Discussione:Epaminonda


Ultimo commento: 14 anni fa, lasciato da GiòGiò in merito all'argomento Vittoria di Mantinea?

Nota disambigua

Ha senso mettere una nota disambigua per una voce che ancora non c'è? O_o --Alez (msg) 23:07, 12 giu 2008 (CEST)Rispondi

no, non ha senso. Adesso la tolgo.--GiòGiò ...tu cosa pensi? 19:38, 8 lug 2008 (CEST)Rispondi

Angelo Epaminonda

Siccome adesso c'è anche la pagina "Angelo Epaminonda" ho messo "Epaminonda" come pagina di disambiguazioneQuesto commento senza la firma utente è stato inserito da 82.58.93.2 (discussioni · contributi) 13:47, 3 mag 2009 (CEST).Rispondi

L'operazione andrebbe eventualmente fatta tramite spostamento. Dico in caso perché siccome "Epaminonda il greco" è il significato di gran lunga prevalente (vedi Aiuto:Disambigua) è sufficiente metterci una nota disambigua. --Jaqen [...] 14:14, 3 mag 2009 (CEST)Rispondi

Vittoria di Mantinea?

Volevo segnalare che l'espressione "combattè vittoriosamente a Mantinea" è piuttosto dubbia: la battaglia di Mantinea è famosa non solo perché dopo di essa nessuna poleis greca riuscirà più a stabilire una egemonia (né Tebe, né Sparta, né Atene), ma anche per il suo esito incerto, tant'è che entrambi gli schieramenti si dichiararono vincitori. Dire che Tebe vinse a Mantinea è una forzatura bella buona. - Marco -

ciao, quali sono le tue fonti? qualsiasi tuo contributo è ben accetto =)--GiòGiò ...tu cosa pensi? 12:27, 25 dic 2010 (CET)Rispondi

Premetto che non sono uno specialista, ma ho recentemente letto due libri in cui mi sono imbattuto nella battaglia di Mantinea (quella del 362 a.C. ovviamente): nel libro "Sparta. Storia politica e sociale fino alla conquista romana" di Levy, edito da Argo (in cui ovviamente se ne parla in quanto Sparta fu coinvolta nella battaglia) e nel libro "Storia greca. Lineamenti essenziali" a cura di Pastorio E., casa editrice Monduzzi. In entrambi i casi la valutazione dello scontro era pressoché la stessa, cioè si dice che la battaglia di Mantinea è passata alla storia come uno scontro senza un vincitore, dato che l'esito fu estremamente incerto (nessuno dei due schieramenti prevalse nettamente sull'altro), tant'è che in seguito allo scontro non emerse nessuna nuova egemonia e pertanto ci si limitò a prendere degli accordi che facevano un po' contenti tutti (o meglio, che facevano un po' scontenti tutti): fu rinnovata la pace generale del 375 tra le poleis greche e venne ratificata la scissione della Lega Arcadica (nascerà una lega di Arcadi che farà capo a Mantinea e Megalopoli e una che invece farà capo a Tegea). Ammetto che se si accetta la mia correzione, bisogna rivedere un po' tutta la parte finale della voce, perché ovviamente la frase che viene citata e che Epaminonda avrebbe pronunciato ormai morente, è comprensibile solo nell'ottica di una vittoria tebana. Anche se mi dispiace, in quanto sono un ammiratore del genio militare di Epaminonda e la frase è molto ad effetto, propongo di rimuoverla: può essere che la battaglia sia stata poi tramandata nella tradizione tebana come una vittoria, quando invece le cose non stavano proprio così (un po' come accaduto per la battaglia di Salamina, celebrata nella tradizione ateniese come definitiva, sebbene ormai nella storiagrafia c'è unanimità sulla valutazione della battaglia come decisiva ma non definitiva). Che dire: non sempre i vincitori sono d'accordo con la storiografia. - Marco -

Ritorna alla pagina "Epaminonda".