Utente:BlackPanther2013/Sandbox/rapaci
Astore grigio | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Aves |
Ordine | Accipitriformes |
Famiglia | Accipitridae |
Sottofamiglia | Accipitrinae |
Genere | Accipiter |
Specie | A. novaehollandiae |
Nomenclatura binomiale | |
Accipiter novaehollandiae (J. F. Gmelin, 1788) |
L'astore grigio (Accipiter novaehollandiae (J. F. Gmelin, 1788)) è un uccello rapace della famiglia degli Accipitridi diffuso in Australia e Tasmania[2].
Descrizione
Dimensioni
Misura 44-55 cm di lunghezza, per un peso di 238-470 g nel maschio e di 530-990 g nella femmina; l'apertura alare è di 72-101 cm[3].
Aspetto
Gli astori grigi sono grandi rapaci caratterizzati da sagoma tozza, becco spesso e zampe e dita possenti. La punta arrotondata delle corte ali copre a malapena la base della coda, squadrata all'estremità. È possibile osservare questi uccelli in due forme differenti: la forma grigia e la forma bianca. Negli adulti di forma grigia, la testa e le parti superiori variano dal grigio chiaro al grigio-ardesia. Le parti inferiori sono interamente bianche, fatta eccezione per una sottile barra grigia sul petto. Il lato superiore delle ali è grigio con sottili terminazioni scure a livello delle remiganti; quello inferiore è bianco. La coda è grigia sopra e bianca con una barra grigia sotto. Gli adulti di forma bianca sono interamente bianchi, fatta eccezione per le terminazioni delle primarie, che a volte sono sfumate di grigio. In entrambe le forme, l'iride è di colore rosso scuro e le zampe sono gialle, così come le dita. I giovani di forma grigia sono abbastanza simili agli adulti, ma sono leggermente sfumati di marrone sul collo e presentano barre più grossolane a forma di «V» sul petto. I giovani di forma bianca sono identici agli adulti, ma presentano tuttavia alcuni accenni di barre nere sulla zona pettorale. La forma bianca è praticamente egemone in Tasmania e predominante nel Victoria e nel nord-ovest dell'Australia. La forma grigia è più comune nel Queensland e nel Nuovo Galles del Sud. Entrambe le forme sono ugualmente rappresentate nel Territorio del Nord. Esemplari appartenenti a forme diverse si incrociano liberamente[3].
Voce
Al di fuori della stagione riproduttiva, gli astori grigi sono generalmente silenziosi. Come gli altri rapaci del genere Accipiter, emettono ogni sorta di grida acute, sia lente che rapide, ma il loro grido più caratteristico è costituito da una serie di fischi dolci, sonori e ascendenti che possono essere trascritti nel modo seguente: kuwit kuwit o koooer kloooer. Essi sono prodotti al ritmo di uno al secondo. Il grido dell'astore grigio viene imitato dal drongo piumato (Dicrurus hottentottus)[3].
Biologia
Gli astori grigi vivono da soli e in coppia. Nel corso delle parate nuziali, volano effettuando dei cerchi in cielo a grande altezza. In questo caso, i loro battiti hanno una tale ampiezza che le ali sembrano toccarsi tra loro sia al di sopra che al di sotto del corpo. I maschi che volano al di sopra delle femmine hanno le dita distese e rivolte in avanti. Al di fuori della stagione di nidificazione, quando si spostano, gli astori grigi hanno un volo rapido, ma con battiti più deboli e più laboriosi di quelli degli astori bruni (Accipiter fasciatus)[3].
Alimentazione
Diversamente dall'astore grigio (Accipiter novaehollandiae), questo predatore non ha una dieta particolarmente specializzata. Le popolazioni che vivono in Nuova Guinea e nelle piccole isole limitrofe si nutrono probabilmente di rettili e di insetti. Nelle isole Salomone, il menu è costituito soprattutto da piccoli nidiacei prelevati dalle covate di pappagalli e di passeriformi. Gli astori variabili apprezzano molto le lucertole e i piccoli serpenti, le cavallette e i grilli arboricoli. Nella dieta figurano anche topi e piccoli mammiferi. Alcune razze concentrano i loro attacchi sugli uccelli: piccoli megapodi, tortore, trampolieri. Le colonie di storni metallici vengono visitate regolarmente[3].
Riproduzione
La stagione di nidificazione ha luogo probabilmente da maggio a dicembre. La deposizione delle uova viene effettuata principalmente tra luglio e agosto in Nuova Guinea, ma talvolta due o tre mesi prima o dopo. Il nido è situato ben in evidenza ed è costruito con pezzi di legno e ramoscelli tenuti insieme da grandi foglie verdi. Misura 60 cm di larghezza e 35 cm di profondità. È posto a 25-30 m al di sopra del suolo su un vecchio ramo laterale o sulla biforcazione principale di un vecchio albero maturo. Possediamo solo pochissime informazioni sulla dimensione della covata, sulla durata dell'incubazione e sulla durata della permanenza dei giovani nel nido. Ciononostante, osservazioni compiute a Santa Isabel suggeriscono che la covata comprenda 2 o 3 uova che vengono covate per circa 30 giorni[3].
Distribuzione e habitat
Gli astori variabili frequentano le foreste pluviali aperte e i boschetti in corso di rigenerazione. Possono essere avvistati nelle radure, ai margini delle foreste o in aree fortemente modificate quali le piantagioni di palma da cocco. In alcuni casi, occupano anche le savane con foreste a galleria o zone dove gli alberi sono piuttosto radi. Apprezzano inoltre le aree lasciate a maggese e i vecchi terreni agricoli abbandonati, i giardini botanici e i parchi situati ai margini delle città. Occasionalmente, questi predatori vanno a caccia in zone ancora più aperte, come le rive dei laghi e i margini delle paludi erbose. Il loro habitat preferito va dal livello del mare fino a 500 metri di altitudine, anche se in alcuni luoghi possono spingersi fino a 1600 m. In Nuova Britannia vengono avvistati nelle zone di collina.
Gli astori variabili sono originari dell'Australasia e della Wallacea. Il loro areale comprende quattro zone geografiche principali: le isole sud-occidentali (Molucche e Piccole Isole della Sonda), le isole della Nuova Guinea (della quale fanno parte anche gli arcipelaghi di Entrecasteaux e delle Luisiadi), l'arcipelago Bismarck e le isole Salomone (comprendente anche Bougainville)[3].
Tassonomia
Sono ufficialmente riconosciute 21 sottospecie[2]:
- A. h. sylvestris Wallace, 1864, diffusa nelle Piccole Isole della Sonda occidentali e centrali (da Sumbawa ad Alor);
- A. h. polionotus (Salvadori, 1889), diffusa nelle isole Banda (a sud di Seram) e nelle Piccole Isole della Sonda orientali (Damar, Babar e isole Tanimbar);
- A. h. mortyi Hartert, 1925, endemica di Morotai (Molucche settentrionali);
- A. h. griseogularis (G. R. Gray, 1861), diffusa ad Halmahera, Bacan e nelle isole vicine (Molucche settentrionali);
- A. h. obiensis (Hartert, 1903), endemica di Obi (Molucche settentrionali);
- A. h. hiogaster (S. Müller, 1841), la sottospecie nominale, diffusa a Seram e nelle isole vicine (Molucche meridionali);
- A. h. pallidiceps (Salvadori, 1879), endemica di Buru (Molucche meridionali);
- A. h. albiventris (Salvadori, 1876), diffusa nelle isole Tayandu e nelle isole Kai (Molucche meridionali);
- A. h. leucosomus (Sharpe, 1874), diffusa in Nuova Guinea, nelle isole vicine e nelle isole Aru;
- A. h. misoriensis (Salvadori, 1876), endemica dell'isola di Biak (baia di Geelvink);
- A. h. pallidimas Mayr, 1940, diffusa nell'arcipelago di Entrecasteaux;
- A. h. misulae Mayr, 1940, diffusa nell'arcipelago delle Luisiadi;
- A. h. lavongai Mayr, 1945, diffusa in Nuova Hannover, in Nuova Irlanda e a Tabar (Bismarck nord-orientali);
- A. h. matthiae Mayr, 1945, endemica delle isole Saint Matthias (Bismarck settentrionali);
- A. h. manusi Mayr, 1945, diffusa nelle isole dell'Ammiragliato (Bismarck nord-occidentali);
- A. h. dampieri (Gurney Sr., 1882), diffusa a Umboi e in Nuova Britannia (Bismarck meridionali);
- A. h. lihirensis Stresemann, 1933, diffusa nelle isole Lihir e Tanga (Nuova Irlanda);
- A. h. bougainvillei (Rothschild e Hartert, 1905), diffusa a Bougainville e nelle isole Shortland (Salomone settentrionali);
- A. h. rufoschistaceus (Rothschild e Hartert, 1902), diffusa a Choiseul, Santa Isabel e nelle isole Florida (Salomone centrali);
- A. h. rubianae (Rothschild e Hartert, 1905), endemica della Nuova Georgia (Salomone centrali);
- A. h. malaitae Mayr, 1931, endemica di Malaita (Salomone sud-orientali);
- A. h. pulchellus (E. P. Ramsay, 1882), endemica di Guadalcanal (Salomone sud-occidentali).
Conservazione
Questa specie è considerata rara in Siberia e in Giappone, ma è possibile che i suoi effettivi siano sottovalutati a causa delle sue abitudini molto discrete. Tuttavia, in quest'ultimo paese, è divenuto più facile avvistarlo da quando si è adattato perfettamente a vivere nelle zone suburbane. Al contrario, in Cina, è abbastanza comune ed è perfino più diffuso dell'astore della Cina (Accipiter solensis). Con un'areale che occupa una superficie compresa tra i 4 e i 6 milioni di chilometri quadrati, David Christie stima che la sua popolazione globale sia vicina alle 100.000 unità. Lo sparviere del Giappone è classificato come «specie a rischio minimo» (Least Concern)[1].
Note
- ^ a b (EN) BirdLife International 2016, BlackPanther2013/Sandbox/rapaci, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Accipitridae, in IOC World Bird Names (ver 14.2), International Ornithologists’ Union, 2024. URL consultato il 2 ottobre 2018.
- ^ a b c d e f g (EN) Grey Goshawk (Accipiter novaehollandiae), su hbw.com. URL consultato il 2 ottobre 2018.
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