica con l'1.82 % e il 4° posto per la media delle pensioni con 940€ al mese.
Secondo il XIX Rapporto sulla qualità ambientale dei comuni capoluogo di provincia, pubblicato nell'Ottobre 2012 da Legambiente, Lecco si piazza al 31° posto della classifica generale nella categoria con popolazione inferiore ad 80.000 abitanti. I migliori punteggi, nei singoli indicatori, riguardano la capacità di depurazione (dove si colloca al 1° posto a pari merito con altre sei città), la raccolta differenziata sul totale dei rifiuti prodotti (dove risulta 10°), passeggeri trasportati annualmente per abitante per quanto riguarda il trasporto pubblico (collocata al 7° posto), auto circolanti ogni 100 abitanti (collocata al 5° posto) e nella sottocategoria indice di ciclabilità (risultata 9°). [11]
| Anno | Qualità della Vita (Sole 24 Ore) | Ecosistema Urbano (Legambiente) |
|---|---|---|
| 2004 | 21ª posizione | 4ª posizione |
| 2005 | 21ª posizione | 1ª posizione |
| 2006 | 27ª posizione | 3ª posizione |
| 2007 | 24ª posizione | 12ª posizione |
| 2008 | 58ª posizione | 30ª posizione |
| 2009 | 74ª posizione | 44ª posizione |
| 2010 | 51ª posizione | 79ª posizione |
| 2011 | 40ª posizione | 33ª posizione (città piccole) |
| 2012 | 57ª posizione | 31ª posizione (città piccole) |
Cultura
Istruzione
Scuole
Lecco è sede di numerosi istituti d'istruzione secondaria.
- Licei Classici:
- Liceo Classico Ginnasio Statale "Alessandro Manzoni"
- Liceo Classico paritario "Giacomo Leopardi"
- Licei Scientifici:
- Liceo Scientifico Giovanni Battista Grassi
- Liceo Scientifico paritario "Alessandro Volta"
- Licei Linguistici:
- Liceo Linguistico "Giovanni Bertacchi"
- Liceo Linguistico paritario "Maria Ausiliatrice"
- Licei delle scienze umane:
- Liceo delle Scienze Umane (opzione di base e opzione economico-sociale) "Giovanni Bertacchi"
- Liceo Socio Psico-pedagogico Statale Giovanni Bertacchi (in esaurimento dopo la riforma Gelmini)
- Licei Artistici:
- Liceo Artistico "Medardo Rosso"
- Licei Musicali:
- Liceo Musicale Statale presso il Liceo Giovanni Battista Grassi
- Istituti Tecnici:
- Istituto Tecnico per Geometri Giuseppe Bovara
- Istituto Tecnico per Geometri paritario "Dante Alighieri"
- Istituto Tecnico Commerciale Giuseppe Parini
- Istituto Tecnico Aeronautico paritario "Alessandro Volta"
- Istituti Professionali:
- I.P.S.I.A. PierAngelo Fiocchi
- I.T.I.S. S. Ten. Vasc. A. Badoni
- I.P. per i Servizi Sociali presso l'istituto G. Bertacchi
- Istituto Professionale per i servizi commerciali / pubblicitari "Casa degli Angeli"
Università
A Lecco vi sorge una sezione del Politecnico di Milano dal 1993, dopo la sperimentazione positiva delle scuole di specializzazione e i corsi di laurea breve. A Lecco è possibile conseguire i seguenti corsi di laurea:
- Scienze Infermieristiche (Università Bicocca – Ospedale A. Manzoni di Lecco)
- Ingegneria civile e ambientale e territoriale (Politecnico di Milano - sede di Lecco)
- Ingegneria della Produzione Industriale (Politecnico di Milano – sede di Lecco)
- Ingegneria Meccanica (Politecnico di Milano – sede di Lecco).
L'espansione dei corsi è stata la causa che, nel 2003, ha indotto alla riqualificazione del vasto comparto del vecchio ospedale civico di Via Ghislanzoni nei pressi della "Piccola" dove entro gennaio 2013 verrà inaugurata la sede del nuovo Campus universitario del Politecnico di Milano che occuperà un'area di circa 40.000 mq ad alta efficienza energetica poiché ci sarà un innovativo sistema di approvvigionamento dall’acqua di falda che verrà prelevata dal sottosuolo per lo scambio termico e restituita nella falda stessa tramite pompe di calore per rinfrescare l’edificio in estate e riscaldarlo in inverno oltre a pannelli solari termici per la produzione di acqua calda e pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. Le superfici saranno destinate ad attività didattiche, di ricerca e laboratori. Annessa all'opera, costata circa 70 milioni di euro, verrà realizzato un edificio per l’accoglienza degli studenti dotato di 200 posti letto disponibile dall'anno accademico 2014-2015.
Musei
Fondati nel 1888 da Carlo Vercelloni, i Musei civici di Lecco sono oggi una serie di strutture riunite in un sistema museale (Sistema Museale Urbano di Lecco, acronimo SiMUL) costituito da cinque istituti:
- Civico museo archeologico
- Civico museo manzoniano
- Civico museo di storia naturale e planetario
- Galleria comunale d'arte
- Civico museo storico
Fanno parte del sistema anche la sezione separata d'archivio, la biblioteca specializzata e la fototeca.
Sedi principali dei musei lecchesi sono:
Media
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Cinema
Negli ultimi anni grazie alla Lecco Film Commission la città ha ricevuto numerose richieste da parte della più prestigiosa industria di cinema indiana. Bollywood ma più precisamente Kollywood, seconda industria cinematografica indiana con sede a Kodambakkam, sobborgo di Chennai, con produzioni che si differenziano dalla prima soprattutto per la lingua tamil ha girato fra Ottobre 2011 e Giugno 2012 ben cinque produzioni cinematografiche.
- Segni particolari: bellissimo (1983) diretto da Adriano Celentano
- Kathale Unnahl ("Amore, quando ci sei tu") (2011) diretto da Meganathan Dhandapani
- Vandanga Jeychangu (2012) diretto da Meganathan Dhandapani
- Uyir eluthu (2012) diretto in Italia da Syed Sameer Mohamed Khadar Sirajuddin
- Karuppampatti (2012) diretto da Prabu Cholan Raja
Teatro
A Lecco sono presenti due teatri lirici:
- Teatro della Società (1843)
- Cenacolo Francescano (anni sessanta)
Letteratura
Musica
Cucina
I piatti tipici di Lecco sono in gran parte legati all'attività di pesca che, con i pochi pescatori rimasti nel rione di Pescarenico a gettare le reti nel tratto di fiume Adda e dintorni, offrono oltre cento tonnellate di pesci all'anno tra cui agoni, le piccole alborelle, i pregiati lavarelli (talvolta chiamati anche coregoni), persici, cavedani, lucci e tinche. Piatto tipico sono i famosi missoltini ossia agoni (pesci simili alle aringhe) sviscerati subito dopo la pesca, passati nel sale e appesi al sole per circa cinque giorni per poi essere affogati nell'aceto o grigliati e serviti con la polenta. Ed è proprio la polenta un altro dei piatti tradizionali, umili ed irrinunciabili della cucina lecchese. Spesso accompagna portate a base di selvaggina o le tagliate di formaggio casera, prodotto in due qualità: grasso e semigrasso. Con le sue infinite varianti spiccano la polenta uncia, la taragna, la polenta e usei (piatto però di origine bergamasca), ricotta di polenta, polenta e patate. Un gustoso piatto unico tradizionale è il riso bianco o, talvolta, allo zafferano col pesce persico. Lo squartone o carpione è il pesce di lago servito in salsa verde di basilico, aglio e pinoli; gli Scapinasc sono ravioli con ripieno di uvetta, amaretti e pane grattato; un altro piatto di pesce divenuto ormai un classico della cucina regionale sono le trote affumicate sott'olio. Altri piatti tipici seppur a livello regionale sono la cassoeula a base di maiale e verze e la büseca. Per quanto riguarda la carne, una peculiarità lecchese ci riporta al Manzoni: i capponi che Renzo porta al dottor Azzeccagarbugli, abitualmente vengono cucinati dai lecchesi ripieni con prugne, castagne e uvetta. Sempre più ricercati i piatti a base di ungulati come capriolo e camoscio. Attivissima a Lecco e in particolar modo nella vicina Valsassina la produzione del formaggio di vacca e di capra: di straordinario livello la qualità di taleggio, Robiola, quartirolo, ricotta e caprini. Sulle tavole di Lecco, molti piatti vengono condivisi con la Valtellina: dai pizzoccheri al vino.
Personalità legate a Lecco
Sono numerose e varie le personalità celebri che a Lecco sono nate, hanno vissuto a lungo o comunque hanno operato significativamente ed hanno stabilito dei saldi rapporti con la città, il suo spirito ed i suoi ruoli. Per l'elenco si rimanda alla categoria apposita.
I conti franchi di Lecco in ordine di successione:
I conti di Lecco della famiglia Airoldi (dal 1647):
- Marcellino I Airoldi
- Cesare I Airoldi
- Marcellino II Airoldi
- Antonio Airoldi, abate
- Giuseppe Airoldi (?)
Geografia antropica
La città è suddivisa in 16 rioni[13]:
Sono considerate frazioni le località di Falghera, Malnago, Piani d'Erna, Pian dei Resinelli, Pradello e Versasio.[senza fonte]
Economia
La storia economica di Lecco ha attraversato tre fasi ben distinte: quella serica, quella siderurgica e quella edilizia. Oggi, invece, sviluppate sono l'attività commerciale e l'industria, in particolare metalmeccanica, siderurgica ed elettrotecnica.
- Durante la sua prima fase industriale (Settecento - metà Ottocento) Lecco fu caratterizzata dalla presenza di numerose filande per la produzione serica. Esse rappresentavano praticamente la totalità delle attività industriali di tutto il lecchese. Dopo la metà del XIX secolo si ha un veloce declino della lavorazione della seta. Rimangono a Lecco alcuni edifici ex filande, poi trasformate ad uso residenziale.
- Durante la seconda fase industriale (fine Ottocento - metà del Novecento) Lecco diviene una delle prime città industriali d'Italia con il sorgere sul suo territorio di numerose acciaierie ed una quantità elevata di industrie utilizzanti il ferro per i più diversi scopi. Molte aree allora periferica furono urbanizzate con capannoni di grandi dimensioni, colmando gradualmente il territorio della conca tra il lago ed i monti, storicamente insediata in piccoli paesi isolati intorno alla Lecco murata.
- Nella seconda metà del Novecento le crisi delle grandi industrie italiane causarono l'inizio di un rapido processo di smantellamento delle principali acciaierie cittadine, e con esso l'avvento di una terza fase in cui Lecco trova la sua ricchezza nel settore terziario, nel turismo e nell'esplosione dell'edilizia.
Delle antiche e gloriose fabbriche seriche non ne sopravvive neanche una, delle acciaierie sopravvive solo l'Arlenico (di proprietà del gruppo Lucchini Piombino spa); delle altre attività industriali sono sopravvissute alla fine della Seconda Fase poche fabbriche d'eccellenza, testimoni dell'antica identità industriale della città, non completamente sepolta ma ancora all'avanguardia in alcuni settori:
- Icam (lavorazione del cioccolato)
- File (produzione di lampadine con il marchio Leuci)
- Fiocchi Munizioni (produzione di munizioni di piccolo calibro)
- Riello (Produzione di caldaie domestiche)
Ad oggi risultano sul territorio circa 1300 attività industriali con oltre 9000 addetti pari a quasi il 40% della forza lavoro occupata. Risultano occupati complessivamente più di 24000 individui, pari al 51,57% del numero complessivo di abitanti del comune.
Turismo
Nonostante il pessimo risultato ottenuto nell'ultimo rapporto annuale curato dal Sole24Ore nel Novembre 2012 sull'appeal turistico fra i 107 comuni capoluogo, dove la città si è piazzata solo 90°, l'economia locale, superati gli splendori dell'epoca industriale, si concentra sulla promozione turistica dei luoghi decantati dal romanzo di Alessandro Manzoni, dal suo lago e le vicine montagne. Sono proprio i borghi divenuti celebri con I promessi sposi a registrare il maggior numero di turisti in città tra cui Pescarenico, racchiusa tutt'ora intorno a Piazza Era negli stretti vicoli in riva all'Adda. Aldilà del centro storico e dei musei che la città offre ci sono altre piccole perle poco note ma molto suggestive come il piccolo cimitero di Laorca che si trova arroccato ai piedi del Corno Medale dove, fra gli speroni rocciosi, si aprono grotte e anfratti creando una sorta di anfiteatro naturale che ospita il cimitero con diverse cappelle private di fine Ottocento e primi Novecento, l’antica chiesa cimiteriale di San Giovanni ai morti e le cappelle della Via Crucis. L’insieme può definirsi un Sacromonte oggetto di forte devozione nel corso dei secoli e dai terrazzamenti si gode uno splendido panorama della città di Lecco e del lago. Difeso dagli abitanti del quartiere attende di essere valorizzato.
Infrastrutture e trasporti
Strade
La principale arteria stradale della città è la strada statale 36 del Lago di Como e dello Spluga che attraversa l'abitato mediante un viadotto prima ed una lunga galleria di circa 2700 metri denominata San Martino poi collegando il capoluogo lombardo con la Valtellina e la Valchiavenna; è una strada a doppia carreggiata per senso di marcia divisa in due canne separate. I lavori di questo tratto di strada ebbero una lunga gestazione che ha portato nel 1980 all'approvazione da parte del Consiglio Comunale di un primo tracciato suddiviso in tre lotti. I lavori veri e propri cominciarono solo nell'estate 1982 e tre anni dopo, nel 1985, fu aperto in occasione dei mondiali di sci a Bormio, il ponte Alessandro Manzoni. Nel gennaio del 1989 è stato invece aperto tutto il primo lotto, compresa quindi la discesa del viadotto su via Fiandra. Il costo totale del primo lotto è stato di circa 46 miliardi e 600 milioni. Per il secondo lotto, che interessa specificamente, la zona urbana, i progettisti hanno dovuto affrontare una serie di difficoltà per le soluzioni tecniche da adottare a causa delle interferenze con i sottoservizi della città, alle esigenze del traffico cittadino e infine agli espropri. Tra le varie componenti del progetto in particolare si presentò il problema degli svincoli; alla fine degli anni '80 l'Amministrazione Comunale ne giustificò la necessità per evitare che l'attraversamento di Lecco diventasse un suo scavalcamento, con il conseguente rischio di isolare la città, consentendo invece l'uscita in città. Gli svincoli in questione vennero approvati dall'Anas nel '91, in ritardo rispetto al periodo in cui si era profilata questa soluzione, ritardo che determinò un notevole rallentamento dei lavori, considerato il fatto che l'impresa appaltatrice non poteva procedere senza avere la certezza di come si sarebbe intervenuto in quel punto. Il 25 Ottobre 1999, circa vent'anni dopo la prima approvazione da parte del Consiglio Comunale, tutto il tratto comprendente anche il Traforo del Monte Barro, venne aperto al traffico. Nella galleria del San Martino il limite di velocità è stato abbassato da 90 a 70 km/h a causa di un grave incidente all'interno del tunnel dal quale fuoriuscì un denso fumo. Nella primavera 2006 finirono anche i lavori riguardanti la diramazione della SS36 in direzione Ospedale - Strada Provinciale della Valsassina; 11,7 km e, fatto salvo per alcuni tratti iniziali e finali, il tracciato principale e gli svincoli si sviluppano interamente in galleria per circa 8 Km al fine di ridurre al minimo l'impatto ambientale. Il raccordo collega il capoluogo con la vicina località di Ballabio, primo paese della Valsassina fino ad allora raggiungibile dalla città attraversando una stretta e congestionata via che attraversa le frazioni di Malavedo e Laorca situate nella zona alta; essa si differenzia dalla prima in quanto è una strada a carreggiata unica per senso di marcia.
Tabella percorso
| STRADA STATALE 36 Tratto urbano di Lecco | |||
| Tipo | Indicazione | ↓km↓ | Provincia |
|---|---|---|---|
| Lecco Bione | 53,1 | LC | |
| Lecco Ospedale - Valsassina sud Entrata in direzione Monza e uscita in direzione Colico |
53,6 | LC | |
| Lecco Centro No entrata in direzione Monza |
54,7 | LC | |
| Lecco Lungolago Entrata in direzione Colico e uscita in direzione Monza |
59,9 | LC | |
La città è attraversata da tre ponti cittadini:
- il Ponte Azzone Visconti (comunemente detto Ponte Vecchio) inaugurato nel 1338
- il Ponte John Fitzgerald Kennedy (comunemente detto Ponte Nuovo) inaugurato nel 1955
- il Ponte Alessandro Manzoni (comunemente detto Terzo Ponte) inaugurato nel 1985
Nonostante il periodo di profonda crisi, giunta provinciale e Governo hanno approvato il progetto esecutivo per l'avvio dei lavori, il prossimo 12 gennaio 2013, della Variante alla SS639 che collega la città con Bergamo. Il collegamento veloce si svilupperà quasi interamente in galleria che partirà nei pressi del quartiere di Chiuso bypassando l'abitato di Vercurago e Calolziocorte.
Ferrovie
Lecco è collegata alle altre città lombarde e a Milano tramite il "Servizio Ferroviario Regionale" . Sono due le stazioni ferroviarie in città, entrambe servite da Trenord:
- la stazione di Lecco inaugurata nel 1863 si trova sulla ferrovia Milano-Sondrio-Tirano ove confluiscono e si attestano anche i treni della tratta Lecco-Bergamo, Lecco-Como e Lecco-Besana-Monza; è la principale della città ed è parte del network di CentoStazioni mentre la gestione degli impianti è affidata a Rete Ferroviaria Italiana;
- la stazione di Lecco Maggianico istituita nel 1882 sulla ferrovia Milano-Sondrio-Tirano e sulla Lecco-Bergamo; essa si trova nel quartiere omonimo nei pressi dello scalo merci.
Dal 2009, in concomitanza col raddoppio ferroviario tra Carnate ed Airuno, la città è stata designata come stazione d'arrivo della linea S8 del servizio ferroviario suburbano di Milano collegandola, tramite un orario cadenzato, con la stazione di Porta Garibaldi ed entro breve diverrà operativa anche la linea S7 che arriverà anch'essa a Milano attraverso la ferrovia a binario semplice che percorre la Brianza via Molteno-Besana Brianza confluendo a Monza per poi proseguire verso Milano.
Lecco ebbe il suo primo tronco ferroviario nel 1863 inaugurando il collegamento con Bergamo; dieci anni dopo fu attivato quello con Monza e, dal 1 agosto 1894, con l'apertura della tratta Colico-Bellano, si diede inizio al servizio ferroviario completo che fu ulteriormente aggiornato nel 1888 con il collegamento con Como. Negli stessi anni era in progetto anche la costruzione di una linea che collegasse il borgo a Taceno in Valsassina ma essa non vide mai luce nonostante i sindaci si riunirono in un consorzio per l'attivazione della strada ferrata. La linea che la collega a Colico, Sondrio e Chiavenna è stata le prima in Italia e nel mondo ad impiegare la corrente alternata trifase ad alta tensione per la trazione dei treni. Il 15 ottobre 1902 infatti ebbe inizio l’esercizio sulla Lecco-Colico-Chiavenna e sulla Colico-Sondrio con linee elettriche aeree a 3.600 V e frequenza nominale di 16,7 Hz, alimentate dalla centrale idroelettrica di Campovico.
In città, sin dal 1886, esiste un solo ponte ferroviario in ferro e a binario unico a scavalco del fiume Adda, nei pressi di Pescarenico.
Navigazione
La navigazione lacustre è attiva fin dal 1826 con l'avvio dei servizi passeggeri tramite il varo del primo piroscafo a vapore collegando la città con le località rivierasche situate verso nord arrivando a trasportare nella prima metà del 1900 un significativo trasporto di passeggeri. Durante gli ultimi anni la domanda è drasticamente calata e i servizi tra la città e i paesi della sponda orientale del lago subirono cambiamenti che videro ormai l'utilizzo di un solo imbarcadero nei pressi di Piazza M. Cermenati con corse limitate al solo periodo estivo per il trasporto turistico collegandola con Bellagio o per minicrociere serali con cena e ballo a bordo. (vedi Lago di Como). Tuttavia nel golfo di Lecco è presente un servizio di taxiboat. Di recente, le ultime amministrazioni comunali, hanno in esame la costruzione di un porto turistico nei pressi della zona detta delle Caviate, sul confine nord della città.
Riguardo alle imbarcazioni una nota di merito si ha per il Batell, divenuto erroneamente famoso sotto il nome di "Lucia" per essere stata, secondo il romanzo del Manzoni, l'imbarcazione che portò Lucia Mondella da Lecco a Monza per sottrarsi alle mire di Don Rodrigo. La celebre poesia, che chiude il capitolo VIII, riferisce i pensieri accorati di Lucia che, piangendo silenziosa stando seduta nel fondo dell’imbarcazione, osserva assorta il luogo natio allontanarsi sempre più rivolgendo il suo triste saluto agli elementi salienti del caro paesaggio (i monti del lecchese, i torrenti e i villaggi).
Addio, monti sorgenti dall’acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l’aspetto de’ suoi più familiari; torrenti, de’ quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana!
Impianti a fune
Dal 1965 dalla frazione di Malnago è in funzione una funivia che la collega ai Piani d'Erna dove fu realizzato un piccolo comprensorio sciistico. Dopo il suo completo rinnovo nell'estate 2008 il futuro dei Piani d'Erna non sarebbe stato più quello di località sciistica, ma di area divertimenti estiva ed invernale, oltre a restare un importante punto di partenza per le escursioni verso il Resegone, celebre infatti la ferrata che parte poco distante dalla funivia. In seguito fu deciso di non riattivare più gli impianti sciistici. La località vide, quindi, la realizzazione di un parco avventura, attivo durante la stagione estiva, e l'installazione di un tapis roulant, a servizio di una pista di tubing in estate e di una per snow-tubing, bob e slittini durante l'inverno. Dalla stazione sommitale partono diversi sentieri per le celebri ferrate verso i rifugi del Resegone. Inoltre dalla sommità della funivia, nei pressi della croce, nelle giornate limpide si possono distinguere verso ovest, il Gran Paradiso, il Monte Bianco, il Monte Rosa, il Cervino e il Passo Sempione oltre all'inappagabile panorama su Lecco e i laghi della Brianza.
Mobilità urbana
Dal 1927 al 1953 fu in esercizio una linea tranviaria urbana che attraversava la città da nord a sud passando per il centro e per la stazione ferroviaria. Il servizio era affidato alla “Società Tramvie Elettriche Comensi Alessandro Volta - STECAV” ed era collegata alla tranvia interurbana per Como che entrava in città dal ponte Azzone Visconti. La rete tranviaria venne definitivamente sostituita da servizi di autobus nel 1953.
La rete dei trasporti pubblici urbani è dotata di nove linee di autobus gestite da LineeLecco facente parte del consorzio Lecco Trasporti. La rete dei trasporti extraurbani è gestita principalmente da SAL Lecco con sede legale e amministrativa in città che iniziò l'attività con piccole corriere verso la Valsassina. Anch'essa parte del consorzio Lecco Trasporti, collega la città con il resto della provincia. I collegamenti con Como (con la linea C40) sono invece gestiti da ASF Autolinee.
Esiste inoltre una rete di [[taxi],] la cui sede è situata nel piazzale esterno della stazione ferroviaria, e un servizio di bike-sharing, con cinque postazioni di noleggio, entrambe gestite dal Comune.
Piedibus
Da circa dieci anni è in funzione un progetto-servizio promosso e finanziato dall’amministrazione comunale di Lecco in collaborazione con il Settore Educazione della Cooperativa sociale ECO 86 denominato Piedibus. Esso ha l’obiettivo di incidere sui problemi della mobilità in città e dell’inquinamento dell’aria, coinvolgendo genitori e bambini negli spostamenti casa-scuola senza l’utilizzo delle auto. Il Piedibus è un servizio gratuito che si regge sul volontariato e ognuna delle 15 linee ha un nome, un logo, un colore e segni particolari che la contraddistinguono percorrendo un itinerario definito e protetto con fermate stabilite a cui i genitori portano i bambini per poi giungere, guidati dagli adulti (2 o 3 per linea), fino ai vari istituti scolastici e viceversa. Questa idea si è diffusa nel territorio coinvolgendo minori, insegnanti, famiglie, anziani e volontari. . Percorre un itinerario definito e protetto, in orari precisi, con fermate stabilite a cui i genitori portano i bambini.
Il 26 marzo 2009 il celebre quotidiano New York Times di New York ha pubblicato un articolo riguardante i soddisfacenti risultati ottenuti dal Piedibus evidenziando gli aspetti legati alla diminuzione di emissioni in atmosfera di inquinanti e a quello relativo alla lotta all'obesità infantile, senza sottovalutare la ricaduta positiva sulle nuove generazioni derivante da una corretta educazione ambientale. Pochi giorni dopo, il 2 aprile, è stata la volta del programma "Buongiorno Lombardia" di Rai3 a puntare i riflettori su questo servizio offerto dall'amministrazione. [2]
Aeroporti
Gli aeroporti con voli di linea più vicini sono quelli di Bergamo Orio al Serio (38km), di Milano Malpensa e Milano Linate (50km circa).
Lecco dispone di due eliporti; uno sito nei pressi del Centro Sportivo Comunale Bione a servizio del Soccorso Alpino e uno collocato sul tetto dell'Ospedale Alessandro Manzoni. Entrambi garantiscono i servizi di elisoccorso al territorio cittadino e nelle limitrofe zone dell'Alta Brianza nei territori provinciali di Lecco e Como.
Amministrazione
Stemma
Lo stemma del Comune di Lecco ha subito molte modifiche col susseguirsi degli eventi storici. Dopo la raffigurazione più antica risalente al 1600, ci è stato tramandato lo stemma degli "Statuta Civilia Communitatis Leuci" (1691). Esso subì dalle varianti, più o meno elaborate e ad oggi raffigura uno scudo partito con croce rossa in campo bianco sulla sinistra, il quale ricorda quello della famiglia Visconti di Milano ed un leone rampante d’oro in campo azzurro sulla destra inserito nel nostro emblema per evidenziare le doti congenite delle nostre genti: la forza, il coraggio, la fierezza. Sullo scudo, sorretto ai lati da due tritoni, (divinità della mitologia greca dalla doppia natura: metà uomini e metà pesci, a ricordo delle nostre origini di popolo vissuto in un villaggio di pescatori) è posta una corona comitale a nove palle, simbolo di Reggia città da quando fu creato il Regno d’Italia nel 1861. Le modalità d’uso dello stemma e del gonfalone e la loro riproduzione sono disciplinate con norme regolamentari dal Comune.
Gonfalone
Lecco presenta un gonfalone di colore azzurro con al centro lo stemma del comune. Esso è decorato con Medaglia d’argento al Valor militare.
Simboli e Benemerenze
Il comune di Lecco è decorato di medaglia d’argento al valor militare per attività partigiana, concessa con decreto del Presidente della Repubblica del 19 settembre 1974.
Gemellaggi
Lecco è gemellata con:
- Mâcon, dal 1973
- Overijse, dal 1981
- Igualada, dal 1990
- Szombathely, dal 1995
- Mytišči, dal 2005
Riconoscimenti
Lecco è designata Città alpina dell'anno 2013.
Lecco ha conferito la cittadinanza onoraria al Reggimento artiglieria a cavallo mediante una manifestazione ufficiale tenutasi il 7 Maggio 2011 con la partecipazione del Carosello a cavallo e lancio di paracadutisti svolta presso il Centro Sportivo Bione in occasione dei festeggiamenti del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia.
Ricorrenze ed eventi
- 17 Gennaio: in occasione di Sant'Antonio Abate nell'omonima piazzetta nel rione di Malavedo suggestiva benedizione di automobili e bimbi con i loro animaletti
- Maggio (data variabile): L'Europa sul lungolago di Lecco è un evento del week-end di recente introduzione (2011) dove commercianti da tutta Europa con i loro prodotti tipici offrono ai lecchesi le loro specialità nel centro cittadino dove potranno assaggiare e acquistare in un'atmosfera conviviale le specialità provenienti da oltre dieci rappresentanze europee tra cui Francia, Germania, Grecia, Inghilterra, Olanda, Russia, Spagna e Ungheria con più di cinquanta operatori provenienti dall'estero, selezionati in base a criteri di qualità e professionalità; oltre alle leccornie vi è la possibilità di acquisto di prodotti artigianali dei Paesi europei
- 2 Giugno: Assegnazione della "Coppa della Repubblica" mediante la regata velica che si svolge nel golfo antistante la città
- Giugno (data variabile): "Assalto al Resegone"
- Ultima domenica di Giugno: Spettacolo Pirotecnico nel golfo a conclusione dei festeggiamenti della Benedizione del Lago con la processione del Santo Patrono
- Luglio (data variabile): Tradizionale "Regata dei batèj" in occasione del Palio delle contrade di Pescarenico
- 12 Luglio: Anniversario dell’eccidio che portò alla morte di 67 cittadini, chiamati “i martiri di Fossoli”, quattro dei quali provenienti da Lecco
- 16 Luglio: Festa rionale a Laorca per la Madonna del Carmine
- Prima domenica di Ottobre: Festa di Lecco con manifestazioni varie e mercatino dell'Antiquariato
- 4 Novembre: Commemorazione dei Caduti in Guerra e in Servizio al Santuario di Nostra Signora della Vittoria e deposizione di una corona di alloro nella cripta del Sacrario sottostante il Santuario e al Monumento ai Caduti
- Novembre (data variabile): Festival di Immagimondo promosso dall'Associazione Les Cultures Onlus, con il Patrocinio del Comune di Lecco che prevede la rappresentazione di un ricco programma di eventi culturali come incontri con reporter e artisti noti al grande pubblico, presentazioni di libri sul tema del viaggio, documentari amatoriali e professionali, filmati, rassegna di novità editoriali, eventi musicali e conferenze; occasione unica per entrare in contatto con popoli, luoghi e culture da tutto il mondo, anche attraverso il racconto di artisti, studiosi, viaggiatori e la promozione di un reale spazio d'incontro e di dialogo interculturale
- 6 Dicembre: Festa di San Nicolò, patrono della città da circa 1000 anni; consegna delle "Civiche Benemerenze" e concerti presso il Teatro della Società; è solito regalare ai bambini durante questo giorno una grossa mela a ricordo del santo che aiutò tre bimbi così poveri da non avere nulla da mangiare. Nicola, diventato poi Nicolò, regalò una mela a ogni bambino, tutto ciò che possedeva. I tre "pomm" durante la notte si trasformarono in mele d'oro e salvarono la famiglia dalla fame e dalla povertà.
Sport
Lo sport nella città di Lecco è da sempre legato alle peculiarità del suo territorio: la montagna e il lago.
Sport di montagna
- Il gruppo dei Ragni di Lecco si occupa di spedizioni alpinistiche e attività legate alla valorizzazione della montagna sul territorio;
- Le piste da sci lecchesi (ai Piani d'Erna) sono da alcuni anni chiuse e perciò gli appassionati sono costretti a spostarsi in provincia nella vicina Valsassina nei Piani di Bobbio.
- Da qualche anno si è diffuso anche nel territorio lecchese lo Skyrunning. Praticato da centinaia di persone più o meno allenate, porta queste ultime a percorrere chilometri e dislivelli immersi nelle montagne lecchesi. Una delle gare che si svolge a Lecco è la Reseg up, la cui prima edizione avvenuta nel 2010 su un percorso di 24 km con 1800 m di dislivello positivo. La gara, disputata il 5 giugno alle ore 16, è partita dal lungolago di Lecco e ha portato gli skyrunner ad attraversare tutto il centro città, percorrere il sentiero nº 1 del Resegone per poi ridiscendere dal versante di Morterone percorrendo il passo del Giuff, quindi risalendo e nuovamente scendendo dapprima in Erna e successivamente fino al centro città.[14]
Sport acquatici
- La Canottieri Lecco da più di un secolo offre ai lecchesi le strutture per gli sport acquatici, come il nuoto, la canoa ed il canottaggio. Nelle sue file è cresciuto sportivamente il campione olimpico e portabandiera ai Giochi della XXIX Olimpiade Antonio Rossi;
- Squadra di Pallanuoto sport management presso il centro Bione di Lecco attività iniziata nel 2009;
Sport di squadra
- Nel 1912 nasce la squadra di calcio della città, la Calcio Lecco 1912, che vanta nella sua storia tre stagioni in Serie A negli anni sessanta e numerose presenze in Serie B; oggi il club bluceleste, dopo la retrocessione nel 2009/10, milita nel campionato nazionale di Lega Pro 2ª Divisione e si prepara a festeggiare il proprio centenario;
- Numerose sono le squadre di calcio che militano nei campionati dilettanti: Atletico Civate Lecco (Promozione), Aurora San Francesco, Osvaldo Zanetti, Polisportiva 2001 e Virtus Lecco (2ª Categoria), Laorca, Rovinata e Oratorio San Giovanni (3ª Categoria);
- Il Lecco C/5, fondato nel 2001, milita dalla stagione 2010/11 nel campionato nazionale di Serie B di calcio a 5;
- Il Rugby Lecco fu fondato nel 1975. Attualmente milita nel campionato di Serie B (promosso nella stagione 2007/2008);
- Il Basket Lecco, che milita nel campionato nazionale di Serie C Dilettanti (promosso nella stagione 2009/10);
- Nella pallavolo, la squadra della Picco Lecco ha trascorsi in Serie A e, dal 2010/11, è risalita nel campionato di Serie B2 femminile;
- La squadra Sportivi Ghiaccio Lecco pratica l'hockey su ghiaccio presso il PalaTaurus in località Bione;
- È attiva anche una sezione di scherma che pratica presso la palestra comunale;
- È del 1990 la fondazione del Badminton & Croquet Club Lecco. Pur essendo tradizionalmente il Badminton uno sport individuale, disciplina Olimpica dal 1992, vengono anche praticate competizioni a squadre. Il B&CC Lecco gioca in Serie A ininterrottamente dalla stagione 2006-07.
Ciclismo
- Nel 1956 Lecco è stata sede d'arrivo e di partenza rispettivamente della 17ª e 18ª tappa del Giro d'Italia.
- Tappe del Giro d'Italiaː
| Anno | Tappa | Partenza | Arrivo | km | Vincitore di tappa | Maglia rosa |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1956 | 17ª | Rapallo | Lecco | 278 | Giorgio Albani | Pasquale Fornara |
| 1956 | 18ª | Lecco | Sondrio | 98 | Miguel Poblet | Pasquale Fornara |
- Nel 1960 Lecco è stata sede d'arrivo e di partenza rispettivamente della 14ª (crono individuale) e 15ª tappa del Giro d'Italia.
- Tappe del Giro d'Italiaː
| Anno | Tappa | Partenza | Arrivo | km | Vincitore di tappa | Maglia rosa |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1960 | 14ª | Seregno | Lecco | 68 | Jacques Anquetil | Jacques Anquetil |
| 1960 | 15ª | Lecco | Verona | 150 | André Darrigade | Jacques Anquetil |
- Nel 1962 Lecco è stata sede d'arrivo e di partenza rispettivamente della 16ª e 17ª tappa del Giro d'Italia.
- Tappe del Giro d'Italiaː
| Anno | Tappa | Partenza | Arrivo | km | Vincitore di tappa | Maglia rosa |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1962 | 16ª | Aprica | Lecco Pian dei Resinelli | 123 | Angelino Soler | Graziano Battistini |
| 1962 | 17ª | Lecco | Casale Monferrato | 194 | Armando Pellegrini | Franco Balmamion |
- Nel 1984 Lecco è stata sede d'arrivo e di partenza rispettivamente della 17ª e 18ª tappa del Giro d'Italia.
- Tappe del Giro d'Italiaː
| Anno | Tappa | Partenza | Arrivo | km | Vincitore di tappa | Maglia rosa |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1984 | 17ª | Bardonecchia | Lecco | 249 | Jürg Bruggmann | Francesco Moser |
| 1984 | 18ª | Lecco | Merano | 252 | Bruno Leali | Francesco Moser |
- Nel 2011 Lecco è stata sede di arrivo della 105ª edizione del Giro di Lombardia.
- Tappa del Giro di Lombardiaː
| Anno | Partenza | Arrivo | km | Vincitore | Secondo | Terzo |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2011 | Milano | Lecco | 241 | Oliver Zaugg | Daniel Martin | Joaquim Rodríguez |
- Nel 2012 Lecco è stata sede di arrivo della 15ª tappa del Giro d'Italia.
- Tappe del Giro d'Italiaː
| Anno | Tappa | Partenza | Arrivo | km | Vincitore di tappa | Maglia rosa |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2012 | 15ª | Busto Arsizio | Lecco Pian dei Resinelli | 169 | Matteo Rabottini | Joaquim Rodríguez |
- Sempre nel 2012 Lecco è stata sede di arrivo della 106ª edizione del Giro di Lombardia.
- Tappa del Giro di Lombardiaː
| Anno | Partenza | Arrivo | km | Vincitore | Secondo | Terzo |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2012 | Bergamo | Lecco | 251 | Joaquim Rodríguez | Samuel Sánchez | Rigoberto Urán |
Galleria fotografica
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Pescarenico, Lecco
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Campanile di Lecco, anche noto come il Matitone
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Basilica di San Nicolò
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Chiesa di S. Marta
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Panoramica della città dal monte Barro
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Lecco e sullo sfondo il Monte San Martino
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Vista del lungolago di Lecco in versione invernale
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Il ponte Azzone Visconti
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Scorcio della via Malpensata
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Monumento ai caduti
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Luci notturne sul lungolago
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Lecco in inverno e sullo sfondo il Resegone
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Lecco vista dai Piani Resinelli
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Palazzo Bovara, sede del Municipio
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Lecco vista da San Girolamo
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Il nuovo ponte Kennedy
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Lecco ponte Kennedy (detto "ponte nuovo")
Note
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Luciano Canepari, Il DiPI - Dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 1999.
- ^ Bruno Migliorini, Carlo Tagliavini; Pietro Fiorelli, Il DOP - Dizionario d'ortografia e di pronunzia, 2ª ed., Roma, ERI, 1981. Lemma «Lecco»
- ^ Amanzio Aondio - Felice Bassani (a cura di), Dialetto da salvare, Oggiono, 1983, p. 223.
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 348.
- ^ Dati della Stazione Meteo
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Dati Istat
- ^ [http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2012/home.shtml
- ^ Ecosistema urbano XIX (PDF), su legambiente.it, Legambiente.
- ^ Premio Azzeccagarbugli
- ^ Statuto comunale
- ^ Reseg UP, su resegup.it. URL consultato l'8 ottobre 2011.
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «Lecco»
- Wikinotizie contiene notizie di attualità su Lecco
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lecco
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Lecco
Collegamenti esterni
