Trichospira verticillata

specie di pianta della famiglia Asteraceae

Trichospira verticillata (L.) S.F. Blake, 1915 è una pianta spermatofita dicotiledone appartenente alla famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Cichorioideae, tribù Vernonieae). È l'unica specie del genere Trichospira Kunt, 1818 e della sottotribù Trichospirinae Less., 1831.

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Trichospira verticillata
Trichospira verticillata
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Tricolpate basali
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi II
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaCichorioideae
TribùVernonieae
SottotribùTrichospirinae
Less., 1831
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùHeliantheae
SottotribùCoreopsidinae
GenereTrichospira
Kunth, 1818
SpecieT. verticillata
Nomenclatura binomiale
Trichospira verticillata
(L.) S.F. Blake, 1915

Etimologia

Il nome "generico" (Trichospira) è formato da due parole greche: "tricho" (= peloso, con peli)[1] e "spira" (= spirale)[2]; mentre quello "specifico" (verticillata) indica una struttura a verticilli[3]. Questi nomi fanno riferimento al particolare portamento della pianta.
Il nome scientifico della specie (Trichospira verticillata) è stato definito inizialmente da Carl von Linné (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, e perfezionato successivamente dal botanico americano Sidney Fay Blake (1892-1959) nella pubblicazione "Torreya; a Monthly Journal of Botanical Notes and News - 15: 106. 1915. : 106" del 1915[4][5]; il genere (Trichospira) è stato definito dal botanico tedesco Karl Sigismund Kunth (1788-1850) nella pubblicazione "Nova Genera et Species Plantarum - 4(14): 21 (ed. fol.). 1818" del 1818[6]; la sottotribù (Trichospirinae) è stata definita dal botanico tedesco Christian Friedrich Lessing (1809 – 1862) nella pubblicazione "Linnaea; Ein Journal für die Botanik in ihrem ganzen Umfange. Berlin - 6: 690. Jul-Dec 1831" del 1831[7].

Descrizione

La specie di questa voce è un'erba perenne con portamento prostrato (e strisciante). Le superfici sono ricoperte di peli semplici o di tipo aracnoide.[8][9][10]

Le foglie sono sessili e disposte lungo il fusto in modo alterno (sub-opposte se gli steli sono fertili). La faccia inferiore è tomentosa. Le venature sono di tipo pennato.

Le infiorescenze sono formate da capolini sessili in posizione ascellare. I capolini sono composti da un involucro formato da diverse brattee che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono i fiori tubulosi. Gli involucri sono formati da 12 brattee subuguali, persistenti mescolate a fiori veri e propri. Il ricettacolo è provvisto di poche pagliette.

I fiori, circa 10 per capolino, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi e zigomorfi.

  • Formula fiorale: per queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
* K 0/5, C (5), A (5), G (2), infero, achenio[11]

Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.

Corolla: i fiori hanno una forma tubulosa con corolle lunghe 2 mm e terminanti in 4 lobi; all'esterno della corolla sono presenti alcune ghiandole. Il colore della corolla è lavanda.

Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[12] Le teche delle antere sono semplici (non speronate o con brevi speroni) e con appendici ovali e superficie glabra. Il polline è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro)[13]; la parte più esterna dell'esina è appena sollevata a forma di creste e depressioni[14].

Gineceo: lo stilo è filiforme e privo di nodi basali. Gli stigmi dello stilo sono due divergenti. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Gli stigmi hanno la superficie stigmatica interna.[15]

I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni sono fortemente compressi e bicornuti con due coste laterali e 2 -3 più deboli per faccia. La fitomelanina, i rafidi e gli idioblasti sono assenti. Il pappo è formato da due reste apicali più grandi e una coroncina di altre piccole reste alla base.

Distribuzione e habitat

La presente specie si trova solo in America: Cuba, parte settentrionale del Sud America e Brasile in habitat tipicamente tropicali (ambiente amazzonico e della savana fino a 500 m s.l.m.).[16][17]

Tassonomia

La famiglia di appartenenza di questo gruppo (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[18] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[19]). La sottofamiglia Cichorioideae è una delle 12 sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Asteraceae, mentre Vernonieae è una delle 7 tribù della sottofamiglia. La tribù Vernonieae a sua volta è suddivisa in 21 sottotribù (Trichospirinae è una di queste).[9]
L'entità di questa voce è l'unica specie del genere Trichospira H.B.K., 1818 e della sottotribù Trichospirinae Less., 1831. Inizialmente (fine 1800) questa specie era assegnata alla tribù Heliantheae (sottotribù Coreopsidinae) prendendo in considerazione solamente la forma appiattita dell'achenio. Solamente in tempi più recenti (1970 c.a) è stata collocata nell'ambito della tribù Vernonieae, questo per la particolare forma dell'achenio, ma anche per le caratteristiche della sua superficie e la mancanza di qualsiasi tessuto di tipo Idioblasto. Caratteristiche che inoltre giustificano la sua posizione isolata nell'ambito della tribù.[8]
Il numero cromosomico di questa specie non è stato ancora rilevato.

Basionimo e Sinonimi

Il basionimo per questa specie è: Bidens verticillata L., 1753
Trichospira verticillata ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:

  • Rolandra reptans Willd. ex Less.
  • Rolandra septans Willd. ex Less.
  • Salmea verticillata (L.) Druce
  • Trichospira biarista Less.
  • Trichospira biaristata Less.
  • Trichospira biaristata DC. (1836)
  • Trichospira menthoides H.B.K. (1818)
  • Trichospira prieurei DC. (1836)
  • Trichospira pulegium Mart. ex DC. (1836)

Note

  1. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 3-marzo-2014.
  2. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 3-marzo-2014.
  3. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 3-marzo-2014.
  4. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 3-marzo-2014.
  5. ^ Global Compositae Checklist, su compositae.landcareresearch.co.nz. URL consultato il 3-marzo-2014.
  6. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 3-marzo-2014.
  7. ^ Crescent Bloom - Checklist Database, su crescentbloom.com. URL consultato il 3-marzo-2014.
  8. ^ a b Robinson 1999, pag. 14.
  9. ^ a b Funk & Susanna 2009, pag. 452.
  10. ^ Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 165.
  11. ^ Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 20 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
  12. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  13. ^ Strasburger 2007, Vol. 2 - pag. 760.
  14. ^ Laboratory of Palaeobotany and Palynology, su pollen.mtu.edu, p. Tje Glossary - Part 3 (I-O). URL consultato il 4-febbraio-2014 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2014).
  15. ^ Judd 2007, pag. 523.
  16. ^ Robinson 1999, pag. 83.
  17. ^ eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 3-marzo-2014.
  18. ^ Judd 2007, pag. 520.
  19. ^ Strasburger 2007, pag. 858.

Bibliografia

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