Utente:BlackPanther2013/Sandbox/rapaci
Aguti nero | |
---|---|
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Rodentia |
Sottordine | Hystricomorpha |
Infraordine | Hystricognathi |
Famiglia | Dasyproctidae |
Genere | Dasyprocta |
Specie | D. fuliginosa |
Nomenclatura binomiale | |
Dasyprocta fuliginosa Wagler, 1832 |
L'aguti nero o aguti moro (Dasyprocta fuliginosa (Wagler, 1832) è un roditore diffuso nelle regioni settentrionali e centrali dell'America del Sud, dalla Colombia alla regione amazzonica del Brasile.
Descrizione
L'aguti nero presenta una lunghezza testa-corpo che varia tra 54 e 76 centimetri e un peso che oscilla tra i 3,5 e i 6 chilogrammi. La coda misura 20-40 millimetri, l'orecchio 35-50 millimetri e il piede posteriore 12-14,5 centimetri. È il rappresentante più grande del suo genere. Il mantello è di colore nero uniforme, con piccole macchioline grigie e bianche sul dorso. I peli del posteriore sono interamente neri, ma possono essere bianchi all'estremità. In prossimità della nuca è presente una cresta di peli neri più lunghi. Anche le zampe, i piedi e la coda sono neri, mentre la gola è bianca. In rari casi si possono trovare esemplari dalla pelliccia leggermente più chiara e sfumata di rosso-arancio, con la parte ventrale color oliva, una macchia bianca sul mento e una macchia gialla sulla parte anteriore dell'addome; la colorazione delle zampe corrisponde a quella del dorso, ma scurisce allontanandosi dal corpo. Tranne che per la colorazione, l'aguti nero è pressoché identico all'aguti dorato (D. leporina), ma è di dimensioni maggiori.[2]
Distribuzione e habitat
L'aguti nero è diffuso nella parte settentrionale e centrale dell'America del Sud; il suo areale si estende dalla Colombia sud-orientale, attraverso il Venezuela meridionale, fino alla regione amazzonica del Brasile occidentale, a ovest del Rio Madeira e del Rio Negro. È presente anche nella parte orientale di Ecuador e Perù.[2][3]
Biologia
L'aguti nero è presente nelle aree boschive, soprattutto nelle regioni di foresta pluvialer tropicale, ma anche nelle foreste secondarie e montane del versante orientale delle Ande, fino ad altitudini di circa 1000 metri.[2] Animale diurno, vive generalmente da solo o in coppia ed è attivo prevalentemente la mattina dopo l'alba e la sera all'imbrunire. Quando si sente minacciato, batte i piedi per terra ed emette una serie di richiami di allarme costituiti da vari grugniti e fischi.[2]
Biologia
Die Tiere sind wie andere Arten der Gattung herbivor und ernähren sich vor allem von Früchten, Samen und Nüssen. Eine besondere Bedeutung haben die Tiere als Samenverteiler und damit als Unterstützer zur Verbreitung von Hymenaea courbaril in Waldeinschlagsgebieten in Peru und des Paranussbaums (Bertholletia excelsa) am Rio Purus in Brasilien. Die Nüsse werden von den Tieren sehr geräuschvoll gegessen.[2]
Schwarze Aguti haben keine konkrete Fortpflanzungssaison und sind das gesamte Jahr über sexuell aktiv, wobei die Anzahl trächtiger Weibchen auch unabhängig davon ist, ob es sich um Trocken- und Feuchtzeiten handelt. Der durchschnittliche Östrus der Weibchen dauert 34 Tage, die Tragzeit beträgt etwa 104 bis 120 Tage. Durchschnittlich bestehen die Würfe aus zwei Jungtieren, die über einen Zeitraum von etwa 20 Wochen von der Mutter gesäugt werden.[2]
Systematik
thumb|Schwarzes Aguti Das Schwarze Aguti wird als eigenständige Art innerhalb der Gattung der Agutis (Dasyprocta) eingeordnet, die aus mehr als zehn anerkannten Arten besteht.[2][4] Die wissenschaftliche Erstbeschreibung der Art stammt von dem Zoologen Johann Georg Wagler aus dem Jahr 1832, der sie anhand von Individuen aus „Brasilia versus flumen Amazoum“ beschrieb. 1915 wurde das Fundgebiet von Joel Asaph Allen auf Villa de Borba am Rio Madeira im brasilianischen Amazonasgebiet eingegrenzt.[2][4]
Innerhalb der Art werden keine Unterarten unterschieden.[2] Bei Wilson & Reeder 2005 wurden dagegen zwei Unterarten unterschieden, neben der Nominatform D.f. fuliginosa zusätzlich D.f. candelensis und Template:Person.[4]
Status, Bedrohung und Schutz
Das Schwarze Aguti wird von der International Union for Conservation of Nature and Natural Resources (IUCN) als nicht gefährdet („least concern“) eingeordnet.[3] Begründet wird dies mit der weiten Verbreitung und der angenommen großen Bestände der Art.[3] Diese Art wird intensiv zur Fleischgewinnung gejagt, kommt aber dennoch in der Nähe von Dörfern vor.[3]
Note
- ^ (EN) Catzeflis, F., Patton J., Percequillo, A., & Weksler, M. 2016, BlackPanther2013/Sandbox/rapaci, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b c d e f g h i Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore
<ref>
: non è stato indicato alcun testo per il marcatoreHMW 2016
- ^ a b c d Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore
<ref>
: non è stato indicato alcun testo per il marcatoreIUCN
- ^ a b c Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore
<ref>
: non è stato indicato alcun testo per il marcatoreWilson & Reeder 2005
Altri progetti