Assemblaggio

  Lo stesso argomento in dettaglio: Assemblaggio Stazione Spaziale Internazionale.
 
Lavori all'esterno della ISS sulla Nuova Zelanda

Il primo modulo, Zarja, venne posto in orbita nel novembre 1998 dal vettore spaziale sovietico Proton. Due settimane dopo, la missione STS-88 dello shuttle pose in orbita Unity, il primo dei tre moduli di collegamento, e lo agganciò a Zarja. Questi primi due moduli, nucleo della ISS, rimasero senza equipaggio per un anno e mezzo, finché nel luglio 2000 fu aggiunto il modulo Russo Zvezda che permise ad un equipaggio minimo di due astronauti di insediarsi. La Expedition 1, che entrò nella stazione spaziale il 2 novembre 2000, era formata dall'astronauta statunitense William Shepherd e da due cosmonauti russi Jurij Pavlovič Gidzenko, e Sergej Konstantinovič Krikalëv. Dal 2001 al 2007, l'unico altro modulo pressurizzato trasportato sulla ISS dalla missione STS-98 nel 2001 è il Destiny Laboratory Module. Nel 2008 è stato aggiunto il modulo europeo Columbus nella missione STS-122 ed è stato quasi completato il laboratorio Kibō con le missioni STS-123 e STS-124.

Il 20 novembre 2008 la stazione spaziale ha compiuto il suo decimo anniversario, in concomitanza con la missione STS-126 dello Shuttle Endeavour. Dopo un decennio dal lancio del primo modulo Zarja, la stazione è stata quasi completata e possiede una massa di Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. con un volume interno di oltre 700 m3. I pannelli solari hanno una superficie di 2 675 m2 Essa è stata visitata da 167 astronauti provenienti da 15 nazioni, che hanno consumato oltre 19 000 pasti[1]. Essa contiene 19 strutture di ricerca, sponsorizzate dall'agenzia spaziale statunitense, europea e giapponese. La stazione ha, in dieci anni, compiuto 57 309 orbite attorno alla Terra, percorrendo 1 432 725 000 miglia (2,305747×109 km), una distanza superiore a quella che divide la Terra da Saturno[1].

Il disastro dello Space Shuttle Columbia
  Lo stesso argomento in dettaglio: Disastro dello Space Shuttle Columbia.
 

Dopo l'incidente del Columbia avvenuto il 1º febbraio 2003, e la successiva sospensione del programma Space Shuttle, il futuro della ISS rimase incerto fino al 2006. Infatti, subito dopo il lancio dello Shuttle Discovery nel luglio 2005 con la missione STS-114 sorsero diversi problemi che vennero risolti con riparazioni estemporanee in spazio aperto. La NASA decise allora una nuova sospensione del programma spaziale fino alla risoluzione dei nuovi problemi emersi.

Durante la sospensione dei voli degli Shuttle la stazione è sopravvissuta solamente grazie ai rifornimenti della navetta russa Sojuz. Dalla Expedition 7 l'equipaggio fu ridotto a 2 persone rispetto alle 3 previste dal piano di volo. La mancata visita dello Shuttle alla stazione per un lungo periodo pose seri problemi, dato che la costruzione era interrotta (lo Shuttle è l'unica navetta in grado di portare in orbita i moduli principali) e le stesse operazioni erano limitate dalla presenza di rifiuti non trasportati sulla Terra. Tuttavia i trasporti Progress e la missione STS-114 permisero di ridimensionare il problema dei rifiuti. (Nell'immagine: L'ultimo decollo sello Space Shuttle Columbia)

La costruzione della stazione richiederà più di 40 viaggi nello spazio. Di questi 36 saranno svolti dallo Shuttle. Gli altri voli di assemblaggio saranno svolti dai russi con i vettori Proton o con i vettori Sojuz. Inoltre serviranno circa 30 viaggi del vettore Progress per rifornire periodicamente la stazione fornendole le risorse necessarie per il suo sostentamento fino al 2011. Gli equipaggiamenti per gli esperimenti, il combustibile e tutto il materiale di consumo verrà portato da molti vettori come lo Shuttle (fino al 2011), i vettori Progress, l'europeo ATV e il giapponese H-II Transfer Vehicle.

 
L'astronaut Ron Garan durante STS-124 compie una passeggiata spaziale per l'assemblaggio della ISS.

Una volta completata la ISS avrà approssimativamente un volume pressurizzato di 1000 metri cubi, una massa di 400000 chilogrammi, genererà 120 kW di potenza elettrica e avrà un equipaggio di sei persone. Sarà essenzialmente costituita da un insieme di moduli pressurizzati lungo circa 74 metri, collegati ad un'intelaiatura (lunga 110 metri e posta trasversalmente rispetto ai moduli) sulla quale sono fissati i pannelli solari che alimentano la stazione. Sono previsti 10 moduli principali: Zarja, Zvezda, Destiny, Unity (Node 1), Harmony (Node 2), Tranquility (Node 3), Columbus, Kibo, il Multipurpose Laboratory Module, e il Docking Cargo Module.

La costruzione delle stazione ha subito notevoli ritardi a causa del disastro dello Space Shuttle Columbia (vedi box a fianco), il progetto originario prevedeva il suo completamento nel 2006. Il motivo principale del ritardo lo si deve al disastro del Columbia che nel 2003 bloccò tutti i voli dello Shuttle, sebbene già allora vi fossero dei ritardi dovuti a problemi di produzione dei moduli ed a difficoltà economiche dell'agenzia russa.

All'inizio del 2006 sono stati effettuati alcuni cambiamenti al piano di sviluppo della stazione. Diversi moduli sono stati eliminati o rimpiazzati da altri moduli e i voli dello Shuttle sono stati ridotti rispetto al piano originario. Nonostante i cambiamenti analizzando il nuovo progetto si nota che più dell'80% dei moduli previsti nel progetto degli anni 90 è rimasto nel progetto che dovrebbe essere completato entro il 2011.

Nel marzo 2006 un incontro tra i cinque partecipanti al progetto portò all'approvazione della nuova costruzione e venne confermato il progetto di terminarla entro il 2010.[2] A fine maggio 2009 l'equipaggio è stato incrementato a sei persone dopo dodici viaggi dello Shuttle dal disastro del Columbia che sono stati necessari per espandere la stazione e garantire il supporto vitale: tale incremento comporta che una seconda Sojuz sia permanentemente collegata alla stazione come lancia di salvataggio ed anche voli più frequenti delle navette Progress, ATV e HTV per rifornire la stazione di tutti i beni di consumo necessari.

Stato attuale

Dopo il secondo stop imposto dalla NASA a causa del disastro dello Space Shuttle Columbia i voli degli Shuttle sono ripresi regolarmente con la missione STS-121.

Moduli pressurizzati già lanciati

 
Il cosmonauta Sergej Konstantinovič Krikalëv all'interno del Zvezda Service Module nel novembre 2000
 
10 marzo 2001 - Il Multi-Purpose Logistics Module Leonardo all'interno del Discovery durante la missione STS-102

Attualmente la stazione è formata da sette moduli pressurizzati, i due moduli russi Zarja e Zvezda, i tre moduli USA Destiny, Unity Module e Harmony, il modulo europeo Columbus e la sezione giapponese Jem. Zarja è stato il primo modulo lanciato nel novembre 1998 da un razzo Proton, in seguito una missione Shuttle ha collegato il modulo Zarja al Node 1. I due moduli sono rimasti disabitati per più di sei mesi, fino al lancio del modulo Zvezda che una volta aggiunto agli altri ha permesso di realizzare un nucleo minimo per permettere la sopravvivenza di due astronauti nello spazio.

Dal 2000 al 2006 il principale modulo pressurizzato della stazione spaziale ad essere aggiunto fu il modulo Destiny, trasportato dal volo STS-98 nel 2001. Il laboratorio statunitense fu il primo modulo immesso in orbita sviluppato per svolgere attività di ricerca. Difatti Zarja fornisce corrente elettrica, magazzino, propulsione e sistemi di guida mentre il modulo Zvezda fornisce supporto vitale, sistemi di comunicazione, distribuzione della corrente elettrica, analisi dati, controllo di volo e sistemi di propulsione. Il Node 1 (Unity Module) ha una funzione di collegamento tra la sezione russa ed il resto della stazione ma include anche sistemi di controllo del supporto vitale, sistemi elettrici e di analisi.

Nell'attuale configurazione si trovano i moduli Quest Airlock e Pirs Airlock: si tratta di due moduli che permettono attività extraveicolari, oltre che funzioni di attracco nel caso russo. Le navette Sojuz e Progress si collegano alla stazione e ne ampliano lo spazio utile. Una Sojuz deve rimanere permanentemente collegata alla stazione come scialuppa di salvataggio e la navetta va sostituita ogni sei mesi. La navetta viene sostituita durante il rimpiazzo dell'equipaggio.

 
Node 2
 
modulo Columbus

Inoltre sebbene non costantemente collegato all'ISS i Multi-Purpose Logistics Module (MPLM) diventano un componente della stazione spaziale durante molte missioni dello Shuttle. L'MPLM si collega al Node 1 e viene utilizzato per rifornire la stazione e come supporto logistico. Questi tre moduli sono stati prodotti dall'Agenzia Spaziale Italiana e ceduti alla NASA in cambio del trasporto di astronauti italiani che svolgeranno attività di ricerca nel laboratorio statunitense.

Il modulo Harmony è stato prodotto dall'ASI sebbene la proprietà sia già stata trasferita alla NASA come parte di un accordo tra NASA e ESA [3]. Harmony contiene otto rack che forniscono energia, acqua e altri sistemi essenziali per il supporto vitale. Inoltre il modulo servirà da collegamento tra il Columbus e il modulo Kibo.

Nel febbraio 2008 è stato aggiunto il modulo Columbus dell'ESA, costruito a Torino dall'Alenia spazio, che ha prodotto per conto dell'ESA e dell'ASI anche MPLM, Node 2 e 3, Columbus, Cupola e ATV. Columbus è il secondo modulo dedicato alla ricerca scientifica della stazione spaziale e include il Fluid Science Laboratory (FSL), l'European Physiology Modules (EPM), il Biolab, l'European Drawer Rack (EDR) e diversi rack liberi. Il suo scopo è facilitare diversi tipi di esperimenti in orbita.

 
Componente ELM-PS del laboratorio Kibo

All'inizio di marzo del 2008 la missione STS-123 ha trasportato sulla stazione l'Experiment Logistics Module - Pressurized Section - ELM PS del Japanese Experiment Module. Si tratta del primo modulo del laboratorio giapponese.

 
Il Componente JLM PM del laboratorio Kibo

Il 31 maggio 2008 è stato lanciato il Discovery con la missione STS-124 che ha trasportato sulla stazione il Japanese Logistic Module - Pressurized Module (JLM PM) e il Remote Manipulator System - JEM RMS, che costituiscono la seconda parte del laboratorio giapponese. Il laboratorio Kibo è stato completato nella missione STS-127, che è stata lanciata il 15 luglio 2009. Gli astronauti dell'Endeavour e della stazione hanno installato l'Experiment Logistics Module - Exposed Facility - ELM-EF. Il componente Exposed Section - ES è invece impiegato per trasferire gli esperimenti sull''Exposed Facility e viene quindi portato in orbita e riportato a Terra periodicamente. Il lancio del Node 3 è avvenuto l'8 febbraio 2010 con la missione STS-130, uno degli ultimi voli dello Shuttle. Come il precedente Node 2 anche il Node 3 è stato prodotto dall'Agenzia Spaziale Italiana per conto della NASA. Il modulo fungerà da magazzino, le sue funzioni inizialmente prevedevano anche il collegamento all'Habitation Module e al Crew Return Vehicle, ma questi progetti sono stati cancellati nel 2001. La Cupola è stata lanciata insieme al Node 3.

A marzo 2011 la stazione risulta composta dai seguenti moduli ed elementi:

Elementi Volo Veicolo del lancio Data del lancio
(GMT)
Lunghezza
(m)
Diametro o Larghezza
(m)
Massa
(kg)
Zarja 1 A/R Proton 20 novembre 1998 12,6 4,1 19 323
Unity 2A - STS-88 Endeavour 4 dicembre 1998 5,49 4,57 11 612
Zvezda 1R Proton 12 luglio 2000 13,1 4,15 19 050
Z1 Truss 3A - STS-92 Discovery 11 ottobre 2000 4,9 4,2 8 755
P6 Truss - Pannelli solari* [4] 4A - STS-97 Endeavour 30 novembre 2000 4,9 4,9 7 700
Destiny 5A - STS-98 Atlantis 7 febbraio 2001 8,53 4,27 14 515
Canadarm2 6A - STS-100 Endeavour 19 aprile 2001 17,6 0,35 4 899
Joint Airlock 7A - STS-104 Atlantis 12 luglio 2001 5,5 4,0 6 064
Docking Compartment - Pirs Airlock 4R Soyuz 14 settembre 2001 4,1 2,6 3 900
S0 Truss 8A - STS-110 Atlantis 8 aprile 2002 13,4 4,6 13 971
Mobile Base System UF-2 - STS-111 Endeavour 5 luglio 2002 5,7 2,9 1 450
S1 Truss 9A - STS-112 Atlantis 7 ottobre 2002 13,7 4,6 14 124
P1 Truss 11A - STS-113 Endeavour 24 novembre 2002 13,7 4,6 14 003
External Stowage Platform (ESP-2) LF 1 - STS-114 Discovery 26 luglio 2005 4,9 3,65 2 676
P3/P4 Truss - Pannelli Solari 12A - STS-115 Atlantis 9 settembre 2006 13,7 5,0 16 183
P5 Truss [5] 12A.1 - STS-116 Discovery 10 dicembre 2006 3,4 4,6 1 864
S3/S4 Truss - Pannelli Solari [6] 13A - STS-117 Atlantis 8 giugno 2007 13,7 5,0 16 183
External Stowage Platform (ESP-3) 13A.1 - STS-118 Endeavour 18 agosto 2007 4,9 3,65 2 676
S5 Truss 13A.1 - STS-118 Endeavour 8 agosto 2007 3,4 4,6 1 864
Harmony Node 2 10A - STS-120 Discovery 24 ottobre 2007 7,2 4,4 14 288
Columbus 1E - STS-122 Atlantis 7 febbraio 2008 6,8 4,4 10 300/19 300
Japanese Experiment Module - ELM PS 1J/A - STS-123 Endeavour 11 marzo 2008 4,2 4,4 8 386
Japanese Logistic Module - JLM-PM 1J - STS-124 Discovery 31 maggio 2008 11,19 4,39 14 800
S6 Truss - Pannelli Solari 15A - STS-119 Discovery 20 marzo 2009 73,2 10,7 15 900
Japanese Experiment Module - ELM-EF 2J/A - STS-127 Endeavour 15 luglio 2009 5,6 5 4 000
Poisk - MRM2 5R Soyuz-U 10 novembre 2009 4,05 2,55 3 670
Node 3 e Cupola 20A - STS-130 Endeavour 8 febbraio 2010 6,7 4,5 17380
Mini-Research Module 1 ULF4 - STS-132 Atlantis 14 maggio 2010 6 2,35 5 075
Leonardo - PMM ULF5 - STS-133 Discovery 24 febbraio 2011 6,4 4,57 4 100

*P6 Truss è stato riposizionato durante la missione STS-120.

Pressurized Multipurpose Module - 2010

Nel 2009 è stato deciso che uno dei Multi-Purpose Logistics Module sarà modificato per restare attaccato in permanenza alla Stazione Spaziale. Il modulo scelto è il Leonardo, che sarà portato nello spazio nel corso dell'ultima missione dello Space Shuttle.

Multipurpose Laboratory Module — 2011

L'agenzia spaziale russa ha annunciato il lancio del Multipurpose Laboratory Module (MLM) tramite un razzo Proton nel 2009, anche se successivamente la data è stata posticipata al 2011.[7] L'MLM è il principale modulo scientifico russo e a seconda della data di lancio diventerà il terzo o quarto modulo scientifico della stazione. Il modulo fornirà un sistema di controllo dell'altezza in modo da fornirne una riserva alla stazione in caso di guasto di quello principale. Il modulo sarà collegato al modulo Zarja o al modulo Zvedva. L'European Robotic Arm verrà lanciato insieme all'MLM per essere montato in seguito, secondo un accordo siglato tra l'ESA e la Roskosmos nell'ottobre del 2005.

Elementi non pressurizzati

Molti componenti sono posti al di fuori della stazione. Questi includono l'intelaiatura della stazione che sostiene i pannelli fotovoltaici, e gli esperimenti esterni che si troveranno sull'intelaiatura: per procedere con questi ultimi dovranno essere posizionati diversi ExPRESS Logistics Carrier, dei rack esterni che forniranno alimentazione e collegamento telemetrico agli esperimenti. Inoltre, sono presenti diverse External Stowage Platform, componenti non pressurizzati che permettono di stivare elementi e parti di ricambio.

Elementi cancellati o in fase di eliminazione


Elementi Volo Veicolo del lancio Data del lancio
(GMT)
Lunghezza
(m)
Diametro o Larghezza
(m)
Massa
(kg)
Immagine Note
Zarja 1 A/R Proton 20 novembre 1998 12,6 4,1 19 323   [9]
Unity 2A - STS-88 Endeavour 4 dicembre 1998 5,49 4,57 11 612   [10]
Zvezda 1R Proton 12 luglio 2000 13,1 4,15 19 050   [11]
Z1 Truss 3A - STS-92 Discovery 11 ottobre 2000 4,9 4,2 8 755   [12]
P6 Truss - Pannelli solari* [13] 4A - STS-97 Endeavour 30 novembre 2000 4,9 4,9 7 700  
Destiny 5A - STS-98 Atlantis 7 febbraio 2001 8,53 4,27 14 515   [14]
Canadarm2 6A - STS-100 Endeavour 19 aprile 2001 17,6 0,35 4 899  
Joint Airlock 7A - STS-104 Atlantis 12 luglio 2001 5,5 4,0 6 064   [15]
Docking Compartment - Pirs Airlock 4R Soyuz 14 settembre 2001 4,1 2,6 3 900  
S0 Truss 8A - STS-110 Atlantis 8 aprile 2002 13,4 4,6 13 971   [16]
Mobile Base System UF-2 - STS-111 Endeavour 5 luglio 2002 5,7 2,9 1 450  
S1 Truss 9A - STS-112 Atlantis 7 ottobre 2002 13,7 4,6 14 124   [17]
P1 Truss 11A - STS-113 Endeavour 24 novembre 2002 13,7 4,6 14 003  
External Stowage Platform (ESP-2) LF 1 - STS-114 Discovery 26 luglio 2005 4,9 3,65 2 676   [18]
P3/P4 Truss - Pannelli Solari 12A - STS-115 Atlantis 9 settembre 2006 13,7 5,0 16 183  
P5 Truss [19] 12A.1 - STS-116 Discovery 10 dicembre 2006 3,4 4,6 1 864   [20]
S3/S4 Truss - Pannelli Solari [21] 13A - STS-117 Atlantis 8 giugno 2007 13,7 5,0 16 183  
External Stowage Platform (ESP-3) 13A.1 - STS-118 Endeavour 18 agosto 2007 4,9 3,65 2 676   [22]
S5 Truss 13A.1 - STS-118 Endeavour 8 agosto 2007 3,4 4,6 1 864   [23]
Harmony Node 2 10A - STS-120 Discovery 24 ottobre 2007 7,2 4,4 14 288   [24]
Columbus 1E - STS-122 Atlantis 7 febbraio 2008 6,8 4,4 10 300/19 300   [25][26]
Japanese Experiment Module - ELM PS 1J/A - STS-123 Endeavour 11 marzo 2008 4,2 4,4 8 386   [27]
Japanese Logistic Module - JLM-PM 1J - STS-124 Discovery 31 maggio 2008 11,19 4,39 14 800   [27][28]
S6 Truss - Pannelli Solari 15A - STS-119 Discovery 20 marzo 2009 73,2 10,7 15 900  
Japanese Experiment Module - ELM-EF 2J/A - STS-127 Endeavour 15 luglio 2009 5,6 5 4 000  
Poisk - MRM2 5R Soyuz-U 10 novembre 2009 4,05 2,55 3 670   [29][30]
Node 3 e Cupola 20A - STS-130 Endeavour 8 febbraio 2010 6,7 4,5 17380   [31][32][33]
Mini-Research Module 1 ULF4 - STS-132 Atlantis 14 maggio 2010 6 2,35 5 075   [34]
Leonardo - PMM ULF5 - STS-133 Discovery 24 febbraio 2011 6,4 4,57 4 100   [35][36][37]

Nuovo

Pressurised modules

When completed in late 2011, the ISS will consist of sixteen pressurised modules with a combined volume of around 1 000 metri cubi (35 000 cu ft).[senza fonte] These modules include laboratories, docking compartments, airlocks, nodes and living quarters. Fifteen of these components are already in orbit, with the remaining two awaiting launch. Each module was or will be launched either by the Space Shuttle, Proton rocket or Soyuz rocket.[38]

Modulo Missione Data di lancio Veicolo di lancio Nazione Immagine Notee
Zarya 1A/R 20 Novembre 1998 Proton-K Russia (costruttore)
USA (finanziatore)
  [39]
Il primo componente della ISS ad essere stato lanciato, Zarya era in grado di provvedere all'energia elettrica, all'immagazzinamento, alla propulsione e al controllo di assetto durante le prime fasi di assemblaggio. Attulmente il modulo funziona principalemnte da magazzino.
Unity
(Node 1)
2A 4 Dicembre 1998 Space Shuttle, STS-88 USA   [40]
il primo modulo di nodo, connette la sezione statunitense con quella russa e provvede a fornire l'aggancio per Z1 truss, Quest airlock, laboratorio Destiny, nodo Tranquility e per il PMM Leonardo.
Zvezda
(lit. star)
(service module)
1R 12 July 2000 Proton-K Russia   [41]
The station's service module, which provides the main living quarters for resident crews, environmental systems and attitude & orbit control. The module also provides docking locations for Soyuz spacecraft, Progress spacecraft and the Automated Transfer Vehicle, and its addition rendered the ISS permanently habitable for the first time.
Destiny
(US laboratory)
5A 7 February 2001 Space Shuttle Template:OV, STS-98 USA   [42]
The primary research facility for US payloads aboard the ISS, Destiny is intended for general experiments. The module houses 24 International Standard Payload Racks, some of which are used for environmental systems and crew daily living equipment. Destiny also serves as the mounting point for most of the station's Integrated Truss Structure.
Quest
(joint airlock)
7A 12 July 2001 Space Shuttle Atlantis, STS-104 USA   [43]
The primary airlock for the ISS, Quest hosts spacewalks with both US EMU and Russian Orlan spacesuits. Quest consists of two segments; the equipment lock, that stores spacesuits and equipment, and the crew lock, from which astronauts can exit into space.
Pirs
(lit. pier)
(docking compartment)
4R 14 September 2001 Soyuz-U, Progress M-SO1 Russia   [44]
Pirs provides the ISS with additional docking ports for Soyuz and Progress spacecraft, and allows egress and ingress for spacewalks by cosmonauts using Russian Orlan spacesuits, in addition to providing storage space for these spacesuits.
Harmony
(node 2)
10A 23 October 2007 Space Shuttle Template:OV, STS-120 Europe (builder)
USA (operator)
  [45]
The second of the station's node modules, Harmony is the utility hub of the ISS. The module contains four racks that provide electrical power, bus electronic data, and acts as a central connecting point for several other components via its six Common Berthing Mechanisms (CBMs). The European Columbus and Japanese Kibō laboratories are permanently berthed to the module, and American Space Shuttle Orbiters dock with the ISS via PMA-2, attached to Harmony's forward port. In addition, the module serves as a berthing port for the Italian Multi-Purpose Logistics Modules during shuttle logistics flights.
Columbus
(European laboratory)
1E 7 February 2008 Space Shuttle Atlantis, STS-122 Europe   [46][47]
The primary research facility for European payloads aboard the ISS, Columbus provides a generic laboratory as well as facilities specifically designed for biology, biomedical research and fluid physics. Several mounting locations are affixed to the exterior of the module, which provide power and data to external experiments such as the European Technology Exposure Facility (EuTEF), Solar Monitoring Observatory, Materials International Space Station Experiment, and Atomic Clock Ensemble in Space. A number of expansions are planned for the module to study quantum physics and cosmology.
Kibō Experiment Logistics Module
(lit. hope and wish JEM–ELM)
1J/A 11 March 2008 Space Shuttle Endeavour, STS-123 Japan   [27]
Part of the Kibō Japanese Experiment Module laboratory, the ELM provides storage and transportation facilities to the laboratory with a pressurised section to serve internal payloads.
Kibō Pressurised Module
(JEM–PM)
1J 31 May 2008 Space Shuttle Discovery, STS-124 Japan   [27][48]
Part of the Kibō Japanese Experiment Module laboratory, the PM is the core module of Kibō to which the ELM and Exposed Facility are berthed. The laboratory is the largest single ISS module and contains a total of 23 racks, including 10 experiment racks. The module is used to carry out research in space medicine, biology, Earth observations, materials production, biotechnology, and communications research. The PM also serves as the mounting ___location for an external platform, the Exposed Facility (EF), that allows payloads to be directly exposed to the harsh space environment. The EF is serviced by the module's own robotic arm, the JEM–RMS, which is mounted on the PM.
Poisk
(lit. 'search')
(mini-research module 2)
5R 10 November 2009 Soyuz-U, Progress M-MIM2 Russia   [29][30]
One of the Russian ISS components, Poisk is used for docking of Soyuz and Progress ships, as an airlock for spacewalks and as an interface for scientific experiments.
Tranquility
(node 3)
20A 8 February 2010 Space Shuttle Endeavour, STS-130 Europe (builder)
USA (operator)
  [49][50]
The third and last of the station's US nodes, Tranquility contains an advanced life support system to recycle waste water for crew use and generate oxygen for the crew to breathe. The node also provides four berthing locations for more attached pressurised modules or crew transportation vehicles, in addition to the permanent berthing ___location for the station's Cupola.
Cupola 20A 8 February 2010 Space Shuttle Endeavour, STS-130 Europe (builder)
USA (operator)
  [51]
The Cupola is an observatory module that provides ISS crew members with a direct view of robotic operations and docked spacecraft, as well as an observation point for watching the Earth. The module comes equipped with robotic workstations for operating the SSRMS and shutters to protect its windows from damage caused by micrometeorites. It features a 80-centimetro (31 in) round window, the largest window on the station.
Rassvet
(lit. dawn)
(mini-research module 1)
ULF4 14 May 2010 Space Shuttle Atlantis, STS-132 Russia   [34]
Rassvet is being used for docking and cargo storage aboard the station.
Leonardo
(Permanent Multipurpose Module)
ULF5 24 February 2011 Space Shuttle Discovery, STS-133 Italy (Builder)
USA (Operator)
  [35][36][52]
The Leonardo PMM will house spare parts and supplies, allowing longer times between resupply missions and freeing space in other modules, particularly Columbus. The PMM was created by converting the Italian Leonardo Multi-Purpose Logistics Module into a module that could be permanently attached to the station. The arrival of the PMM module marked the completion of the US Orbital Segment.

Scheduled to be launched

Module Assembly mission Launch date Launch system Nation Isolated view Notes
Nauka
(lit. 'science')
(Multipurpose Laboratory Module)
3R May 2012[53] Proton-M Russia   [34][54]
The MLM will be Russia's primary research module as part of the ISS and will be used for general microgravity experiments, docking, and cargo logistics. The module provides a crew work and rest area, and will be equipped with a backup attitude control system that can be used to control the station's attitude. Based on the current assembly schedule, the arrival of Nauka will complete construction of the Russian Orbital Segment and it will be the last major component added to the station.

Cancelled modules

 
The prototype X-38 lifting body, the cancelled ISS Crew Return Vehicle

Several modules planned for the station have been cancelled over the course of the ISS programme, whether for budgetary reasons, because the modules became unnecessary, or following a redesign of the station after the 2003 Columbia disaster. The cancelled modules include:

Traduzione

Zvezda (Stella lett.) (Modulo di servizio) 1R 12 luglio 2000 Proton-K Russia un modulo composto da un vano passo-cilindro principale con un vano di aggancio sferico ad una estremità. Due blu progetto solare arrays dal modulo, con la Terra e lo spazio in background. [41] La stazione di modulo di servizio, che prevede l'abitazione principale per il personale residente, sistemi ambientali e l'atteggiamento e controllo orbita. Il modulo fornisce anche docking posizioni per il veicolo spaziale Soyuz, navicella Progress e l'Automated Transfer Vehicle, e la loro aggiunta reso abitabile della ISS in modo permanente per la prima volta.

Destino (Laboratorio statunitense) 5A 7 febbraio 2001 lo Space Shuttle Template: OV, STS-98 USA un modulo composto da un lungo cilindro metallico, galleggianti contro il nero dello spazio sospeso dal braccio robotico della ISS. Il modulo ha un cono molto appiattite alle estremità, e pezzi di ISS e Shuttle hardware spazio sono visibili a destra dell'immagine. [42] La struttura di ricerca principale per i carichi utili degli Stati Uniti a bordo della ISS, il destino è destinati a esperimenti generale. Il modulo ospita 24 International Standard Payload Rack, alcuni dei quali sono utilizzati per i sistemi ambientali e delle attrezzature di vita quotidiana dell'equipaggio. Destiny serve anche come punto di montaggio per la maggior parte della stazione Integrated Truss Structure.

Quest (Camera di compensazione congiunta) 7A 12 luglio 2001 Space Shuttle Atlantis STS-104 USA Un modulo sospesa nello spazio per il braccio robotico della ISS. In vista del modulo sono due scomparti, il corto, blocco apparecchiature fuori bersaglio sulla sinistra dell'immagine, e la lunga, blocco equipaggio stretta a sinistra. La Terra e nero dello spazio sono visibili sullo sfondo, con la vaga angolo di un altro modulo visibile in primo piano, in alto a destra. [43] La sacca d'aria primaria per la ISS, Quest padroni di casa con entrambe le passeggiate spaziali EMU statunitensi e russi tute spaziali Orlan. Quest è costituito da due segmenti: il blocco attrezzature, tute spaziali che memorizza e le attrezzature, e la serratura equipaggio, dal quale può uscire astronauti nello spazio.

Pirs (Molo lett.) (Vano docking) 4R 14 Settembre 2001 Soyuz-U, Progress M-SO1 Russia Un piccolo modulo cilindrico, coperto di isolamento bianco con docking attrezzatura ad una estremità. Sullo sfondo sono alcuni altri moduli e alcuni array blu solari. [44] Pirs fornisce la ISS con porte docking aggiuntivi per veicoli spaziali Soyuz e Progress, e permette di uscita e di ingresso per passeggiate nello spazio da cosmonauti russi utilizzando tute spaziali Orlan, oltre a fornire lo spazio per queste tute spaziali.

Harmony (Nodo 2) 10A 23 ottobre 2007 Space Shuttle Template: OV, STS-120 Europa (costruttore) USA (operatore) un modulo mostrato sullo sfondo della stazione spaziale. Il modulo è un grosso cilindro metallico, con un cerchio bianco visibile sul lato di fronte alla telecamera. [45] Il secondo dei moduli del nodo della stazione, Harmony è il fulcro utilità della ISS. Il modulo contiene quattro rack che forniscono energia elettrica, al bus di dati elettronici, e funge da punto centrale di collegamento per vari altri componenti attraverso le sue sei Meccanismi comuni di Ormeggio (CBM). Il europeo Columbus e il giapponese Kibo laboratori sono permanentemente ancorati al modulo, e Space Shuttle americano dock orbiter con la ISS tramite PMA-2, collegato alla porta avanti Harmony's. Inoltre, il modulo serve come porto d'attracco per l'italiano Multi-Purpose Logistics Modules durante i voli navetta logistica.

Columbus (Laboratorio europeo) 1E 7 FEBBRAIO 2008 Space Shuttle Atlantis STS-122 Europa Un modulo visto attraverso una finestra dello space shuttle. Il modulo è un cilindro metallico con coni schiacciata alle estremità, con un grande cerchio bianco visibile sul lato di fronte alla telecamera. Sullo sfondo è l'ala di una navetta spaziale, qualche altro hardware ISS e l'oscurità dello spazio. [46] [47] La struttura di ricerca principale per i carichi utili europeo a bordo della ISS, Columbus offre un laboratorio generico e strutture appositamente progettati per la biologia, la ricerca biomedica e fisica dei fluidi. Diverse posizioni di montaggio sono apposto all'esterno del modulo, che forniscono alimentazione e dati per esperimenti esterni come la European Technology Exposure Facility (EuTEF), Solar Monitoring Observatory, Materials International Space Station Experiment, e Atomic Clock Ensemble in Space. Un certo numero di espansioni sono previste per il modulo di studiare fisica quantistica e la cosmologia.

Experiment Logistics Module Kibo (Lett. speranza e il desiderio JEM-ELM) 1J / A 11 marzo 2008 Space Shuttle Endeavour, la missione STS-123 in Giappone un modulo comprendente un breve, cilindro metallico con un cono appiattito ad una estremità. Un certo numero di corrimano dorati sono visibili sul modulo, insieme ad altri pezzi di hardware ISS in background. [27] Una parte del laboratorio giapponese Kibo Experiment Module, l'olmo fornisce impianti di stoccaggio e il trasporto al laboratorio con una sezione pressurizzata per servire carichi interni.

Pressurizzata del modulo Kibo (JEM-PM) 1J 31 mag 2008 Space Shuttle Discovery STS-124 in Giappone un modulo composto da un lungo cilindro metallico. Il modulo è dotato di un braccio robotico fissato all'estremità del cilindro di fronte alla telecamera, con una camera di compensazione e diverse finestre coperte. Sul lato destro del modulo è una bandiera giapponese. Una navetta spaziale e di altri hardware ISS è visibile sullo sfondo, con il nero dello spazio come sfondo. [27] [48] Una parte del laboratorio giapponese Kibo Experiment Module, il PM è il modulo principale di Kibo a cui l'olmo e Exposed Facility sono ormeggiate. Il laboratorio è il più grande singolo modulo ISS e contiene un totale di 23 rack, inclusi 10 rastrelliere esperimento. Il modulo è utilizzato per effettuare ricerche in medicina dello spazio, la biologia, le osservazioni della Terra, la produzione di materiali, biotecnologie, ricerca e comunicazione. Il PM serve anche come punto di montaggio per una piattaforma esterna, il Fondo Exposed (EF), che permette di carichi utili, di essere direttamente esposti all'ambiente spaziale duro. L'EF è servito da braccio robotico del modulo, il JEM RMS, che è montato sul PM.

Poisk ('Ricerca' lett.) (Mini-Research Module 2) 5R 10 Nov 2009 Soyuz-U, Progress M-Russia MIM2 Un modulo cilindrico tozzo, coperto di isolante bianco, con un piccolo oblò e la parola russa per "ricerca" visibile. In allegato al modulo è un altro modulo cilindrico, coperto di isolamento marrone. Una matrice piegato solare e un terzo modulo, rivestita in isolante bianco, è visibile nella parte superiore dell'immagine. [29] [30] Uno dei componenti russo della ISS, Poisk viene utilizzato per l'attracco di navi Soyuz e Progress, come una camera di compensazione per le passeggiate spaziali e come interfaccia per esperimenti scientifici.

Tranquillità (Nodo 3) 20A 8 febbraio 2010 lo Space Shuttle Endeavour, la missione STS-130 Europa (costruttore) USA (operatore) un modulo mostrato sullo sfondo della Terra, tenuto da un braccio robotico bianco. Il modulo è un grosso cilindro metallico, con un cerchio bianco visibile sul lato di fronte alla telecamera. A breve, il modulo conico coperto di isolamento bianco è visibile ad una estremità di esso. [49] [50] Il terzo e ultimo dei nodi degli Stati Uniti della stazione, Tranquility contiene un avanzato sistema di supporto vitale per riciclare le acque reflue per uso personale e generare ossigeno per l'equipaggio di respirare. Il nodo dispone anche di quattro punti di attracco per più moduli collegati pressione e / o veicoli per il trasporto dell'equipaggio, in aggiunta al percorso permanente per la Cupola di attracco della stazione.

Cupola 20A 8 Febbraio 2010 Space Shuttle Endeavour, la missione STS-130 Europa (costruttore) USA (operatore) Un piccolo, tozzo modulo con tre dei sette finestre visibile, visto sullo sfondo dello spazio. persiane aperte sono visibili accanto a ogni finestra, e un astronauta può essere visto all'interno del modulo attraverso le finestre. [51] La Cupola è un modulo osservatorio che offre ai membri dell'equipaggio della ISS con una vista diretta delle operazioni di robot e veicoli spaziali ancorata, così come un punto di osservazione per guardare la Terra. Il modulo è dotato di postazioni di lavoro robotizzata per il funzionamento del SSRMS e persiane per proteggere le sue finestre dai danni causati dalle micrometeoriti. È dotato di un Template: Convertire finestra rotonda, la più grande finestra sulla stazione.

Rassvet (Alba lett.) (Mini-modulo di ricerca 1) ULF4 14 mag 2010 Space Shuttle Atlantis STS-132 della Russia A breve, il modulo cilindrico, coperto di bianco isolamento, sospesa nello spazio alla fine di un braccio robotico bianco. Un piccolo cilindro bianco è attaccato ad una estremità, e un radiatore piegato piazza è montato l'altro. varie antenne e pali progetto dal modulo, e la terra fa da sfondo. [34] Rassvet viene utilizzato per l'attracco e di deposito del carico a bordo della stazione.

Leonardo (Permanent Modulo multiuso) ULF5 24 feb 2011 Space Shuttle Discovery, STS-133 Italia (Builder) USA (operatore) Un argento, un modulo cilindrico, con il logo della NASA e una serie di simboli italiana posta su di essa, visto attaccato ad un altro modulo sul bordo dell'immagine a sinistra. Il modulo ha un allegato di giallo e argento ad ogni angolo, e l'immagine è backdropped dalla Terra, con un braccio robotico bianca visibile in primo piano. [35] [36] [52] Il PMM Leonardo ospiterà i pezzi di ricambio e forniture, consentendo tempi più lunghi tra le missioni di rifornimento e liberando spazio in altri moduli, in particolare Columbus. Il PMM è stato creato da convertire l'italiano Leonardo Multi-Purpose Logistics Module in un modulo che potrebbe essere fissata in modo permanente alla stazione. L'arrivo del modulo PMM ha segnato il completamento del segmento orbitale americano. [Modifica] dovrebbe essere lanciato Modulo missione di assemblaggio di lancio data di lancio del sistema Nation Note vista Isolato

Nauka ('Scienza' lett.) (Multipurpose Laboratory Module) 3R maggio 2012 [53] Proton-M Russia Una immagine generata al computer di un modulo. Il modulo è un cilindro gradini rivestiti in isolamento bianco, con un vano sferico e camera di compensazione ad una estremità. Due blu progetto solare arrays dal modulo, così come un braccio meccanico. Diversi altri pezzi di hardware ISS, sbiadito per evidenziare il modulo, sono visibili sullo sfondo. [34] [54] Il MLM sarà modulo di ricerca primaria della Russia come parte della ISS e sarà utilizzato per esperimenti di microgravità generale, l'aggancio, e la logistica delle merci. Il modulo fornisce un lavoro di squadra e zona relax, e sarà equipaggiato con un sistema di backup di controllo atteggiamento che può essere utilizzato per controllare l'atteggiamento della stazione. Sulla base del programma di assemblaggio in corso, l'arrivo di Nauka porterà a termine la costruzione del segmento russo Orbital e sarà l'ultimo grande componente aggiunto alla stazione.


[Modifica] Annullato moduli Un piccolo, spazioplano tozzo, di colore nero sulla parte inferiore e bianco sulla sua parte superiore, discendente contro un cielo nuvoloso. Le parole "Stati Uniti" e il logo della NASA sono visibili sui lati. Il prototipo X-38 di sollevamento del corpo, le cancellazioni ISS ritorno dell'equipaggio del veicolo

Diversi moduli previsti per la stazione sono state annullate nel corso del programma ISS, sia per ragioni di bilancio, perché i moduli diventato inutile, o in seguito ad una riprogettazione della stazione dopo il disastro del Columbia nel 2003. I moduli annullato includono:

   * Gli Stati Uniti centrifuga Alloggi modulo per esperimenti in diversi livelli di gravità artificiale [55].
   * Gli Stati Uniti Habitation Module, che sarebbe servito come abitazione della stazione. Le stazioni di sonno sono ormai diffuse in tutta la stazione [56].
   * Il ritorno degli Stati Uniti dell'equipaggio del veicolo sarebbe servito come scialuppa di salvataggio della stazione: un servizio ormai fornito da una navicella spaziale Soyuz per ogni tre membri dell'equipaggio a bordo [57].
   * Gli Stati Uniti Interim Control Module e ISS del modulo di propulsione sono stati destinati a sostituire le funzioni di Zvezda in caso di fallimento [58].
   * Il russo Universal Docking Module, a cui il cancellati i moduli di ricerca e di veicoli spaziali russi avrebbero attraccato [59].
   * Il russo Science Power Platform, avrebbe effettuato il russo Orbital segmento con una alimentazione indipendente del suoi pannelli solari [59].
   * Due Russian Research moduli che sono stati progettati per essere utilizzati per la ricerca scientifica [60].

Note

  1. ^ a b NASA, Nations Around the World Mark 10th Anniversary of International Space Station, su nasa.gov, 20-11-2008. URL consultato il 20-11-2008.
  2. ^ NASA commits to Shuttle missions to International Space Station, in International Space Station, FlightGlobal, 03-03-2006. URL consultato il 16-09-2006.
  3. ^ Il modulo Columbus è stato portato in orbita dalla NASA e montato in cambio della produzione del Node 2 e Node 3 per la NASA
  4. ^ P6 Integrated Truss Structure, NASA Human Spaceflight
  5. ^ NASA, STS-116 Press Kit (PDF), su nasa.gov.
  6. ^ NASA, STS-117 Press Kit (PDF), su nasa.gov.
  7. ^ NASA - Consolidated Launch Manifest
  8. ^ Con l'eliminazione del modulo abitativo le cuccette per dormire sono sparse per la stazione. Quando sarà completa 3 saranno nel segmento russo e 3 nel segmento statunitense. Altri posti saranno a disposizione per gli astronauti presenti temporaneamente sulla stazione.
  9. ^ Zarya Module, su nasa.gov, NASA, 14 October 2008. URL consultato il 7 December 2009.
  10. ^ Unity Connecting Module: Cornerstone for a Home in Orbit (PDF), su spaceflight.nasa.gov, NASA, January 1999. URL consultato l'11 March 2009.
  11. ^ Zvezda Service Module, su nasa.gov, NASA, 11 March 2009. URL consultato l'11 March 2009.
  12. ^ Zarya Module, su nasa.gov, NASA, 14 October 2008. URL consultato il 7 December 2009.
  13. ^ P6 Integrated Truss Structure, NASA Human Spaceflight
  14. ^ NASA—US Destiny Laboratory, su nasa.gov, NASA, 26 March 2007. URL consultato il 26 June 2007.
  15. ^ Space Station Extravehicular Activity, su spaceflight.nasa.gov, NASA, 4 April 2004. URL consultato l'11 March 2009.
  16. ^ Zarya Module, su nasa.gov, NASA, 14 October 2008. URL consultato il 7 December 2009.
  17. ^ Zarya Module, su nasa.gov, NASA, 14 October 2008. URL consultato il 7 December 2009.
  18. ^ Zarya Module, su nasa.gov, NASA, 14 October 2008. URL consultato il 7 December 2009.
  19. ^ NASA, STS-116 Press Kit (PDF), su nasa.gov.
  20. ^ Zarya Module, su nasa.gov, NASA, 14 October 2008. URL consultato il 7 December 2009.
  21. ^ NASA, STS-117 Press Kit (PDF), su nasa.gov.
  22. ^ Zarya Module, su nasa.gov, NASA, 14 October 2008. URL consultato il 7 December 2009.
  23. ^ Zarya Module, su nasa.gov, NASA, 14 October 2008. URL consultato il 7 December 2009.
  24. ^ Harmony Node 2, su nasa.gov, NASA, 26 September 2007. URL consultato il 28 March 2009.
  25. ^ Chris Bergin, PRCB plan STS-122 for NET Feb 7—three launches in 10–11 weeks, NASASpaceflight.com, 10 January 2008. URL consultato il 12 January 2008.
  26. ^ Columbus laboratory, su esa.int, European Space Agency (ESA), 10 January 2009. URL consultato il 6 March 2009.
  27. ^ a b c d NASA—Kibo Japanese Experiment Module, su nasa.gov, NASA, 23 November 2007. URL consultato il 28 March 2009.
  28. ^ About Kibo, su kibo.jaxa.jp, Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA), 25 September 2008. URL consultato il 6 March 2009.
  29. ^ a b Anatoly Zak, Docking Compartment-1 and 2, su russianspaceweb.com. URL consultato il 26 March 2009.
  30. ^ a b Chris Bergin, Russian module launches via Soyuz for Thursday ISS docking, su nasaspaceflight.com, 10 November 2009. URL consultato il 10 November 2009.
  31. ^ Robert Z. Pearlman, NASA Names Space Module After Moon Base, Not Stephen Colbert, su space.com, 15 April 2009. URL consultato il 15 April 2009.
  32. ^ Node 3: Connecting Module, su esa.int, European Space Agency (ESA), 23 February 2009. URL consultato il 28 March 2009.
  33. ^ Cupola, su esa.int, European Space Agency (ESA), 16 January 2009. URL consultato il 28 March 2009.
  34. ^ a b c Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Manifest
  35. ^ a b Chris Gebhardt, STS-133 refined to a five crew, one EVA mission—will leave MPLM on ISS, NASASpaceflight.com, 5 August 2009.
  36. ^ a b Jonathan Amos, Europe looks to buy Soyuz craft, BBC News, 29 August 2009.
  37. ^ Shuttle Q&A Part 5, su forum.nasaspaceflight.com, NASASpaceflight.com, 27 September 2009. URL consultato il 12 October 2009.
  38. ^ HSF: ISS assembly sequence and on-orbit configuration, su esamultimedia.esa.int, European Space Agency (ESA). URL consultato il 6 March 2009.
  39. ^ Zarya Module, su nasa.gov, NASA, 14 October 2008. URL consultato il 7 December 2009.
  40. ^ Unity Connecting Module: Cornerstone for a Home in Orbit (PDF), su spaceflight.nasa.gov, NASA, January 1999. URL consultato l'11 March 2009.
  41. ^ Zvezda Service Module, su nasa.gov, NASA, 11 March 2009. URL consultato l'11 March 2009.
  42. ^ NASA—US Destiny Laboratory, su nasa.gov, NASA, 26 March 2007. URL consultato il 26 June 2007.
  43. ^ Space Station Extravehicular Activity, su spaceflight.nasa.gov, NASA, 4 April 2004. URL consultato l'11 March 2009.
  44. ^ Pirs Docking Compartment, su nasa.gov, NASA, 10 May 2006. URL consultato il 28 March 2009.
  45. ^ Harmony Node 2, su nasa.gov, NASA, 26 September 2007. URL consultato il 28 March 2009.
  46. ^ Chris Bergin, PRCB plan STS-122 for NET Feb 7—three launches in 10–11 weeks, NASASpaceflight.com, 10 January 2008. URL consultato il 12 January 2008.
  47. ^ Columbus laboratory, su esa.int, European Space Agency (ESA), 10 January 2009. URL consultato il 6 March 2009.
  48. ^ About Kibo, su kibo.jaxa.jp, Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA), 25 September 2008. URL consultato il 6 March 2009.
  49. ^ Robert Z. Pearlman, NASA Names Space Module After Moon Base, Not Stephen Colbert, su space.com, 15 April 2009. URL consultato il 15 April 2009.
  50. ^ Node 3: Connecting Module, su esa.int, European Space Agency (ESA), 23 February 2009. URL consultato il 28 March 2009.
  51. ^ Cupola, su esa.int, European Space Agency (ESA), 16 January 2009. URL consultato il 28 March 2009.
  52. ^ Shuttle Q&A Part 5, su forum.nasaspaceflight.com, NASASpaceflight.com, 27 September 2009. URL consultato il 12 October 2009.
  53. ^ Consolidated Launch Manifest, su nasa.gov, NASA. URL consultato il 1º March 2011.
  54. ^ FGB-based Multipurpose Lab Module (MLM), su khrunichev.ru, Khrunichev State Research and Production Space Centre. URL consultato il 31 October 2008 (archiviato dall'url originale il 27 September 2007).
  55. ^ Where is the Centrifuge Accommodation Module (CAM)?, su forum.nasaspaceflight.com, NASASpaceflight.com. URL consultato il 12 October 2009.
  56. ^ Tariq Malik, NASA Recycles Former ISS Module for Life Support Research, su space.com, 14 February 2006. URL consultato l'11 March 2009.
  57. ^ E. D. Graf, The X-38 and Crew Return Vehicle Programmes (PDF), in ESA Bulletin 101, European Space Agency, February 2000. URL consultato il 4 October 2009.
  58. ^ ICM Interim Control Module, su code8200.nrl.navy.mil, U.S. Naval Center for Space Technology (archiviato dall'url originale l'8 February 2007).
  59. ^ a b Anatoly Zak, Russian segment of the ISS, su russianspaceweb.com. URL consultato il 3 October 2009.
  60. ^ Russian Research Modules, su boeing.com, Boeing. URL consultato il 21 June 2009.