Samuel Eto'o
Samuel Eto'o Fils (Nkon, 10 marzo 1981) è un calciatore camerunese, attaccante dell'Inter e capitano della Nazionale camerunense.
Samuel Eto'o | |||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | |||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 180[1] cm | ||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 75[1] kg | ||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio ![]() | |||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Attaccante | ||||||||||||||||||||||||||||||
Squadra | Inter | ||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club1 | |||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 16 gennaio 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||
Considerato uno dei più forti attaccanti del mondo[2][3][4][5][6][7], ha militato in grandi club come Real Madrid, Barcellona e Inter, dove gioca ora. È l'unico calciatore africano eletto quattro volte Pallone d'Oro Africano, (2003, 2004, 2005 e 2010). Nel 2005 si è anche classificato al terzo posto nella graduatoria del FIFA World Player. È il capocannoniere assoluto della Nazionale camerunense con 52 gol in 100 presenze e detiene il primato di gol segnati in Coppa d'Africa, 18.[8] Nel 2010 viene eletto Bomber dell'anno dall'IFFHS. È il calciatore africano con più presenze nella storia della Liga spagnola: 303, sopra al portiere connazionale Thomas N'Kono, che vanta 241 presenze.[9] È anche il più grande goleador della storia del Maiorca nella Liga con 54 gol e l'ottavo marcatore assoluto della storia del Barcellona con 130 gol[10]. Il 18 ottobre 2007 ha acquisito anche la cittadinanza spagnola.[11]
È l'unico calciatore ad aver conseguito il prestigioso treble (o triplete) per due volte (peraltro consecutive), avendo vinto campionato, coppa nazionale e Champions League con il Barcellona nel 2008-2009 e con l'Inter nel 2009-2010.
Caratteristiche tecniche
Attaccante rapidissimo[1], in possesso di un innato fiuto del goal e un tiro preciso[1], gioca prevalentemente da prima punta ma, all'Inter sotto la guida di José Mourinho, è stato adattato anche come esterno in un tridente offensivo e trequartista esterno in un 4-2-3-1.[12] Giocando in questi ruoli ha dimostrato un'ottima intelligenza tattica e pur non riuscendo a segnare con continuità ha dato un contributo difensivo importante alla squadra[13]. È stato considerato per le sue virtù dentro e fuori dal campo un leader silenzioso.[14]
Carriera
Club
Esordi e Real Madrid
Comincia a giocare a calcio nell'UCB Douala, squadra camerunese. Nel 1996, a 15 anni, entra nel settore giovanile del Real Madrid e nel 1996-1997 gioca con il Real Madrid B, che retrocede in Segunda División B. Nel 1997-1998 è in prestito al Leganés, con cui disputa 28 partite e segna 3 gol.
Il 5 dicembre 1998 debutta nella Liga contro l'Espanyol (0-0), club che poi lo prende in prestito per metà stagione, ma che non lo schiera mai in campo.
Maiorca
Nel 2000 lascia il Real Madrid per giocare nel Maiorca, con cui inizia a farsi conoscere nel calcio spagnolo. Nella stagione 2002-2003 è autore di due dei tre gol con cui il Maiorca batte il Recreativo de Huelva per 3-0 nella finale di Copa del Rey e li dedica a Marc-Vivien Foé[15], amico e compagno di Nazionale morto tragicamente 48 ore prima, mentre stava giocando la semifinale di Confederations Cup a Parigi contro la Colombia[16][17].
Rimane al Maiorca per cinque stagioni, in cui gioca 133 partite e segna 54 reti, diventando così il miglior marcatore nella storia del club nella Liga. Con il Maiorca disputa anche la UEFA Champions League e realizza due gol. Eto'o ha sempre detto nei suoi anni a Barcellona che il Maiorca è la sua squadra del cuore, dove vuole chiudere la carriera[18].
Barcellona
Nel 2004 decide di trasferirsi al Barcellona. Già alla prima stagione in Catalogna sfiora il titolo di Pichichi (capocannoniere della Liga), sopravanzato di un solo gol da Diego Forlán del Villarreal[19]. In quella stagione conquista comunque il campionato spagnolo.
La vittoria del campionato si ripete anche nella stagione 2005-2006, al termine della quale Eto'o si laurea capocannoniere del torneo grazie al gol all'ultima giornata contro l'Athletic Bilbao[20]. Contemporaneamente vive il trionfo in Champions League nella finale di Parigi contro l'[↓↑ fuori crono]: Eto'o realizza il gol del pareggio alla rete inglese di Sol Campbell[21] (la rete decisiva del 2-1 sarà segnata da Juliano Belletti) e viene votato miglior giocatore della partita.[22] Si afferma il grande tridente del Barça: Eto'o, Ronaldinho, Messi.[23]
Il 28 settembre 2006, durante la partita di Champions League contro il Werder Brema, il camerunese subisce la rottura del menisco esterno e resta inattivo per 5 mesi[24]. A dicembre 2006 si classifica 6º nel Pallone d'oro e 5º nel FIFA World Player.
Nell'estate 2007 il Barcellona compra Thierry Henry dall'[↓↑ fuori crono], acquisto che suscita perplessità sulla contemporanea presenza in campo di Ronaldinho, Messi, Eto'o e Henry[25], soprannominati dai media i "Fantastici 4"[26]. L'allenatore Rijkaard deve trovare il modo di far giocare i quattro insieme, date le pressioni e l'entusiasmo di tifosi e addetti ai lavori, curiosi di vederli agire nella stessa formazione[26]. Nel Trofeo Gamper dell'agosto 2007, tuttavia, Eto'o subisce un altro infortunio, il secondo in due anni, rimanendo fermo fino a dicembre 2007[27] e quando torna in campo il camerunense, occorrono altri infortuni a Ronaldinho, Messi e Henry. L'idea di vedere i quattro campioni schierati insieme tramonta. Durante queste due stagioni con Eto'o a mezzo servizio il Barcellona non conquista neanche un trofeo.
Durante il calciomercato dell'estate 2008 il neo allenatore del Barcellona Josep Guardiola mette Eto'o nella lista dei partenti insieme a Deco e Ronaldinho.[28] Fece scalpore l'offerta presentata al Barcellona dal club uzbeko del Quruvchi PFK, chiamato poi PFC Bunyodkor, che offrì a Eto'o 40 milioni di euro di ingaggio per una sola stagione[29]; il giocatore decise tuttavia di declinare l'offerta[30] e, non trovando un sostituto all’altezza, il Barcellona tiene Eto’o, che a fine stagione risulterà decisivo per le vittorie della squadra.
Segna la prima rete nella Liga 2008-2009 alla terza giornata nel 6-1 al Gijón[31], poi comincia ad andare a segno in quasi tutti i match; straordinarie le prestazioni con Almería (3 reti nel 5-0[32]) e con il Valladolid, dove nel 6-0 finale, Eto’o firma addirittura 4 gol, arrivando così a 13 reti in 10 giornate, di cui 10 nelle ultime 4 al Camp Nou, una vera macchina da gol.[33] Alla 15ª giornata c’è il Clásico con il Real Madrid: finisce 2-0, Eto’o segna il primo gol, il 15º nella Liga.[34][35] Alla 22ª giornata il camerunense sigla una doppietta al Gijón nel 3-1 finale, con cui arriva a 21 gol in 21 partite[36][37]. Nella partita successiva, con il Barcellona sotto di 2 reti con il Betis Siviglia, Eto’o sigla un'altra doppietta, pareggiando i conti e raggiungendo quota 23 reti in 22 partite, media gol devastante.[38][39] In totale a fine campionato saranno 6 le doppiette del bomber, che arriva addirittura a 30 gol (2 rigori), battuto però nuovamente da Diego Forlán, autore di 32 reti (6 su rigore), nella corsa per il titolo di Pichichi.[40]
Il Barcellona vince la Liga, la Coppa del Re e la Champions League. In quest'ultima competizione Eto'o mette a segno 5 reti, di cui una molto importante a Roma nella finale contro il Manchester United vinta per 2-0, dove il camerunense mette a segno il primo gol.[41][42] Il 2008-2009 è anche la stagione del tridente da record, quello composto da Eto'o, Lionel Messi e Thierry Henry, autori in tre di 99 gol fra campionato e coppe: per Eto'o 35 gol, per Messi 38 e per Henry 26.
Inter
Il 27 luglio 2009 Eto'o si trasferisce [44] all'Inter nell'ambito della trattativa che ha portato l'attaccante svedese Zlatan Ibrahimović al Barcellona, arrivando a Milano insieme ad un robusto conguaglio economico e firmando un contratto da 10,5 milioni di euro l'anno fino al 2014[45][46] che lo rende il calciatore più pagato di tutta la Serie A per il 2009-2010.[47][48]
L'8 agosto a Pechino, in occasione della Supercoppa italiana persa contro la Lazio, fa il suo debutto ufficiale con l'Inter segnando subito il primo gol in maglia nerazzurra.[49]. Il primo gol in campionato arriva su rigore alla prima giornata nel pareggio interno 1-1 con il Bari.[50] Il 1º dicembre 2009 si piazza al quinto posto nella classifica per il Pallone d'oro 2009, dietro a Messi, Cristiano Ronaldo, Xavi e Iniesta.[51] Il 10 dicembre 2009 realizza il primo gol in Champions League con l'Inter nella vittoria per 2-0 sul Rubin Kazan'[52]. Il 16 marzo, nel ritorno degli ottavi di Champions League con il Chelsea disputato a Stamford Bridge, segna il gol decisivo per la vittoria dell'Inter[53], che si qualifica ai quarti della competizione dopo 4 anni. Nel ritorno della semifinale di Coppa Italia disputato contro la Fiorentina e vinto per 0-1, realizza il suo primo gol nella competizione, portando l'Inter in finale[54].
Il 5 maggio 2010 conquista il suo primo titolo con la maglia dell'Inter: la Coppa Italia. Il 16 maggio 2010 si aggiudica lo scudetto ed il 22 maggio 2010 vince anche la Champions League, diventando così il primo calciatore a conquistare per due anni consecutivi campionato nazionale, coppa nazionale e Champions League [55]. Il 21 agosto contribuisce alla conquista del quarto titolo del 2010, realizzando una doppietta nella finale di Supercoppa italiana giocata contro la Roma[56]. Durante la stagione si sacrifica moltissimo in fase difensiva[57], soprattutto nella semifinale di ritorno di Champions League contro il Barcellona, nella quale, con l'Inter in 10 uomini per più di un'ora, ha giocato da terzino sinistro[58].
Nella stagione 2010-2011 risulta decisivo nell'inizio di stagione segnando undici reti in nove partite ufficiali.[59] Il 29 settembre segna la sua prima tripletta nerazzurra nella partita di Champions League contro il Werder Brema[59]. Il 18 dicembre, nella finale contro i congolesi del TP Mazembe, realizza uno dei tre gol con cui l'Inter conquista la sua prima Coppa del Mondo per club. Alla fine della manifestazione, Eto'o riceve il premio come miglior giocatore del torneo.[60]
Nazionale
È la stella della Nazionale camerunense[62]: primatista assoluto di gol (52) e, dall'estate 2009, capitano.
L'esordio in Nazionale avvenne il 9 marzo 1997 contro il Costa Rica all'età di 15 anni e 11 mesi. All'età di 17 anni Eto'o fu il più giovane giocatore dei Mondiali di calcio 1998[63], dove esordì nel match perso con l'Italia.
Ha vinto tre importanti tornei con la sua Nazionale: le Olimpiadi 2000[64], dove nella finale con la Spagna segna il gol del 2-2 e poi trasforma uno dei rigori utili alla vittoria dei leoni, e 2 vittorie nella Coppa d'Africa: la prima nel 2000 con gol in finale contro la Nigeria[65] e 4 gol totali nella manifestazione, la seconda nel 2002 ai rigori con il Senegal[66], segnando un gol nel corso del torneo, al Togo.
Ha giocato anche i Mondiali di calcio 2002 segnando la rete della vittoria con l'Arabia Saudita[67] e firmando l'assist dopo un dribbling e un tunnel per la rete di Patrick Mboma nel match con l'Irlanda.[68]
Nel 2003 Eto'o partecipò alla Confederations Cup, arrivando fino alla finale persa con la Francia, dopo la semifinale in cui perse la vita il compagno Foé;[69][70] nel primo match del torneo segnò un gol al Brasile permettendo alla sua Nazionale di ottenere la prima vittoria di sempre contro la Seleção.[71]
La Coppa d'Africa 2004 fu la peggiore per Eto'o, con l'eliminazione ai quarti di finale ad opera della Nigeria, ed un solo gol realizzato nell'arco della competizione (proprio contro la Nigeria).
Nel 2005, nonostante i gol di Eto'o nelle qualificazioni, il Camerun non riesce ad accedere alla fase finale del Mondiale 2006, dopo il pareggio in casa per 1-1 all'ultimo turno con l'Egitto con il clamoroso rigore qualificazione fallito da Pierre Wome al 95º minuto.
Durante i quarti di finale della Coppa d'Africa 2006, Eto'o sbagliò il suo rigore decisivo contro la Costa d'Avorio, alla fine di una serie di 24 rigori consecutivi, decretando l'eliminazione del Camerun, ma rivelandosi comunque capocannoniere del torneo con 5 gol.
Nella Coppa d'Africa 2008 Eto'o si ripeté capocannoniere, ancora con 5 gol[72], contribuendo a portare il Camerun in finale, dove venne però sconfitto per 1-0 dall'Egitto. In questa competizione Eto'o diventò anche il goleador assoluto della storia della Coppa d'Africa con 16 gol.[73]
Nelle qualificazioni al campionato mondiale di calcio 2010, il 4 settembre 2009 il neo-capitano Eto'o guida i leoni contro il Gabon, Nazionale capolista a punteggio pieno nel gruppo A con 6 punti, dicendo: «Siamo quasi morti, ma non siamo ancora del tutto morti. Anche su un piede solo si può combattere fino alla fine...».[74] All'andata in Gabon trascina i compagni alla vittoria per 2-0 con un assist per Emana e il gol del raddoppio;[75] al ritorno in casa un'altra vittoria, stavolta per 2-1, dove segna la seconda rete dopo quella di Makoun.[76] Il Camerun vince anche con il Togo 3-0 (un assist per Eto'o)[77], infine nell'ultimo match col Marocco segna la rete del 2-0 finale che vale la sesta qualificazione dei leoni indomabili al Mondiale[78], con Eto'o miglior marcatore del Camerun nelle qualificazioni mondiali con ben 9 reti.
Realizza altre due reti nella Coppa delle Nazioni Africane 2010, competizione dove il Camerun viene eliminato ai quarti di finale dall'Egitto.
Partecipa poi ai Mondiali di Sudafrica 2010, dove i camerunensi vengono eliminati nel girone iniziale con una gara di anticipo dopo la sconfitta subita con la Danimarca per 1-2, realizzando due gol nella competizione, gli unici del Camerun.
Statistiche
Presenze e reti nei club
Statistiche aggiornate al 19 gennaio 2011.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
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Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
1997-1998 | CD Leganés | SD | 28 | 3 | CR | 2 | 1 | - | - | - | - | - | - | 30 | 4 |
1998-1999 | RCD Espanyol | PD | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1 | 0 |
1998-1999 | Real Madrid | PD | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1 | 0 |
1999-gen. 2000 | PD | 2 | 0 | - | - | - | UCL | 3 | 0 | - | - | - | 5 | 0 | |
Totale Real Madrid | 3 | 0 | 3 | 0 | 6 | 0 | |||||||||
gen.-giu. 2000 | Mallorca | PD | 13 | 6 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 13 | 6 |
2000-2001 | PD | 28 | 11 | CR | 5 | 2 | - | - | - | - | - | - | 33 | 13 | |
2001-2002 | PD | 30 | 6 | CR | 1 | 1 | CU | 9 | 3 | - | - | - | 40 | 10 | |
2002-2003 | PD | 30 | 14 | CR | 6 | 5 | - | - | - | - | - | - | 36 | 19 | |
2003-2004 | PD | 32 | 17 | CR | 2 | 1 | CU | 7 | 4 | - | - | - | 41 | 22 | |
Totale Mallorca | 133 | 54 | 14 | 9 | 16 | 7 | 163 | 70 | |||||||
2004-2005 | Barcelona | PD | 37 | 25 | CR | 1 | 0 | UCL | 7 | 4 | - | - | - | 45 | 29 |
2005-2006 | PD | 34 | 26 | CR | 0 | 0 | UCL | 11 | 6 | SS | 2 | 2 | 47 | 34 | |
2006-2007 | PD | 19 | 11 | CR | 2 | 1 | UCL | 3 | 1 | SS+SE | 2+1 | 0+0 | 27 | 13 | |
2007-2008 | PD | 18 | 16 | CR | 3 | 1 | UCL | 7 | 1 | - | - | - | 28 | 18 | |
2008-2009 | PD | 36 | 30 | CR | 4 | 0 | UCL | 12 | 6 | - | - | - | 52 | 36 | |
Totale Barcelona | 144 | 108 | 10 | 2 | 40 | 18 | 5 | 2 | 199 | 130 | |||||
2009-2010 | Inter | A | 32 | 12 | CI | 2 | 1 | UCL | 13 | 2 | SI | 1 | 1 | 48 | 16 |
2010-2011 | A | 18 | 12 | CI | 2 | 2 | UCL | 6 | 7 | SI+SU+CMc | 1+1+2 | 2+0+1 | 29 | 24 | |
Totale Inter | 48 | 24 | 3 | 3 | 19 | 9 | 5 | 4 | 75 | 40 | |||||
Totale carriera | 357 | 189 | 29 | 15 | 78 | 34 | 10 | 6 | 474 | 244 |
Palmarès
Club
Competizioni nazionali
- Barcellona: 2005, 2006
- Barcellona: 2004-2005, 2006-2007
- Inter: 2009-2010
- Coppa Italia: 1
- Inter: 2009-2010
- Inter: 2010
Competizioni internazionali
- Real Madrid: 1998
- Inter: 2010
Nazionale
- Oro olimpico: 1
Individuale
- Pallone d'Oro africano: 4 (record)
- 2003, 2004, 2005, 2010
- 2004-2005, 2005-2006
- 2005, 2006
- Pichichi: 1
- Capocannoniere della Coppa d'Africa: 2
- Miglior giocatore della finale di UEFA Champions League: 1
- 2006
- Miglior giocatore della Coppa del Mondo per club (Golden Ball): 1
- 2010
Record
- Capocannoniere della storia del Maiorca nella Primera División spagnola: 54 gol
- Capocannoniere della storia della Nazionale camerunense: 52 gol
- Capocannoniere della storia della Coppa d'Africa: 18 gol
- Capocannoniere della storia della Supercoppa italiana: 3 gol (a pari merito con Alessandro Del Piero e Andrij Ševčenko)
Azioni ed attività extracalcistiche
Razzismo
Eto'o è stato vittima di insulti razzisti in alcune partite[80][81], al cospetto dei quali ha agito con fermezza per denunciare gli episodi e combattere il problema.[82][83] Ha anche affermato che non porta i suoi figli allo stadio, proprio a causa del razzismo.[84]
Un episodio significativo risale al febbraio 2006, quando Eto'o rimase vittima di alcuni insulti verbali molto pesanti da parte di alcuni spettatori di Real Saragozza-Barcellona. Durante l'incontro dalle tribune qualcuno cominciò ad imitare il verso della scimmia e a lanciargli noccioline ogni volta che toccava la palla. Profondamente offeso, il calciatore manifestò la volontà di abbandonare il campo a gara in corso, ma venne fermato dai suoi compagni di squadra, avversari e arbitro.[83][85] Nella conferenza stampa dopo-partita dichiarò:
Ronaldinho, anch'egli vittima, seppur saltuariamente, di episodi di razzismo, si schierò al fianco di Eto'o, dicendo che se Eto'o avesse abbandonato il campo lui l'avrebbe seguito.[83] In seguito alla vicenda il Real Saragozza venne multato di 9.000 euro, sanzione definita da Eto'o non sufficiente: il camerunense disse anche che a suo giudizio lo stadio sarebbe dovuto rimanere chiuso per almeno un anno.[86]
L'incidente aprì una discussione generale sul razzismo nel calcio, dopo gli episodi di inciviltà verificatisi in Spagna, Germania, Danimarca e Italia, dove i calciatori di colore sono stati oggetto di insulti razziali da parte dei tifosi delle squadre avversarie. La reazione di Eto'o è stata la stessa di Marco André Zoro, calciatore del Messina, che, come il camerunense, cercò di lasciare il campo dopo aver ricevuto offese di natura razziale da parte di tifosi dell'Inter.[87] Eto'o invitò tutte le vittime di insulti razzisti a imitare Zoro, dicendo che aveva fatto una scelta giusta e coraggiosa.[88] Anche grazie alla reazione di Eto'o la piaga del razzismo nel calcio è stata portata all'attenzione dei dirigenti della FIFA, il cui presidente Blatter ha imposto sanzioni più dure nel quadro della lotta alle discriminazioni.
Il 17 ottobre 2010, durante la partita Cagliari-Inter, Eto'o è nuovamente vittima di cori razzisti da parte dei tifosi di casa. La partita è stata interrotta per due minuti dall'arbitro Paolo Tagliavento che ha invitato lo speaker dello stadio ad annunciare il rischio di sospensione della partita, facendo cessare i cori razzisti.[89] In seguito il Cagliari ha ricevuto dal giudice sportivo una multa di 25.000 euro.[90]
Vita privata
Eto'o ha due fratelli entrambi giocatori professionisti: David, attaccante della compagine spagnola del CF Reus Deportiu, e Etienne, militante nel Real Mallorca.
È sposato con Georgette, di nazionalità ivoriana, dalla quale ha avuto 3 figli: Etienne, Maelle e Siena.[91]
Ha inoltre un'altra figlia di nome Annie, nata nel 2002 dalla relazione con una donna di Iglesias di nome Anna Barranca, che attualmente vive in Sardegna[91]. Nel 2004 un tribunale spagnolo ha accertato la paternità del calciatore e lo ha obbligato a versare 3.000 euro mensilmente per gli alimenti.[92]
Beneficenza
- Insieme al suo agente e amico Josè Maria Mesalles ha creato la fondazione "L'Africa sta morendo" per aiutare i ragazzini del Camerun.[94]
Altro
- Il 31 maggio 2008, nel ritiro della Nazionale del Camerun, ha aggredito con una testata il giornalista Philippe Bony, reo di avere avuto in passato parole dure nei confronti dell'attaccante.[95] Nei giorni seguenti il giocatore si è scusato ufficialmente per la testata data al giornalista, le cui spese mediche sono state pagate da Eto'o.[96]
- Gli è stata dedicata una canzone dal gruppo spagnolo La Granja intitolata Eto'o (Su jugador favorito).[97]
Note
- ^ a b c d Samuel Eto'o Fils, su inter.it, www.inter.it. URL consultato il 03-01-2010.
- ^ Francesco Gugliotta, Albertini: «Eto'o? Miglior attaccante del mondo», su ilcalciomercato.it, 19 luglio 2009. URL consultato il 29-11-2009.
- ^ Maldini: "Eto'o, l'attaccante più forte al mondo!", su calciomercatonews.com. URL consultato il 29-11-2009.
- ^ Filippo Grimaldi, Cassano pirotecnico: "Metto d'accordo Lippi e Mou", su gazzetta.it, 21 agosto 2009. URL consultato il 29-11-2009.
- ^ Massimo Confortini, Laporta: "Vorrei che Eto'o restasse", su ilcalciomercato.it, 21 giugno 2009. URL consultato il 29-11-2009.
- ^ Dibattito: Eto'o, Drogba, Fabregas... chi può rilanciare il calcio italiano?, su goal.com, 22 giugno 2009. URL consultato il 29-11-2009.
- ^ Messi, l’attaccante più forte del mondo, su latinoamericando.it.
- ^ Carlo Pizzigoni, Eto'o fa festa col Camerun Ai quarti anche l'Egitto, su gazzetta.it, 30 gennaio 2008. URL consultato il 30-11-2009.
- ^ (EN) Eto'o sets La Liga record, su news.bbc.co.uk, 5 maggio 2008. URL consultato il 30-11-2009.
- ^ (ES) Màxims golejadores en partits oficials (PDF), su fcbarcelona.cat, maggio 2010. URL consultato il 25-10-2010.
- ^ Barcellona: Eto'o cittadino spagnolo, su corrieredellosport.it.
- ^ Eto'o e la regola del tre, su it.uefa.com, 25-05-2010.
- ^ Eto'o, il gruppo prima di tutto, su it.uefa.com, 20-05-2010.
- ^ Un promemoria su Samuel Eto'o per Raiola, su fcinternews.it, 31-05-2010.
- ^ (EN) Two-goal Eto'o dedicates Spanish Cup win to Foe, su abc.net.au, 29 giugno 2003. URL consultato il 30-11-2009.
- ^ Luigi Garlando, Muore in partita il leone Foe, in La Gazzetta dello Sport, 27 giugno 2003, p. 2-3. URL consultato il 30-11-2009.
- ^ Template:Citaweb
- ^ Carlo Laudisa e Filippo Maria Ricci, Eto'o volta le spalle al Barça Primo contatto col Milan, su gazzetta.it, 18 febbraio 2009. URL consultato il 30-11-2009.
- ^ (ES) Liga 2004-2005: Goleadores, su elmundo.es, elmundo.
- ^ (ES) Goleadores Primera División Liga 2005-2006, su elmundo.es.
- ^ Calcio. Al Barcellona la Champions. L'Arsenal va in vantaggio in 10, i catalani vincono nel finale, su rainews24.rai.it, rainews24, 18 maggio 2006. URL consultato il 1-12-2009.
- ^ (EN) Eto'o, elegido mejor jugador de la final, su diariosur.es. URL consultato il 1-12-2009.
- ^ 2005/06: Ronaldinho fa sognare il Barça, su it.uefa.com, uefa.com, 17 maggio 2006. URL consultato il 1-12-2009.
- ^ Jacopo Gerna, Tegola Barça: Eto'o fuori 5 mesi, su gazzetta.it, 28 settembre 2006. URL consultato il 1-12-2009.
- ^ Luca Caioli, I magnifici 4 diventano il rompicapo del Barça, in Corriere della Sera, 22 luglio 2007, p. 41. URL consultato il 1-12-2009.
- ^ a b Filippo Maria Ricci, "Fantastici 4": è già follia Valanga umana per il Barça, su gazzetta.it, 14 agosto 2007. URL consultato il 1-12-2009.
- ^ Eto'o fuori 2 mesi, su gazzetta.it, gazzetta dello sport.
- ^ I media inglesi: «Riise alla Roma», su corriere.it, 17 giugno 2008. URL consultato il 1-12-2009.
- ^ Offerta da 40 milioni a stagione Eto'o valuta se giocare in Uzbekistan, su it.eurosport.yahoo.com, eurosport.yahoo.com, 18 luglio 2008. URL consultato il 1-12-2009.
- ^ Eto'o dice no agli uzbeki può finire al Liverpool, su gazzetta.it, 18 luglio 2008. URL consultato il 1-12-2009.
- ^ (EN) Roger Bogunyà, Goals galore (1-6), su fcbarcelona.com. URL consultato il 2-12-2009.
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Collegamenti esterni
- Statistiche su Gazzetta.it
- (DE, EN, IT) Samuel Eto'o, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Template:Footballdatabase.com
- (EN) Statistiche su Footballdatabase.eu
- (DE) Samuel Eto'o, su fussballdaten.de, Fussballdaten Verlags GmbH.
- (EN) Samuel Eto'o, su Soccerbase.com, Racing Post.
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