Autostrada A2 (Italia)
L'autostrada A2, detta anche autostrada del Mediterraneo, è parte delle strade europee E45, E90 e E841 e, con un'estensione totale di 442,2 km, rappresenta la continuazione dell'autostrada A3 e del raccordo autostradale 2 collegando Salerno a Reggio Calabria passando per Cosenza e Vibo Valentia.
Autostrada A2 Autostrada del Mediterraneo | |
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Denominazioni precedenti | Autostrada A3, raccordo autostradale 2 |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regioni | ![]() ![]() ![]() |
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Dati | |
Classificazione | Autostrada |
Inizio | Interconnessione con A30 e RA 2 presso Fisciano |
Fine | Villa San Giovanni |
Lunghezza | 432,6 km |
Direzione | nord-sud |
Data apertura | 1967 (primo tratto aperto) |
Provvedimento di istituzione | Decreto ministeriale 13/06/2017 (G.U. n.153 del 03/07/2017) |
Gestore | ANAS |
Pedaggio | gratuito |
Percorso | |
Località servite | Salerno, Lagonegro, Cosenza, Vibo Valentia, Reggio Calabria |
Principali intersezioni | A30 e RA2 a Fisciano, A2dir e A3 a Salerno, RA5 a Sicignano degli Alburni, A2dir e RA4 a Reggio Calabria. |
Strade europee | ![]() ![]() ![]() |
Classificazione
L'attuale denominazione è entrata in vigore il 13 giugno 2017 tramite il decreto ministeriale 13/06/2017 (G.U. n.153 del 03/07/2017). Il cambio di denominazione è stato deciso in seguito alla fine dei lavori di ammodernamento.
Precedentemente il tratto da Fisciano (interconnessione con l'autostrada A30) a Salerno (interconnessione con l'attuale A2 dir, già A3) era classificato come parte del raccordo autostradale 2, mentre il rimanente tratto da Salerno a Reggio Calabria era classificato come autostrada A3. La classificazione A3 è rimasta per la tratta Napoli-Salerno[1][2][3]. Contestualmente è stata lanciata una campagna pubblicitaria a scopo turistico, con dieci percorsi culturali[4] e uno spot interpretato da Giancarlo Giannini.
Storia
Nei primi anni sessanta del XX secolo il governo italiano decise di finanziare la costruzione di un'autostrada che collegasse il resto dell'Italia alla Calabria, regione fino a quel momento considerata "l'Isola nella Penisola" o "la Terza Isola" perché gli aspri rilievi non permettevano di raggiungerla facilmente.[5] A differenza dell'Autostrada del sole però, la realizzazione della Salerno-Reggio Calabria non poté contare sulla partecipazione di capitali privati, e lo Stato dovette farsi interamente carico dell'opera.[6] Il 24 luglio del 1961 venne approvata la legge n. 729[7][8] (cosiddetta legge Zaccagnini) che definiva il nuovo Piano di costruzioni stradali e autostradali, e assegnava all'ANAS la costruzione e la futura gestione della Salerno-Reggio Calabria, autorizzandola a contrarre mutui per 180 miliardi di lire, costo iniziale stimato dell'opera.[9]
I lavori iniziarono il 21 gennaio del 1962 in località Montevergine (Reggio Calabria) alla presenza del presidente del consiglio Amintore Fanfani[10], che nella cerimonia della posa della prima pietra in cui, affermando che l'infrastruttura sarebbe stata completata entro tre anni, scoprì una lapide con scritto:
L'autostrada venne aperta all'esercizio tra Salerno e Lagonegro nel 1967, l'anno successivo raggiunse Cosenza e nel 1969 arrivò a Gioia Tauro. Nel 1972 una frana nei pressi di Lagonegro danneggiò i viadotti Taggine e Sirino; ciò causò chiusura di parte dell’autostrada e l'apertura di una deviazione (e una strozzatura tra il km 131 e il km 132). Nel 1974 l'autostrada raggiunse Reggio Calabria.
L'autostrada realizzata era a due corsie di limitata larghezza per senso di marcia, priva di corsie d'emergenza e con sole piazzole di sosta distanziate tra loro.
Il costo finale fu calcolato in 368 miliardi di lire.
Lavori di ammodernamento (1997-2016)
L'impetuosa motorizzazione del meridione degli anni sessanta e settanta rese presto evidente l'inadeguatezza delle infrastrutture della tratta Salerno-Reggio Calabria. A causa delle curve pericolose e delle corsie strette (3,5 metri di larghezza), negli anni a venire si verificarono numerosi incidenti e ingorghi.
Il primo governo a mettere in agenda un consistente piano di interventi sulla Salerno-Reggio Calabria fu il secondo governo Craxi, nel 1987, con lo stanziamento di 1000 miliardi di lire.[9]
Negli anni seguenti si sono susseguiti progetti di ammodernamento e ampliamento che hanno portato alla progressiva cantierizzazione di tratte per l'ampliamento a due carreggiate (tra Salerno Fratte e Sicignano degli Alburni la tratta è stata ammodernata a 3 corsie più corsia d'emergenza). Considerata l'importanza dell'opera e le caratteristiche del territorio interessato, l'attività di ammodernamento ha visto diverse indagini sulle infiltrazioni della 'Ndrangheta nei relativi appalti, alcune operazioni di polizia finite sulle cronache nazionali[12] e il presenziamento dei cantieri da parte delle forze dell'ordine.[13]
Il concreto avvio dei lavori di ammodernamento avvenne nel 1997, seppur con una certa lentezza, con l'appalto di pochi lotti di modeste dimensioni e subì un'importante accelerazione con l'approvazione della legge Obiettivo n. 443 del 21 dicembre 2001 e la riprogettazione della cantierizzazione dell'Autostrada da parte di Anas. Sopraggiunte difficoltà tecniche, crisi finanziarie delle ditte appaltatrici e infiltrazioni mafiose nei lavori hanno, in più occasioni, rallentato o arrestato la prosecuzione dei lavori di ammodernamento con aumento consistente di costi e tempistiche, creando notevoli disagi al territorio interessato.
L'ammodernamento non è consistito semplicemente in un allargamento della vecchia sede stradale, ma nella vera e propria costruzione di una nuova autostrada con graduale abbattimento della precedente, in presenza di costante flusso di traffico[14], spesso predisposto su singola carreggiata a doppio senso di circolazione, con continue deviazioni. Il nuovo tracciato (costruito in sede e in variante) è frutto di numerose rettifiche di quello precedente, con profilo più lineare, diminuzione delle pendenze e addolcimento delle curve ed è caratterizzato da tre corsie per senso di marcia più corsia di emergenza per circa 52 km (da Salerno Fratte a Sicignano) e da due corsie per senso di marcia più corsia di emergenza per la rimanente tratta ammodernata, escluso il tratto di circa 5 km dall'imbocco nord della galleria Fossino allo svincolo di Laino Borgo, ampliato senza corsia di emergenza ma con banchina pavimentata in destra. Inoltre, a causa di difficoltà tecnico-economiche, alcuni viadotti e gallerie di lunghezza limitata sono stati ammodernati ma senza allargamento della sede stradale, pur con innalzamento degli standard di sicurezza.
Al 26 luglio 2016, con l'apertura del lotto tra Laino Borgo e Campotenese in Calabria (in cui rientra anche il viadotto Italia)[15], sono stati completati 374,15 km (di cui 3,935 km stralciati dai lavori), mentre 68,77 km dovevano ancora essere cantierizzati.
Il 22 dicembre 2016, con l'apertura al traffico della galleria "Larìa", sono stati completati i lavori di ricostruzione dell'autostrada con standard moderni con carreggiate più larghe. Dall'avvio dei lavori al giorno dell'inaugurazione dell'ammodernamento dell'autostrada sono passati circa 55 anni.[16]
I tratti già completati sono quelli tra gli svincoli di:
- Innesto raccordo Salerno-Avellino - Morano (182,7 km, dal km 2,335 al km 185 svincolo Morano escluso; per circa 52 km, fino a Sicignano a tre corsie più corsia d'emergenza)
- Sibari - Cosenza (52,2 km; dal km 210,5 svincolo Sibari incluso al km 261 svincolo Cosenza incluso)
- Altilia - Pizzo Calabro (51,8 km; dal km 286 svincolo Altilia escluso al km 337,8 svincolo Pizzo Calabro escluso)
- Sant'Onofrio - Campo Calabro (85,15 km; dal km 348,6 svincolo Sant'Onofrio escluso al km 433,75 svincolo Campo Calabro incluso)
Gli svincoli da ammodernare al 22 dicembre 2016 sono:
- Svincoli di Morano, Castrovillari, Rogliano, Altilia, Pizzo, Sant'Onofrio;
- Svincoli di Reggio Calabria Gallico, Reggio Catona, Porto di Reggio, Tangenziale di Reggio Calabria, Strada statale 106 Jonica.
La ricostruzione dei circa 370 km di nuovo asse autostradale ha comportato una spesa approssimativa di 7,5 miliardi di euro con costo medio per chilometro di 20-21 milioni di euro.[14]
Dunque, al 22 dicembre 2016 i rimanenti tratti non ammodernati erano relativi a 72,705 km, cioè tra gli svincoli di:
- Salerno Fratte - Innesto raccordo Salerno-Avellino (2,335 km, dal km 0 al km 2,335; stralciato dai lavori e in seguito ridenominato "A2 dir NA")
- Morano Calabro - Firmo/Sibari (22,5 km, dal km 185 al km 207,5)
- Cosenza - Altilia (26,3 km, dal km 259,7 al km 286)
- Altilia - San Mango d'Aquino (1,6 km, dal km 292,1 al km 293,9 in carreggiata sud e dal km 292,3 al km 293,7 in carreggiata nord; trattasi del breve tratto della galleria "Tribito" stralciato dai lavori dell'ex macrolotto 4B tra Altilia e Falerna, a causa del rinvenimento di roccia verde nella montagna in cui si sarebbero dovute scavare le nuove gallerie)
- Pizzo Calabro - Vibo Valentia/Sant'Onofrio (10,8 km, dal km 337,8 al km 348,6)
- Campo Calabro - Reggio Calabria (9,17 km, dal km 433,75 al km 442,92, tratto stralciato dai lavori dell'ex macrolotto 6 e in seguito ridenominato "A2 dir RC")
Il piano di manutenzione (2016-2017)
Nel mese di marzo 2016, Anas di intesa col Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti presentò il cosiddetto "Piano di Manutenzione", una manovra di project review che accantonava i lavori di ricostruzione dei tre tratti non ammodernati Morano - Firmo, Cosenza - Altilia e Pizzo - Vibo Valentia per complessivi 59,6 km (a cui, erroneamente, si è fatto spesso riferimento come a "gli ultimi 58 km da ammodernare") in favore di un rinnovamento in sede. La scelta del Piano di Manutenzione, il cui costo stimato era di 1 miliardo di euro, interamente finanziato, avrebbe, secondo Anas, comportato notevoli vantaggi tra cui il dimezzamento della durata dei lavori e un minore impatto sull'ambiente e la viabilità, rispetto ad una ricostruzione adottata negli altri tratti. Il piano prevede, in particolare:
- L'adeguamento delle barriere di sicurezza (i cosiddetti guardrail), tramite la loro sostituzione con barriere tipo H2, con profilo salva motociclisti;
- L'installazione di barriere fonoassorbenti o fonorepellenti, ove necessario;
- Il rinnovo della pavimentazione, tra cui la posa di nuovo asfalto e nuova segnaletica orizzontale;
- L'installazione di centraline meteorologiche e apparecchiature per la connettività wireless, pannelli a messaggio variabile e telecamere di videosorveglianza;
- L'installazione di impianti d'illuminazione in corrispondenza degli svincoli, nonché di nuova segnaletica turistica in prossimità di essi;
- Il restauro di elementi ammalorati su ponti e viadotti, compreso il rinforzo e l'adeguamento alle norme antisismiche, nonché la posa di reti di protezione;
- La sostituzione della segnaletica verticale con i cartelli del pacchetto A2;
- L'adeguamento delle gallerie, con l'installazione di luci a LED, ventilatori e altri elementi per la sicurezza.
Inoltre, tra Cosenza e Altilia, è allo studio la costruzione di una nuova carreggiata sud complanare (direzione Reggio Calabria), in modo da destinare, nello stesso tratto, entrambe le attuali carreggiate al traffico in direzione nord, di cui una riservata all'arrampicamento dei mezzi pesanti.
Se, da un lato, l'attuazione del piano di Manutenzione ha condannato i tratti non ammodernati a rimanere sostanzialmente identici nella struttura, dall'altro ha messo finalmente inizio ad un'importante azione di manutenzione straordinaria per tutto il tracciato autostradale, in particolar modo proprio per i tratti non ammodernati la cui cura è sempre stata messa in secondo piano, nell'ottica di ricostruirli in futuro, spingendo, quindi, alla realizzazione di interventi che avrebbero dovuto essere attuati già da molto tempo, primo fra tutti il rinnovo della pavimentazione.
L'A2 oggi
Il 22 dicembre 2016, in occasione della cerimonia conclusiva dei grandi lavori di ammodernamento della A3 - Salerno/Reggio Calabria, fu annunciato che l'infrastruttura avrebbe cambiato nome in A2 - Autostrada del Mediterraneo e che il nuovo itinerario sarebbe partito da Fisciano «come naturale prosecuzione dell’itinerario Nord-Sud che nasce a Milano con l’autostrada A1» e sarebbe terminato a Villa San Giovanni «porta di accesso alla Sicilia e naturale conclusione dell’itinerario internazionale E45», escludendo quindi il tratto iniziale di 2,335 km da Salerno Centro e Salerno Fratte, in seguito ridenominato A2 dir NA, e quello terminale di 9,17 km da Villa San Giovanni a Reggio Calabria Nord, in seguito ridenominato A2 dir RC, entrambi tratti non interessati da lavori di ricostruzione. Inoltre, Anas rilanciò l'A2 come circuito di opportunità per la valorizzazione turistica del territorio. Con il cambio di denominazione, la modifica dei capisaldi di itinerario e la campagna di valorizzazione turistica del tracciato dell'A2, a partire dal primo semestre 2017 e proseguendo nel 2018, Anas attuò l'installazione della nuova segnaletica turistica nei pressi degli svincoli e la sostituzione dei pannelli di numerazione cavalcavia (che tenevano conto anche del tratto A3 - Napoli/Salerno), delle progressive chilometriche e della segnaletica in generale, adottando l'utilizzo di un nuovo pacchetto di segnaletica riportante l'indicazione A2 (il pacchetto A2). Durante i grandi lavori di ammodernamento, l'asse originario dell'ex A3, oggi A2, tra l'innesto raccordo Salerno-Avellino (ex km 2,335) e lo svincolo di Campo Calabro (ex km 433,75) subì una riduzione di quasi 7,5 km (7,485 per la precisione), portando il nuovo asse autostradale, che include i primi 8,035 km dell'ex raccordo autostradale 2 e il tratto appena citato dell'ex A3, a misurare complessivamente 432,200 km. Le indicazioni riportanti i capisaldi di itinerario riportate sulla segnaletica stradale sarebbero rimaste, comunque, Salerno in direzione nord e Reggio Calabria in direzione sud.[17]
Percorso
L'autostrada, gestita dall'Anas e senza pedaggio, si divide in due tratte: da Fisciano a Salerno e da Salerno a Reggio Calabria.
Fisciano-Salerno
In questa tratta, che si estende per 8,035 km, ha inizio l'autostrada.
L'inizio dell'autostrada è collocato nell'innesto tra l'autostrada A30 proveniente da Caserta e il raccordo autostradale 2 proveniente da Avellino. Subito dopo l'innesto vi è lo svincolo di Fisciano sud (in uscita solo in carreggiata nord e in entrata solo in carreggiata sud). Subito dopo vi sono gli svincoli di Baronissi nord-Lancusi e Baronissi sud, intervallati da due aree di servizio costruite quando il tratto era ancora parte del RA 2.
Dopo un breve tratto, si arriva nella località di Fratte dove ci si immette nel tratto Salerno-Reggio Calabria.
Salerno-Reggio Calabria
L'originario tracciato dell'ex A3 SA-RC si estende per 442,920 km nelle province di Salerno, Potenza, Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria, dove si innesta sulla strada statale 106 Jonica.
È un'autostrada che snoda il suo percorso in gran parte su territorio montano. Il 50% della tratta attraversa l'Appennino lucano e calabrese.
Comprende 190 gallerie e 480 tra ponti e viadotti. Dei suoi quasi 443 km, 125 km si percorrono in galleria e 97 km tra viadotti e ponti. 35 gallerie hanno una lunghezza che oltrepassa i 1000 metri, e 70 ponti superano la lunghezza di 300 metri.
La tratta inizia senza soluzione di continuità tra l'A3 Napoli - Salerno e la tratta proveniente da Fisciano.
Superato l'innesto si apre un tratto a tre corsie più quella di emergenza, con gallerie e viadotti che attraversano: Pontecagnano (fine Tangenziale di Salerno), Battipaglia, Eboli, Campagna, Contursi Terme, Sicignano degli Alburni (collegamento con Potenza), Polla, Atena Lucana, Sala Consilina e Padula.
Superato lo svincolo di Sicignano degli Alburni l'autostrada prosegue a due corsie più quella d'emergenza (salvo alcuni tratti, tra cui quelli non ammodernati, privi di corsia di emergenza) e, all'inizio del viadotto Pennarone I (km 123+500) entra in Basilicata.
Nel breve tratto lucano l'autostrada percorre il Parco Nazionale dell'Appennino Lucano ed il Parco Nazionale del Pollino.
Tra gli svincoli di Lauria Nord e Lauria Sud è presente la galleria Serra Rotonda, che con i suoi 3.800 metri è la galleria più lunga dell'Italia meridionale.
L'autostrada è l'arteria principale della Calabria, collegata con strade trasversali anche al principale asse viario del versante ionico, la SS 106 Jonica/E-90. Le trasversali principali sono:
- Svincolo Firmo/Sibari/Saracena SS 534 Sibari (A2-Sibari) collega la Piana di Sibari e la jonica cosentina;
- Svincolo Rende/Cosenza Nord SS 107 Silana Crotonese (Paola- Crotone) collega il crotonese;
- Svincolo Lamezia Terme/Catanzaro, SS 280 dei Due Mari (Lamezia-Catanzaro) collega il catanzarese;
- Svincolo Rosarno, SS 682 Jonio-Tirreno (Rosarno-Gioiosa) collega la fascia Jonica del reggino.
Nel superare il tratto iniziale del fiume Lao (dopo la galleria Fossino) si entra in Calabria. Tra Laino Borgo e Laino Castello è presente il viadotto Italia che, con i suoi 260 metri, è il viadotto più alto d'Italia e il secondo in Europa.
Superato lo svincolo di Mormanno è presente lo svincolo di Campotenese, dopo il quale, si raggiunge il punto più alto dell'autostrada a quota 1016 (valico di Campotenese). Superato lo svincolo di Cosenza, l'autostrada attraversa le varie montagne in direzione Altilia, la quale si raggiunge dopo aver oltrepassato, prima dello svincolo di Rogliano, il valico di Piano Lago a quota 636. Qui troviamo un tracciato impervio risalente ai primi anni 70, con carreggiate ancora da ammodernare in quanto non conformi alle normative europee. Arrivati ad Altilia inizia il nuovo tratto ammodernato che costeggia il Tirreno fino a Pizzo Calabro e ritorna all'interno con lo svincolo di Vibo Valentia.
L'autostrada attraversa successivamente la parte costiera della piana di Rosarno e della piana di Gioia Tauro, per finire nei comuni costieri di Bagnara Calabra, Scilla, Villa San Giovanni (con imbarchi per la Sicilia) dove prosegue per Reggio Calabria tramite la A2 diramazione Reggio Calabria che si innesta a sua volta nella tangenziale di Reggio Calabria.
I viadotti
Realizzata su terreni irregolari, l'autostrada richiese la costruzione di numerosi viadotti, alcuni dei quali demoliti e sostituiti nel corso dell'opera di ammodernamento.
Viadotti campani
I viadotti realizzati dopo l'uscita di Salerno, appartenenti al macrolotto 1, sono stati demoliti e sostituiti con viadotti in sistema misto. I viadotti originari erano in calcestruzzo e furono caratterizzati dalle diverse tecniche costruttive, ad esempio il viadotto Tanagro, lungo 100 metri ed alto 30 era costituito da un arco parabolico a via superiore iperstatico, fu fatto brillare nei lavori di adeguamento e sostituito. Molto frequente fu la tipologia a stampella,[nota 1] il vecchio viadotto Lontrano (progetto dell'ingegnere Riccardo Morandi) ne era un esempio.
Viadotti lucano-calabri
Il tracciato dell'autostrada si sviluppa in un territorio geologicamente complesso e con un profilo altimetrico piuttosto movimentato: le catene montuose di Pollino e Sila (l'Aspromonte viene solamente costeggiato dal tracciato autostradale) vengono superate attraverso i due valichi di Campotenese e Piano Lago. All'epoca della costruzione si preferì, per motivi tecnici, la costruzione in viadotto piuttosto che in galleria e da questo è derivato un tracciato a tratti tortuoso e con raggi di curvatura molto stretti. Questi ultimi rappresentano uno dei maggiori sforzi dell'ingegneria civile impegnata nella progettazione e realizzazione di viadotti a grandi luci in sistema misto (acciaio e calcestruzzo armato) e altezze notevoli. Furono impegnati anche alcuni degli ingegneri più noti del panorama italiano, ci furono anche i progettisti degli arditi viadotti dell'A1 realizzati circa un decennio prima, tra questi ci sono anche Silvano Zorzi e Fabrizio de Miranda. I più noti sono:
- il viadotto Italia sul Lao (1967-1973) fu progettato da Fabrizio de Miranda che utilizzò la soluzione calcestruzzo-acciaio che in quegli anni volle diffondere, per massimizzare con la loro interazione, le migliori caratteristiche di questi due elementi. Vinse il concorso nazionale di progettazione. L'opera è lunga 1.122 metri e la parte centrale è costituita da una lunga trave metallica di 425 metri tripartita in due luci di 125 metri e una, quella centrale, da 175 metri di luce. L'altezza dal fondovalle al piano stradale è di 261 metri. Tale quota altimetrica ha reso questo viadotto il più alto d'Europa fino al 2004, quando il Viaduc de Millau in Francia strappò il primato svettando a 271 metri sul fondo valle (dal piano stradale, 343 dai piloni). La pila est raggiunge l'altezza di 171 metri (record europeo) ed affonda sulla roccia che fa da insenatura al Fiume Lao. Resta il quarto ponte al mondo come viabilità ordinaria.[18]
- il viadotto Sfalassà a Bagnara Calabra, fu progettato da Zorzi nel 1967 nello studio IN-CO di Milano assieme a Sabatino Procaccia e Luciano Lonardo. L'opera è lunga 769 metri (742 m Sfalassà-151 m Vardaru I), la campata centrale in acciaio ha luce 376 m ed è alta dal fondovalle alla sede stradale 253 metri.[19] Lo Sfalassà ha vinto il premio Europeo Cecm nel 1970, 1971 e 1972. Rimane il ponte ad arco portale spingente più alto del mondo, mentre è il terzo d'Europa e il sesto a livello mondiale come viabilità ordinaria. Per la sua valenza tecnica e storica, lo Sfalassà è l'unico ponte che non è stato demolito durante i lavori del macrolotto V tra Scilla e Gioia Tauro.[20]
- il viadotto Stupino a Carpanzano, si sviluppa per 635 metri ed è alto dal fondovalle 150 metri, l'altezza della pila centrale 135 metri ed è caratterizzato dalle due campate centrali in calcestruzzo armato lunghe 120 metri. Esse sono realizzate attraverso il metodo cantilever.
- il viadotto Rago a Morano Calabro, si sviluppa per 399 metri ed è alto dal fondovalle 147 metri, l'altezza delle pile raggiunge i 150 metri ed è caratterizzato da una trave metallica di 122 metri di luce.
- il viadotto Coscile a Castrovillari, si sviluppa per 637 metri ed è alto dal fondovalle 140 metri, l'altezza delle pile raggiunge 140 metri ed è caratterizzato da una struttura in travi in C.A.P.
- Il viadotto Serra a Lagonegro, si sviluppa per 231 metri ed è alto dal fondovalle alla sede stradale 125 metri, l'altezza delle pile è 90 metri, l'impalcato è costituito da due piastre ortotrope di altezza variabile (sul pilastro è 8,5 metri e alla spalla 5 metri).
Inoltre vi sono altri viadotti di notevole altezza realizzati sull'Appennino lucano e calabro, caratterizzati dalle diverse tecniche costruttive adottate dai progettisti. La maggior parte di essi sono stati demoliti a favore di nuovi viadotti a 11 metri di larghezza, con tre corsie (due di marcia e una di emergenza) realizzati durante l'adeguamento generale dell'autostrada.
Tabella percorso
SALERNO - REGGIO CALABRIA Autostrada del Mediterraneo | |||||
Tipo | Indicazione | ↓km↓[21] | ↑km↑[21] | Area | Strada europea |
---|---|---|---|---|---|
Avellino Caserta |
0,0 | 439,5 | SA | ||
Fisciano Sud[22] | 0,3 | 39,2 | |||
Lancusi-Baronissi Nord | 1,3 | 438,2 | |||
Area di servizio "Baronissi" | 2,3 | 437,2 | |||
Baronissi Sud | 3,8 | 435,7 | |||
Salerno Napoli Napoli - Salerno |
8,4 | N.D. | |||
Area di servizio "Salerno" | 13,1 | 426,4 | |||
San Mango Piemonte | 13,8 | 425,7 | |||
Pontecagnano Tangenziale di Salerno |
18,7 | 420,8 | |||
Montecorvino Pugliano-Pontecagnano Sud Aeroporto di Salerno-Costa d'Amalfi |
23,7 | 415,8 | |||
Battipaglia | 28,7 | 410,8 | |||
Eboli | 35,9 | 403,6 | |||
Campagna | 42,1 | 397,4 | |||
Area di servizio "Campagna" | 48,6 | 390,9 | |||
Contursi Terme-Postiglione | 52,3 | 387,2 | |||
Sicignano-Potenza Potenza Basentana |
59,7 | 379,8 | |||
Petina | 70,6 | 368,9 | |||
Polla | 81,8 | 357,7 | |||
Atena Lucana di Fondovalle dell'Agri |
89,9 | 349,6 | |||
Sala Consilina | 94,4 | 345,1 | |||
Area di servizio "Sala Consilina" | 97,4 | 342,1 | |||
Padula - Buonabitacolo | 109,8 | ||||
Lagonegro Nord di Fondovalle del Noce |
129,8 | 309,7 | PZ | ||
Lagonegro Sud | 131,9 | 307,6 | |||
Lauria Nord della Valle del Sinni |
144 | ||||
Lauria Sud Parco nazionale del Pollino |
151,3 | 288,2 | |||
Area di servizio "Galdo-Lauria" | 152,4 | ||||
Laino Borgo | 159,4 | 280,1 | CS | ||
Mormanno-Laino Castello | 169,6 | 269,9 | |||
Campotenese Parco nazionale del Pollino |
180,4 | 259,1 | |||
Area di parcheggio "Rago"[23] | 186,8 | N.D. | |||
Morano Calabro-Castrovillari Nord | 191 | 248,5 | |||
Area di servizio "Frascineto" | 199,4 | 240,1 | |||
Frascineto-Castrovillari | 200,3 | 239,2 | |||
Area di parcheggio "Salso" | 209,2 | 229,4 | |||
Firmo-Sibari-Saracena di Cammarata e degli Stombi |
214,2 | 225,3 | |||
Altomonte | 220,5 | 219 | |||
Area di Parcheggio "Grondo"[23] | 221,1 | N.D. | |||
Tarsia Nord-Spezzano Terme | 226,5 | 213 | |||
Tarsia | 231,9 | 207,6 | |||
Area di servizio "Tarsia" | 232,4 | 207,1 | |||
Torano Castello-Bisignano | 240,7 | 198,8 | |||
Area di Parcheggio "Buca del Duca"[23] | 242,2 | N.D. | |||
Area di Parcheggio "S. Marinella"[24] | N.D. | 190 | |||
Montalto Uffugo-Rose | 250,7 | 188,8 | |||
Rende-Cosenza Nord Silana Crotonese Parco nazionale della Sila |
259,3 | 180,2 | |||
Area di servizio "Cosenza" | 260,4 | 179,1 | |||
Cosenza | 265,2 | 174,3 | |||
Rogliano | 279,2 | 160,3 | |||
Area di servizio "Rogliano" | 281,4 | 158,1 | |||
Altilia-Grimaldi | 291,5 | 148 | |||
Area di Parcheggio "Savuto"[24] | N.D. | 143,6 | CS/CZ | ||
San Mango d'Aquino | 300,5 | 139 | CZ | ||
Area di Parcheggio "Dragona"[23] | 302,6 | N.D. | |||
Falerna | 310 | 129,5 | |||
Area di Parcheggio[24] | N.D. | 120,6 | |||
Area di servizio "Lamezia Terme" | 323,4 | 116,1 | |||
Lamezia Terme-Catanzaro[25] Aeroporto di Lamezia Terme dei Due Mari Tirrena Inferiore Jonica |
326,4 | 113,1 | |||
Pizzo Calabro ex strada statale 522 di Tropea Tirrena Inferiore |
344,7 | 94,8 | VV | ||
Area di Parcheggio "Pizzo Calabro"[23] | 347,8 | N.D. | |||
Area di servizio "Pizzo Calabro"[24] | N.D. | 91,7 | |||
Sant'Onofrio - Vibo Valentia | 354,5 | 85 | |||
Vazzano Serra San Bruno |
362,6 | 76,9 | |||
Gerocarne - Soriano Calabro delle Serre Calabre |
365,3 | 74,2 | |||
Mileto | 375,7 | 63,8 | |||
Rosarno Porto di Gioia Tauro Jonio-Tirreno Parco nazionale dell'Aspromonte dir. Raccordo al Porto di Gioia Tauro Tirrena Inferiore Jonica |
388,9 | 50,6 | RC | ||
Area di servizio "Rosarno" | 396,4 | 43,1 | |||
Gioia Tauro | 399,5 | 40 | |||
Palmi Costa Viola |
406,6 | 31,1 | |||
Area di Parcheggio[24] | N.D. | 29,8 | |||
Bagnara Calabra di Bagnara Calabra Tirrena Inferiore |
414 | 25,5 | |||
Scilla di Scilla Tirrena Inferiore Costa Viola |
429,3 | 10,2 | |||
Santa Trada[26] | 433 | 6,5 | |||
Area di servizio "Villa San Giovanni" | 436 | 0,3 | |||
Villa San Giovanni Traghetti per Messina di Villa San Giovanni Tangenziale di Reggio Calabria Jonica |
439,5 | 0,0 | |||
Diramazione Reggio Calabria | 439,5 | 0,0 |
A2 diramazione Napoli
Autostrada A2 dir Diramazione Napoli | |
---|---|
Denominazioni precedenti | Autostrada A3 |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regioni | Campania |
Dati | |
Classificazione | Autostrada |
Inizio | Salerno |
Fine | Salerno |
Lunghezza | 2,335 km |
Provvedimento di istituzione | Decreto ministeriale 13/06/2017 (G.U. n.153 del 03/07/2017) |
Percorso | |
Strade europee | |
L'A2 diramazione Napoli è una diramazione autostradale lunga 2,335 km che collega l'autostrada A2, partendo da Fratte, con l'autostrada A3, innestandosi presso Salerno centro/Costiera Amalfitana.
Fino al 13 giugno 2017 la diramazione era parte integrante dell'autostrada A3 Napoli-Reggio Calabria.[17] Per distinguere questa tratta dalle altre diramazioni, questa tratta è numerata come A2 dir NA. Il raccordo ha una progressiva chilometrica indipendente, con il km 0 posizionato nei pressi dell'innesto con l'ex RA2.
DIRAMAZIONE NAPOLI | |||||
Tipo | Indicazione | ↓km↓ | ↑km↑ | Area | Strada europea |
---|---|---|---|---|---|
Salerno est Fratte Salerno-Reggio Calabria Tirrena Inferiore |
0,0 | 2,335 | SA | ||
Salerno centro/Costiera Amalfitana Napoli-Salerno |
2,335 | 0,0 |
A2 diramazione Reggio Calabria
Autostrada A2 dir Diramazione Reggio Calabria | |
---|---|
Denominazioni precedenti | Autostrada A3 |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regioni | Calabria |
Dati | |
Classificazione | Autostrada |
Inizio | Villa San Giovanni |
Fine | Reggio Calabria |
Lunghezza | 9048 km |
Provvedimento di istituzione | Decreto ministeriale 13/06/2017 (G.U. n.153 del 03/07/2017) |
Percorso | |
Strade europee | |
L'A2 diramazione Reggio Calabria è una diramazione autostradale lunga 9,048 km che collega l'autostrada A2, partendo da Villa San Giovanni, fino a Reggio Calabria, terminando con l'innesto nella tangenziale di Reggio Calabria.
Nel piano dei lavori per l’ammodernamento dell’arteria era incluso anche questo tratto come parte del macrolotto 6 che si estende da Scilla a Campo Calabro per 10 km, che nel 2007 vennero stralciati dall’allora sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti per evitare disagi alla circolazione. Dall’estate 2018 gran parte del tratto è soggetto a dei lavori di restyling il cui termine, originariamente previsto per dicembre 2019, è slittato al 2020, concludendosi nella prima parte del 2021. Attualmente l'intera tratta è stata riaperta ed è sgombra da cantieri, con limite di velocità di 80 km/h, ridotto a 70 km/h nei pressi di alcune curve pericolose.
Fino al 13 giugno 2017, la diramazione era parte integrante dell'autostrada A3 Napoli-Reggio Calabria.[17] Per distinguere questa tratta dalle altre diramazioni, questa tratta è numerata come A2 dir RC. Il raccordo ha una progressiva chilometrica indipendente.
DIRAMAZIONE REGGIO CALABRIA | |||||
Tipo | Indicazione | ↓km↓ | ↑km↑ | Area | Strada europea |
---|---|---|---|---|---|
Salerno-Reggio Calabria | 0,0 | 9,048 | RC | ||
Campo Calabro | 1,0 | 7,9 | |||
Catona - Arghillà (Solo in direzione Salerno) |
2 | 7 | |||
Reggio Calabria Gallico Tirrena Inferiore ex strada statale delle Gambarie |
3 | 6 | |||
Reggio Calabria Porto Porto di Reggio Calabria Traghetti per Messina |
7,6 | 1,4 | |||
Tangenziale di Reggio Calabria Jonica |
8,5 | 0,5 | |||
Reggio Calabria Nord | 9,048 | 0,0 |
Note
- Annotazioni
- ^ La tipologia a stampella è formata da pile aventi sulla sommità la struttura a sbalzo di una porzione della carreggiata e le diverse strutture a sbalzo sono connesse fra loro da elementi prefabbricati (travi) che completano l'impalcato.
- Fonti
- ^ Autostrada del Mediterraneo, su www.autostradadelmediterraneo.it. URL consultato il 2 agosto 2021.
- ^ La Salerno-Reggio Calabria diventa A2 Autostrada del Mediterraneo, su ilmattino.it. URL consultato il 14 giugno 2017.
- ^ lametino10, Delrio firma il decreto che rinomina la ex A3: da oggi è ufficialmente 'A2 autostrada del Mediterraneo', su il Lametino.it - il giornale di Lamezia Terme e del lametino. URL consultato il 2 agosto 2021.
- ^ La Sa-Rc cambia nome, nasce l'Autostrada del Mediterraneo: dieci vie per il turismo, su salernotoday.it. URL consultato il 14 giugno 2017.
- ^ Stefano Perri, Memorie-Storia della Salerno-Reggio Calabria. Quando il Sole si fermò a Napoli. Da li in poi, il buio, su strill.it, 16 novembre 2011. URL consultato il 19 luglio 2018.
- ^ Salerno-Reggio Calabria - L'autostrada che non c'è, su lastoriasiamonoi.rai.it. URL consultato il 19 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2018).
- ^ Legge n. 729 del 24 luglio 1961, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 19 giugno 2017.
- ^ Legge 24 luglio 1961, n. 729
- ^ a b Autostrada Salerno-Reggio Calabria, su stradeanas.it. URL consultato il 19 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2017).
- ^ Fanfani dà il via ai lavori della Salerno-Reggio Cal., in La Stampa, 22 gennaio 1962. URL consultato il 19 giugno 2017.
- ^ Carlo Guccione, Autostrada Salerno-Reggio Calabria, correva il 1962. Cinquanta anni dopo rimane una eterna incompiuta, Corriere della Calabria, 14 settembre 2012.
- ^ ‘Ndrangheta, doppio blitz: dai lavori sull’A3 ai certificati medici falsi per i boss, in il Fatto Quotidiano, 17 luglio 2012. URL consultato il 19 giugno 2017.
- ^ Vincenzo Foti, A3 Salerno-Reggio Calabria: arriva l'esercito, su trasporti-italia.com, 10 febbraio 2011. URL consultato il 19 giugno 2017.
- ^ a b Autostrada del Mediterraneo, in Anas S.p.A., 6 dicembre 2016. URL consultato il 5 novembre 2017.
- ^ Daniele Eboli, Salerno-Reggio Calabria: aperto l'ultimo tratto. Questa estate sarà percorribile senza interruzioni, in il Giornale, 26 luglio 2016. URL consultato il 19 giugno 2017.
- ^ Virginia Piccolillo, Salerno-Reggio Calabria, viaggio sulla A3, finita dopo mezzo secolo, in Corriere della Sera, 22 dicembre 2016. URL consultato il 19 giugno 2017.
- ^ a b c http://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2017/07/03/153/sg/pdf
- ^ Cestelli Guidi C., De Miranda F. e Pellegrino Gallo C., Il progetto del viadotto sul fiume Lao dell'Autostrada Salerno-Reggio Calabria, in Costruzioni Metalliche, n. 6/1965.
- ^ (EN) Sfalassa Bridge, su structurae.de. URL consultato l'11 marzo 2012.
- ^ Francesco Romeo, Sfalassà, il colosso dei record, in Il Quotidiano della Calabria, 25 luglio 2011, p. 14. URL consultato il 12 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2014).
- ^ a b Touring Club Italiano, Italia - Atlante stradale e turistico, Sud, 2019/2020, ISBN 978-88-365-7327-1.
- ^ Solo uscita in direzione Avellino Solo entrata in direzione Salerno
- ^ a b c d e Solo in direzione Reggio C.
- ^ a b c d e Solo in direzione Salerno
- ^ Gli Svincoli, su autostradadelmediterraneo.it, 2 settembre 2019.
- ^ Solo uscita in direzione Salerno Solo entrata in direzione Reggio C.
Bibliografia
- Agostino Sajeva, L'autostrada Salerno - Reggio Calabria, in Le Strade, anno XLVIII, n. 8-9, Milano, Touring Club Italiano, agosto-settembre 1968, pp. 428-443.
- Leandra D'Antone, Senza pedaggio. Storia dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria, Donzelli, 2008, ISBN 88-6036-223-7
- Vittorio Mete, I lavori di ammodernamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria. Il ruolo delle grandi imprese nazionali, in: Rocco Sciarrone (a cura di), Alleanze nell'ombra. Mafie e economie locali in Sicilia e nel Mezzogiorno, Fondazione Res, Donzelli, Roma, 2011.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Autostrada del Mediterraneo, su autostradadelmediterraneo.it.
- ANAS SpA, su stradeanas.it. URL consultato il 18 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2016).
- Sito web www.salernoreggiocalabria.it, su salernoreggiocalabria.it. URL consultato il 18 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2016).
- Salerno-Reggio Calabria - L'autostrada che non c'è La Storia siamo noi
- Guida ai lavori, su stradeanas.it.
- La storia della Salerno - Reggio Calabria (cronologia) (PDF), su stradeanas.it.
- Mafia, corruzione, clientele... Chi paga il prezzo? - Parte prima, su report.rai.it. URL consultato il 18 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2017).
- Mafia, corruzione, clientele... Chi paga il prezzo? - Parte seconda, su report.rai.it. URL consultato il 18 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2011).
- Osservazioni sulla situazione generale dell'ANAS S.P.A. e stato degli appalti delle opere di ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria al 20 settembre 2006 (PDF), su dps.mef.gov.it. URL consultato il 18 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2015).
- Priorità infrastrutturali nelle regioni - regione Calabria (PDF), su regioni.it.
- Gallerie e viadotti della A2, su lotsberg.net.
- VIDEO e STORIA Anas: nasce la A2 “Autostrada del Mediterraneo”, su mobilita.org.