Truman Capote
Truman Capote (New Orleans, 30 settembre 1924 – Bel Air, 25 agosto 1984) è stato uno scrittore, giornalista e drammaturgo statunitense.
Cenni biografici
Figlio di Archulus Persons e Lillie Mae, Truman Steckfus Persons nacque a New Orleans il 30 settembre 1924. Dopo il divorzio dei genitori, dall'età di sei anni, crebbe a Monroeville, in Alabama presso dei parenti. La madre gli faceva occasionalmente visita e lo portava con sé durante gli incontri con i suoi amanti, chiudendolo a chiave al buio in una stanza d'albergo. Il padre, uno sconclusionato sempre alla ricerca di una facile ricchezza, si eclissò e fece la sua ricomparsa solo molti anni dopo, quando Truman era già lo scrittore più famoso degli Stati Uniti, chiedendo soldi e regali. Il piccolo Truman visse una terribile infanzia, con l'unico conforto dell'affetto della cugina Sook e dell'amica del cuore Harper Lee, che diventerà famosa con la pubblicazione del libro Il buio oltre la siepe (To kill a mockingbird), vincitore del Premio Pulitzer, romanzo in cui appare un ritratto di Truman nel bambino Dill.
Studente molto dotato, Truman venne sistematicamente isolato e deriso a causa dei suoi modi effeminati e della sua prorompente fantasia, caratteristiche certamente poco apprezzate in uno stato del sud, con l'unica eccezione della sua insegnante di inglese del college. Leggeva qualsiasi cosa gli capitasse tra le mani e all'età di dodici anni aveva già una conoscenza letteraria degna di un adulto colto, vincendo tutti i premi letterari scolastici esistenti.
Trasferitosi a New York con il secondo matrimonio della madre, che disprezzava apertamente, e assunto per dispetto il cognome del patrigno, Joe Capote, Truman si impiegò come fattorino presso la nota rivista letteraria New Yorker pur di cominciare a frequentare il mondo del giornalismo. Presentatosi ad un convegno come inviato della rivista (della quale in realtà era solo uno dei fattorini), provocò involontariamente l'ira del famoso poeta Robert Frost, che protestando con il direttore del New Yorker fece licenziare in tronco Truman.
Pubblicò alcuni racconti su Harper's Bazaar e cominciò a scrivere per il Southern Gothic Novelist che contribuì a costruirne il mito, alimentando la sua fama di personaggio contemporaneamente piacevole e arrogante.
Il racconto Miriam, pubblicato su una rivista femminile, gli decretò un insperato ed eclatante successo. Da allora iniziò a frequentare i salotti mondani di New York, vestendo i panni dell'intellettuale dandy e divenendo ben presto amico di personalità come Jackie Kennedy, Humphrey Bogart, Ronald Reagan, Andy Warhol, Tennessee Williams e molti altri. Un carattere difficile ed irriverente aggravato, agli occhi della società, da una mai nascosta omosessualità, lo condussero lungo tutta la vita sempre ai limiti dell'eccesso.
A imporlo definitivamente come scrittore fu il primo romanzo, Altre voci, altre stanze (1948), storia gotica sull'ambiguità descritta da Capote come "tentativo di esorcizzare i demoni" e successivamente Colazione da Tiffany.
Nel 1954 scrisse assieme al musicista Arold Harlen la sceneggiatura ed i testi delle canzoni per il musical House of Flowers.
Un fatto di cronaca nera, l'assassinio di un'intera famiglia avvenuto nelle campagne del Kansas lo colpì tanto da spingerlo a fare lunghe ricerche e a lavorare per sei anni alla più celebre delle sue opere, A sangue freddo (1966), uscita a puntate sul New Yorker. Il romanzo fu, nelle intenzioni dell'autore, il capostipite di un nuovo genere letterario, il "romanzo verità", e la sua stesura scosse Truman Capote al punto da fargli dire che "nella mia vita nulla sarà più come prima". In una famosa intervista successiva, Capote affermò che in uno dei due giovani assassini protagonisti del fatto egli aveva intravisto chi sarebbe stato se non avesse intrapreso una vita diversa, uscendo dalla propria triste infanzia dalla porta principale piuttosto che da quella sul retro, come invece accadde per il protagonista del romanzo, accomunato allo scrittore da molti aspetti, la madre alcolizzata, il padre assente, la solitudine, l'abbandono affettivo e il disprezzo della gente.
Il ballo in maschera al Plaza Hotel, il "Ballo in Bianco e Nero", con cui Capote festeggiò l'ultima puntata del romanzo, venne riportato in prima pagina da tutti i giornali e divenne subito un evento - icona; per diverso tempo lo scrittore tenne banco sulle prime pagine dei quotidiani, fianco a fianco agli articoli sui summit Usa-Urss e alle principali notizie di cronaca mondiale.
Nel 1971 il poeta Kenwald Elmslie e il musicista Claibe Richardson sceneggiarono il romanzo autobiografico The Grass Harp in un musical, riscuotendo un magro successo.
Per anni lavorò ad un nuovo romanzo, Preghiere esaudite, che resterà incompiuto: nell'intento dell'autore esso avrebbe dovuto condensare tutto ciò che Capote aveva osservato vivendo a contatto col jet set.
Se A sangue freddo resta l'opera più nota di Capote, Preghiere esaudite ne rappresenta significativamente la parabola discendente. Concepito come un'opera di ispirazione proustiana, un grande affresco del "regno del nulla" rappresentato dalle vicende meschine e fin troppo umane dei divi del jet set newyorkese, in realtà il romanzo costò a Truman l'amicizia di tutti i suoi ricchi amici, eccetto pochissime eccezioni. Da quel momento Capote scivolò in una spirale senza via d'uscita di alcolismo e tossicodipendenza.
"Sono un alcolizzato. Sono un tossicomane. Sono un omosessuale. Sono un genio." Così titolava un giornale di New York di quel periodo, pubblicizzando un'intervista allo scrittore; la sua controversa figura è tuttora oggetto di discussioni e dibattiti, la sua esistenza estetizzante e distruttiva ne fa un Oscar Wilde contemporaneo o, come ha scritto James Michener: "Il Thomas Chatterton moderno: senza dubbio brillante, senza dubbio incandescente, senza dubbio maledetto".
L'ultimo periodo della sua vita fu contrassegnato da relazioni fallimentari con uomini che ebbero come unico fine il suo denaro; Truman, ormai intossicato dai sonniferi, sviluppò una grave forma di epilessia, che unita all'abuso di superalcolici ne compromise velocemente la salute. Ritiratosi dal bel mondo, rinnegato dai divi della high society, sfruttato dagli amanti e abbandonato da Jack, il compagno di sempre, Capote passò intere settimane a letto, a bere e dormire: in una di queste fasi di ritiro venne soccorso da due degli amici rimasti, che lo trovarono in stato di semi incoscienza, coperto di feci e bottiglie vuote di vodka.
Venne ricoverato varie volte in ospedale a New York e intraprese due percorsi di disintossicazione che non sortirono effetti apprezzabili a lungo termine.
Truman Capote morì per una cirrosi epatica il 25 agosto 1984, mentre si trovava a Los Angeles, ospite della fedele amica Joanne Carson. "Mamma..." fu l'ultima parola che pronunciò prima di spirare[senza fonte].
Biopic
Alla travagliata e controversa stesura di A sangue freddo è dedicato il film Truman Capote: A sangue freddo (2005) di Bennett Miller, nel quale lo scrittore è impersonato da Philip Seymour Hoffman, che per la sua interpretazione ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Golden Globe e il Premio Oscar come miglior attore protagonista.
Nel 2006 è stato presentato un altro film su Truman Capote: Infamous - Una pessima reputazione di Douglas McGrath.
Opere
- Altre voci, altre stanze (Other Voices, Other Rooms) (1948), trad. Bruno Tasso, Garzanti, Milano, 1949 ISBN 88-11-66982-0 ISBN 88-11-66828-X
- Un albero di notte (A tree of night and other stories) (1949), trad. Bruno Tasso, Garzani, Milano, 1950
- Incontro d'estate: romanzo (Summer Crossing) (scritto intorno al 1949, pubblicato postumo nel 2005), trad. Stefania Cherchi, Garzanti, Milano, 2006 ISBN 88-11-68572-9
- Colore locale (Local color) (1950), trad. Bruno Tasso, Garzanti, Milano, 1954
- L'arpa d'erba: romanzo (The Grass Harp) (1951), trad. Bruno Tasso, Garzanti, Milano, 1953 ISBN 88-11-66748-8 ISBN 88-11-67002-0
- Si sentono le Muse (The muses are heard) (1956), trad. Garzanti, Milano, 1958
- Colazione da Tiffany (Breakfast at Tiffany's) (1958), trad. Bruno Tasso, Garzanti, Milano, 1959 ISBN 88-11-66669-4 ISBN 88-11-67837-4 ISBN 978-88-11-67837-3 ISBN 978-88-11-68345-2; TEA, Milano, 1997 ISBN 88-7818-181-1; L'Epresso-La Repubblica, Roma, 2002 ISBN 84-8130-509-X
- Fra i sentieri dell'Eden: scritti scelti dell'autore (Selected Writings of Truman Capote) (1963), introduzione di Mark Schorer, trad. Bruno Tasso e Paola Francioli, Garzanti, Mliano, 1963
- A sangue freddo: romanzo (In Cold Blood) (1965), trad. Mariapaola Ricci Dettore, Garzanti, Milano, 1965 ISBN 88-11-66867-0 ISBN ISBN 88-11-66688-0 ISBN 88-11-68311-4 ISBN 978-88-11-68311-7; Mondadori, Milano 1986 («Oscar» 1891) e 1980 («Oscar narrativa» 812)
- Il giorno del Ringraziamento (racconto) e altri racconti (The Thanksgiving Visitor) (1969), trad. Mariapaola Ricci Dettore e Bruno Tasso, Garzanti, Milano, 1969; La Repubblica, Roma, 1997; L'Espresso-La Repubblica, Roma, 2008
- I cani abbaiano: personaggi noti e luoghi segreti (The Dogs Bark) (1973), trad. Mariapaola Dettore, Bruno Tasso e Paola Francioli, Garzanti, Milano, 1976 ISBN 88-11-60041-3
- Musica per camaleonti (Music for Chameleons) (1980), trad. Maria Paola Dettore, Garzanti, Milano, 1981 ISBN 88-11-66738-0 ISBN 88-11-66983-9 ISBN 88-11-68309-2
- Preghiere esaudite (Answered Prayers: The Unfinished Novel) (1987, postumo), premessa di Joseph M. Fox, trad. Ettore Capriolo, Garzanti, Milano, 1987 ISBN 88-11-66981-2
- Pati Hill, Intervista con Truman Capote, trad. Irene Duranti, introduzione di Filippo La Porta, Minimum fax, Roma, 1999 ISBN 88-86568-71-1
- La forma delle cose: tutti i racconti (The Complete Stories of Truman Capote, a cura di Reynolds Price) (2004), trad. Garzanti, Milano, 2007 ISBN 978-88-11-68326-1; parzialmente usciti come Un Natale e altri racconti, Garzanti, Milano, 1985; poi come I racconti, Garzanti, Milano, 1993 ISBN 88-11-66667-8 ISBN 88-11-68523-0
- Delizie e crudeltà: lettere 1959-1982 (Too Brief a Treat: The Letters of Truman Capote) (2004), a cura di Gerald Clarke, prefazione di Piero Gelli, trad. Filippo Balducci, Archinto, Milano, 2006 ISBN 88-7768-471-2
- Il duca e il suo dominio: intervista a Marlon Brando, a cura di Gigliola Nocera, trad. Pier Francesco Paolini, Mondadori, Milano, 2004 («Piccola biblioteca Oscar» 392) ISBN 88-04-53805-8
- Ritratti e osservazioni: tra giornalismo e letteratura (Portraits and Observations: The Essays of Truman Capote) (2007), trad. Garzanti, Milano, 2008 ISBN 978-88-11-68350-6
- Romanzi e racconti, a cura di Gigliola Nocera, introduzione di Alberto Arbasino, Mondadori, Milano, 1999 («I Meridiani») ISBN 88-04-45809-7 ISBN 978-88-04-45809-8
- Lawrence Grobel, Colazione da Truman: incontri con Capote, (Conversations with Capote), prefazione di James Albert Michener, trad. Lucio Carbonelli, Minimum fax, Roma, 2007 ISBN 88-7521-123-X ISBN 978-88-7521-123-3
- Una casa a Brooklyn Heights (A House on the Heights), introduzione di George Plimpton, trad. Paola Francioli, Archinto, Milano, 2007, ISBN 978-88-7768-475-2
Filmografia
- Stazione Termini (1953)
- Il tesoro dell'Africa (1953)
- Suspense (1961)
- ABC Stage 67 (episodio 1.13) (1966, anche attore)
- The Thanksgiving visitor (1967, anche attore)
- Laura (1968)
- Truman Capote: la corruzione, il vizio e la violenza (1972)
- Invito a cena con delitto (1976, attore)
- Truman Capote: A sangue freddo (2005)
- Infamous - Una pessima reputazione (2006)
Bibliografia
- Gerald Clarke, Truman Capote, trad. Luigi Schenoni, Frassinelli, Milano, 2006 ISBN 88-7684-907-6
- Riccardo F. Esposito, Il buio oltre la siepe. Il libro, il film, Le Mani-Microart's, Recco, 2009 ISBN 978-88-8012-486-3
- Riccardo Benotti, Viaggio nel New Journalism americano, Aracne editrice, 2009 ISBN 978-88-548-2293-1
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