Crisi del quarto di secolo

crisi esistenziale che avviene tra i 20 e i 25 anni
Versione del 26 dic 2019 alle 22:31 di Melquíades (discussione | contributi) (Cinema e TV: avevo sbagliato a schiacciare)

La crisi del quarto di secolo[1], o anche crisi del quarto di vita[2] (Quarter-Life Crisis in inglese), è una fase che ricade intorno ai 25 anni, caratterizzata da ansia da prestazione (professionale), senso di soffocamento (che sia per un lavoro o per un matrimonio che non piacciono più) e, nei casi più gravi, depressione[2].

Aspetti

Secondo Meredith Goldstein, la crisi avviene dopo i vent'anni, dopo essere entrati nel "mondo reale"[3]. L'esistenza di questa crisi è stata proposta da Erik Erikson, il quale aveva già proposto otto diversi periodi di crisi nella vita umana, tra i quali è identificabile questo.

Il conflitto associato ai giovani adulti è quello dell'intimità contro l'isolamento, ovvero tra il desiderio di intraprendere relazioni affettive stabili e quello di mantenere la propria indipendenza affettiva. Secondo Erikson, dopo aver stabilito una certa identità, i giovani adulti tendono a desiderare rapporti romanticamente più intensi e stabili con le altre persone[4].

Comunemente i sintomi sono quelli di sentirsi "persi, impauriti, soli e confusi", intorno alle decisioni da prendere per il futuro, per passare ufficialmente all'età adulta. Alcuni studi hanno dimostrato che la disoccupazione e la scelta di un percorso di carriera rappresentano i maggiori promotori di questa crisi.

Dover affrontare la vita senza l'aiuto dei propri genitori per la prima volta può portare alla sensazione di solitudine e abbandono.

Generazione Y

La rilevanza, anche clinica, della crisi del quarto di secolo, appare in aumento nelle generazioni che affrontano questo periodo all'inizio del XXI Secolo, almeno nel mondo occidentale. i cosiddetti millennials vengono anche definiti Generazione boomerang o Generazione Peter Pan, a causa della tendenza a ritardare alcuni riti di passaggio verso l'età adulta rispetto alle generazioni precedenti[5]. Diversi fattori contribuiscono a questa tendenza, tra cui la crisi economica, la difficoltà a entrare nel mondo del lavoro, la fluidità delle relazioni interpersonali, e il fatto che le regole sociali e i valori siano sempre più sfumati[6].

Robinson, nel 2015, ha proposto un aggiornamento delle categorie eriksoniane, e suggerisce che nel terzo millennio il conflitto sia prevalentemente tra impegno sociale e indipendenza[7]

La tensione esistente tra integrazione nel mondo del lavoro e ricerca della propria libertà personale, tipica di questa fascia di età, è identificata anche in Giappone con il neologismo freeter.

Nell'arte

Cinema e TV

La crisi del quarto di secolo è l'oggetto del film del 1967 Il laureato, che contiene una delle prime descrizioni di questo fenomeno. Altre pellicole che hanno per tema la crisi del quarto di secolo sono: Le mille luci di New York; Esami per la vita; St. Elmo's Fire; Come solo tu sei; Giovani, carini e disoccupati; La mia vita a Garden State; Ammesso; Ghost World; Alta fedeltà; (500) giorni insieme; Lost in Translation; Il lato positivo; Vicky Cristina Barcelona; L'alba dei morti dementi; Tiny Furniture; Fight Club; Vero come la finzione; Lo stravagante mondo di Greenberg; Frances Ha; Se mi lasci ti cancello; Dimmi quando. Inoltre trattano il tema il musical Avenue Q e le serie televisive The Office e Girls. Tra le pellicole italiane incentrate sull'argomento si può citare I laureati, film d'esordio di Leonardo Pieraccioni.

Musica

Il singolo di John Mayer del 2003 "Why Georgia" esplora il concetto di crisi del quarto di vita. La canzone è basata sulle esperienze di John Mayer durante questo periodo di età, quando si trasferì in Georgia[8].

La canzone del 1975 dei Fleetwood Mac "Landslide", scritta da Stevie Nicks alla fine dei suoi vent'anni, esplora molti dubbi su se stessi e le paure della crisi del quarto di vita, in un momento in cui Nicks si dichiarava incerta sulla sua carriera musicale e sulla sua vita sentimentale[9].

"20 Something", la traccia finale dell'album "Ctrl" di SZA del 2017, approfondisce le molte insicurezze che l'artista ha vissuto nei suoi vent'anni, sia personali che professionali, e l'urgenza che ha provato di sfruttare al meglio la sua vita prima di entrare in un'età adulta matura[10].

Letteratura

Note

  1. ^ Come riconoscere e superare una "crisi dei 25 anni" vice.com
  2. ^ a b La «crisi del quarto di vita»: depressi già a vent'anni corriere.it
  3. ^ Meredith Goldstein, The quarter-life crisis, in The Boston Globe, September 8, 2004. URL consultato il 5 settembre 2007.
  4. ^ Erik H. Erikson, Identity: Youth and Crisis, New York, W. W. Norton, 1968.
  5. ^ Kathleen Shaputis, The Crowded Nest Syndrome : Surviving the Return of Adult Children, Olympia, Clutter Fairy, 2003, ISBN 0972672702.
  6. ^ Atwood, J. D., & Scholtz, C., The quarter-life time period: An age of indulgence, crisis or both?, in Contemporary Family Therapy, vol. 30, n. 4, 2008, pp. 233-250.
  7. ^ Robinson, O.C., Emerging adulthood, early adulthood and quarter-life crisis: Updating Eriksonfor the twenty-first century, in R. Žukauskiene (a cura di), Emerging adulthood in a European context, New York, Routledge, 2015, pp. 17-30.
  8. ^ Berklee Today, su berklee.edu.
  9. ^ Landslide by Fleetwood Mac Songfacts, su songfacts.com.
  10. ^ 20 Something, SZA, su genius.com, Genius Media Group, Inc..

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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