Rovigo

comune italiano, capoluogo dell'omonima provincia in Veneto
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Template:Comune Rovigo (Template:IPA2) è un comune italiano di 52.458 abitanti[1] capoluogo della provincia omonima nel Veneto.

Il capoluogo è conosciuto anche con il nome di Città delle rose grazie alla descrizione fatta da Ludovico Ariosto ne l'Orlando furioso, che ne fa derivare il nome latino Rhodigium dalla parola greca ρόδον (rhòdon), ossia rosa:

«la terra, il cui produr di rose

le dié piacevol nome in greche voci»

Questa derivazione è ormai considerata una fantasia poetica dalla maggior parte degli storici, ciononostante la rosa è tuttora uno dei simboli della città di Rovigo.

Gli abitanti si chiamano rodigini in italiano standard, ma diversi dizionari della lingua italiana[2] riportano anche la voce popolare rovigotti.

Geografia fisica

Il comune di Rovigo si estende tra l'Adige a nord e il Canalbianco a sud, ad eccezione della frazione di Fenil del Turco che è situata tra il Canalbianco e lo scolo Zucca; si trova a circa 41 km dalla costa del mare Adriatico.

Il territorio è estremamente pianeggiante e l'altitudine varia tra i 5 e gli 8 metri sul livello del mare. È attraversato dall'Adigetto e da numerosi canali artificiali che servono sia per la bonifica idraulica che per l'irrigazione. Tra questi il Ceresolo, il Rezzinella, il Valdentro, l'Adigetto, il Canalbianco, il Pontecchio, lo Zucca segnano, in alcuni tratti, i confini del comune; il Collettore Padano Polesano attraversa la frazione di Fenil del Turco.

Il terreno è molto fertile e adatto in particolare alla coltivazione del mais e di prodotti orticoli di qualità. Sul Canalbianco si apre l'interporto di Rovigo, diventato operativo nel 1998.

Il comune di Rovigo confina (in senso orario): a nord con i comuni di Barbona, Vescovana, Boara Pisani e Anguillara Veneta; a est con i comuni di San Martino di Venezze, Villadose e Ceregnano; a sud con i comuni di Crespino, Pontecchio Polesine e Bosaro; a ovest con i comuni di Arquà Polesine, Costa di Rovigo, Villanova del Ghebbo e Lusia.

Clima

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Rovigo.

Il comune di Rovigo si trova nella zona climatica "E" (tra 2101 e 3000 GG) e nella zona sisimica "4" (sismicità molto bassa).

Storia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Rovigo.

Pochissimi sono i reperti storici giunti fino a noi dall'antichità, ma sicure sono le frequentazioni in zona di antichi Veneti, Etruschi e più tardi dei Romani.

Il primo documento storico sicuramente attendibile sulla città è dunque quello del 24 aprile 838, dove Rovigo viene definita in latino villa que nuncupatur Rodigo, ossia "borgo [rurale] detto Rodigo". Nel 920 il vescovo di Adria Paolo Cattaneo fece costruire una fortificazione in questo borgo per trasferirvi temporaneamente la sede vescovile al riparo dalle scorrerie ungare. Questa prima fortificazione è completata nel 954.

 
Antica mappa di Rovigo

Gli Estensi erano presenti a Rovigo già nel 1117 e furono presumibilmente loro a promuovere l'ampliamento della fortificazione nel XII secolo, quando l'abitato di Rovigo si estendeva già su entrambi i lati dell'Adigetto, che all'epoca era un vero e proprio fiume. Il mastio del castello, oggi conosciuto come torre Donà, alto 66 metri è una delle più alte torri medievali italiane, quasi sicuramente fu la più alta torre in muratura della sua epoca. Il dominio estense su Rovigo fu ufficializzato dal Sacro Romano Imperatore Enrico VI nel 1194, che ne nominò conte Azzo VI; a parte brevi parentesi, Rovigo rimase estense per quasi tre secoli.

Il XV secolo fu tormentato per Rovigo e tutto il Polesine, conteso dalla Repubblica di Venezia che cominciava in quel periodo ad espandersi verso la terraferma. Durante i fatti della Guerra del sale, i Veneziani entrarono definitivamente a Rovigo nel 1482, e a parte la parentesi della Lega di Cambrai (1508 - 1511) ne mantennero il dominio per circa tre secoli. Per imprimere l'impronta della repubblica, fu costruita in piazza Maggiore (l'attuale piazza Vittorio Emanuele II) la torre civica in cui fu trasferita la campana che aveva suonato nel mastio del castello; nel 1519 fu costruita anche la colonna con il Leone di San Marco.

Alla fine del XVI secolo la Serenissima celebrò il proprio dominio edificando su progetto del bassanese Francesco Zamberlan il tempio della Beata Vergine del Soccorso, noto col nome di Rotonda, il cui interno è decorato con tele di elevato valore artistico e allegorico, raffiguranti i podestà veneziani che governarono su Rovigo fino agli anni 1660.

Durante il XVIII secolo fu ampliato il duomo la cui facciata rimase incompiuta; l'edilizia privata produsse piccoli capolavori come il palazzo Roncale e il palazzo Angeli. In questo periodo il borgo S. Bortolo cominciò ad assumere una sua identità di quartiere fuori porta. Rovigo conservò la sua pianta pentagonale circondata dalle mura e attraversata dall'Adigetto (che nei secoli perse progressivamente di importanza).

All'inizio del XIX secolo, in seguito alla caduta della Repubblica di Venezia e all'instaurarsi della dominazione francese, Rovigo conobbe un rinnovato impulso sociale e culturale alla crescita e allo sviluppo. In piazza Maggiore si trovò finalmente il posto per una sede di prestigio all'Accademia dei Concordi. Venne demolita la storica chiesa di Santa Giustina e al suo posto nacque la piazza minore ora intitolata a Giuseppe Garibaldi; affacciandosi su questo nuovo spazio pubblico nacquero in seguito, durante la dominazione austriaca, il teatro Sociale e il palazzo della borsa commerciale. Vennero abbattute quattro delle sei porte di accesso alla città e le fosse furono trasformate in passeggi pubblici per promuovere lo sviluppo della città all'esterno delle mura estensi.

L'economia era ancora prevalentemente basata su agricoltura e allevamento; il cavallo polesano divenne famoso in tutta Europa come la migliore razza di cavalli per il traino di carrozze. L'annessione al Regno d'Italia diede la spinta definitiva allo sviluppo; nel 1866 la città risentì favorevolmente della costruzione della linea ferroviaria Padova-Rovigo, subito prolungata verso Ferrara.

Nel 1927 il territorio del comune fu allargato, inglobando i territori fino a quel momento autonomi di Boara Polesine, Buso Sarzano, Sant'Apollinare con Selva, Borsea, Grignano di Polesine e Concadirame. Inoltre, la costituzione del quartiere della Commenda e del nuovo centro sanatoriale favorirono lo sviluppo della città a nord, mentre a sud-ovest la località Tassina ormai diventava un quartiere periferico della città.

Nel 1938 il corso dell'Adigetto, ormai ridotto a un corso d'acqua di scarsa importanza, fu deviato a ovest; il progetto era quello di creare al suo posto una grandiosa via di celebrazione in stile fascista. Il progetto fu realizzato solo parzialmente, interrotto dalla seconda guerra mondiale; tra gli edifici costruiti, spiccano per imponenza e stile di realizzazione il palazzo delle poste e il palazzo INA. Il castello nel dopoguerra venne trasformato in giardino pubblico; il gruppo delle "due torri" sopravvissute nella cittadella diventò così uno dei simboli della città.

A partire dagli anni 1950 e 1960, Rovigo ha avuto un notevole sviluppo, sia come tradizionale mercato agricolo, sia come centro industriale, favorito dall'inserimento del Polesine nelle zone ad economia depressa; furono costituiti la nuova parrocchia e quartiere di San Pio X per l'espansione della città a ovest, fu costruita la chiesa della Commenda e il quartiere fu ampliato ulteriormente a est; nel territorio a sud-est compreso tra l'abitato e la frazione di Borsea si è sviluppata una organica zona industriale, che ora ha uno sbocco naturale sul porto appena realizzato sul Canalbianco.

A partire dagli anni 1980 è iniziato il recupero del patrimonio urbanistico e architettonico del centro cittadino. In tempi recentissimi si sono sviluppati il nuovo polo ospedaliero a est e la zona commerciale a nord della città, dove si sono stabilite anche le sedi della Fiera e dell'Università. Si sta infine completando in questi anni il recupero urbanistico dell'ex ghetto ebraico, iniziato negli anni 1930.

Grazie ai benefici della categorizzazione in zona depressa durante gli ultimi due decenni del XX secolo ha beneficiato di una positiva spinta economica che ha sradicato il capoluogo e parte della provincia dalla dipendenza dall'economia agricola. Un buon numero di industrie manifatturiere si sono sviluppate nella zona industriale della città.

Monumenti e luoghi di interesse

Architetture religiose

 
Tempio della Beata Vergine del Soccorso, detto la Rotonda
 
Chiesa di San Pio X

Architetture civili

 
Palazzina Minelli.

Altro

 
Monumento a Domenico Piva, presso la Gran Guardia, Rovigo.
 
Monumento equestre a Garibaldi.
 
Monumento a Vittorio Emanuele II
 
Fontana della Riconoscenza
File:Augusto Murer - monument to Giacomo Matteotti (Rovigo, Italy).jpg
Augusto Murer: Monumento a Giacomo Matteotti

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[3]

Istituzioni, enti e associazioni

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Cultura

Istruzione

Biblioteche

Scuole

  • Liceo scientifico "P.Paleocapa"
  • Liceo classico/linguistico "Celio"
  • Istituto Tecnico Commerciale "Edmondo De Amicis"
  • Istituto Tecnico Industriale "Ferruccio Viola"
  • Istituto Tecnico per Geometri "Amos Bernini"
  • Conservatorio Musicale "F.Venezze"
  • Istituto Magistrale "C. Roccati"
  • Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali "Marco Polo"
  • Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato
  • Istituto Tecnico Agrario "O.Munerati"
  • Istituto Giacomo Leopardi -

Università

  • Consorzio Università di Rovigo

Musei

Pinacoteca di Palazzo Roverella

Media

Radio

Stampa

Televisione

Teatri

Principali compagnie teatrali

Personalità legate a Rovigo

Architetti, pittori e scultori

Giornalisti, insegnanti e scrittori

Politici

Altro

Eventi

  • Festival Opera Prima - Martino Ferrari
  • Fiera d'Ottobre
  • Mostra di pittura a palazzo Roverella
  • Ande, bali e cante
  • Festival Deltablues
  • Festival Teatro delle Regioni
  • RO-Woodstock - festival dell'arte giovanile

Geografia antropica

La Rovigo moderna ha uno sviluppo irregolare prevalentemente lungo le direttrici viarie che la collegano a Padova, Ferrara e Verona.

L'urbanizzazione di Rovigo si è estesa fino a comprendere le frazioni di Granzette e Boara Polesine a nord, Sarzano a est, Borsea a sud, Roverdicrè a ovest. Le frazioni di Concadirame, Fenil del Turco, Grignano Polesine e Sant'Apollinare sono centri abitati isolati. Circa il 6% dei residenti nel comune abita in nuclei isolati di dimensioni minori, tra i quali i più importanti per popolazione ed estensione sono le località di San Sisto e Ca' Bianca.[4] Pur facendo parte del territorio del comune di Rovigo, le frazioni di Buso e Mardimago, confinando rispettivamente con i comuni di Villadose e San Martino di Venezze, contribuiscono alla formazione dei centri abitati di questi comuni.

Frazioni

Secondo lo statuto, le frazioni del comune di Rovigo sono: Boara Polesine, Borsea, Buso, Concadirame, Fenil del Turco, Granzette, Grignano Polesine, Mardimago, Roverdicrè, Sant'Apollinare, Sarzano.

Sono riconosciute come località anche: Ca' Bianca[5], Cantonazzo[5], Grompo[5], San Sisto[6], Santa Rita[senza fonte], Spianata[7].

I quartieri di Rovigo sono: Centro Storico, Commenda Ovest, Commenda Est, San Bartolomeo, San Pio X e Tassina. La superficie, la popolazione residente e la densità di popolazione per ogni quartiere e frazione al 31/12/2006 sono le seguenti:[8]

Quartiere o frazione Abitanti Superficie (km2) Densità
Centro Storico 8.842 1,49 5.934
Commenda Ovest 5.494 3,72 1.477
Commenda Est 4.293 3,36 1.278
San Bartolomeo 4.247 7,90 538
San Pio X 4.572 3,23 1.415
Tassina 3.915 4,17 939
Borsea 2.974 9,85 302
Grignano Polesine 3.063 9,19 333
Granzette 2.040 4,82 423
Boara Polesine 2.616 8,12 322
Sarzano 1.842 10,78 171
Sant'Apollinare 1.689 9,40 180
Mardimago 1.915 9,19 208
Buso 1.088 3,40 320
Concadirame 1.150 10,89 106
Fenil delTurco 587 4,51 130
Roverdicrè 866 4,45 195

Economia

L'aspetto turistico e quello viario sono stati negli ultimi anni molto curati dalle varie amministrazioni, nel tentativo di riallacciare la città al patrimonio ambientale della provincia ed in particolare del Parco del Delta del Po. Hanno visto così la luce l'Interporto, una struttura che cerca di sfruttare il trasporto delle merci e dei turisti via fiume; il "Museo dei grandi fiumi", ospitato nell'ex monastero degli olivetani, di fianco alla chiesa di San Bartolomeo; il Cen. Ser., grande struttura posta in viale Porta Adige e destinata ad ospitare le manifestazioni organizzate da "Rovigo Fiere"; il Cur, ovvero il Consorzio Universitario di Rovigo, che, tramite accordi stilati con le vicine università di Padova e Ferrara, ospita ora nelle città alcuni corsi universitari di primo e di secondo livello, tra i quali spicca il corso di laurea in Ingegneria Informatica erogato nella modalità teledidattica.

Amministrazione

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Amministrazioni precedenti

Gemellaggi

Rovigo è gemellata con:

Nel 2004 ha inaugurato un "gemellaggio di cooperazione internazionale" con

Inoltre è "città amica" di:

Sport

Rovigo, pur così piccola, vanta una storia gloriosa in alcuni degli sport minori italiani, in particolare nel rugby, nel quale ha conquistato ben 11 titoli italiani assoluti, oltre a moltissimi con le formazioni giovanili. Rugby Rovigo

Nel Baseball la Baseball & Softball Club Rovigo milita nel campionato italiano di serie A2 conseguendo buoni risultati.

Il Pattinaggio Artistico a rotelle vanta un'interessante tradizione sportiva. Purtroppo - nonostante i risultati ottenuti - al momento gli impianti a disposizione non risultano moderni, attraenti e particolarmente confortevoli, come ad esempio l'attuale Pattinodromo Comunale. Occorre ricordare, oltre naturalmente ai tanti nomi che nel corso degli anni in questa disciplina hanno ottenuto risultati interessanti, i recenti successi di Marika Zanforlin, con il compagno Federico Degli Esposti. All'attivo vantano diverse gare nazionali ed europee, i World Games e ben quattro titoli mondiali. Nel 2007 la coppia ha debuttato sul ghiaccio, qualificandosi per gli europei di Zagabria. A Rovigo attualmente sono attive tre società sportive, in questa disciplina: lo Skating Club Rovigo (corsa); Olimpica Skaters Rovigo (artistico) e Pattinaggio Artistico Rovigo.

Buoni risultati sono stati ottenuti anche nel basket, nuoto, pallavolo, ginnastica ritmica, pallamano, pattinaggio ed in particolare nel karate, dove militano atleti come: Luca Brancaleon (Campione del Mondo di Kata); Annalisa Penolazzi (bronzo mondiale a squadre nel Kata); Nicola Andreotti (terzo ai campionati italiani e con diversi podi internazionali di karate); Umberto Bedendo (Coppa del Mondo a squadre Shito Ryu nel 1991, 4° ai Campionati del Mondo Goju Ryu nel 1994, Campione Europeo Goju Ryu dal 1997 al 1999 e nel 2003). Nell'anno sportivo 2005/2006 il calcio Rovigo è stato promosso dopo 56 anni in serie C2, la pallamano Tassina BEM Rovigo promossa in serie A2.
Altro campionato nazionale per la cittadina polesana è la C1 del Basket Rovigo, promosso dalla C2 nella stagione 2007/2008.

Il 28 maggio 2001 la 9ª tappa del Giro d'Italia 2001 si è conclusa a Rovigo con la vittoria di Mario Cipollini.

Impianti sportivi

Società sportive

Personalità sportive legate a Rovigo

Note

  1. ^ Dati ISTAT al Marzo 2010, su demo.istat.it. URL consultato il 6-9-2010.
  2. ^ Vedasi ad esempio Il grande dizionario Garzanti della lingua italiana oppure De Mauro - Il dizionario della lingua italiana di Paravia o ancora il Vocabolario della lingua italiana di Nicola Zingarelli di Zanichelli.
  3. ^ Dati tratti da:
  4. ^ Dati ISTAT 2001.
  5. ^ a b c Pur non essendo frazioni nello statuto, sono citate come tali nel Modulo Segnalazioni, in Sito istituzionale. URL consultato il 03-07-2009.
  6. ^ La località è definita "centro rurale" nella variante al piano regolatore generale: PRG varianti, in Sito istituzionale. URL consultato il 03-07-2009.
  7. ^ Pur non essendo una frazione nello statuto, la località è definita come tale nel piano regolatore generale PRG vigente, in Sito istituzionale. URL consultato il 03-07-2009.
  8. ^ Template:Cita opera

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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