Carlos Tévez
Carlos Tévez (Ciudadela, 5 febbraio 1984) è un calciatore argentino, attaccante del Boca Juniors e della Nazionale argentina.
Carlos Tévez | |||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | ||||||||||||||||||||||||
Altezza | 173[1] cm | ||||||||||||||||||||||||
Peso | 75[1] kg | ||||||||||||||||||||||||
Calcio ![]() | |||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Attaccante | ||||||||||||||||||||||||
Squadra | Boca Juniors | ||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||
Giovanili | |||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | |||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||||||||||||||
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Oro | Atene 2004 | ||||||||||||||||||||||||
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Argento | Germania 2005 | ||||||||||||||||||||||||
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Argento | Perù 2004 | ||||||||||||||||||||||||
Argento | Venezuela 2007 | ||||||||||||||||||||||||
Argento | Cile 2015 | ||||||||||||||||||||||||
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Oro | Uruguay 2003 | ||||||||||||||||||||||||
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Argento | Perù 2001 | ||||||||||||||||||||||||
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 9 ottobre 2015 | |||||||||||||||||||||||||
Fin da bambino è soprannominato l’Apache, poiché il barrio dov'è nato, Ejército de los Andes, veniva anche detto Fuerte Apache, dal film con Paul Newman Fort Apache the Bronx.[2][3] È stato inoltre premiato come calciatore sudamericano dell'anno per tre edizioni consecutive (2003, 2004 e 2005).
Biografia
Nato Carlos Martínez,[4] viene abbandonato dalla madre biologica, Fabiana Martínez, a soli tre mesi. A dieci mesi, è vittima di un grave incidente domestico: gli cade sul viso l'acqua bollente di un bollitore; viene portato in ospedale avvolto da una coperta di nylon che, scioltasi, aggrava ancora più le ustioni di primo e secondo grado. Rimane in terapia intensiva per due mesi, portando da allora i segni dell'incidente su viso, collo e petto.
Quando si riprese, Tévez venne affidato agli zii materni, Adriana Martínez e Segundo Tévez. Insieme vivevano al primo piano della Torre 1 a Fuerte Apache, a pochi metri dal temuto Nudo 14. Tévez ha iniziato a giocare a pallone al Club Santa Clara. All'età di cinque anni il padre biologico, Carlos, che non lo aveva mai riconosciuto, viene ucciso nel corso di una sparatoria con ventitré colpi d'arma da fuoco.[5] A quindici anni venne ufficialmente adottato da Segundo Tévez, prendendone il cognome, per ottenere un nuovo cartellino e passare al Boca Juniors.[4]
Durante gli anni a Manchester, Tévez viene informato che Juan Alberto, l'unico fratello biologico con il quale aveva mantenuto i contatti, e suo cognato Carlos Avalos erano stati arrestati per l'assalto a un furgone blindato; da quel momento deciderà di troncare ogni rapporto con il fratello. I rapporti con la famiglia adottiva, invece, si sono mantenuti molto bene, tanto che ogni mese Tévez invia del denaro ad Adriana e Segundo.
Il 29 luglio 2014, Segundo Tévez viene sequestrato da un gruppo di tre uomini mentre era alla guida della sua macchina a El Palomar, nel dipartimento di Morón, in Argentina, venendo liberato dopo otto ore.[6][7][8]
Controversie
Nel marzo del 2013 viene arrestato e rilasciato su cauzione per guida senza patente, al momento sospesa; il Tribunale lo condanna a 1.400 euro di multa e 250 ore di servizi sociali.[9] Il 7 maggio 2015, nel tunnel del Monte Bianco, la polizia stradale gli ritira la patente per eccesso di velocità.[10]
Caratteristiche tecniche
Attaccante potente e abile nei dribbling, è in grado di agire indifferentemente come prima, seconda punta o trequartista. Grazie alla sua aggressività agonistica e all'ottima tenuta fisica, risulta un elemento utile anche in fase di non possesso, pressando i portatori di palla avversari e spaziando lungo l'intero fronte offensivo. Giocatore dal grande fiuto del gol, è capace di calciare con molta forza, caratteristica che lo porta in alcuni casi a optare per soluzioni balistiche dalla lunga distanza,[11] nonché dotato di un buon bagaglio tecnico che, talvolta, gli permette di cercare il gol anche da calcio piazzato.[12]
Carriera
Club
All Boys, Boca Juniors e Corinthians
Nell'estate del 1989, all'età di cinque anni, viene notato da un osservatore dell'All Boys venuto a Fuerte Apache alla ricerca di nuovi talenti. Dopo aver iniziato la carriera agonistica coi Los Albos, a tredici anni viene aggregato alle giovanili del Boca Juniors, esordendo in prima squadra il 21 ottobre del 2002 contro il Talleres (C).[13]
Con gli Xeneizes vince nel 2003 il Campionato argentino di Apertura, la Coppa Libertadores, la Coppa Intercontinentale e la Copa Sudamericana nel 2004, venendo inoltre premiato con il Balón de Oro sopravanzando il detentore dell'edizione precedente, José Cardozo. Nel 2004 riceve la medaglia d'oro ai giochi di Atene, di cui è il capocannoniere del torneo, con la Nazionale olimpica: questo risultato gli permette di vincere per la seconda volta consecutiva il titolo di miglior calciatore sudamericano dell'anno, questa volta superando il carioca Robinho.[14]
Nel dicembre del 2004 viene acquistato dai brasilianio del Corinthians per una cifra intorno ai $ 20 milioni.[15] Nonostante lo scetticismo iniziale dei tifosi del Timão,[16] Tévez indossa per alcune partite la fascia da capitano. L'Apache, grazie anche alla vittoria del Campeonato Brasileiro nel 2005, vince il suo terzo Balón de Oro davanti al difensore uruguaiano Diego Lugano.
West Ham
Il 31 agosto 2006 Tévez sbarca in Europa firmando con il West Ham Utd, arrivando a Londra assieme al connazionale Javier Mascherano.[17] Il trasferimento dei due calciatori è fonte di polemiche, e alla fine di aprile del 2007 la federcalcio inglese decide di multare il club londinese per 5 milioni e mezzo di sterline a causa di alcune clausole illecite contenute nel contratto, che davano alla società detentrice di parte del cartellino del calciatore la possibilità di intervenire direttamente nel rapporto tra questi e la società.[18]
L'allenatore Alan Pardew lo schiera spesso come ala sinistra, e le sue prestazioni portano nell'ottobre del 2006 il commissario tecnico della Nazionale argentina Alfio Basile a consigliare a lui e a Mascherano di lasciare gli Hammers.[19] A metà del successivo dicembre il nuovo proprietario del West Ham decide di esonerare Pardew e affidare la guoda tecnica della squadra a Alan Curbishley, il quale inizialmente fa partire Tévez dalla panchina, salvo poi utilizzarlo come seconda punta.
Alcuni piccoli infortuni gli impediscono di giocare con continuità, ma il 4 marzo 2007, nel derby contro il Tottenham, Tévez segna il suo primo gol con la maglia dei londinesi.[20][21] La squadra termina il campionato al 15º posto, raggiungendo la salvezza.
Manchester Utd
Il 10 agosto 2007 Tévez viene acquistato dal Manchester Utd per 12,7 milioni di euro. Con i Red Devils esordisce il 15 agosto contro il Portsmouth, mentre il 23 settembre segna al Chelsea (2-0 all'Old Trafford) il suo primo gol con la nuova maglia. Nella prima stagione a Manchester l'Apache vince la Premier League e la Champions League grazie al successo ottenuto ai tiri di rigore contro i Blues. Nel corso della massima competizione europea il calciatore argentino mette a segno 4 gol; a queste vanno aggiunti i 14 gol in 34 presenze nel suo primo anno di Premier League, nel corso del quale non sempre parte da titolare.
Nella stagione 2008-2009 vince nuovamente il titolo nazionale con due giornate di anticipo, collezionando 29 partite e 5 reti. Il 5 dicembre 2008 realizza inoltre la sua prima tripletta nel quinto turno della Coppa di Lega vinta per 5-3 contro il Blackburn. Pochi giorni dopo conquista anche il Mondiale per club, nella cui finale parte da titolare. Entra invece in campo nel secondo tempo nella finale di Champions League persa per 2-0 a Roma contro gli spagnoli del Barcellona.
Manchester City
Il 20 giugno 2009 il Manchester Utd ufficializza l'addio di Tévez:[22] il 13 luglio seguente il giocatore approda quindi ai concittadini del Manchester City, per una cifra vicina ai 29 milioni di euro.[23][24] Con la maglia dei Citizens sigla la sua prima rete stagionale il 27 agosto contro il Crystal Palace, nel secondo turno della Coppa di Lega.[25] La prima rete in campionato arriva il 28 settembre 2009 nella sfida vinta per 3-1 contro i suoi ex compagni del West Ham.
L'11 gennaio 2010 segna una tripletta contro il Blackburn, e il 19 gennaio una doppietta contro un'altra sua ex formazione, il Manchester Utd, che regala al City il successo per 2-1 nel derby mancuniano valido per l'andata di Carling Cup; si tratta di due reti – la prima su rigore, la seconda di testa sotto misura – festeggiate nello stesso modo: con le mani dietro alle orecchie e le dita a mo' di paperella per zittire quanti alla vigilia avevano parlato male di lui, tra cui l'ex compagno di squadra e capitano dei Red Devils Gary Neville (il quale durante l'esultanza dell'argentino rivolge a lui il dito medio alzato).[26][27] Nonostante questa vittoria, il Manchester City perde poi la gara di ritorno per 1-3 venendo eliminato dalla competizione. Dopo un periodo di assenza, il 27 febbraio torna a segnare una doppietta contro il Chelsea.[28] Termina la stagione realizzando 29 reti, di cui 23 in campionato.
Nella stagione seguente il tecnico Roberto Mancini gli affida la fascia da capitano della squadra.[29] Il 23 agosto 2010 segna le sue prime due reti stagionali in campionato, nella vittoria 3-0 contro il Liverpool.[30] L'11 aprile 2011, nella partita di ritorno contro i succitati Reds (questa volta persa per 0-3) si infortuna alla coscia ed è costretto a un periodo di riposo.[31] Il 14 maggio torna a disposizione per la finale di FA Cup, vinta dal City per 1-0 contro lo Stoke City.[32] In totale, nella sua seconda stagione con gli Sky Blues mette a segno 23 centri, di cui 20 in campionato, grazie ai quali si laurea capocannoniere assieme al bulgaro Dimităr Berbatov.[33]
Il 27 settembre 2011, agli inizi della stagione successiva, Mancini lo invita a entrare in campo nel secondo tempo della partita di Champions League in casa del Bayern Monaco, sul risultato di 2-0 per i tedeschi, ma Tévez rifiuta di uscire dalla panchina; al fischio finale il tecnico dichiara che, sotto la sua guida, il calciatore argentino non scenderà più in campo.[34] Dopo circa sei mesi Tévez ricuce il rapporto con l'allenatore italiano e il 21 marzo 2012 torna a giocare nella partita di campionato contro il Chelsea,[35][36] riuscendo poi a realizzare una tripletta contro il Norwich City nella gara del 14 aprile vinta 6-1.[37] Un mese dopo, il 13 maggio, grazie alla vittoria per 3-2 sul QPR vince il suo terzo titolo da campione d'Inghilterra, il primo per il Manchester City da quarantatré anni a quella parte.[38]
La stagione seguente inizia con la vittoria, il 12 agosto 2012, della Community Shield, grazie al 3-2 inflitto al Chelsea, cui contribuisce con una rete.[39] Il 17 novembre realizza poi una doppietta nella vittoria per 5-0 sull'Aston Villa,[40] mentre il successivo 9 marzo 2013 mette a referto una tripletta nella gara di FA Cup vinta, con lo stesso risultato, contro il Barnsley.[41] Il City arriva poi sino in finale della competizione, dove viene battuto per 0-1 dal Wigan.[42] La squadra termina il suo campionato al secondo posto; Tevez disputa 47 gare in totale, mettendo a segno 17 gol, di cui 11 in campionato.
Juventus
Il 26 giugno 2013 Tévez si trasferisce in Italia passando alla Juventus, che lo acquista a titolo definitivo per 9 milioni di euro (più 6 di bonus legati ai risultati);[43] il giocatore sceglie di indossare la maglia n. 10, rimasta vacante per un anno dopo l'addio di Alessandro Del Piero.[44] Preceduto al suo arrivo dalla nomèa di bad boy affibbiatagli dalla stampa durante gli anni a Manchester, nel biennio trascorso a Torino l'attaccante emerge al contrario come uno dei leader della squadra bianconera,[45] disputando due tra le migliori stagioni della sua carriera agonistica.[46]
Il 18 agosto seguente fa il suo esordio con la nuova maglia nella Supercoppa italiana contro la Lazio, segnando la rete del definitivo 4-0 e conquistando così il primo trofeo con i Bianconeri.[47] Il 24 dello stesso mese, all'esordio in Serie A, segna il suo primo gol in questa competizione, realizzando la rete decisiva nella vittoria per 1-0 sul campo della Sampdoria.[48] Il 15 dicembre risulta decisivo segnando la sua prima tripletta con la casacca juventina, nella sfida contro il Sassuolo conclusasi 4-0.[49] Il 23 febbraio 2014 è suo il gol che decide il derby di Torino (1-0).[50] Il 2 marzo realizza il definitivo 2-0 sul campo dei rivali del Milan.[51] Il 24 aprile successivo, in occasione dell'andata della semifinale di Europa League contro i lusitani del Benfica e persa 1-2 dai piemontesi, realizza il momentaneo gol del pareggio, tornando a segnare in campo europeo dopo più di cinque anni.[52][53] Tévez chiude il suo primo anno in bianconero con 19 reti in campionato, e una a testa in Supercoppa italiana ed Europa League,[54] conquistando al termine della stagione il suo primo titolo italiano[55] e risultando l'uomo-simbolo del terzo titolo consecutivo della Juventus di Antonio Conte.[56][57]
Realizza il primo gol della nuova stagione il 13 settembre 2014, nella partita casalinga contro l'Udinese, sbloccando il risultato nella vittoria per 2-0.[58] Tre giorni dopo sigla una doppietta agli svedesi del Malmö FF in Champions League,[59] interrompendo un digiuno che durava nella massima competizione europea per club da oltre un lustro.[60] Il 27 settembre realizza la sua prima doppietta stagionale in campionato, aprendo le marcature nel 3-0 sul campo dell'Atalanta.[61] Il 5 ottobre, in occasione della partita vinta per 3-2 ai danni della Roma, mette a referto la seconda doppietta stagionale in campionato, realizzando entrambe le reti dal dischetto:[62] in questo modo centra il miglior avvio di stagione, sul piano realizzativo, della sua carriera.[63] Il 26 novembre realizza il gol del definitivo 2-0 sul campo di Malmö;[64] così facendo torna a segnare in trasferta in Champions League dopo più di sei anni dall'ultimo centro.[65] Il 22 dicembre, durante la Supercoppa italiana giocata a Doha contro il Napoli, sigla una doppietta che, tuttavia, non permette alla Vecchia Signora di aggiudicarsi il trofeo, venendo sconfitta ai rigori dopo che i tempi regolamentari e supplementari si erano conclusi sul 2-2.[66]
Il 24 febbraio 2015, nella sfida di andata degli ottavi di Champions League contro i tedeschi del Borussia Dortmund, apre le marcature nel match conclusosi 2-1 in favore dei torinesi;[67] si ripete anche nella partita di ritorno, disputatasi a Dortmund il 18 marzo, dove mette a segno una doppietta.[68] Il 5 maggio, durante la semifinale di andata della medesima competizione, trasforma il rigore che vale il successo 2-1 sugli spagnoli del Real Madrid:[69] è il suo settimo gol stagionale in Champions League – record personale nella manifestazione oltreché nelle coppe continentali (sia europee sia sudamericane) –, nonché il cinquantesimo e ultimo dell'argentino in maglia bianconera. Lascia infatti la Juventus al termine dell'annata, dopo aver messo in bacheca il double composto dallo scudetto,[70] il secondo consecutivo per Tévez, cui contribuisce con 20 marcature, e dalla Coppa Italia,[71] giocando inoltre la sua terza finale di Champions League, persa 1-3 contro il Barcellona.[72][73]
Ritorno al Boca Juniors
Dopo quasi un decennio trascorso in Europa, e sempre più desideroso di far ritorno in Argentina per la parte conclusiva della sua carriera,[45] nell'estate del 2015 la Juventus viene incontro alle richieste di Tévez cedendolo, per 6,5 milioni di euro (consistenti in opzioni su giovani del vivaio), al Boca Juniors.[74] L'Apache riveste così, dopo undici anni, la maglia della sua squadra del cuore, venendo presentato ufficialmente dagli Xeneizes il 13 luglio seguente[75] e facendo il suo secondo esordio in gialloblù cinque giorni dopo, nella vittoria per 2-1 contro il Quilmes in Primera División.[76] Torna a segnare con la maglia azul y oro il 29 dello stesso mese, nei sedicesimi di finale di Copa Argentina contro il Banfield, realizzando su punizione il gol del 3-0.[77] Si ripete il 2 agosto, nella sconfitta del Boca per 3-4 contro l'Unión (SF), siglando la sua prima rete nel campionato argentino dopo l'avventura europea.[78] Con 5 reti in 10 presenze, contribuisce a riportare il Boca dopo tre anni alla vittoria della Primera División, aritmeticamente giunta il 2 novembre 2015 con l'1-0 al Tigre;[79] tre giorni dopo arriva il doblete grazie alla Copa Argentina, vinta dagli Xeneizes battendo in finale 2-0 il Rosario Central.[80]
Nazionale
Con la Nazionale argentina allenata da Marcelo Bielsa, Tévez ha conquistato l'oro ai Giochi olimpici di Atene 2004. Nella rassegna olimpica si è anche affermato come capocannoniere del torneo con 8 reti, tra cui quella decisiva nella finale contro il Paraguay, in 6 partite.
Due anni dopo è stato convocato dal CT José Pekerman per il campionato del mondo 2006 in Germania. Non impiegato nella prima partita, conclusasi con la vittoria per 2-1 contro la Costa d'Avorio, è sceso in campo come sostituto nella seconda, vinta per 6-0 contro la Serbia, segnando un gol e fornendo un assist. L'Argentina, poi, viene eliminata ai quarti di finale della competizione dopo la sconfitta ai tiri di rigore contro la Germania.
Ha partecipato, inoltre, alle edizioni 2004 e 2007 della Copa América, intervallate dalla Confederations Cup del 2005.
Con la nomina di Diego Armando Maradona a commissario tecnico della Selección, viene convocato anche per il campionato del mondo 2010 in Sudafrica. In questa competizione Tévez realizza due gol, entrambi negli ottavi di finale contro il Messico.
All'addio di Maradona, sulla panchina della Nazionale argentina si siede Sergio Daniel Batista, che nel maggio del 2011 dichiara che non convocherà Tévez per la Copa América 2011. A seguito di un chiarimento fra i due, comunque, il 1º giugno seguente viene inserito nella lista dei convocati alla manifestazione,[81] dove ai quarti fallisce il suo tiro di rigore contro l'Uruguay, errore che costa all'Argentina l'eliminazione.
Dopo la nomina del nuovo CT Alejandro Sabella, Tévez non viene più convocato nella Selección per il successivo triennio, perdendo la possibilità di partecipare al campionato del mondo 2014 in Brasile.[82]
Ritrova la maglia nazionale il 12 novembre 2014, quando, convocato dal nuovo commissario tecnico Gerardo Martino, subentra al posto di Sergio Agüero, nell'amichevole vinta per 2-1 ai danni della Croazia.[83][84] Il 28 maggio 2015 viene inserito dal CT Martino nella lista dei 23 convocati in vista della successiva Copa América in Cile.[85] In quest'edizione della competizione totalizza quattro presenze e, nell'ultima sua partita contro la Colombia, decisa ai tiri di rigore, segna il decisivo penalty che porta in semifinale l'Albiceleste.
Statistiche
Presenze e reti nei club
Statistiche aggiornate al 27 settembre 2015.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
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Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
2001-2002 | Boca Juniors | PD | 11 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 11 | 1 |
2002-2003 | PD | 32 | 11 | - | - | - | CL | 3 | 1 | - | - | - | 35 | 12 | |
2003-2004 | PD | 23 | 12 | - | - | - | CL | 12 | 5 | CInt | 1 | 0 | 36 | 17 | |
2004-2005 | PD | 9 | 2 | - | - | - | CL+CS | 10+9 | 3+3 | - | - | - | 28 | 8 | |
2005 | Corinthians | A1/SP+A | 13+29 | 7+20 | CB | 6 | 4 | CS | 4 | 0 | - | - | - | 52 | 31 |
2006 | A1/SP+A | 7+9 | 6+5 | - | - | - | CL | 8 | 4 | - | - | - | 24 | 15 | |
Totale Corinthians | 20+38 | 13+25 | 6 | 4 | 12 | 4 | - | - | 76 | 46 | |||||
2006-2007 | West Ham Utd | PL | 26 | 7 | FACup+CdL | 1+0 | 0 | CU | 2[86] | 0 | - | - | - | 29 | 7 |
2007-2008 | Manchester Utd | PL | 34 | 14 | FACup+CdL | 2+0 | 1 | UCL | 12 | 4 | - | - | - | 48 | 19 |
2008-2009 | PL | 29 | 5 | FACup+CdL | 3+6 | 2+6 | UCL | 9 | 2 | CS+SU+Cmc | 1+1+2 | 0 | 51 | 15 | |
Totale Manchester United | 63 | 19 | 11 | 9 | 21 | 6 | 4 | 0 | 99 | 34 | |||||
2009-2010 | Manchester City | PL | 35 | 23 | FACup+CdL | 1+6 | 0+6 | - | - | - | - | - | - | 42 | 29 |
2010-2011 | PL | 31 | 20 | FACup+CdL | 6+0 | 3 | UEL | 7[87] | 0 | - | - | - | 44 | 23 | |
2011-2012 | PL | 13 | 4 | FACup+CdL | 0+1 | 0 | UCL+UEL | 1+0 | 0 | CS | 0 | 0 | 15 | 4 | |
2012-2013 | PL | 34 | 11 | FACup+CdL | 6+1 | 5+0 | UCL | 5 | 0 | CS | 1 | 1 | 47 | 17 | |
Totale Manchester City | 113 | 58 | 21 | 14 | 13 | 0 | 1 | 1 | 148 | 73 | |||||
2013-2014 | Juventus | A | 34 | 19 | CI | 1 | 0 | UCL+UEL | 6+6 | 0+1 | SI | 1 | 1 | 48 | 21 |
2014-2015 | A | 32 | 20 | CI | 2 | 0 | UCL | 13 | 7 | SI | 1 | 2 | 48 | 29 | |
Totale Juventus | 66 | 39 | 3 | 0 | 25 | 8 | 2 | 3 | 96 | 50 | |||||
2015 | Boca Juniors | PD | 12 | 5 | CA | 3 | 3 | - | - | - | - | - | - | 15 | 8 |
Totale Boca Juniors | 87 | 31 | 3 | 3 | 34 | 12 | 1 | 0 | 125 | 46 | |||||
Totale carriera | 413 | 192 | 46 | 31 | 107 | 30 | 8 | 4 | 573 | 256 |
Cronologia presenze e reti in Nazionale
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Argentina Olimpica | |||||||
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Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
11-08-2004 | Patrasso | Argentina olimpica | 6 – 0 | Serbia e Montenegro olimpica | Olimpiadi 2004 - 1º turno | 2 | 72’ |
14-08-2004 | Patrasso | Argentina olimpica | 2 – 0 | Tunisia olimpica | Olimpiadi 2004 - 1º turno | 1 | 86’ |
17-08-2004 | Il Pireo | Argentina olimpica | 1 – 0 | Australia olimpica | Olimpiadi 2004 - 1º turno | - | 66’ |
21-08-2004 | Patrasso | Argentina olimpica | 4 – 0 | Costa Rica olimpica | Olimpiadi 2004 - Quarti di finale | 3 | |
24-08-2004 | Atene | Italia olimpica | 0 – 3 | Argentina olimpica | Olimpiadi 2004 - Semifinale | 1 | |
28-08-2004 | Atene | Argentina olimpica | 1 – 0 | Paraguay olimpica | Olimpiadi 2004 - Finale | 1 | |
Totale | Presenze | 6 | Reti | 8 |
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Argentina under 23 | |||||||
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Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
08-01-2004 | Coquimbo | Argentina under 23 | 0 – 0 | Perù under 23 | Torneo Pre-Olimpico CONMEBOL 2004 - 1º turno | - | |
10-01-2004 | Coquimbo | Argentina under 23 | 2 – 1 | Bolivia under 23 | Torneo Pre-Olimpico CONMEBOL 2004 - 1º turno | 1 | 42’ |
14-01-2004 | La Serena | Argentina under 23 | 5 – 2 | Ecuador under 23 | Torneo Pre-Olimpico CONMEBOL 2004 - 1º turno | - | |
16-01-2004 | La Serena | Argentina under 23 | 4 – 2 | Colombia under 23 | Torneo Pre-Olimpico CONMEBOL 2004 - 1º turno | - | 77’ |
21-01-2004 | Valparaíso | Brasile under 23 | 0 – 1 | Argentina under 23 | Torneo Pre-Olimpico CONMEBOL 2004 - Fase finale | - | |
23-01-2004 | Viña del Mar | Argentina under 23 | 2 – 1 | Paraguay under 23 | Torneo Pre-Olimpico CONMEBOL 2004 - Fase finale | - | 81’ |
25-01-2004 | Viña del Mar | Argentina under 23 | 2 – 2 | Cile under 23 | Torneo Pre-Olimpico CONMEBOL 2004 - Fase finale | - | 46’ |
Totale | Presenze | 7 | Reti | 1 |
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Argentina under 15 | |||||||
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Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
03-07-1999 | Londra | Argentina under 15 | 1 – 0 | Francia under 15 | Torneo tre Nazioni 1999 | 1 | |
04-07-1999 | Londra | Inghilterra under 15 | 2 – 1 | Argentina under 15 | Torneo tre Nazioni 1999 | - | |
Totale | Presenze | 2 | Reti | 1 |
Palmarès
Club
Competizioni nazionali
- Boca Juniors: Apertura 2003, 2015
- Boca Juniors: 2014-2015
- Corinthians: 2005
- Manchester United: 2008-2009
- Manchester City: 2010-2011
- Coppa Italia: 1
- Juventus: 2014-2015
- Juventus: 2013
Competizioni internazionali
- Boca Juniors: 2003
- Boca Juniors: 2003
- Boca Juniors: 2004
- Manchester United: 2007-2008
- Manchester United: 2008
Individuale
- Miglior giocatore della Coppa Libertadores: 1
- 2003
- 2003, 2004
- 2004
- Capocannoniere dei Giochi Olimpici: 1
- Atene 2004 (8 gol)
- Bola de Ouro della rivista Placar: 1
- 2005
- Capocannoniere della Coppa di Lega inglese: 2
- 2008-2009 (6 gol), 2009-2010 (6 gol)
- dicembre 2009
- Capocannoniere della Premier League: 1
- 2010-2011 (20 gol, a pari merito con Dimităr Berbatov)
- Guerin d'oro della rivista Guerin Sportivo: 2
Note
- ^ a b Carlos Tévez, in juventus.com. URL consultato il 25 aprile 2014.
- ^ L'Apache della Juventus: chi è Carlos Tevez?, in panorama.it, 26 giugno 2013.
- ^ Gioia Bò, Carlos Tévez: la sua vita diventa un film, in calciopro.com, 8 gennaio 2008. URL consultato il 22 marzo 2012.
- ^ a b Emanuele Gamba, Tevez, un giorno di paura. Sequestro lampo del padre liberato dopo sette ore, in La Repubblica, Roma, 30 luglio 2014, p. 38.
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