Reggio Calabria


Reggio Calabria IPA: ˈrɛʤ:o kaˈlabrja), nota anche come Reggio di Calabria o semplicemente Reggio in Italia meridionale[2] (Rrìggiu in dialetto reggino, Righi in greco di Calabria), è un comune italiano di 185.854 abitanti[3], capoluogo della provincia omonima in Calabria. È la prima città calabrese per antichità, estensione geografica e numero di abitanti e, pur non essendo capoluogo della Regione, è sede del Consiglio regionale.
(Il suo sistema urbano rappresenta uno dei principali poli economici e di servizio regionale ma anche una delle massime concentrazioni di nodi e attrezzature per i trasporti e naturale struttura logistica della Regione verso le coste meridionali del mediterraneo[4].
Nonostante l'antica fondazione - Ρηγιον fu un'importante e fiorente colonia magnogreca - la città si presenta con un impianto urbano moderno, effetto del catastrofico terremoto che il 28 dicembre 1908 distrusse gran parte dell'abitato. Il centro urbano ha uno sviluppo lineare lungo la costa calabra dello stretto di Messina e fa parte di un'agglomerazione[5][6] di oltre 260.000 abitanti, inclusa in una più vasta area metropolitana che conta circa 400.000 abitanti, a sua volta porzione della estesa conurbazione siculo-calabra detta Arco etneo.
Dal 5 maggio 2009 Reggio Calabria è la decima città italiana di rango metropolitano [7]. Forti sono i legami storici, culturali ed economici con la vicina città siciliana di Messina, posta sul versante opposto dello Stretto.
Geografia Fisica
Il territorio comunale - la cosiddetta Grande Reggio frutto di una conurbazione avvenuta all'inizio del XX secolo - si sviluppa lungo la costa orientale dello stretto di Messina per circa 32 km e da mare a monti planimetricamente per altri 30 km circa con zone di mezza costa, collinari e montuose. Il comune di Reggio occupa una superficie di 236,02 km² e si estende da un livello altimetrico minimo di 0 metri ad un massimo di 1803 m S.L.M. Il centro storico del comune è situato ad un'altitudine media di 31 m. ed è compreso tra la fiumara dell'Annunziata (nord) e la fiumara del Calopinace (sud), mentre l'intero territorio comunale è compreso tra Catona (nord) e Bocale (sud).
La città si trova al centro di una più grande "Area metropolitana" in continuità territoriale, culturale, sociale ed economica con l'area metropolitana di Messina (separata solamente da un braccio di mare largo poco più di tre chilometri).
Con essa costituisce l'Area Metropolitana Integrata dello Stretto[8] o Città Metropolitana dello Stretto, area che in totale conta oggi circa 885.000 abitanti[9].[10]
Localizzazione
Reggio è situata sulla punta dello "Stivale", alle pendici dell'Aspromonte, al centro del Mediterraneo (dove gli studiosi collocano l'incontro di Odisseo con i mostri mitologici Scilla e Cariddi, descritti da Omero) e gode di un suggestivo panorama sulla Sicilia, sull'Etna e sulle Isole Eolie[11].
Reggio è al centro di un'area turistica di importanza storico-culturale, è situata al centro di una zona agricola particolarmente fertile in cui, grazie al clima mite e all'abbondanza di acque, si sviluppano le colture dell'olivo, della vite, degli agrumi e del bergamotto (agrume che rende la sua migliore qualità nel territorio reggino, divenuto per questo uno dei simboli della città[12]).
Come per molte città del "Mare Nostrum", nella cultura locale Reggio viene spesso identificata come il centro esatto del Mar Mediterraneo, le cui molteplici e millenarie civiltà hanno sempre influenzato e arricchito l'antichissima storia, la cultura e lo spirito dei reggini.
La città è attraversata dal 38º parallelo che taglia altre cinque città (Seul, Smirne, Atene, San Francisco, Cordova), e su cui è stato eretto un Monumento.
Il comune di Reggio è il più occidentale della Regione Calabria, e la sua provincia è quella che si trova più a Sud nella regione e nell'intera Penisola italiana.
Morfologia del territorio
Il territorio comunale della città fa parte del Bacino di Reggio Calabria, una struttura di tipo graben delimitata da faglie di tipo normale e dalle horst di Campo Piale a nord e dell'Aspromonte a est. La città si estende su una superficie prevalentemente di tipo alluvionale e deltizia creatasi dal deposito di sedimenti trasportati dalle numerose fiumare che solcano il territorio. Il sistema collinare è costituito da sedimenti sabbiosi a media pendenza fino ad arrivare alle pendici dell'Aspromonte di natura cristallino-metamorfica paleozoiche mentre il litorale costiero si sviluppa con andamento relativamente sinuoso ed è contraddistinto da sporgenze e rientranze in corrispondenza dei corsi d'acqua.[13].
- Classificazione sismica: zona 1 (sismicità alta), Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003
Principali corsi d'acqua
Fiumare e torrenti solcano il territorio comunale di Reggio Calabria. Dato il clima, questi corsi d'acqua sono in alcuni periodi dell'anno per lo più asciutti anche se nel passato, in occasione di eventi meteorici eccezionali, non riuscendo a contenere i volumi di acqua e detrito che percorrono l'alveo, hanno dato luogo a esondazioni ed allagamenti.
Segue un elenco dei principali corsi d'acqua (da Nord a Sud) che attraversano il territorio comunale[14]:
- Fiumara Catona con l'affluente Torrente Rosalì;
- Fiumara Gallico con l'affluente Torrente San Biagio;
- Torrente Torbido;
- Torrente Scaccioti;
- Fiumara dell'Annunziata (che scorre sotto Viale della Libertà, Piazzale della Libertà e Viale Boccioni);
- Torrente Caserta (che scorre sotto Via Roma), da cui prende il nome il Parco Caserta;
- Torrente Orangi, che alimentava il fossato del Castello Aragonese, le sue tracce sono ancora leggibili: scorreva anticamente dove ora è la via Trabocchetto facendo un'ansa lungo l'attuale via del Salvatore immettendosi nel fossato dove adesso è il largo Orange (o piazza Orange);
- Fiumara Calopinace, l'antico fiume Apsias;
- Fiumara Sant'Agata;
- Fiumara Armo;
- Torrente Bovetto;
- Fiumara Valanidi, con l'affluente Torrente Pernasiti;
- Fiumara di Macellari;
- Fiumara di Sant' Antonio;
- Fiumara San Giovanni;
- Fiumarella Lume.
Clima
Il clima di Reggio è tipicamente mediterraneo sul versante tirrenico. Di tipo subtropicale è invece il clima sulla costa dello Jonio, caratterizzato da una maggiore aridità in contrapposizione ad una maggiore piovosità del primo. Il clima dei rilievi che caratterizzano il selvaggio Aspromonte è invece quasi del tipo appenninico.
Il clima giornaliero è di tipo temperato, ed è caratterizzato nelle ore diurne da una gradevole brezza marina proveniente da Nord (sempre presente nello stretto) mentre in quelle notturne da correnti ascensionali che risalgono l'Aspromonte, specie lungo le vallate delle fiumare.
L'inverno è mite e breve e le temperature raramente si avvicinano allo zero, con una media su base annua di 17.32 °C ed una media annua delle precipitazioni piovose di 547,16 mm. Durante l'anno vi sono circa 300 giornate soleggiate.[15][16].
Reggio Calabria | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Anno |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Temperatura massima media (°C) | 15 | 15 | 17 | 19 | 24 | 28 | 31 | 31 | 28 | 24 | 20 | 17 | 22,4 |
Temperatura minima media (°C) | 8 | 8 | 9 | 11 | 15 | 18 | 22 | 22 | 19 | 16 | 12 | 10 | 14,2 |
Piogge (mm) | 63 | 52 | 43 | 31 | 17 | 9 | 6 | 9 | 29 | 53 | 63 | 59 | 434 |
- Classificazione climatica: zona B
REGGIO CALABRIA (1961-1990) | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 14,9 | 15,1 | 16,7 | 19,2 | 23,4 | 27,5 | 30,8 | 30,6 | 28,0 | 23,5 | 19,6 | 16,4 | 15,5 | 19,8 | 29,6 | 23,7 | 22,1 |
T. min. media (°C) | 8,1 | 8,1 | 9,1 | 11,0 | 14,8 | 18,2 | 21,7 | 22,0 | 19,1 | 15,9 | 12,1 | 9,7 | 8,6 | 11,6 | 20,6 | 15,7 | 14,2 |
T. max. assoluta (°C) | 24,2 (1987) | 25,2 (1979) | 27,0 (1981) | 30,4 (1985) | 33,4 (1984) | 42,0 (1982) | 44,2 (1983) | 39,4 (1971) | 37,6 (1988) | 30,4 (1973) | 27,0 (1964) | 26,0 (1989) | 26,0 | 33,4 | 44,2 | 37,6 | 44,2 |
T. min. assoluta (°C) | 0,4 (1962) | 0,0 (1973) | 0,0 (1973) | 4,6 (1976) | 7,8 (1973) | 10,8 (1975) | 14,4 (1962) | 14,4 (1975) | 11,2 (1977) | 6,6 (1971) | 4,6 (1975) | 0,2 (1961) | 0,0 | 0,0 | 10,8 | 4,6 | 0,0 |
Nuvolosità (okta al giorno) | 4,5 | 4,5 | 4,2 | 3,7 | 2,9 | 1,8 | 0,9 | 1,3 | 2,3 | 3,2 | 3,8 | 4,4 | 4,5 | 3,6 | 1,3 | 3,1 | 3,1 |
Precipitazioni (mm) | 75,5 | 59,0 | 47,5 | 33,5 | 18,0 | 12,5 | 6,5 | 10,0 | 34,0 | 63,0 | 69,0 | 71,5 | 206,0 | 99,0 | 29,0 | 166,0 | 500,0 |
Giorni di pioggia | 10 | 9 | 8 | 6 | 3 | 2 | 1 | 2 | 4 | 7 | 8 | 9 | 28 | 17 | 5 | 19 | 69 |
Eliofania assoluta (ore al giorno) | 3,7 | 4,5 | 5,4 | 6,6 | 8,2 | 9,7 | 10,6 | 9,7 | 7,9 | 6,2 | 4,9 | 3,7 | 4,0 | 6,7 | 10,0 | 6,3 | 6,8 |
Storia
La storia della città dalla sua fondazione ai tempi moderni
«Città di Reggio la più Fedele tra le Nobili Insigni Metropoli e Capitale della Provincia»
È tra le più antiche città d'Europa: la colonia calcidese venne fondata nell'VIII secolo a.C. presso il sito in cui sorgeva un antichissimo insediamento risalente al III millennio a.C. Il luogo fu precedentemente occupato da popolazioni autoctone quali gli Aschenazi, gli Ausoni, gli Itali governati da Re Italo (da cui il nome di Italia successivamente esteso alla penisola) e dal mitico re Giocasto (la cui tomba sorgeva sul promontorio di Punta Calamizzi - Pallantiòn, punto d'approdo dei coloni greci). La colonia mantenne il preesistente nome di Rhegion (Ρήγιoν, Capo del Re), già noto come Erythrà (Ερυθρά, La Rossa).
Reggio fu una tra le più importanti città della Magna Grecia raggiungendo nel V secolo a.C. una notevole importanza politica ed economica sotto il governo di Anassila. La polis raggiunse dunque un grande pregio artistico-culturale grazie alla sua scuola filosofica pitagorica ed alle sue scuole di scultura e di poesia nelle quali si formaranno artisti come Pitagora da Reggio e Ibico.
Divenne quindi alleata di Atene nella guerra del Peloponneso e successivamente fu espugnata dai siracusani di Dionigi I nel 387 a.C.
Città autonoma nelle istituzioni governative, Rhegium fu importante alleata e socia navalis di Roma. Successivamente in età imperiale divenne uno dei più importanti e floridi centri dell'Italia meridionale, essendo tra l'altro sede del Governatore della Regio III Lucania et Bruttii (Regione di Lucania e Bruzio). In epoca bizantina Reggio divenne infatti Metropoli dei possedimenti bizantini dell'Italia Meridionale, Capitale del Ducato di Calabria e perno del rito greco in Italia. Conobbe una certa prosperità fino all'VIII secolo, quando assurse a sede episcopale.
Molti furono i popoli che si avvicendarono a Reggio in epoca alto-medievale, a testimonianza dell'interesse strategico della città. Per alcune centinaia di anni Reggio fu materia di contesa tra Saraceni, Longobardi, Bizantini e Normanni. Nel 1060 Roberto il Guiscardo e Ruggero d'Altavilla la sottrassero per sempre ai bizantini. Ma gli elementi della cultura e della religiosità greca sopravvissero fino al XVII secolo, anche se nel 1081 papa Gregorio VII ristabilì il rito latino.
Nel 1282 durante i Vespri Siciliani Reggio si schierò al fianco di Messina e delle altre città della Sicilia orientale, con cui condivideva storia ed interessi commerciali e culturali, appoggiando nella rivolta anti-angioina le forze aragonesi. Successivamente la città venne assegnata al Regno di Napoli nel XIV secolo ed ottenne nuovi poteri amministrativi di larga base comunale.
Nel Cinquecento le continue incursioni barbaresche, le epidemie e l'oppressivo fiscalismo della dominazione spagnola portarono Reggio ad una decandenza che culminò con il disastroso terremoto del 1783. Il sisma infatti danneggiò gravemente Reggio e tutta la Calabria meridionale.
Nal 1806 Napoleone occupò la città, destinandola a ducato ed a suo quartier generale. Reggio liberale ebbe quindi un certo ruolo nei moti risorgimentali ed entrò a far parte del Regno d'Italia.
A Reggio, all'alba del 21 agosto 1860 con la celebre "Battaglia di Piazza Duomo", Giuseppe Garibaldi conquistò il Regno delle due sicilie che consegnò al Re Vittorio Emanuele II. Il sindaco della città Brun Antonio Rossi fu dunque il primo del Regno a proclamare la fine del dominio di Francesco II e l'inizio della dittatura del generale Garibaldi. Il quale, a ricordo della battaglia, scrisse:
Reggio tornava così ad appropriarsi del nome Italia, che secondo Aristotele era nato proprio sulle sue coste, derivando dal nome di un mitico re degli Enotri, Italòs.
Il 28 dicembre 1908 Reggio subì le conseguenze di uno degli eventi più catastrofici del XX secolo: il terremoto del 1908 che raggiunse i 7,1 gradi della scala Richter e che danneggiò gravemente la città.
La città, ricostruita seguendo canoni moderni nei primi decenni del Novecento, fra agosto e settembre 1943 dovette subire i bombardamenti da parte delle truppe dell'8º Armata britannica. Dopo la seconda guerra mondiale la città è cresciuta notevolmente, quasi raddoppiando la sua popolazione fino ai circa 200.000 abitanti attuali.
Nei primi anni settanta a Reggio si ebbero sconvolgimenti di carattere amministrativo a seguito dei violenti disordini di piazza dovuti alla rivendicazione dello status di capoluogo regionale, che per effetto del nuovo statuto ordinario regionale fu assegnato a Catanzaro. La soluzione fu raggiunta con un compromesso che prevedeva la divisione tra il livello amministrativo e politico, affidato a Catanzaro (con la sede della Giunta e della Presidenza), e quello economico (il Consiglio Regionale), posto a Reggio.
Tra gli anni settanta e ottanta la città attraversò un ventennio buio che favorì il dilagare della criminalità organizzata e del degrado urbano, ma a partire dai primi anni novanta ebbe inizio un periodo di straordinario rinnovamento,la cosiddetta "Primavera di Reggio"[17][18][19], grazie all'opera del sindaco Italo Falcomatà, che ha consentito alla città di ritrovare la sua identità e di favorire la ripresa sociale ed economica. La città è attualmente al centro di un'importante trasformazione urbana ed architettonica improntata alla modernità ed all'innovazione.
L'origine dell'antichissimo culto reggino a San Giorgio risale agli inizi dell'XI secolo ed è legato all'episodio che portò Reggio ad infliggere una sconfitta ai saraceni che, occupata la vicina Sicilia, insidiavano le coste calabresi. Nel 1086 il saraceno Bonavert di Siracusa sbarcò a Reggio distruggendo il monastero di San Nicolò sulla Punta Calamizzi e la chiesa di San Giorgio danneggiando le effigi dei Santi. Ma il Duca Ruggero Borsa contrattaccò ed inseguì Bonavert, lo uccise in battaglia e conquistò Siracusa. Per questa vittoria i reggini adottarono San Giorgio a loro protettore, la leggenda popolare legata all'episodio di per sé reale vuole infatti che Ruggero sia stato assistito dal Santo contro Bonavert. Proprio a questo periodo corrisponde del resto la devozione della città a Giorgio, il "cavaliere dei santi, santo dei cavalieri".
L'Arcivescovo Antonio Maria De Lorenzo documenta l'antichissima tradizione della città di Reggio nel culto verso il suo patrono San Giorgio, è scritto infatti che al santo furono dedicate molte chiese della città (San Giorgio di Sartiano in La Judeca, San Giorgio di Lagonia, San Giorgio intra moenia e San Giorgio extra moenia).
In particolare nella Chiesa di San Giorgio al Corso, tuttora esistente nel cuore della città, con un solenne atto ai piedi dell'altare del santo patrono si chiudevano ogni anno le elezioni municipali. Pubblicate le liste elettorali al palazzo di città, venivano poi sorteggiati i consiglieri. Quindi tra questi si decidevano sei nomi che venivano chiusi dentro palline di argento e messi in borsette separate secondo i ceti, che a loro volta erano poste sull'altare di San Giorgio. L'ultimo giorno dell'elezione, dopo la messa dello Spirito Santo, avveniva per mano di un bambino l'estrazione dei tre sindaci che avrebbero governato per un anno il comune. Nella chiesa di San Giorgio extra (moenia) (San Giorgio fuori le mura) ancora oggi esistente nel quartiere omonimo di San Giorgio Extra, è custodita unicona del Santo.
Curioso è inoltre il legame del termine Drago (legato all'iconografia di San Giorgio) con il greco Draco (Serpente), termine che designava la zona di Punta Calamizzi prima dello sprofondamento della stessa nel XVI secolo.Nomi nella storia
Nel corso della sua millenaria storia Reggio ha avuto differenti nomi, che corrispondono all'evoluzione della città nelle epoche storiche:
- Erythrà (Ερυθρά, La Rossa), insediamento pre-greco degli aschenazi, degli ausoni e degli itali;
- Rhèghion (Ῥήγιον, Capo del Re), la città greca dalla fondazione alla Magna Grecia;
- Febèa (Phoebea, consacrata ad Apollo), breve periodo sotto Dionisio II;
- Rhègium, prima latinizzazione del nome;
- Rhègium Julium (Reggio Giulia), in età augustea;
- Rivàh, breve periodo sotto la dominazione saracena;
- Rìsa, con i Normanni;
- Reggio o Regio, in età moderna;
- Règgio di Calàbria, dopo l'unità d'Italia.
Società
Evoluzione demografica
I dati raccolti durante i censimenti ufficiali della popolazione residente a Reggio hanno sempre registrato un costante aumento del numero dei suoi abitanti. Solo nel censimento del 1911 si è avuta una diminuzione dovuta alle conseguenze del catastrofico terremoto del 1908 che provocò migliaia di vittime. In soli cinquant'anni la popolazine della città è più che raddoppiata passando dalle 75.000 unità del 1911 alle oltre 150.000 del 1961. Nell'ultimo censimento del 2001, grazie al fenomeno dell'immigrazione che ha compensato la diminuzione delle nascite, il numero degli abitanti ha oltrepassato la soglia delle 180.000 unità. Dagli ultimi dati ufficiali disponibili, forniti dall'Istat e aggiornati al 30.09.2009, la popolazione fa registrare un aumento più contenuto e il numero dei residenti sfiora le 187.000 unità.
Abitanti censiti[20]

Al censimento del 2001, Reggio è risultata al diciottesimo posto tra i comuni italiani per numero di abitanti, prima di Parma e dopo Brescia.
Etnie e minoranze straniere
Gli stranieri regolari residenti in città al 31.12.2008 sono 7835, pari al 3.9% dell'intera popolazione residente. Complessivamente sono 104 le nazionalità straniere presenti in città. Tuttavia tra i paesi più rappresentati troviamo[21]:
Paese | Popolazione (2008) |
---|---|
Romania | Template:Numero |
Marocco | Template:Numero |
Filippine | Template:Numero |
Ucraina | Template:Numero |
Polonia | Template:Numero |
Lingue e Dialetti
Il reggino è, tra i dialetti calabresi e della Calabria meridionale, quello che si è evoluto maggiormente negli anni. Inizialmente l'idioma reggino, nato dal greco dei primi coloni calcidesi, fu parlato fino all'età bizantina senza subire notevoli influenze da altre lingue; successivamente fu arricchito dal latino , non tanto durante l'impero romano ma, più probabilmente, in epoca medioevale con l'arrivo dei normanni.
Reggio è stata infatti per millenni "roccaforte" della cultura greca in Italia.[22]
Ne sono oggi testimonianza vari elementi:
- la presenza di alcune minoranze linguistiche di grecofono, localizzate in alcune zone della provincia o in alcuni rioni cittadini, costituite da nuclei di ellefoni a cui si sono sommati recenti insediamenti di immigrazione dall'Aspromonte grecanico;
- la presenza di molte famiglie con cognomi di origine greca. Ad esempio, il cognome più comune in città è "Romeo", che è un eponimo o nome greco di famiglia e che significa, ancora oggi, per i Greci: "Romani grecizzati di Costantinopoli".
Quella che era la lingua parlata prima dell'anno mille a Reggio Calabria, piena di influenze dal greco antico ed ampiamente diffusa fino a qualche secolo fa in tutta la Calabria meridionale, oggi risulta quasi completamente scomparsa poiché ha perso molto in favore dell'unità linguistica nazionale (l'italiano) e del dialetto neolatino della Sicilia e della Calabria.
Su di essa però si sono sviluppati un tipo di dialetto ed una parlata molto particolari che presentano molte analogie e similitudini con la lingua siciliana (definita "Lingua Calabro-Sicula"). Tutto questo conferisce al dialetto reggino una "cadenza" (accento) simile al siciliano.
Infatti il dialetto reggino, nell'area compresa tra Scilla e Bova, presenta un'assenza delle consonanti "dure", tipiche del resto della Calabria, e manifesta delle forti corrispondenze linguistico-lessicali con il dialetto messinese.
Il reggino ed il messinese, due dialetti molto simili, differiscono solo per alcune variazioni nell'intonazione e per poche varianti nell'uso delle consonanti.
La tradizione tipicamente italiana della Commedia dell'Arte ebbe a Reggio ed in Calabria un valido esempio dato dalla maschera di Giangurgolo. Nata a Napoli, la maschera fu successivamente importata a Reggio ed in Calabria[23][24] per mettere in ridicolo le persone che imitavano i cavalieri siciliani "spagnoleggianti". Ha un naso enorme e una spada altrettanto smisurata che pende su un fianco, indossa un alto cappello a cono, un corpetto stretto e soprattutto i pantaloni a sbuffo a strisce gialle e rosse (particolare significativo che riproduce i colori d'Aragona). La maschera dunque rappresenta uno scherzo della città verso i dominatori aragonesi e spagnoli. Risale al 1618 la notizia di un attore, Natale Consalvo, che lavorava nelle vesti di Capitan Giangurgolo. Più tardi, quando nel XVIII secolo la Sicilia fu data ai Savoia vi fu una massiccia migrazione di nobili spagnoli siciliani verso la città di Reggio dall'altra parte dello Stretto, e la maschera sarebbe stata dunque adattata a questi nobili siciliani decaduti.
Il nome Giangurgolo deriverebbe dalle parole:
- Gian = Zanni, un tipico personaggio della commedia dell'Arte che presenta diverse varianti in Italia, una tra tutte Giangurgolo appunto. Della parola Zanni rimane infatti ancora oggi traccia nel dialetto reggino nell'uso di espressioni come "fari u Zannu" o "fari i Zanni", che vuol dire "fare uno scherzo", "fare degli scherzi", o ancora l'espressione "Zanniare" che vuol dire "scherzare" appunto. Troviamo un altro riferimento reggino allo Zanni nella tipica espressione "Facc'i'Maccu" (Faccia di Macco) ancora in uso in città, che deriva dal personaggio Maccus, il servo sciocco della commedia Plautina, molto simile al servo sciocco interpretato da molti Zanni della Commedia dell'Arte.
- Gurgolo, che vuol dire "bocca larga" o "grande bocca", un personaggio ingordo dotato di appetito insaziabile, ma soprattutto inteso in senso di spacconeria, un personaggio di molte parole e di pochi fatti.
Enti e Istituzioni
sede del Consiglio Regionale della Calabria.
Tra le istituzioni di cui Reggio è sede vi sono:
- Consiglio Regionale della Calabria, l'Assemblea della Regione Calabria che ha sede a Palazzo Campanella;
- Direzione Marittima della Calabria[25] per:
- Capitanerie di Porto
- Uffici Circondariali Marttimi
- Uffici Locali Marttimi
- Delegazioni di Spiaggia
- Direzione generale delle Dogane per la Calabria
- Soprintendenza Archeologica della Calabria
- Soprintendenza Archivistica della Calabria
- Direzione Regionale Calabria della Trenitalia S.p.A.;
- Corte d'Appello di Reggio Calabria, che comprende:
- Agenzia nazionale per la gestione dei beni confiscati alle organizzazioni criminali[26][27];
- Polizia Scientifica di Reggio Calabria;
- Carcere minorile di Reggio Calabria;
- Centro operativo Direzione investigativa antimafia (DIA) di Reggio Calabria;
- Scuola allievi ufficiali dei Carabinieri "Fava e Garofalo", autonoma dal 2005, con 1.200 giovani costituisce la struttura di questo tipo più grande d'Italia;
- Provincia ecclesiastica di Reggio Calabria-Bova, che comprende:
- Arcidiocesi metropolita di Reggio Calabria-Bova, fondata da San Paolo Apostolo nel 61 d.C., e le diocesi suffraganee:
- Diocesi di Locri-Gerace (e Santa maria di Polsi);
- Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi;
- Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea;
- Seminario Arcivescovile "Pio XI"[28], fondato 25 agosto 1565 dopo il Concilio di Trento è il primo sorto in Calabria ed una tra le più antiche istituzioni del settore.
- Consorzio del Bergamotto di Reggio Calabria[29], ente pubblico regionale garante della purezza e qualità dell'olio essenziale di Bergamotto;
- Stazione Sperimentale per le Industrie delle Essenze e dei Derivati dagli Agrumi (SSEA)
- Mediateca Regionale della Calabria.
Ospedali
Le principali aziende e strutture ospedaliere sono:
- Azienda Ospedaliera "Bianchi-Melacrino-Morelli", che comprende:
- Ospedali Riuniti, (Ospedale "Michele Bianchi" e Ospedale "Giuseppe Melacrino");
- Ospedale "Eugenio Morelli";
- Policlinico "Madonna della Consolazione";
- Istituto Ortopedico del Mezzogiorno d'Italia;
- Villa Aurora;
- Villa Sant'Anna.
Valutazione della vivibilità secondo le più importanti indagini statistiche
Anno | Qualità della Vita (Sole 24 Ore) | Qualità della Vita (Italia Oggi) | Rapporto Ecosistema Urbano (Legambiente) |
---|---|---|---|
2003 | 99° posto | 103° posto | 95° posto |
2004 | 97° posto | 100° posto | 101° posto |
2005 | 90° posto | 96° posto | 103° posto |
2006 | 94° posto | 97° posto | 97° posto |
2007 | 97° posto | 96° posto | 86° posto |
2008 | 92° posto | 90° posto | 78° posto |
2009 | 91° posto | 97° posto | 76° posto |
Criminalità e 'ndrangheta
La 'ndrangheta è il fattore principale che ha reso Reggio (e la Calabria) tristemente famosa. Essa è una piaga che ha diminuito e condizionato le potenzialità economiche e turistiche della città e del suo comprensorio.
La derivazione diretta dal termine greco andragathía, (ανδραγαθια) vuol dire "virilità", "coraggio", nel senso di "associazione di uomini valenti"; o secondo un'altra etimologia deriverebbere dal toponimo "Andragathia Regio", che in età moderna designava un'ampia zona comprendente Calabria e Basilicata. Nata dunque a metà dell'Ottocento, la 'ndrangheta si afferma nei successivi 50 anni -grazie alla scarsa presenza nel territorio delle autorità- imponendosi in tutta la regione.
La mancanza di una "cupola", una struttura capace di governo unitario capace di regolare i conflitti, ha causato una lunga serie di faide e guerre tra le 'ndrine (famiglie 'ndranghetiste). Nella seconda metà degli anni ottanta le strade di Reggio furono insanguinate da una guerra di 'ndrangheta tra le famiglie che facevano capo ai due boss Paolo De Stefano e Antonino Imerti. Proprio in quel periodo avvenivano le segretissime "riunioni di Polsi", vani tentativi di creare un'autorità mafiosa che potesse bloccare la sanguinosa guerra cominciata nel 1985. Questa guerra tra clan si concluse grazie alla mediazione dei boss di Cosa nostra solo nel 1991. La confessione di Filippo Barreca (già legato ai servizi segreti) descrive infatti l'opera di mediazione svolta da Paolo Romeo, e l'accordo tra i De Stefano e gli Imerti.
Gli effetti della "pace" tra le cosche furono di lunga durata e ben visibili ancora oggi. Prima conferma di questo fu una considerevole, netta e costante diminuzione degli omicidi mafiosi in provincia di Reggio. I dati forniti dal prefetto di Reggio per il periodo 1990-2001 sono particolarmente significativi.
Quello che però appare evidente è che alcune zone della città e della sua provincia continuano ad essere controllate da famiglie 'ndranghetiste, che spesso rendono impossibile lo sviluppo economico attraverso il racket o il controllo diretto delle imprese.
Dopo la cosiddetta "pace mafiosa", nei primi anni novanta si venne a creare una struttura di comando che faceva da unione tra le maggiori 'ndrine calabresi. Ciò era simile, anche se non uguale, alla Commissione di Cosa nostra, che si riunisce solo per decidere in merito a questioni particolarmente importanti. Questa pseudo-organizzazione impegna tutte le 'ndrine al rispetto di tali decisioni lasciandole nel contempo libere ed autonome scelte per ciò che riguarda il resto delle attività mafiose. In questo modo la 'ndrangheta ha superato una storica mancanza di direzione unitaria riuscendo a garantire sia un certo controllo delle questioni più importanti, sia un ampio margine di autonomia alle singole 'ndrine, caratteristica tipica della plurisecolare mafia calabrese.
A causa degli ultimi eventi criminosi avvenuti in città e legati alla n'drangheta, il 28 gennaio 2010 si è tenuto nella Prefettura della città un Consiglio dei ministri straordinario per adottare un provvedimento legislativo articolato in 10 punti contro le organizzazzioni criminali italiane (Cosa Nostra-'Ndrangheta-Camorra-Sacra Corona Unita)[30].
Lavoro e disoccupazione
L'analisi effettuata dal Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita delle 107 città italiane nel 2009[31], ha individuato i principali problemi della città. Uno dei più annosi è la disoccupazione. Dalla lettura del rapporto il trend del tasso di disoccupazione nel quinquennio 2004-2008 risulta in miglioramento, infatti Reggio si trova al 2° posto tra le provincie italiane. Nota dolente è la quota percentuale di occupazione femminile dove la città si trova al 94° posto con un valore del 23,2%.
Reggio Calabria è in basso in classifica (80º posto) anche in riferimento al numero di fallimenti delle imprese: nel periodo compreso tra ottobre 2008 e settembre 2009 il tasso di imprese registrate che hanno dovuto cessare l'attività per fallimento è stato del 22,70‰. Contestualmente, anche lo spirito di iniziativa imprenditoriale si è rivelato molto basso: sono state solo 8,81 le imprese registrate ogni cento abitanti (92ºposto). Altro indicatore rilevante è il rapporto tra iscrizioni e cancellazioni annuali delle imprese alla Camera di commercio: Reggio è al 6º posto con il valore di 1,23, in netto miglioramento rispetto l'anno precedente.
Ordine pubblico
Per quanto riguarda gli indicatori riferiti all'ordine pubblico, la provincia si trova al 39° posto. La variazione del trend dei delitti totali rispetto all'anno 2004, a cui è stato attribuito valore 100, ha raggiunto il valore 126,55 e la città si trova al 56° posto. In riferimento ai furti in casa denunciati Reggio si trovi in buona posizione(10° posto) con 105,75 furti ogni 100 mila abitanti; per ciò che concerne le rapine si classifica in 92.a posizione con 57,72 rapine ogni 100.000 abitanti. In aumento, rispetto l'anno precedente, il numero dei borseggi e degli scippi denunciati ogni 100 mila abitanti che sono 88,61 e fanno precipitare la città al 49° posto.
Ambiente
Secondo l'indice di Legambiente sull'ecosistema urbano dell'ottobre 2009, Reggio Calabria si trova in 76.a posizione su 103, con il punteggio percentuale di 44,07%, a fronte di una media nazionale di 49,08% (Verbania è in testa con 69,78%)[32].
Inoltre in alcune spiagge del litorale reggino persistono gravi problemi di inquinamento marino, a causa di numerose fogne abusive. Queste infatti sversano il loro contenuto direttamente a mare senza alcun trattamento, anche in posizione immediatamente adiacente al locale Lido comunale[33].
Problematica anche la situazione riferita alla potabilità delle acque. Secondo il rapporto di Legambiente del 2008[34] Reggio è al 95º posto in classifica in riferimento alla quantità di nitrati (NO3) in acqua potabile (Contenuto medio di 23 mg per litro). La classifica della capacità di depurazione[35] vede Reggio in 68.a posizione, con il valore dell'84%[34].
Nel 2009 Reggio è indietro anche nella classifica della raccolta differenziata: raccoglie solo il 13,1% di rifiuti differenziati sul totale dei rifiuti prodotti (85º posto in classifica).
Così come in tutta la Calabria, anche a Reggio è forte il problema legato alle ecomafie, ed in particolare in riferimento all'attività di associazioni criminali dedite all'abusivismo edilizio di larga scala[36].
Cultura
Principali Enti di Istruzione e Formazione
Reggio è un centro di istruzione con due università ed altre istituzioni di livello universitario sul territorio:
- fondata nel 1968, divenne università statale dal 1982. Comprendeva inizialmente sei facoltà, alcune delle quali con sedi dislocate a Catanzaro.
L'università degli studi di Reggio rappresenta oggi, per le collaborazioni con le città che si affacciano sul bacino del mediterraneo, uno dei riferimenti a carattere culturale e scientifico dell'area, soprattutto grazie ai dipartimenti specializzati nello studio urbanistico delle "città mediterranee". E' frequentata da circa 11.000 studenti e comprende 4 facoltà (Architettura, Ingegneria, Giurisprudenza ed Agraria, che ha una sede anche a Lamezia Terme). Per quanto riguarda la qualità della ricerca scientifica, il nucleo di valutazioni del Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca ha evidenziato attività in undici Aree scientifiche, nella maggior parte delle quali l'Università di Reggio si classifica agli ultimi posti, se confrontata con strutture italiane di pari livello. Un caso a parte è Giurisprudenza dove l'Ateneo reggino ha ottenuto risultati eccellenti.[37]
- Università per stranieri "Dante Alighieri" (UNISTRADA)
- fondata nel 1984 con l'intento di contribuire alla conoscenza della lingua e della cultura italiana, comprende le facoltà di Docenza di lingua italiana a stranieri, Lingue e culture del bacino Mediterraneo, Mediazione linguistica culturale.
- nota anche come Accademia dello Stretto, fu fondata nel 1967 da Alfonso Frangipane, e comprendeva inizialmente due sezioni di Pittura e Scultura, a completamento delle scuole d'arte della città. Comprende oggi le scuole di Pittura, Scultura, Grafica, Decorazione, Scenografia.
- fondato nel 1927, fu il primo conservatorio istituito in Calabria ed il quindicesimo tra i 57 conservatori d'Italia (l'unico tra Napoli e Palermo fino al 1970). Attualmente diretto dal maestro Antonino Sorgonà, è stato guidato, tra gli altri, da Alessandro Cicognini, Terenzio Gargiulo e Paolo Renosto. Comprende oggi circa 800 studenti e 98 docenti, svolgendo attività didattica, artistica e di ricerca. I corsi di studio si articolano in Arpa, Basso tuba, Canto, Chitarra, Clarinetto, Clavicembalo, Composizione, Contrabbasso, Corno, Didattica della musica, Discipline musicali, Fagotto, Flauto, Jazz, Oboe, Organo, Percussioni, Pianoforte, Sassofono, Tromba, Trombone, Viola, Violino e Violoncello.
- Istituto superiore di scienze religiose "Monsignor Vincenzo Zoccali" (ISSR) [38]
- fondato nel 1975 come sezione della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, venne eretto accademicamente dalla Santa Sede nel 1986.
- Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione (SSPA) [39]
- è un'istituzione di alta cultura, che svolge attività di formazione dei dirigenti e dei funzionari dello Stato italiano e di quelli esteri.
Mass media
Portali | |||||
---|---|---|---|---|---|
|
|
|
Luoghi d'interesse
Architetture Religiose
- Cattedrale dell'arcidiocesi metropolitana, è l'edificio sacro più grande della Calabria. Ha opere d'arte come le imponenti statue ai lati della scalinata di San Paolo e Santo Stefano opera di Francesco Jerace, e la cappella del Santissimo Sacramento (monumento nazionale) tra i maggiori esempi di barocco calabrese, le cui pareti sono rivestite di intarsi marmorei policromi, provenienti dall'antico duomo.
- Costruita nel X secolo, l'antica chiesa bizantina-normanna fu distrutta durante le invasioni saracene e dai successivi terremoti, ma fu riedificata sul sito originario. Presenta al suo interno e nella propria struttura gran parte delle architetture e delle opere artistiche originali, integrate anche con quelle presenti nell'antica basilica normanna di Santa Maria di Terreti. Tra queste spicca uno splendido pavimento a mosaico cosmatesco, ed una pala dell'altare di notevole valore artistico raffigurante l'Annunciazione, opera di Agostino Ciampelli.
- E' una delle chiese più antiche della città ed è in stile Barocco calabrese. La chiesa fu inaugurata il 29 marzo 1691, come testimoniato da una iscrizione su marmo, e sorge nel quartiere di Sbarre. L'edificio, di modeste dimensioni, consta di tre corpi di fabbrica: la chiesa, il campanile e la sagrestia. Dopo lunghi lavori di restauro, la chiesa è stata restituita al culto il 30 aprile 2000.
- La chiesa rappresenta l'istituzione cristiana più antica della città. Le origini del tempio sono legate al culto Cristiano-Ortodosso e per secoli rappresentò la Cattedrale della città. In origine si trovava nei pressi di piazza Vittorio Emanuele II ma, dopo che il terremoto del 1783 la distrusse, fu riedificata nel 1876 nell'attuale sito posto nella parte alta del centro cittadino. La chiesa, di stile neoclassico, ha pianta a croce latina e presenta tre navate, delle quali la centrale termina con abside semicircolare. Di notevole importanza è il portale bronzeo dorato sul quale sono rappresentate simbolicamente alcune scene della vita di Gesù.
Architetture Civili
- Situato nel centralissimo Corso Garibaldi e intitolato al musicista di Palmi Francesco Cilea, è il teatro più grande della Calabria e dispone di una grande sala di stile ottocentesco dalla forma a ferro di cavallo. Le linee esterne sono ispirate all'architettura classica e riprendono i motivi e le forme architettoniche dalle origini magnogreche della città.
Nel secondo dopoguerra il Teatro Cilea fu ampliato, divenendo così ancora più bello e funzionale, e venne re-inaugurato con Il Trovatore di Giuseppe Verdi.
Terminati ulteriori lavori che lo hanno tenuto inattivo per lungo tempo, da alcuni anni il Teatro Cilea è stato restituito alla città per proseguire la sua nobile tradizione artistica e culturale.
- Arena dello Stretto (o Teatro Senatore Ciccio Franco)
- Teatro in stile greco, con vista dal lungomare Falcomatà sullo Stretto.
- Si trova sul lungomare Falcomatà ed è una villa in stile veneziano del XIV secolo, con elementi decorativi e cromatismi molto evidenti.
Tra i più importanti centri d'arte della città, Villa Zerbi offre periodiche mostre artistiche e d'architettura. E' inoltre sede espositiva della Biennale di Venezia nel sud Italia[42][43].
- Costruzione circolare opera dell'architetto Pier Luigi Nervi, che si staglia dal lido comunale Zerbi situato sotto Piazza Indipendenza in pieno centro cittadino.
Dopo aver attraversato un ventennio di degrado, la struttura è recentemente tornata ad essere fruibile e ospita periodicamente iniziative artistico-culturali, tra le quali alcune in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti.
Architetture Militari
- Di origine molto antica, la sua costruzione si ritiene anteriore all'invasione dei Goti di Totila del 549. Punto strategico di difesa della città, fu dominio di Bizantini, Arabi, Normanni, Svevi ed Angioini. Nel 1459 Ferdinando d'Aragona fece aggiungere le due torri cilindriche merlate, che ne danno il caratteristico aspetto "aragonese", ora dichiarate monumento nazionale.
Oggi il castello è una delle principali sedi espositive della città.
Siti Archeologici
- Mura della città greca
- Tra le poche sopravvissute fino ai giorni nostri, a testimonianza della vastità dell'antica polis di Rhegion. Ne esiste ancora un tratto tra il lungomare Falcomatà e il corso Vittorio Emanuele (sito archeologico denominato "Mura Greche"), uno sulla Collina degli Angeli (che sembra essere la testimonianza più antica risalente all'VIII secolo a.C.), ed uno sulla collina del Trabocchetto (denominato "Parco Archeologico Trabocchetto"). Al momento è possibile visitare solo quelle sul lungomare, risalenti al IV secolo a.C., che farebbero parte della ricostruzione operata da Dionisio II di Siracusa, avvenuta dopo che la città fu espugnata dal padre Dionisio I. Sono costituite da due file parallele di grossi blocchi di arenaria tenera.
Recentemente hanno ospitato rappresentazioni teatrali d'epoca classica.
- Impianti termali di epoca romana
- Rinvenuti da scavi effettuati sul lungomare, sono i ruderi di uno tra gli otto impianti termali presenti in città in epoca Romana, con resti di pavimento musivo a piccole tessere bianche e nere.
Il sito denominato "Terme Romane" è tra le poche testimonianze giunte ai giorni nostri del periodo in cui la città di Rhegium Julium fu Civitas Confoederata di Roma e prosperoso Municipium dell'Impero Romano in Magna Grecia. Sembra infatti che l'area interessata dall'impianto termale sia di gran lunga più estesa di quanto non sia la zona visitabile del sito, rendendo l'impianto paragonabile per estensione alle Terme di Diocleziano.
Altro
- Il fronte a mare della città nel suo centro storico si sviluppa fra architetture stile liberty e piante rare. Fu definito da Gabriele D'Annunzio "il più bel chilometro d'Italia", probabilmente anche per via del miraggio della Fata Morgana che contribuisce a rendere la passeggiata particolarmente suggestiva.
- Piazza Vittorio Emanuele II (detta Piazza Italia)
- La piazza, posta al centro del corso Garibaldi, è sempre stata importante centro politico-amministrativo della città. Era infatti sede dell'agorà in epoca greca e sede del foro in epoca romana. L'attuale studio ed i recenti scavi archeologici hanno portato alla luce resti di antiche costruzioni distribuite in varie stratificazioni. Queste percorrono la storia della città dall'VIII secolo a.C. al XV secolo d.C. (dai greci agli angioini), esempio probabilmente unico nel suo genere.
Dopo il terremoto del 1783, la piazza fu riprogettata dall'ingegner Giovan Battista Mori ed ebbe varie denominazioni fino all'attuale toponimo di piazza Vittorio Emanuele II. Nel 1869 al centro della piazza fu collocato il Monumento all'Italia dello scultore Rocco Larussa e da allora è identificata impropriamente dai reggini con la denominazione di Piazza Italia. Sulla piazza si affacciano a nord il palazzo del Municipio, a ovest il palazzo della Prefettura e a sud il palazzo della Provincia.
- Piazza De Nava
- È la piazza su cui dà il prospetto principale il Museo Nazionale della Magna Grecia ed è intitolata al reggino Giuseppe De Nava, ministro del Regno d'Italia nel 1918 e nel 1921. Al centro della piazza, adorna di palme e aranci, sorge una monumentale fontana a due bocche, sormontata da una statua del ministro De Nava.
- Piazza del Carmine
- Costituiva anticamente la porta d'ingresso sud della cinta muraria, attraverso la quale i garibaldini entrarono in città. Sulla piazza si affaccia l'omonima Chiesa del Carmine, nel cui interno si conserva un altare del 1787 in ricco stile barocco (appartenuto alla vecchia cattedrale distrutta dal terremoto del 1908). Decorato con marmi di colore verde e giallo, l'altare è sormontato da una nicchia e da un piccolo tempietto dove è conservata la statua in legno della Madonna del Carmine.La piazza dopo il recente restauro è stata adornata con una fontana artistica.
- Piazza Garibaldi
- Al centro della grande piazza, cuore di un quartiere multietnico, sorge la maestosa statua in marmo bianco di Carrara, opera di Alessandro Monteleone, raffigurante l'eroe dei Mille.
Sulla piazza si affaccia la Stazione Ferroviaria Centrale, costruita nel 1925, nel cui atrio principale si trova un bassorilievo in ceramica dello scultore Michele di Raco che raffigura la Fata Morgana.
- Piazza Sant'Agostino
- Originariamente Piazza Mezzacapo è oggi denominata Sant'Agostino per la chiesa omonima che vi sorge, costruita nel 1937 in stile romanico-bizantino. Conserva un interessante quadro di San Filippo e San Giacomo. Sulla piazza si affaccia inoltre la Caserma Mezzacapo.
- Piazza Indipendenza
- Nel cuore della città e del Lungomare Falcomatà, ospita la Stazione Lido ed è il centro nevralgico del traffico stradale reggino. La piazza è famosa in città per le vicissitudini della sua fontana artistica, ricostruita numerose volte deludendo sempre le aspettative dei reggini. Per questo è diventata simbolo delle originali scelte delle amministrazioni comunali, quindi argomento di una poesia del poeta satirico reggino Nicola Giunta.
- Le "Strade Cannocchiale"
- Sulla zona collinare del centro storico e nei pressi di Villa Nesci, dalla via Reggio Campi si dipartono scalinate che giungono fino al Lungomare Falcomatà.
Queste strade sono particolarmente caratteristiche e dotate di un singolare effetto ottico: se dalla cima si osservano il mare e la Sicilia, si ha l'impressione che il panorama sia molto più vicino di quanto in effetti non sia realmente, per questo motivo da molti reggini esse sono chiamate "Strade Cannocchiale".
- Sono tra i simboli della città e vengono esposti al Museo Nazionale della Magna Grecia. Si tratta di due grandi statue che - secondo le più recenti ipotesi - raffigurerebbero due eroi appartenenti al mito dei Sette contro Tebe (forse Tideo e Anfiarao o Eteocle e Polinice). I bronzi sono statue di origine greca (o magnogreca) della metà del V secolo a.C., e insieme all'Auriga di Delfi sono considerate le uniche testimonianze bronzee dei grandi maestri scultori dell'arte classica in Grecia e Magna Grecia.
- Opera di Camillo Autore, fu eretto in onore di Vittorio Emanuele III che vi sbarcò toccando per la prima volta il suolo nazionale da sovrano il 31 luglio 1900, sorge sul "Molo di Porto Salvo" antistante l'Arena dello Stretto.
- Eretto sul Lungomare, fu inaugurato nel 1930 alla presenza del Re Vittorio Emanuele III.
Il monumento, progettato dallo scultore locale Francesco Jerace (autore per altro de L'Azione, celebre scultura del Vittoriano), è costituito da una statua in bronzo della vittoria alata recante una spada e la palma del martirio, su una colonna rostrata.
Due statue in bronzo alla base rappresentano un antico guerriero bruzio, con un vistoso scudo ed un fante armato su un cannone.
Musei e sedi espositive
- È considerato uno dei più importanti musei della Magna Grecia. L'edificio del Piacentini è ricco di collezioni archeologiche con numerosissimi reperti provenienti dalle antiche città-stato nei siti della Calabria, Basilicata e Sicilia. Oltre ai famosissimi Bronzi di Riace, per i quali è stato avviato l'iter per il riconoscimento dall'UNESCO come patrimonio mondiale dell'umanità[44], il Museo di Reggio annovera tra i suoi pezzi più importanti: la testa del filosofo, il Kuros di Reggio, la testa di Apollo, il gruppo dei Dioscuri, le tavole bronzee dell'archivio del tempio di Zeus di Locri Epizefiri, le collezioni di pinakes, oltre a gioielli e monete varie di diverse epoche storiche.
- La nuova Pinacoteca si trova presso il Teatro Francesco Cilea. Comprende un considerevole numero di opere di maestri quali Mattia Preti, Luca Giordano, Vincenzo Cannizzaro, Giuseppe Benassai, Ignazio Lavagna Fieschi, Andrea Cefaly e Lionello Spada. Vi si possono ammirare anche due tavolette di Antonello da Messina (Abramo servito dagli angeli e San Girolamo penitente), frammenti architettonico-decorativi e sculture in marmo ed oggetti di devozione privata e dipinti su tela e tavola, provenienti da raccolte private e collezioni civiche e statali e risalenti a un arco di tempo compreso tra il VII secolo ed il XIX secolo.
- La più importante struttura per esposizioni temporanee della città, che in accordo con la Biennale di Venezia ospita a più riprese sezioni dell'importante rassegna di arte moderna e contemporanea;
- Testimone dell'antica storia cittadina, ospita oggi numerose mostre d'arte;
- Nato negli anni trenta è una delle più importanti esposizioni d'oggetti d'arte in città, con una ricca collezione di elementi bizantini e normanni;
- Svolge un'intensa attività divulgativa e didattica riguardante l'astronomia e le scienze a essa collegate;
- Ente che rivolge le sue azioni alla conservazione e valorizzazione degli strumenti musicali, la concertistica e la musicoterapia;
- Illustra la storia dell'artigianato tessile in Calabria dal periodo greco fino al 1948. Oltre ai tessuti vi sono i macchinari utilizzati per la lavorazione e campioni di materia prima (cotone,lana,seta);
- Museo di biologia e paleontologia marina
- La collezione documenta la storia del mondo animale e vegetale del passato e si compone della sezione di paleontologia, comprendente reperti fossili catalogati per era geologica e per tipi, e della sezione di Biologia marina, comprendente esemplari marini attualmente viventi (conchiglie, invertebrati, pesci abissali dello Stretto)[45];
- Museo Agrumario
- Situato all'interno della Stazione Sperimentale per le Industrie delle Essenze e dei Derivati dagli Agrumi (SSEA), ospita diversi macchinari utilizzati per l'estrazione del succo e delle essenze dagli agrumi tra cui la Macchina da bergamotti "Gangeri", derivata dal modello di Macchina Calabrese inventato nel 1840 da Nicola Barillà. Inoltre il museo ospita una raccolta fotografica che illustra la coltivazione, la raccolta e la lavorazione del gelsomino e la coltivazione del papavero da oppio;
- Museo Diocesano della Cattedrale
- Si trova nelle vicinanze del Duomo;
- Museo del Presepio
- Lo si può vedere alle spalle della chiesa della Cattolica dei Greci[46];
- Museo Etnografico
- Si trova nel quartiere di Pellaro;
- Piccolo Museo della Civiltà Contadina
- Si trova nella frazione di Ortì.
- Museo della Ndrangheta
- Si trova in una villa confiscata ad una cosca mafiosa locale nel rione di Croce Valanidi. E' nato con lo scopo di demitizzare il fenomeno mafioso calabrese, di smuovere le coscienze a riacquistare quella dignità fondamentale per combattere la mafia e la sua subcultura. All'interno del museo, oltre all'esposizione di fotografie dei più pericolosi latitanti, di scene della "guerra di mafia" e alla consultazione di documenti inerenti il fenomeno mafioso, si realizzano alcuni progetti e attività che coinvolgono gli studenti delle scuole delle provincie di Reggio, Vibo, Messina e Palermo.
- Museo di Storia della Farmacia e Biblioteca Rabainisia
- E' uno spazio museale ricavato all'interno di un antico convento greco-bizantino nel rione di Ravagnese, l'antica Rabainisia, che fu un insediamento greco-bizantino. All'interno del museo sono custoditi molti reperti tra i quali un mortaio in bronzo del 1630, un distillatore in vetro, un torchio in ghisa per agrumi, e un torchio e raccoglitore per essenze del bergamotto in legno risalente al 1800. E' presente, inoltre, un ricca raccolta di vecchi trattati di medicina.[47]
Biblioteche
Reggio detiene un singolare primato in materia di pubblicazioni. Infatti proprio qui fu stampata la prima edizione ebraica della Bibbia. Nell'anno 1475 (agli albori della stampa) vi era un fiorente ghetto ebraico nell'attuale zona intorno alla via Giudecca, in cui fervevano laboratori artigianali e molteplici attività commerciali. Presso una delle prime stamperie della storia con sede nella Giudecca di Reggio, fu infatti stampata il 5 febbraio 1475 la prima versione ebraica della Bibbia, secondo quanto riportato sulla "Storia di Reggio Calabria", di Domenico Spanò Bolani. Inoltre lo storico Vito Capialbi così scriveva nelle sue "Memorie delle Tipografie Calabresi":
Fu dessa il Commentario al Pentateuco di Rabbi Salomone Jarco impresso da un tale Abramo Garton figliuolo di Isacco, del quale niun'altra notizia mi é riuscito di raccogliere. E sebbene nell'istesso anno si fosse stampato in Pieve di Sacco, terra nel Padovano, il Rabbi Jacobi Ben Ascer Arba Jurim, ch'é la più antica delle altre edizioni ebraiche conosciute, pure dessa trovandosi impressa colla data del mese Jamuz, per quattro mesi posteriore devesi riputare.»
- La copia anastatica del Pentateuco di Rabbi Salomone Jarco è visionabile presso la Biblioteca comunale "Pietro De Nava". (Jewish Encyclopedia per approfondimenti)
Reggio è sede di numerose biblioteche tra cui:
- Archivio di Stato di Reggio Calabria, istituito nel 1852 con legge borbonica del 1818. Fu trasferito alle dipendenze dell'amministrazione provinciale nel 1866, divenne Archivio provinciale di Stato nel 1932 e Sezione di Archivio di Stato nel 1939. Successivamente con il DPR del 30 settembre n. 1409 del 1963 assunse l'attuale denominazione di Archivio di Stato, da cui dipendono le due sezioni di Locri e Palmi istituite con decreti ministeriali del 1965.
- Biblioteca dell'Archivio di Stato, nata contestualmente all'archivio, è costituita da 7.701 volumi e opuscoli, 244 testate di periodici per un totale di 4037 annate, editi tra il XVIII e il XXI secolo, in parte ricevuti dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e in parte ricevuti in omaggio. I testi conservati riguardano la storia politica, economica, sociale, culturale italiana e calabrese con particolare riferimento a Reggio e alla sua provincia. Sono inoltre qui conservate alcune biblioteche private:
- Biblioteca del Consiglio Regionale della Calabria, nata nel 1973, conta oggi oltre 35.000 volumi. L'accesso è consentito al pubblico, in particolar modo agli studenti universitari provenienti dalle facoltà di giurisprudenza, architettura ed ingegneria dell'Università Mediterranea per la preparazione di esami, esercitazioni, tesine, dissertazioni di laurea, con consultazione in sede, prestito e scambio interbibliotecario. La biblioteca è formata da tre sezioni: la sezione multidisciplinare dotata di 30.000 volumi, la sezione giuridica dotata di circa 2.000 volumi e banche dati su CD-ROM, la sezione dedicata alla Calabria con circa 3.000 volumi. Tra i quali il più antico "Historia dé Svevi nel conquisto dé Regni di Napoli, e di Sicilia per l'Imperatore Enrico Sefto" di Don Carlo Calà, che risale al XVII secolo.
- Biblioteca comunale "Pietro De Nava", fondata nel 1818, è la più antica tra le biblioteche calabresi e custodisce volumi risalenti al XIII secolo. Complessivamente il patrimonio bibliografico conta 115.000 opere, mentre quello emerografico 424 raccolte. La Biblioteca De Nava gestisce inoltre le altre biblioteche comunali dislocate nei quartieri periferici della città.
- Biblioteca del Museo Nazionale della Magna Grecia, ricca biblioteca con oltre 10.000 volumi.
- Biblioteca della Sovrintendenza Archeologica della Calabria
- Biblioteca Arcivescovile "Mons. Antonio Lanza", che conta 35.000 volumi di carattere teologico, biblico e storico.
- Biblioteca "San Nilo" del Seminario pontificio Pio XI, che conta oltre 18.000 volumi di carattere Teologico, biblico e storico.
- Biblioteca dell'Università per stranieri "Dante Alighieri"
- Biblioteca dell'Accademia di Belle Arti
- Biblioteca Zanotti Bianco
- Biblioteca del Centro di Documentazione Europea
- Biblioteca della Stazione Sperimentale per le Industrie delle Essenze
- Biblioteche dell'Università degli studi "Mediterranea"
Tutte le facoltà universitarie di Reggio hanno creato delle proprie biblioteche, molto rilevanti sia dal punto di vista numerico che qualitativo. Tra di esse spiccano per ampiezza la Biblioteca della Facoltà di Architettura e la Biblioteca della Facoltà di Agraria, che hanno sede nel polo universitario di Feo di Vito. Queste hanno preso parte alla realizzazione del Catalogo Collettivo dei Periodici delle Biblioteche di Reggio Calabria, coordinato e promosso dalla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, pubblicato nel 1999 in formato cartaceo ed elettronico:
- La Biblioteca Centrale della Facoltà di Architettura
istituita nel 1969 come biblioteca dell'Istituto Universitario Statale di Architettura, comprende opere di consultazione generale, urbanistica, tecnologia, progettazione architettonica, storia dell'arte, restauro, storia dell'architettura, sociologia, materie giuridiche e economiche, scienze e cultura generale. Dispone inoltre di una sezione "Calabria", è socia del Coordinamento Nazionale delle Biblioteche di Architettura (CNBA) ed è partner nel progetto dell'Assessorato Cultura Istruzione Beni Culturali della Regione Calabria per la costituzione del Sistema Bibliotecario Regionale – Polo di Reggio Calabria. Offre un Patrimonio di 30.000 monografie, 210 periodici correnti, 3.200 tesi di laurea.
- La Biblioteca Centrale della Facoltà di Architettura
- La Biblioteca Centrale della Facoltà di Agraria
nasce nel 1986 come centro autonomo, negli anni novanta con la costruzione del nuovo polo universitario dell'ateneo reggino. Viene trasferita presso la sede di Feo di Vito, permettendo applicare moderni e funzionali criteri di organizzazione. Dal 2000 è stata assorbita dal Centro di Gestione della Facoltà di Agraria. Il patrimonio della biblioteca comprende circa 2.800 monografie, 150 periodici di cui 44 in corso, la raccolta delle tesi di laurea della facoltà a partire dal 1986.
- Biblioteca della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione (SSPA)
- offre un patrimo patrimonio librario di 19.100 volumi e 312 testate di periodici.
Principali castelli e fortificazioni
Una parte di storia della città è sicuramente rappresentata dal suo sistema di fortificazioni, strutture architettoniche, rocche, castelli, torri e bastioni di epoca diversa. Essi costituiscono quello che fu un sistema di difesa di cui la città, in tempi diversi, ebbe necessità di dotarsi a causa della propria configurazione geografica.
Segue un elenco delle principali fortificazioni che si trovano sul territorio:
- Castello Aragonese
- Castelnuovo
- Le motte che sulle colline facevano da corona alla città:
Motta Anòmeri, Motta Rossa, Motta San Cirillo, Motta Sant'Aniceto, Motta Sant'Agata e Motta di Calanna; - Forte Catona nell'omonimo quartiere;
- Torre Castiglia tra i quartieri di Pellaro e Bocale;
- Torre San Gregorio nell'omonimo quartiere;
- Batteria Modena nel rione Modena;
- Batteria Gullì nel quartiere di Arghillà;
- Batteria San Leonardo nel quartiere Catona;
- Batteria Pellizzeri e Batteria Pentimele Sud sulla collina di Pentimele;
- Batteria Fondo Versace-Spirito Santo nella zona est della città.
Sport
Principali impianti sportivi
- Stadio Oreste Granillo, 27.713 posti, è il maggiore stadio della regione e ospita gli incontri della Reggina;
- Stadio Campoli di Bocale, 4.500 posti circa (1000 coperti), dotato di manto erboso sintetico di ultimissima generazione da mm 45, ospita gli incontri della seconda squadra calcistica della città, l'Hinterreggio;
- Stadio Comunale Gallico "Carlo Pontorieri", 1.200 posti circa;
- Stadio del Baseball/Softball di Reggio Calabria, Viale Calabria - 1.500 posti coperti;
- PalaCalafiore (o PalaPentimele dal nome del quartiere dove sorge), è il più grande palazzo dello sport calabrese, dotato di circa 9.000 posti a sedere;
- PalaBotteghelle, struttura da 2.500 posti che affaccia sull'omonimo vasto piazzale Botteghelle;
- Centro sportivo Sant'Agata, sede del vivaio, della preparazione atletica e gli allenamenti della Reggina Calcio;
- Centro sportivo "Piero Viola", 700 posti coperti; è un complesso organizzato per la vita e la formazione dell'atleta, con campi da basket polifunzionali attrezzati elettronicamente, palestre, 4 campi da tennis, un centro per fisioterapia, un centro di controllo sanitario, alloggi e servizi ristoro;
- Palestra Piero Viola (Scatolone) - Basket & Volley - 500 posti;
- Palestra Giulio Campagna (Palloncino) - Volley - 700 posti;
- Palestra Lotta e Pugilato più Piscina comunale;
- Campo CONI di atletica leggera 1.000 posti;
- Parco Caserta, complesso sportivo polifunzionale dove sorgono due piscine di cui una semiolimpionica omologata CONI, una pista per pattinaggio artistico e per hockey con tribuna, sale per fitness, arti marziali e palestre[48];
- Golf Club Montechiarello con campo 9 buche[49];
- Circolo Tennis "Rocco Polimeni" [50].
Principali società sportive
Reggio vanta una lunga tradizione sportiva, che ha portato alcune delle sue squadre a militare nelle massime categorie.
- Calcio: La principale squadra di calcio è la Reggina Calcio che dal 1999 al 2009 ha militato in Serie A (dalla stagione 2009-2010 milita in serie B) ed è la squadra calabrese col maggior numero di presenze in massima serie (9 campionati). La Reggina gioca allo Stadio Oreste Granillo.
- Calcio a 5: La principale squadra di calcio a 5 è la Reggio Calcio a 5. Il team amaranto ha disputato 12 stagioni consecutive di serie A1 e A2, fino alla mancata iscrizione in serie A1 nel 2008. Dal campionato 2009-2010 disputa nuovamente la serie A2 essendo stata ripescata.
- Calcio a 5: Il Real Reggio Tremulini disputa il campionato di serie B.
- Pallacanestro: La Viola Reggio Calabria ha portato la città a primeggiare nel recente passato in Serie A1, disputando negli anni ottanta-novanta alcune edizioni dei play-off scudetto. La società per motivi economici non ha rinnovato l'iscrizione alla massima serie del campionato 2007/2008 di Legadue. Nel luglio 2009 la Viola Reggio Calabria è ripartita dalla Serie B Dilettanti, avendo acquisito il titolo sportivo del Gragnano Basket. L'Audax Basket milita invece nella Serie C Dilettanti.
- Baseball: La città è rappresentata dalla "A.S.D San Giorgio Baseball e Softball".
- Hockey: La città è stata presente nella massima serie con la Hockey Rhegium Reggio Calabria, che ora gioca in serie B.
- Pallavolo Femminile: La Medinex Virtus Reggio Calabria ha vinto due Coppe Italia nel 2000 e nel 2001, una Supercoppa Italiana nel 2000, e uno scudetto nel 2001, poi revocato per problemi di tesseramento di una giocatrice. La rosa era composta da campionesse come Simona Gioli, Cristina Pirv, Irina Kirillova, Yumilka Ruiz e Manuela Leggeri.
Altre società di volley della città sono state:
- la Pallavolo Gallico che disputò campionati di serie A1
- la Nausicaa che disputò la serie A1
- la Mangiatorella che arrivò in serie A2
- Pallavolo Maschile:
- Luck A.S. Volley (nota in passato come Jonicagrumi, squadra che nel 1984 approdò in serie A2) milita oggi in serie D.
- A.S. Mymamy, squadra di recente formazione, milita oggi nel campionato di serie B1. E'la più importante società di volley, per categoria, della città di Reggio Calabria e la seconda della Calabria. Per l'anno agonistico 2009 - 2010 parteca con il settore giovanile anche al campionato di serie C.
- Volley Sport Catona, milita in serie B2
- Pallamano: la Pallamano Reggio milita in serie B
- Rugby:
- Caronte Rugby Reggio. (disputò la serie A). Nelle sue fila hanno militato ottimi giocatori i quali hanno introdotto una tradizione rugbystica che ha lasciato una buona scuola tecnica.
- la Polisportiva Rugby Reggio Calabria milita attualmente nel campionato di serie C1.
- la Rugby Reggio Calabria che milita anch'essa nel campionato di serie C
- Softball: La città è rappresentata dalla A.S.D San Giorgio Baseball e Softball, che milita oggi nel campionato di serie B.
- Vela: La particolare configurazione di rada dei Giunchi ed il vento sempre presente, favoriscono una intensa attività velica e sportiva, di cui il Lungomare Falcomatà fa da cornice e grande tribuna naturale. Il Circolo Velico Reggio (nato da una costola del Circolo Nautico) ha avuto un ruolo importante nella crescita di questo sport negli ultimi anni, favorendo la crescita di velisti anche di livello nazionale.
Eventi sportivi
Automobilismo:
Negli anni cinquanta, si svolgeva sul lungomare di Reggio un'importante manifestazione automobilistica. Ad essa parteciparono piloti di livello nazionale, tra cui due reggini: Francesco Siracusa (campione italiano con la Stanguellini) e Pasquale Placido, vincitore della corsa nel 1955 su Giaur. Tra i due si era instaurata una sana e sportiva rivalità, alla quale aderiva buona parte della città che si divideva nel tifare per l'uno o per l'altro pilota. Il barone Placido, napoletano di origini, rappresentava la borghesia tradizionale e fondiaria, mentre il commendatore Siracusa (concessionario Lancia) quella cittadina, nuova ed emergente.
Negli ultimi anni la città ospita nell'area Tempietto del lungomare l'Arcobaleno Motor Show, evento motoristico di rilevanza nazionale, giunto alla quinta edizione.[51]
Ciclismo:
- Giro della Provincia di Reggio Calabria, noto anche come La Classicissima del Sud;
- Reggio è stata più volte tappa del Giro d'Italia:
- Giro d'Italia 1961, partenza della settima tappa, con la vittoria dello spagnolo Antonio Suárez Vázquez;
- Giro d'Italia 1965, arrivo della nona tappa, con la vittoria dell'italiano Adriano Durante;
- Giro d'Italia 1967, partenza dell'ottava tappa, con la vittoria del francese Jean Stablinski;
- Giro d'Italia 1972, arrivo dell'ottava tappa, con la vittoria dell'italiano Attilio Benfatto;
- Giro d'Italia 1976, partenza della quinta tappa, con la vittoria del belga Roger De Vlaeminck;
- Giro d'Italia 1981, arrivo della nona tappa, con la vittoria dell'italiano Serge Parsani;
- Giro d'Italia 2005, il 7 maggio si è disputato il cronoprologo del Giro con la vittoria dell'australiano Brett Lancaster.
Pallavolo: Reggio ha ospitato il World Grand Prix di pallavolo femminile:
- nel 2004, dove la Nazionale italiana si è classificata seconda.
- nel 2006, dove la nazionale italiana si è classificata terza.
Tennis:
- nel 2009 Reggio ha ospitato presso il Circolo Tennis Rocco Polimeni, la finale di Fed Cup: massima competizione a squadre del tennis femminile.
Gastronomia
Patria di gran parte delle specialità della cucina calabrese, la gastronomia di Reggio è infatti abbastanza varia. Pur risentendo di notevoli influenze da parte della cucina napoletana e di quella siciliana mantiene, comunque, una sua tipicità, legata ai prodotti della terra e del mare sul quale la città si affaccia.
- Tra i primi piatti tipici: a pasta ca muddhica e chi lici, i maccarruni 'i casa cu ragù, i vermicelli all'usu i Riggiu, a pasta 'ncasciata;
- Tra i secondi di carne: u suffrittu, i bracioletti, u bruschettu, u fictu a' riggitana, i curcuci;
- Tra i secondi di verdura: a parmigiana, a turtera 'i caccioffùli, i brocculi 'ffucati;
- Tra i piatti di pesce ricordiamo: a turtera chi lici, i cutuletti 'i spatula, i custardeddhi 'mpanati e fritti (=costardella molto simile alla più delicata aguglia), u pisci spata a riggitana, u piscistoccu; Inoltre tra i pesci che si pescano in provincia di Reggio Calabria in presenza di fondale sabbioso (Melito Porto Salvo) ed in Calabria (Soverato - Paola) va ricordato il pesce Surice [52] [53] anche detto pettine (Xyrichthys novacula), simile alla sogliola da mangiare infarinato e fritto;
- Tra i dolci: i crispeddhi i Natali cu meli;cu zuccuru; ca licia o ca pumaroru sicca, i petrali i Natali, u turruni gelatu, a pignolata, i cuddhuraci i Pasca, le susumelle, le paste di mandorla etc, la pastiera di pasqua ecc.
- Tra i vini: il Pellaro e l'Arghillà
Sono della tradizione anche le frittole (i frìttuli), ossia tutte le parti del maiale che non si usano per fare insaccati o salati come il muso, le orecchie, la pancia, le cotiche, i rognoni, le costine, le ossa, i piedini, i gamboni ecc., cotti nel proprio grasso sugna per ore a fuoco lentissimo. Anche i curcuci (sottoprodotto delle frittole).
Molte preparazioni della cucina calabrese sono legate alle festività. Così i petrali a Natale, la pignolata a Carnevale, u soffrittu di capretto al Sabato Santo ed il capretto arrostito a Pasqua, a pitta chi curcuci al Lunedì dell'Angelo e a pasta ncasciata a Ferragosto.
Parchi e giardini
- Villa Comunale Umberto I: Dove la vegetazione mediterranea convive con autentiche rarità provenienti da ogni parte del mondo. Fino a qualche anno fa ospitava un giardino zoologico.[54]
- Lungomare Falcomatà: Un polmone di 2,5 km di verde con imponenti alberi e molte piante esotiche.
- Parco Caserta: Un grande spazio verde che sorge sopra quella che fu la Fiera Agrumaria, al cui interno sorgono strutture sportive di rilievo.
- Parco della Rotonda, o Parco Baden Powell: Sorge immediatamente sotto la Piazza Rotonda vicino il Santuario di San Paolo. Ospita un teatro ed un grande spazio di verde attrezzato dove vengono svolti spettacoli di animazione e intrattenimento per minori.
- Pineta Zerbi: Spazio verde nei pressi della vecchia Stazione Lido (oggi divenuta Museo dello Strumento Musicale), dove ogni due settimane si tiene un mercatino dell'antiquariato durante la domenica.
- Parco della Mondialità: Nel quartiere di Gallico, ospita riproduzioni delle abitazioni tipiche di antiche civiltà.
- Villa Guarna, nel quartiere di Sbarre.
- Il Palmarium[55], area a verde attrezzato sita nella zona prospiciente Palazzo Campanella, con piante di grande pregio e di specie talvolta uniche in Europa che provengono da tutte le cinque provincie calabresi.
Ricorrenze, rassegne, feste e fiere
- Festa di San Giorgio, il 23 aprile;
- Arcobaleno Motor Show - Fiera Motoristica giunta al V Anno;
- Reggio Estate - Il più bel chilometro d'Estate (Estate Reggina): Rappresenta, nelle sue varie forme, un appuntamento fisso per i reggini. Il comune organizza, per tutta l'estate, una serie di eventi culturali e di spettacoli;
- Reggio Calabria Filmfest - retrospettiva sul cinema italiano: Si tiene ogni anno in primavera e nasce dall'idea di mettere a confronto il cinema italiano di ieri e di oggi, attraverso omaggi e retrospettive ad autori del passato e una vetrina sulle opere più recenti, con alcune anteprime. Durante il corso del festival che dura alcuni giorni viene attribuito il "Leopoldo Trieste Award-Città di Reggio Calabria" a due interpreti emergenti del cinema italiano.
- Concorso Ippico Città di Reggio Calabria: Si svolge a luglio.
- Ecojazz: Rassegna estiva di jazz nazionale e internazionale, che da molti anni rappresenta a Reggio un punto di riferimento nel cartellone degli eventi estivi. Si tiene generalmente nel quartiere di Pellaro.
- Catonateatro: Giunta quest'anno alla XXII edizione, è una rassegna di teatro e musica con artisti del panorama nazionale ed internazionale. Si tiene da luglio a settembre all'Arena Neri, nel quartiere Catona.
- Festival dello Stretto : Nel mese di agosto, giunto alla VI edizione, è una rassegna etnico-musicale in cui, attraverso l'uso delle proprie lingue locali, innumerevoli artisti interpretano vicende, usi e abitudini del territorio del Sud-Italia. Numerose sono infatti le partecipazioni tra cui quelle di "Enzo Avitabile e i Bottari", i "Folkabbestia" e gli "Asteriskos" del "Womad" di Peter Gabriel.
- Regata di Ulisse: Un evento di sport e cultura che si svolge ogni anno alla fine di agosto per cinque giorni, finalizzato al ricordo della Magna Grecia e del viaggio di Ulisse. Vi partecipano enti locali da tutta Italia;
- Festa Madonna (Festa di Maria Santissima Madonna della Consolazione)
- Dal secondo sabato di settembre, per una settimana si festeggia in tutta la città. Si celebra l'effige della Madonna con una caratteristica processione dalla basilica dell'Eremo alla Cattedrale. Viene festeggiata tra le caratteristiche bancarelle, i luna park allestiti per l'occasione e gli spettacoli;
- Notte Bianca: Alla fine dell'estate, si svolgono una serie di spettacoli, intrattenimenti vari e visite gratuite ai musei. Dura tutta una nottata.
- Fiera di settembre. Esposizione Nazionale del Cane di Reggio Calabria: Si svolge a settembre.
- Mostra Nazionale del Canarino: Viene fatta a dicembre.
- Palio di San Rocco: Competizione tra contrade in località Puzzi. Il Palio si corre a metà agosto.
Geografia Antropica
Urbanistica
Nella sua lunga storia la città ha subito profonde trasformazioni del tessuto urbano, le cui tracce sono evidenti sia in superficie che nelle stratificazioni archeologiche del sottosuolo.
Tali trasformazioni sono riconducibili sia ad eventi naturali disastrosi (terremoti, maremoti, dissesti idrogeologici) che ne hanno cancellato la grandezza e la memoria storico-architettonica raggiunta nella sua millenaria storia, sia ad interventi non sempre felici dell'uomo che ne hanno in parte stravolto la fisionomia: ci riferiamo in particolare ai recenti anni 60-70-80. Solo dagli anni 90 sembra ci sia una maggiore consapevolezza dei danni apportati al territorio ed una voglia di ricostruzione che certamente dovrà durare ancora molti anni. Per agevolare uno sviluppo urbanistico più funzionale alle moderne esigenze di espansione della città e riqualificare alcuni quartieri periferici cresciuti in modo disordinato e deturpati dall'abusivismo edilizio, l'Amministrazione comunale si sta dotando di un nuovo "piano urbanistico strutturale" in sostituzione del vigente "Piano Regolatore Generale" redatto dall'architetto Ludovico Quaroni nel 1970[56].
Dopo il terremoto del 1908 la città è stata ricostruita con lunghe strade diritte, più ampie di quelle antiche e con palazzi prevalentemente ispirati al Liberty.[57]. Il centro storico della città ha un impianto urbanistico a scacchiera e presenta interessanti realtà architettoniche, civili e religiose.
Caratterizzato da rilievi continui e persistenti e da fasce perpendicolari alla costa tratteggiate da corsi d'acqua, il territorio è però attraversato da numerose strade che consentono un collegamento fra i quartieri, i sobborghi periferici ed i paesi dell'hinterland, gran parte dei quali sono anche serviti dalle linee ferroviarie. Sono molto caratteristiche le "traverse" o "strade cannocchiale" in discesa e con una splendida vista del mare.
Quartieri e circoscrizioni municipali
I 33 quartieri di Reggio sono ripartiti in 15 circoscrizioni comunali, comprendenti a loro volta altri rioni e sobborghi:
Circoscrizione[58] | Quartieri | Superficie in km² | Popolazione | Densità ab./km² |
---|---|---|---|---|
I | Centro Storico | 1,41 | 10.403 | 7.378 |
II | Pineta Zerbi - Tremulini - Eremo | 2,77 | 12.919 | 4.663 |
III | Santa Caterina - San Brunello - Vito | 6,12 | 10.705 | 1.749 |
IV | Trabocchetto - Condera - Spirito Santo | 5,22 | 17.933 | 3.435 |
V | Rione Ferrovieri - Stadio - Gebbione | 2,27 | 18.262 | 8.044 |
VI | Sbarre | 1,87 | 19.757 | 10.565 |
VII | San Giorgio - Modena - San Sperato | 2,74 | 15.309 | 5.587 |
VIII | Catona - Salìce - Rosalì - Villa San Giuseppe | 16,74 | 13.746 | 821 |
IX | Gallico - Sambatello | 8,97 | 10.947 | 1.220 |
X | Archi | 8,96 | 8.929 | 996 |
XI | Ortì - Podàrgoni - Terreti | 68,14 | 2.289 | 33 |
XII | Cannavò - Mosorrofa - Cataforìo | 39,38 | 7.163 | 181 |
XIII | Ravagnese | 20,30 | 16.821 | 828 |
XIV | Gallina | 25,43 | 7.283 | 286 |
XV | Pellaro | 25,13 | 13.111 | 521 |
TOTALE | 236 | 185.577 | 788 |
Dei 185.577 abitanti di Reggio Calabria, 105.288 vivono nel centro città in una superficie di 22,4 km² (dalla prima alle settima circoscrizione) con una densità media di 4700 ab./km².
La densità complessiva della città è circa 790 ab./km², nei 236,02 km² del Comune che includono anche alcune piccole frazioni situate alle pendici dell'Aspromonte.
Con l'istituenda città metropolitana è in fase di progetto l'eliminazione delle attuali 15 circoscrizioni e la creazione di sei municipi di circa 30.000 abitanti ciascuno[59].
Economia
Reggio, sebbene prima del terremoto del 1908 e dell'Unità d'Italia abbia conosciuto un florido sviluppo economico dovuto principalmente all'industria ed al commercio della seta e delle essenze del bergamotto, attualmente non dispone di un tessuto industriale adeguato. Molteplici e sfavorevoli episodi storici, fra i quali il catastrofico sisma di inizio novecento, hanno costretto la città a ripartire quasi da zero nel XX secolo.
Nei decenni trascorsi sono state progettate ed in parte realizzate alcune iniziative industriali, anche grazie ai contributi pubblici del "pacchetto Colombo". Molte di queste iniziative non sono decollate, come ad esempio il polo chimico di Saline Joniche mai entrato in funzione, o quello tessile di San Gregorio attualmente in crisi. Alcune infrastrutture dell'area, come nel caso del Porto di Gioia Tauro, sono state riconvertite ad altri usi.
La città negli ultimi anni ha cercato di operare una riconversione della sua economia al turismo, essendo naturalmente favorito dalla presenza di importantissime vestigia del passato, dalla sua ricca storia e dalle bellezze naturali. A tal proposito alcuni investimenti pubblici e privati, atti a recuperare il patrimonio storico, hanno favorito la nascita di diverse strutture alberghiere (Bed & Breakfast ed alcuni hotel). Il settore, tuttavia, è in una prima fase di crescita e non rappresenta ancora un grande volano occupazionale per la città.
Favoriti dal clima mite e tipicamente mediterraneo, sono particolarmente sviluppati i settori dell'agricoltura tradizionalmente più esclusivi dell'area reggina, come il bergamotto o certe varietà di gelsomino. Anche in questo caso, tuttavia, la relativa industria di trasformazione non ha raggiunto dimensioni significative.
Secondo l'indice di benessere redatto da Il Sole 24 ore, nel 2009 Reggio Calabria risulta l'ottantaquattresima città d'Italia in classifica[60].
Servizi e commercio
La maggior parte dei reggini è occupata nei servizi, principalmente quelli pubblici. Inoltre il settore del commercio è particolarmente attivo e dinamico sia nel centro cittadino (maggiormente nella zona del Corso Garibaldi), sia nelle periferie dove negli ultimi anni sono sorte numerose nuove attività commerciali di grandi dimensioni.
Il commercio è l'attività principale della città. Storicamente Reggio esportava prodotti locali, quali seta, semilavorati e soprattutto i derivati agrumari (vista l'esclusività della coltivazione, fra tutte, del bergamotto).
Industria e artigianato
In epoca greca Reggio fu il maggiore centro di produzione della "ceramica calcidese", affermandosi come la concorrente più prestigiosa e agguerrita della "ceramica ateniese" nel bacino del Mediterraneo. Tra i tanti, alcuni esemplari sono oggi custoditi al Museo del Louvre di Parigi ed al British Museum di Londra.
Alcune delle ceramiche calcidesi provenienti da Reggio, custodite presso il museo del Louvre di Parigi.
Il tessuto industriale cittadino è costituito da aziende di medie e piccole dimensioni operanti principalmente nell'estrazione dell'essenza di bergamotto, nell'assemblaggio di vagoni ferroviari, nella produzione di caffè, liquori e generi alimentari, edilizia, mobili.
Le aziende si sviluppano prevalentemente in poli e in aree industriali che sorgono in città e nell'area metropolitana. Si segnalano fra di esse:
- nel polo industriale di via Padova del rione Gebbione, oltre ad altre aziende, sorge l'impianto industriale delle OMeCa S.p.A. (Officine Meccaniche Calabresi). Vi si assemblano i vagoni ferroviari per la Ansaldo Breda S.p.A., principale società italiana di costruzioni di veicoli per il trasporto ferroviario e metropolitano;
- nel quartiere di Pellaro l'impianto industriale della SoCIB SpA (Società Calabrese Imbottigliamento Bevande gassate) si occupava della produzione e dell'imbottigliamento delle bevande della The Coca-Cola company. Lo stabilimento è stato chiuso ad inizio 2009, in seguito all'acquisizione della SoCIB da parte della CocaCola Hellenic Bottling Company S.A.;[61]
- nel polo industriale di Campo Calabro,si trova l'impianto produttivo della Mauro Caffè S.p.A, azienda a diffusione nazionale;
- alcune aziende sorgono nel polo industriale tessile e agrumario di San Gregorio;
- nel polo industriale di Saline Joniche sorgono la Chimica Biosintesi (Liquichimica) per la produzione di mangimi, e le Officine Grandi Riparazioni (OGR) delle Ferrovie dello Stato (entrambe mai realmente entrate in attività);
- le cave per l'estrazione di Pietra reggina sorgono nella zona di Capo dell'Armi;
- infrastruttura industriale di rilievo è il porto di Gioia Tauro, uno dei più grandi scali di container del Mediterraneo. Negli ultimi anni questo porto è stato riconvertito all'uso attuale dall'originario progetto (non portato a termine) del V polo siderurgico di Reggio Calabria, anch'esso facente parte del pacchetto Colombo.[62]
Agricoltura
Per la diversità climatica delle varie zone del territorio, a Reggio esistono coltivazioni molto varie. Tra di esse spiccano due particolari piante che riescono ad attecchire solo in questa zona:
- il Bergamotto, definito il "Re degli agrumi" o "Oro Verde", che cresce solo in prossimità della città dove sembra si sia originato spontaneamente nel XVIII secolo per un innesto naturale.Da questo agrume si estrae l'"Olio essenziale di Bergamotto di Reggio Calabria DOP", elemento essenziale dell'industria profumiera internazionale;
- il Gelsomino, su tutta la costa jonica che va dal capoluogo fino alla cosiddetta Costa dei Gelsomini, area dove è maggiormente prodotto dopo l'introduzione della pianta nel 1928, ad opera della Stazione Sperimentale per le Industrie delle Essenze e dei Derivati dagli Agrumi.
- L'Anona, una pianta di origine tropicale coltivata solo nel reggino e in Spagna (cherimola), il cui frutto ha un sapore somigliante ad un misto di banana, fragola e ananas.
Oltre a quelle tipiche, nel reggino vengono coltivate molte altre varietà di specie vegetali, tra cui le più diffuse sono:
- l'Ulivo, dal quale si produce il tipico olio d'oliva calabrese dal gusto forte. Tipiche del reggino sono infatti i livi ra chjàna (le olive della Piana di Gioia Tauro). Molto rinomato è diventato negli ultimi anni l'olio prodotto nella Vallata del Tuccio (sul versante del basso jonio), dal gusto più delicato derivante da un'acidità particolarmente ridotta rispetto alla produzione del versante tirrenico;
- la Vite, dalla quale si producono ottimi vini tramandati dalla millenaria tradizione greca, tra i quali il Pellaro, l'Arghillà, il Sambatello ed il Palizzi;
- il Castagno ed il Faggio
- diverse graminacee come il Frumento, l'Avena ed il Granturco
- differenti e variegate specie di Agrumi, tra i quali le rinomate Clementine di Calabria DOP e naturalmente il Bergamotto di Reggio Calabria DOP
Turismo
Reggio viene tradizionalmente chiamata "Città della Fata Morgana" perché qui si manifesta il raro fenomeno ottico-mitologico della Fata Morgana, durante il quale la costa siciliana sembra distare solo pochi metri rendendo possibile distinguere molto bene case, auto e persone.
Reggio è anche nota come la "Città dei Bronzi" per i famosi Bronzi di Riace, simbolo delle proprie origini magnogreche, ed è considerata la "Città del Bergamotto", agrume che cresce solo in una ristretta fascia costiera (larga circa tre km all'interno del litorale reggino), che si estende da Scilla a Brancaleone per circa 85 km.
Tra le attrazioni di Reggio i Bronzi di Riace, oltre al Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia che li custodisce, sono una delle principali mete turistiche della città dello Stretto; il Lungomare del centro storico è invece diventato negli ultimi anni un'affollata meta balneare e luogo simbolo di una vivace movida estiva.
Il turismo a Reggio è anche diffuso tra la costa jonica e la costa Viola (tirrenica), nel tratto di costa compreso tra le spiagge di Bova e Palmi; la montagna dell'Aspromonte, alle spalle della città, custodisce la riserva naturalistica del Parco Nazionale dell'Aspromonte, dove a 1.400 m s.l.m. sorge la stazione sciistica di Gambarie da cui si gode di un panorama sulla città e su tutto lo Stretto (dalla cima innevata dell'Etna alle Isole Eolie).[63]
Nel 2010 il famoso sito internet "Tripadvisor", dedicato al turismo, ha inserito la città dello stretto nella "top-10" delle località turistiche emergenti a livello mondiale[64]. In base ad una classifica stilata tenendo conto di migliaia di recensioni e giudizi espressi da turisti che hanno visitato vari luoghi del mondo, la città si è posizionata al quinto posto nella classifica generale delle località turistiche emergenti, al primo posto in quella italiana e al terzo in quella europea[65][66].
Infrastrutture e trasporti
Strade, autostrade, tangenziali, ferrovie
La principale infrastruttura stradale che collega la città è l'Autostrada A3, "Salerno ↔ Reggio Calabria" (definita oggi anche "Napoli ↔ Reggio Calabria");
Reggio è nodo dei due assi stradali nazionali, costituiti dalle strade statali:
- Strada Statale 18 Tirrena Inferiore "Napoli ↔ Reggio Calabria";
- Strada Statale 106 Jonica "Reggio Calabria ↔ Taranto";
È dunque il crocevia di due importanti Strade europee, dorsali che collegano i quattro punti cardinali:
Tutta l'area di Reggio è servita dalla Tangenziale di Reggio Calabria, che attraversa la città nella zona collinare, collegando i quartieri della città ed i comuni limitrofi attraverso un sistema di quindici svincoli. Si sviluppa lungo tratti dell'A3, del Raccordo Autostradale RA04 e sul primo tratto della SS106.
Inoltre intorno alla città gravitano altre due strade statali che grossomodo delimitano l'area metropolitana di Reggio, e che sono:
- la Strada Statale 183 Aspromonte-Jonio, che circonda la città innestandosi sulla Strada Statale 112 a Delianuova per giungere a Melito di Porto Salvo;
- la Strada Statale 184 delle Gambarie, che partendo dal quartiere di Gallico collega la città alla località sciistica di Gambarie d'Aspromonte.
Lavori in corso...
L'Autostrada A3 è in corso di ristrutturazione ed ampliamento, con la costruzione di nuovi ponti, la traforazione di nuove e più ampie gallerie e l'allargamento della carreggiata.
Distanza stradale dalle principali città italiane
Trasporto ferroviario
Reggio è tra i principali nodi del sistema ferroviario nazionale in quanto sede compartimentale. La stazione di Reggio Calabria Centrale è il terminale sia della linea tirrenica che collega la città verso Roma, che della linea jonica che la collega a Taranto: quest'ultima è ancora a binario unico e non è provvista di alimentazione elettrica. Con un flusso di 2.500.000 persone l'anno la stazione ferroviaria centrale è il maggiore scalo della Calabria per numero di passeggeri.[67] Le principali stazioni ferroviarie ricadenti nel territorio comunale sono:
- Reggio Calabria Centrale, Piazza Garibaldi;
- RC Lido, Piazza Indipendenza;
- RC OMeCa, Viale Aldo Moro, zona industriale;
- RC Mare, ammodernamento in corso della vecchia Stazione Marittima al porto;
Le altre stazioni ferroviarie sono:
- RC Archi, nel quartiere di Archi/Pentimele;
- RC Bocale, nel quartiere di Bocale;
- RC Catona, nel quartiere di Catona;
- RC Gallico, nel quartiere di Gallico;
- RC Pellaro, nel quartiere di Pellaro;
- RC Santa Caterina, nel quartiere di Santa Caterina;
- RC San Gregorio, nel quartiere di San Gregorio;
- è prevista inoltre a breve la realizzazione della nuova stazione RC Aeroporto.
Lavori in corso...
È in fase di progettazione la nuova ferrovia TAV ad alta velocità che prevede nella sua rete il nuovo tratto Reggio Calabria ↔ Napoli.[68]
Inoltre l'area metropolitana di Reggio Calabria sarà collegata alla Sicilia dal vicino Ponte sullo Stretto di Messina, i cui lavori, secondo le previsioni, inizieranno nel 2010 e termineranno nel 2016. Il collegamento del Ponte sarà ferroviario e stradale, in funzione del corridoio I Berlino-Palermo (costituito da ferrovia normale oltre alla TAV, da autostrada SA-RC con autostrade siciliane, e da strade statali della Calabria e Sicilia) tra Roma e Sicilia.[69]
Trasporto marittimo
Il porto di Reggio, costituito da un bacino artificiale, collega la città con le Isole Eolie, con Messina e Malta. Con oltre 10 milioni di passeggeri trasportati all'anno, il porto di Reggio è il secondo in Italia nel settore [70]. Un tempo il porto naturale sorgeva alcuni chilometri più a sud vicino al promontorio di Punta Calamizzi. Questo luogo ispirò a Tucidide la definizione di "acroterio d'Italia". Con il suo protendersi verso la Sicilia, proteggeva una baia naturale che costituì l'antico porto di Reggio. Il promontorio si sarebbe inabissato per un terremoto nel 1562, privando la città per tre secoli del suo porto sino alla costruzione (al termine del XIX secolo) dell'attuale bacino artificiale.
L'area di Reggio è inoltre servita dal Porto di Gioia Tauro, il più grande porto commerciale del mediterraneo.
Dagli inizi del XX secolo la maggior parte del traffico gommato e ferroviario da e per la Sicilia viene effettuatto dal porto di Villa San Giovanni con i traghetti di Bluvia e Caronte & Tourist.
Destinazioni dal porto di Reggio Calabria:
- da/per Messina
- da/per le Isole Eolie
- in aliscafo con la USTICAlines
- da/per Malta
Il porto reggino svolge anche la funzione diportistica, disponendo di una darsena turistica.
Trasporto aereo
La città è servita dall'Aeroporto di Reggio Calabria "Tito Minniti" (Aeroporto dello Stretto) (coordinate geografiche 38°04′N 15°39′E ), che serve anche la provincia di Messina, situato nella zona sud della città, a circa quattro chilometri dal centro cittadino. Il codice ICAO è LICR e il codice IATA è REG. L'aeroporto dispone di due piste, la pista principale è la 15/33, la pista secondaria è la 11/29.
Trasporti pubblici urbani e metropolitani
Il servizio di trasporti pubblici per l'area urbana ed extraurbana è gestito principalmente dalla rete ATAM di autobus, con oltre 130 linee.
Il trasporto metropolitano reggino si serve del Trebus. Il Trebus nasce da una convenzione tra l'ATAM e Trenitalia. Esso si concretizza in un sistema di integrazione tariffaria, che va incontro ai cittadini residenti in città e ai viaggiatori che quotidianamente giungono a Reggio dalla provincia in treno o in autobus e che poi hanno bisogno di spostarsi nell'area metropolitana. Sostanzialmente il Trebus permette di utilizzare un unico biglietto a tempo, che può essere usato su tutti i mezzi delle aziende su citate all'interno dell'area metropolitana.
Dal 2008 è entrato in funzione il servizio ferroviario metropolitano denominato Tamburello, gestito da RFI, che copre la tratta metropolitana tra Melito e Rosarno.[72]
La forte presenza di autoveicoli negli ultimi decenni ha portato ad una regolamentazione del traffico con l'istituzione dei parcheggi a pagamento nella zona del centro storico dalle 7.30 alle 19.30 di tutti i giorni feriali.
La situazione del traffico reggino è comunque difficile per molte cause, come ad esempio:
- la difficoltà di realizzare un capillare sistema di trasporto pubblico su ferro per la particolare conformazione orografica del territorio e l'alto rischio sismico;
- i ritardi accumulati negli anni per la mancanza di programmazione e di investimenti adeguati nel settore;
- l'altissima densità di automobili. A Reggio in un giorno feriale medio e nell'ora di punta mattutina si registrano oltre 83 mila spostamenti, dovuti ai 71 mila spostamenti dei residenti a cui si sommano gli oltre 12 mila pendolari provenienti dai comuni dell'hinterland, che comportano gravi problemi di traffico e di parcheggio[73];
- la conformazione urbanistica di alcuni quartieri collinari, edificati abusivamente tra gli anni settanta e anni ottanta, che presentano un sistema stradale costituito da vie strette e poco accessibili nelle ore di punta;
- l'assenza di sufficienti direttrici di collegamento mare-monti sebbene, in questi ultimi anni, sono state aperte al traffico o sono in fase di realizzazione nuove strade di scorrimento lungo gli argini dei torrenti che attraversano la città.
Nel luglio 2009 è stato inaugurato un sistema di tapis roulant e scale mobili che collega la zona costiera con quella collinare della città nel suo centro storico. I lavori hanno interessato la via Giudecca che è stata dotata di 6 tapis-roulant. A completamento del sistema mobile è in fase di realizzazione un impianto ascensore, che collegherà la via del Torrione(parte terminale del tapis roulant) con la via Reggio Campi(importante arteria stradale a monte della città). L'intervento è parte integrante del progetto per la realizzazione della metropolitana.[74].
Amministrazione
L'attuale sindaco Giuseppe Raffa, facente funzione, è subentrato il 14 Maggio 2010 a Giuseppe Scopelliti che è stato eletto Presidente del Consiglio Regionale della Calabria.
Template:ComuniAmministrazione
Città gemellate
Consolati
Reggio è sede dei seguenti consolati Onorari[75]:
Ucraina- Via Giulia, 44
Francia- Via Fata Morgana, 1
Malta - Via Pentimele Vecchia, 202
Polonia- Via Treviso, 25
Svizzera- Via Tenente Panella, 4
Galleria fotografica
Riferimenti letterari e cinematografici
Numerosi scrittori, poeti e registi di film e documentari hanno ambientato le loro opere o parte di esse a Reggio. Tra i titoli più significativi si citano i seguenti:
Letteratura
- Diodoro - XIII, 23 - riporta il mitologico responso dell'Oracolo di Delfi sulla fondazione della città:
- Tucidide - Storie, I 30 1, tra le tante citazioni ve ne è una riferita al promontorio di Punta Calamizzi:
- Nella canzone di gesta normanna La Chanson D'Aspremont (Canzone d'Aspromonte) (1190), si narrano le gesta del giovane Rolando durante la sua giovinezza tra Reggio (in quel periodo chiamata "Risa") e i luoghi dell'Aspromonte.
- Dante Alighieri, nel canto VIII del Paradiso (XIV secolo), fa riferimento all'antica Fortezza di Catona, che sorgeva nell'omonimo quartiere:
- Jean-Claude Richard de Saint-Non - Voyage pittoresque ou Description des Royaumes de Naples et de Sicile (XVIII secolo), l'autore scrive:
- Edward Lear - Diario di un viaggio a piedi (1852) scrive così:
- Caterina Pigorini Beri - In Calabria (1884) scrive:
- Giovanni Pascoli - in "Un poeta di lingua morta" nella raccolta "Pensieri e discorsi" (1914), ricordando il latinista reggino Diego Vitrioli, descrive così il mare di Reggio:
Questo è un luogo sacro, dove le onde greche vengono a cercare le latine; e qui si fondono formando nella serenità del mattino un immenso bagno di purissimi metalli scintillanti nel liquefarsi, e qui si adagiano rendendo, tra i vapori della sera, imagine di grandi porpore cangianti di tutte le sfumature delle conchiglie. È un luogo sacro questo. Tra Scilla e Messina, in fondo al mare, sotto il cobalto azzurrissimo, sotto i metalli scintillanti dell'aurora, sotto le porpore iridescenti dell'occaso, è appiattata, dicono, la morte; non quella, per dir così, che coglie dalle piante umane ora il fiore ora il frutto, lasciando i rami liberi di fiorire ancora e di fruttare; ma quella che secca le piante stesse; non quella che pota, ma quella che sradica; non quella che lascia dietro sé lacrime, ma quella cui segue l'oblio. Tale potenza nascosta donde s'irradia la rovina e lo stritolio, ha annullato qui tanta storia, tanta bellezza, tanta grandezza. Ma ne è rimasta come l'orma nel cielo, come l'eco nel mare. Qui dove è quasi distrutta la storia, resta la poesia.»
- Salvatore Quasimodo - Acque e terre (1927), nella raccolta di poesie scritte durante il periodo in cui visse e lavorò a Reggio il poeta decantò la natura del luogo.
- Corrado Alvaro - Gente in Aspromonte (1930), in cui lo scrittore descrive minuziosamente il costume della provincia reggina.
Cinema
- Un ragazzo di Calabria (1987) di Luigi Comencini, con Gian Maria Volontè; Diego Abatantuono;
- Tra Scilla e Cariddi (1998) di Demetrio Casile;
- I fetentoni (1999) di Alessandro Di Robilant, con Beppe Fiorello e Oreste Lionello;
- La Lettera (2004) di Luciano Cannito, con Vittoria Belvedere;
- Gente di mare (serie TV del 2005) di Giorgio Serafini e Andrea Costantini;
- L'uomo che sognava con le aquile (serie TV del 2006) di Vittorio Sindoni, con Terence Hill;
- Liberarsi - Figli di una rivoluzione minore (2007) di Salvatore Romano, con Roberto Zibetti; Giuseppe Zeno; Daniela Fazzolari; Giacomo Battaglia e Monica Guerritore;
- Giganti (2007) di Fabio Mollo;
- Era mio fratello (2007) di Achille Manzotti, con Anna Valle;
- Articolo 23 - Pentedattilo (2008) di Vittorio De Seta;
- Vacanze reggine (2008) di Franco Della Posta.
Note
Bibliografia
Voci correlate
- Storia di Reggio, Storia urbanistica e architettonica di Reggio
- Palazzi storici e monumenti di Reggio
- Quartieri, rioni, suddivisioni amministrative di Reggio
Simboli di Reggio:
- Bronzi di Riace
- Museo Nazionale della Magna Grecia
- Bergamotto
- Fata Morgana
- Lungomare Falcomatà
- Madonna della Consolazione
- Pietra Reggina
- Stretto di Messina
Trasporti:
Altro:
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Reggio Calabria
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «Reggio Calabria»
- Wikinotizie contiene notizie di attualità su Reggio Calabria
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Reggio Calabria
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Reggio Calabria
Collegamenti esterni
Template:Reggio Calabria Template:Provincia di Reggio Calabria
Template:Comuni del Parco Nazionale dell'Aspromonte
- ^ Testo originale consultabile su "Edward Lear in Southern Italy: Journals of a Landscape Painter in Southern Calabria and the Kingdom of Naples" di Edward Lear, Pubblicato da W. Kimber, 1964, pag. 31
- ^ In italia settentrionale il toponimo Reggio è riferito usualmente a Reggio nell'Emilia
- ^ Bilancio demografico aggiornato al 31 dicembre 2009 (dati Istat).
- ^ [1] Fonte
- ^ [2] fonte su firma accordo in Prefettura tra i 15 comuni del circondario reggino
- ^ L'area dello stretto, cuore della futura città metropolitana di Reggio, è una conurbazione dovuta alla continuità urbana ed alla forte interazione sociale ed economica di alcuni comuni della Provincia di Reggio Calabria, disposti a ridosso della città o lungo la sponda orientale dello Stretto di Messina. I comuni che formano quest'area sono uniti anche da accordi di collaborazione per espletare alcuni servizi di interesse sovracomunale. I 14 comuni sono, oltre il capoluogo, Bagnara, Campo Calabro, Calanna, Cardeto, Fiumara di Muro, Laganadi, Melito Porto Salvo, Montebello Ionico, Motta S. Giovanni, San Roberto, Scilla, Sant'Alessio in Aspromonte, Santo Stefano, Villa S. Giovanni
- ^ In base al comma 2 dell'art.23 della legge sul federalismo fiscale e sulle autonomie locali approvata il 29 aprile 2009 e pubblicata in G.U. il 5.5.2009 fonte
- ^ [3]
- ^ [4] fonte su n. abitanti e dimensione area
- ^ L'Area Metropolitana dello Stretto ha l'obiettivo di riconoscere il territorio delle province di Reggio Calabria e Messina che si affacciano sullo Stretto. Questo in un contesto di integrazione economica e sociale che di fatto già avviene, favorendo la costituzione di una Città metropolitana dello Stretto. Il Consiglio regionale della Calabria ha riconosciuto tale integrazione avanzando una proposta di legge per l'Area Metropolitana dello Stretto e per la creazione della Città metropolitana dello Stretto. Inoltre le Province di Reggio Calabria e Messina hanno stipulato un protocollo d'intesa per la creazione dell'Area metropolitana integrata dello Stretto. Nel 2009 lo Stato italiano ha riconosciuto Reggio Calabria come la decima Città Metropolitana del Paese, sesta città di tale rango dell'Italia meridionale.
- ^ Le Isole Eolie sono visibili principalmente dalla periferia nord della città e dalla stazione sciistica di Gambarie sull'Aspromonte.
- ^ [5] Bergamotto
- ^ [6] Morfologia della città
- ^ [7] Corsi d'acqua
- ^ Dati climatologici medi, su eurometeo.com.
- ^ Tabelle e grafici climatici, su meteoam.it.
- ^ Helios Magazine - Centro Studi e rivista di scienze, cultura e società, su heliosmag.it. URL consultato il 02-02-2009.
- ^ Articolo tratto da [[Il Quotidiano della Calabria]] (pdf) (PDF), su fondazioneitalofalcomata.it. URL consultato il 02-02-2009. Wikilink compreso nell'URL del titolo (aiuto)
- ^ dal Corriere.it, su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 02-02-2009.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ [8] Gli stranieri residenti a Reggio
- ^ F. Mosino. F. Mosino. Dal Greco antico al Greco moderno in Calabria e Basilicata. Pontari. Reggio Calabria, 1995
- ^ Maschere italiane, di Constantina Fiorini, Giunti, 2003, ISBN 88-440-2606-6, 9788844026066
- ^ Giangurgolo e la Commedia dell'arte, Alfredo Barbina, Rubbettino, 1989
- ^ http://www.guardiacostiera.it/capitanerieonline/index.cfm?id=36
- ^ [9] fonte su agenzia beni confiscati
- ^ [10] l'agenzia è stata inaugurata dal ministro Roberto Maroni il 16.03.2010
- ^ http://www.seminariorc.it/
- ^ http://www.consorziodelbergamotto.it/
- ^ [11] Riunione straordinaria Consiglio dei ministri in città
- ^ Qualità della vita 2009, su ilsole24ore.com. URL consultato il 29-12-2009.
- ^ (PDF) Ecosistema urbano 2009 (PDF), su legambiente.eu. URL consultato il 02-11-2009.
- ^ Tratti di costa non balneabili nel comune di Reggio Calabria (da ministerosalute.it), su ministerosalute.it.
- ^ a b (PDF) Ecosistema urbano 2008 (pag.38-39) (PDF), su legambiente.eu. URL consultato il 05-02-2009.
- ^ la capacità di depurazione è rappresentata dall'indice sintetico di % di abitanti allacciati agli impianti di depurazione, giorni di funzionamento dell'impianto di depurazione, capacità di abbattimento del C.O.D. (domanda chimica di ossigeno)
- ^ (PDF) Introduzione del rapporto sull'ecomafia 2007 di Legambiente (PDF), su legambiente.eu. URL consultato il 05-02-2009., Ecomafia: Calabria seconda anche nel ciclo del cemento, su strill.it.
- ^ Fonte: Valutazione triennale della ricerca VTR 2001 - 2003.
- ^ Sito dell' ISSR - Istituto Superiore Scienze Religiose "Monsignor Vincenzo Zoccali"
- ^ sito della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione di Reggio Calabria
- ^ Periodico a cura del Museo della Magna Grecia
- ^ Periodico acura dell'Accademia di Belle Arti
- ^ [12] Principali sedi espositive italiane
- ^ [13]
- ^ [14] iter riconoscimento Bronzi di Riace "patrimonio dell'umanità"
- ^ [15] Museo di Biologia e paleontologia
- ^ [16] sito del Museo del Presepio
- ^ [17] fonte sul museo di storia della Farmacia
- ^ Sito di Parco Caserta, su parcocaserta.it. URL consultato il 21-01-2009.
- ^ Sito del Golf Club Montechiarello, su montechiarellogolf.it. URL consultato il 21-01-2009.
- ^ Sito del circolo Polimeni, su ctpolimeni.eu. URL consultato il 07-11-2009.
- ^ [18]
- ^ [19]
- ^ [20]
- ^ [21] La villa Comunale
- ^ inaugurato il 23.12.2009, il palmarium è stato ideato e realizzato dalla Regione Calabria
- ^ [22] Nuovo piano urbanistico della città
- ^ mappa satellitare di Reggio C.
- ^ [23] fonte da Comune di RC
- ^ articolo fonte
- ^ Gli otto indicatori e la graduatoria delle 103 province, da Il Sole 24 ore
- ^ http://www.beverfood.com/v2/modules/news/article.php?storyid=1563
- ^ sito del Porto di Gioia Tauro
- ^ sito istituzionale del turismo di Reggio C.
- ^ [24]
- ^ [25]
- ^ [26]
- ^ Fonte: centostazioni SpA.
- ^ [27] Fonte dal Sito R.F.I
- ^ Sito governativo sul Ponte di Messina
- ^ Dati Istat 2006, vedi Lista dei porti italiani per flusso di passeggeri.
- ^ [28] Collegamenti Marittimi
- ^ Per approfondimenti, si consulti il volantino informativo: facciata esterna facciata interna
- ^ fonte tratta da studio anci sui comuni metropolitani italiani
- ^ fonte
- ^ Elenco consolati in Italia, su stranieriinitalia.it. URL consultato il 13-11-2009.
- ^ [29] Fonte Consolato Onorario delle Filippine