Unione Calcio Sampdoria

club calcistico italiano di Genova

L'Unione Calcio Sampdoria è una società calcistica italiana con sede a Genova, erede della Sampierdarenese (1891) e della Andrea Doria (1895) - dalla cui fusione nacque nel 1946 – nonché della Pro Liguria (1897) - assorbita dalla Sampierdarenese nel 1919. Fa parte dell'European Club Association. Attualmente milita nella Serie B del campionato italiano di calcio. La sede della società è situata nel grattacielo di Corte Lambruschini, il campo di allenamento si trova a Bogliasco e gioca le sue partite casalinghe nello stadio Luigi Ferraris di Genova. Nell'estate del 2009 nasce un canale tematico televisivo chiamato Samp TV, dedicato interamente alla società blucerchiata, visibile gratuitamente sul digitale terrestre.[4]

U.C. Sampdoria
Calcio
File:Sampdoriastemma.png
I Blucerchiati, la Samp, la Doria[1][2][3]
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Blucerchiato (blu con lo scudo di Genova)
SimboliBaciccia
InnoDoria Olé
De Scalzi Bros
Dati societari
CittàGenova
NazioneItalia (bandiera) Italia
ConfederazioneUEFA
Federazione FIGC
CampionatoSerie B
Fondazione1946
PresidenteItalia (bandiera) Riccardo Garrone
Allenatorecarica vacante
StadioLuigi Ferraris
(36.743 posti)
Sito webwww.sampdoria.it
Palmarès
Scudetto Coppa ItaliaCoppa ItaliaCoppa ItaliaCoppa Italia Supercoppa italiana Coppa delle Coppe
Scudetti1
Trofei nazionali4 Coppe Italia
1 Supercoppe italiane
Trofei internazionali1 Coppe delle Coppe
Si invita a seguire il modello di voce

Nei suoi 66 anni di attività la squadra ha disputato 55 campionati di Serie A e 11 di Serie B, conquistando uno scudetto (1990-1991), quattro Coppe Italia nel 1984-1985, nel 1987-1988, nel 1988-1989 e nel 1993-1994, una Coppa delle Coppe nel 1989-1990 ed una Supercoppa italiana nel 1991. Fra le finali perse ve ne sono tre di Coppa Italia, nel 1985-1986, nel 1990-1991 e nel 2008-2009, una di Coppa dei Campioni nel 1991-1992 e una di Coppa delle Coppe nel 1988-1989 (perse ambedue contro il Barcellona), la Supercoppa Europea del 1990, persa contro il Milan e tre finali di Supercoppa italiana nel 1988, 1989, 1994 rispettivamente contro Milan, Inter e ancora Milan.

Quattro sono state le retrocessioni in Serie B della squadra, tutte avvenute in anni con numeri finali gemelli (1966, 1977, 1999 e 2011). Una di queste ha corrisposto al cambio di guida societaria: nel 1979, con la cessione da Glauco Lolli Ghetti a Paolo Mantovani. Mantovani, in quindici anni, portò la Sampdoria dalla Serie B ai vertici del calcio italiano ed europeo. La presidenza Mantovani terminò nel 2002, quando l'erede Enrico cedette la società a Riccardo Garrone. Di nuovo in massima serie dalla stagione 2003-2004, ha centrato la qualificazione ai preliminari di Champions League alla fine del campionato 2009-2010. Dal 20 maggio 2011, Edoardo Garrone, (figlio del presidente Riccardo) diventa ufficialmente il nuovo presidente vicario e amministratore delegato del club genovese.[5]

Storia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'Unione Calcio Sampdoria.

La Sampdoria nasce il 12 agosto del 1946, dalla fusione fra le società genovesi Sampierdarenese e Andrea Doria. Le due squadre erano già state iscritte in Serie A, quindi la Sampdoria poté subito giocare nel massimo campionato. Il primo campionato disputato dai blucerchiati fu quello del 1946-1947, in cui la Sampdoria si piazzò al decimo posto. Per circa venti anni i genovesi giocarono costantemente in Serie A, con risultati alterni, di cui il migliore nell'annata 1960-1961, in cui ottenne il quarto posto nel campionato. La Sampdoria si qualificò sedicesima nel 1965-1966, retrocedendo in Serie B per la prima volta. Tuttavia, l'anno dopo vinse il campionato cadetto e tornò in Serie A.

Passeranno altri venti anni prima di vedere la Sampdoria ottenere un alloro. Nella stagione 1984-1985 la Sampdoria vinse la Coppa Italia 1984-1985, la prima della sua storia, sconfiggendo il Milan in doppia finale (0-1 a Milano con rete di Graeme Souness e 2-1 a Genova con reti di Roberto Mancini e Gianluca Vialli), mentre si piazzò al quarto posto in campionato. L'anno successivo la Sampdoria raggiunse di nuovo la finale della Coppa Italia 1985-1986, venendo sconfitta dalla Roma (vittoria blucerchiata a Genova per 2-1 e vittoria giallorossa a Roma per 2-0). Due anni dopo, nella stagione 1987-1988, raggiunse per la terza volta la finale di Coppa Italia 1987-1988, vincendola, sconfiggendo il Torino (vittoria sampdoriana per 2-0 a Genova con reti di Hans Peter Briegel e Gianluca Vialli, e vittoria granata a Torino per 2-1). Partecipò così alla prima edizione in assoluto di un nuovo trofeo, la Supercoppa Italiana nel 1988 contro il Milan campione d'Italia, con esito negativo; i rossoneri si imposero per 3-1 a San Siro. Anche l'anno successivo, riuscì a mantenere la coccarda della Coppa Italia 1988-1989 sulla sua maglia, sconfiggendo in finale il Napoli di Maradona; all'andata vittoria a Napoli degli azzurri per 1-0 e a Cremona (stadio di "casa" dove giocò la Sampdoria perché lo Stadio Luigi Ferraris di Genova era in ricostruzione per i Mondiali di Italia '90) vittoria per 4-0 dei blucerchiati con reti realizzate da Gianluca Vialli, Toninho Cerezo, Pietro Vierchowod e Roberto Mancini. Poté così nuovamente partecipare alla Supercoppa italiana nel 1989, perdendo anche questa volta, con l'Inter per 2-0 allo stadio San Siro. I blucerchiati, dunque, qualificati per la Coppa delle Coppe 1988-1989 riuscirono ad arrivare, in questa competizione, allo loro prima finale europea, giocando contro il Barcellona a Berna dove gli spagnoli si imposero per 2-0 con reti di Julio Salinas e di Luis María López Rekarte. L'anno seguente, la Sampdoria si qualificò ancora in finale nella Coppa delle Coppe 1989-1990, vincendola dopo aver sconfitto i belgi dell'Anderlecht il 9 maggio del 1990 a Goteborg, con il risultato di 2-0, grazie a due reti realizzate da Gianluca Vialli nei tempi supplementari, potendo così vincere il suo primo trofeo europeo. Non riuscì poi a vincere la Supercoppa Europea nel 1990, persa contro il Milan campione d'Europa (1-1 a Genova e vittoria milanista per 2-0 nella partita di ritorno giocata a Bologna per indisponibilità dello Stadio Giuseppe Meazza di Milano). L'anno dopo la Sampdoria vinse lo scudetto del campionanto 1990-1991, il primo della sua storia. Inoltre, raggiunse nuovamente la finale della Coppa Italia 1990-1991, venendo sconfitta dalla Roma (vittoria giallorossa a Roma per 3-1 e pareggio di 1-1 a Genova). Sempre contro i giallorossi della Roma, comunque, vincerà la Supercoppa italiana poco tempo dopo nel 1991, con il risultato di 1-0 nella partita singola disputata a Genova con rete di Roberto Mancini. Nel 1991-1992 arrivò in finale della Coppa dei Campioni dove, ai tempi supplementari contro il Barcellona, i doriani vennero sconfitti per 1-0 con rete di Koeman su una punizione a favore degli spagnoli; in quella serata a Wembley si registrò l'esodo di quasi 30.000 sampdoriani.[6]. Il principale autore di questi successi fu il presidente Paolo Mantovani che, grazie anche all'aiuto del direttore sportivo dell'epoca Paolo Borea, portò alla squadra grandi campioni come Gianluca Pagliuca, Pietro Vierchowod, Moreno Mannini, Luca Pellegrini, Toninho Cerezo, Fausto Pari, Attilio Lombardo, Srečko Katanec, Giuseppe Dossena, Roberto Mancini, Gianluca Vialli (questi ultimi due soprannominati i gemelli del gol) e affidò la squadra al tecnico serbo Vujadin Boškov.

Il 14 ottobre 1993 il presidente Paolo Mantovani scomparve e la società passò sotto la guida del figlio Enrico Mantovani.

Dopo sei anni, nel 1992-1993, Vujadin Boškov lascia la panchina dei blucerchiati e al suo posto arriva l'allenatore svedese Sven-Göran Eriksson. Nella stagione 1993-1994 la Sampdoria arrivò al terzo posto in campionato rimanendo per numerose giornate in lotta per il tricolore. Il 20 aprile 1994 la Sampdoria vinse la Coppa Italia 1993-1994, la quarta nella sua storia, battendo l'Ancona (sconfitto con un 6-1 a Marassi dopo lo 0-0 dell'andata). Giocherà poi la finale di Supercoppa Italiana nel 1994 a Milano, persa ai calci di rigore con risultato finale di 5-4 in favore dei rossoneri del Milan, che riuscirono a strappare il pareggio e quindi i supplementari all'83' grazie ad una rete del fresco ex Ruud Gullit. La Sampdoria, qualificata per l'edizione della Coppa delle Coppe 1994-1995 grazie al trionfo in Coppa Italia, arriverà in semifinale (dopo aver battuto a Oporto il Porto ai calci di rigore nei quarti di finale) dove perse contro l'Arsenal alla lotteria dei rigori. Dopo questi anni di successi e soddisfazioni, per la Sampdoria vi fu un periodo di flessione; nella stagione 1998-1999, con la squadra che iniziò la preparazione anticipatamente vista la partecipazione all'Intertoto e nell'annata in cui l'allenatore Luciano Spalletti venne esonerato (in favore del duo Platt-Veneri) per poi essere richiamato, la squadra retrocedette in Serie B dopo diciassette anni consecutivi in Serie A: il 16 maggio 1999 a Bologna contro i felsinei, i blucerchiati, furono condannati alla retrocessione dopo il pareggio per 2-2 al triplice fischio (la Sampdoria aveva bisogno dei tre punti per andare a giocarsi lo spareggio salvezza contro il Perugia).

Retrocessa dunque in Serie B, la Sampdoria sfiorerà la promozione ottenendo nella stagione 1999-2000 (allenatore Giampiero Ventura) e 2000-2001 (allenatore Luigi Cagni) due quinti posti, mentre nella stagione 2001-2002, quando Luigi Cagni venne esonerato in favore di Gianfranco Bellotto, si ritroverà a lottare per la salvezza, riuscendo a salvarsi. Nel 2002 la società viene acquistata dall'imprenditore genovese Riccardo Garrone che, dopo quattro anni in serie cadetta, riporta in Serie A la Sampdoria nella stagione 2002-2003 (allenatore Walter Alfredo Novellino). Cosi nella stagione 2003-2004 la squadra genovese, tornata nella massima serie, si piazza all'ottavo posto rimanendo per buona parte della stagione in lotta per un posto in Coppa UEFA. Nella stagione 2004-2005 la squadra manca la qualificazione in Champions League, arrivando al quinto posto ad un solo punto dall'Udinese. La stagione 2005-2006 è caratterizzata dallo scoppio del caso Calciopoli che segnerà la classifica finale nella quale la Sampdoria risulterà ufficialmente dodicesima. Nella stagione 2006-2007 i blucerchiati si piazzano al nono posto e ottengono la qualificazione all'Intertoto. La stagione 2007-2008 vede dopo cinque anni il cambio di guida tecnica passando da Walter Alfredo Novellino a Walter Mazzarri e l'arrivo di giocatori come Claudio Bellucci, Vincenzo Montella (per questi ultimi due si trattò di un ritorno) e di Antonio Cassano; la Sampdoria si guadagna il sesto posto rimanendo per buona parte di stagione in lotta per il quarto posto. Nella stagione 2008-2009 la squadra pur riuscendo a superare il girone di Coppa UEFA 2008-2009 e a raggiungere, per la settima volta nella sua storia, la finale della Coppa Italia 2008-2009 persa ai rigori con la Lazio dopo l'1-1 dei tempi regolamentari, in campionato non riesce a mantenere il livello della stagione passata e si piazza al tredicesimo posto. Da segnalare l'arrivo, nel calciomercato di gennaio, dell'attaccante Giampaolo Pazzini.

Nella stagione 2009-2010 la Sampdoria rinnova la squadra e arriva Luigi Delneri come allenatore; in estate avvengono molti nuovi acquisti, aggiungendo ai pilastri Gastaldello, Palombo, Cassano e Pazzini, giocatori come Luciano Zauri, Daniele Mannini, Franco Semioli, Fernando Tissone, Nicola Pozzi, il rientro dal prestito di Andrea Poli e gli arrivi a gennaio di Marco Storari e Stefano Guberti. La squadra parte a razzo ottenendo nelle prime sei partite cinque vittorie riuscendo a rimanere per circa un mese e mezzo in testa alla classifica; poi arrivarono risultati altalenanti fino a giungere ad una crisi di risultati che porta la squadra, nel mese di dicembre, nella parte bassa della classifica. La partita della svolta avviene il 24 gennaio ad Udine (con l'esclusione per alcune giornate di Antonio Cassano dalla squadra da parte di Luigi Delneri) dove la Sampdoria si impone per 3-2 e da il via ad una serie positiva di risultati che si concluderà con la vittoria interna, nell'ultima giornata di campionato, del 16 maggio contro il Napoli per 1-0. La Sampdoria al termine della stagione otterrà il quarto posto che aveva sfiorato anni prima, il quale varrà l'accesso ai preliminari di Champions League, competizione disputata l'ultima volta nel 1992 dai blucerchiati.

Nella stagione 2010-2011 la Sampdoria assume come allenatore Domenico Di Carlo, che verrà esonerato il 7 marzo 2011 in favore di Alberto Cavasin. Persi i preliminari della UEFA Champions League 2010-2011 contro i tedeschi del Werder Brema (sconfitta a Brema per 3-1 e inutile vittoria a Genova dei doriani per 3-2), esce anche dall'Europa League nella fase a gironi e dalla Coppa Italia. In campionato, dopo un girone di ritorno con pochi punti totalizzati, la squadra retrocede in Serie B dopo otto stagioni in massima serie.

Per la stagione 2011-2012 viene ingaggiato come allenatore, dal nuovo direttore sportivo Pasquale Sensibile, il mister Gianluca Atzori che verrà esonerato il 13 novembre 2011 dopo la sconfitta interna con il Vicenza[7].

Cronistoria

Cronistoria dell'Unione Calcio Sampdoria
  • 1901 - Creazione della sezione calcistica della Società di Ginnastica Comunale Sampierdarenese
  • 1902 - Creazione della sezione calcistica della Società Ginnastica Andrea Doria che partecipa subito al massimo torneo della FIGC
  • 1906-07 - La Doria approda per la prima volta alla fase nazionale del Campionato, piazzandosi al 3º posto
  • 1907-08 - La Doria ripete il 3º posto sul podio del Campionato di Prima Categoria
  • 1908-09 - Battuta dal Genoa alle eliminatorie liguri
  • 1909-10 - 8ª nel campionato a girone unico
  • 1910-11 - 4ª nel campionato Piemontese-Ligure-Lombardo
  • 1911-12 - 6ª nel campionato Piemontese-Ligure-Lombardo
  • 1912-13 - 4ª nel Girone Eliminatorio Lombardo-Ligure
  • 1913-14 - 6ª nel Girone Eliminatorio Piemontese-Ligure
  • 1914-15 - 2ª nel Girone Semifinale Nazionale A
  • 1915-16 - 2ª nelle eliminatorie liguri della Coppa Federale
  • 1916-1919 - Inattiva durante il restante periodo bellico
  • 1919-20 - La Sampierdarenese debutta nel massimo torneo della FIGC: 4ª nel Girone Eliminatorio Ligure. Doria 5ª nel Girone Semifinale Nazionale C
  • 1920-21 - Samp 5ª nel Girone Eliminatorio Ligure; Doria campione di Liguria e 3ª nel Girone Semifinale Nazionale B
  • 1921-22 - Samp sconfitta nello spareggio di Cremona per il titolo FIGC. Accede alla Prima Divisione, cui prende parte di diritto anche l'Andrea Doria, classificata 5ª nel girone A della CCI
  • 1922-23 - Samp 3ª nel girone A, Doria 6ª nel girone C di Prima Divisione
  • 1923-24 - Samp 9ª nel girone A, Doria 6ª nel girone B di Prima Divisione
  • 1924-25 - Samp 10ª e Doria 8ª nel girone A di Prima Divisione
  • 1925-26 - Samp 6ª nel girone A, Doria 7ª nel girone B di Prima Divisione
  • 1926-27 - Samp 5ª e Doria 8ª nel girone B di Divisione Nazionale
  • 1927 - Le autorità fasciste impongono la fusione fra Sampierdarenese e Andrea Doria: il 27 luglio nasce la neroverde La Dominante Associazione Calcio
  • 1927-28 - 10ª nel Girone B di Divisione Nazionale. Ripescata.
  • 1928-29 - 10ª nel Girone A di Divisione Nazionale. Retrocessa in Serie B
  • 1929-30 - 3ª in Serie B
  • 1930 - La Dominante viene fusa con la Corniglianese per dare vita al F.B.C. Liguria, in maglia a strisce verticali rossonere
  • 1930-31 - 18ª in Serie B. Retrocessa di categoria
  • 1931 - La società riprende nome e colori della Sampierdarenese, mentre un gruppo di doriani fonda la nuova Associazione Calcio Andrea Doria
  • 1931-32 - Samp 1ª nel Girone finale C della futura Serie C (all'epoca D.D.S. Prima Divisione): promossa in Serie B
  • 1932-33 - Samp 8ª in Serie B
  • 1933-34 - Samp 1ª in Serie B, promossa in Serie A
  • 1934-35 - Samp 13ª in Serie A
  • 1935-36 - Samp 12ª in Serie A
  • 1936-37 - Samp 14ª in Serie A
  • 1937 - La Sampierdarenese si fonde con la A.S. Polisportiva Corniglianese e la Rivarolese Nazionale Liguria formando l'Associazione Calcio Liguria.
  • 1937-38 - Liguria 11ª in Serie A
  • 1938-39 - Liguria 6ª in Serie A
  • 1939-40 - Liguria 15ª in Serie A, retrocessa in Serie B
  • 1940-41 - Liguria 1ª in Serie B, promossa in Serie A
  • 1941-42 - Liguria 11ª in Serie A
  • 1942-43 - Liguria 16ª ed ultima in Serie A
  • 1944 - Liguria 4ª nel Torneo Bellico Ligure-Piemontese
  • 1945 - Il Liguria riprende il nome di Sampierdarenese, mentre dopo cinque anni di inattività si ricostituisce l'Andrea Doria. La FIGC le iscrive entrambe al massimo campionato come misura risarcitoria antifascista
  • 1946 - Nuova e definitiva fusione di Sampierdarenese e Andrea Doria: il 12 agosto nasce l'Unione Calcio Sampdoria
  • 1946-47 - 10ª in Serie A
  • 1947-48 - 14ª in Serie A
  • 1948-49 - 5ª in Serie A
  • 1949-50 - 13ª in Serie A
  • 1950-51 - 12ª in Serie A
  • 1951-52 - 7ª in Serie A
  • 1952-53 - 10ª in Serie A
  • 1953-54 - 8ª in Serie A
  • 1954-55 - 9ª in Serie A
  • 1955-56 - 6ª in Serie A
  • 1956-57 - 5ª in Serie A
  • 1957-58 - 12ª in Serie A
  • 1958-59 - 5ª in Serie A
  • 1959-60 - 8ª in Serie A
  • 1960-61 - 4ª in Serie A
  • 1961-62 - 10ª in Serie A
  • 1962-63 - 11ª in Serie A - Partecipa alla Coppa Uefa
  • 1963-64 - 15ª in Serie A
  • 1964-65 - 14ª in Serie A
  • 1965-66 - 16ª in Serie A, retrocessa in Serie B
  • 1966-67 - 1ª in Serie B, promossa in Serie A
  • 1967-68 - 10ª in Serie A
  • 1968-69 - 12ª in Serie A
  • 1969-70 - 13ª in Serie A
  • 1970-71 - 12ª in Serie A

Colori, simbolo e maglie

Colori sociali

Andrea Doria





Sampdoria
Sampierdarenese





La decisione della Sampierdarenese e dell'Andrea Doria di unirsi per formare una nuova squadra di calcio, portò alla fusione sia di una parte dei rispettivi nomi, sia dei colori sociali, dato che entrambe le società non volevano perdere la propria identità. I colori rosso-nero della prima (anche se il rosso è in realtà un'eredità della già citata Pro Liguria) si miscelarono dunque ai bianco-blu della seconda, e diedero origine ad una combinazione, ossia nell'ordine blu-bianco-rosso-nero-bianco-blu a partire dall'alto; al centro della striscia, proprio sul cuore campeggia lo scudo di San Giorgio, simbolo di Genova, segno di appartenenza di una squadra di Genova nata per volontà di fondatori genovesi.

Poiché le maglie risultavano a sfondo blu con una striscia bianco-rosso-nera sul petto, i giocatori sampdoriani sono da sempre chiamati con l'appellativo di blucerchiati; tale striscia, inizialmente all'altezza del cuore, si è spostata più in basso da quando ha dovuto far posto agli sponsor. Sponsor e strisce sono, però, state di nuovo scambiate di posto nel 2004.

I pantaloncini da gioco della Sampdoria sono generalmente bianchi o blu, oppure intonati con i colori di divise particolari, mentre i calzettoni, per anni composti da righe orizzontali bianco-blu, sono col tempo diventati monocromatici (blu, bianchi o intonati alla divisa come i pantaloni).

 
Il baciccia.

Il simbolo

Il simbolo della squadra è composto da una silhouette nera raffigurante il volto di un tipico pescatore genovese stilizzato con barba, berretto caratteristico, pipa e capelli al vento. Tale figura, chiamata in dialetto genovese baciccia (diminutivo di Giovanni Battista), è posta all'interno di un fascio di strisce blucerchiate poste in diagonale. Nel 2009 il centro antitabacco genovese della ASL tramite il suo direttore, chiese alla dirigenza blucerchiata se fosse possibile togliere dal logo la pipa del marinaio in quanto dava cattivo esempio. Il presidente Riccardo Garrone cortesemente rispose che la pipa è solo ornativa, in quanto spenta.

Le maglie da gioco

Descrizione sommaria

La prima maglia sin dalle origini è blu, con il caratteristico anello di strisce orizzontali rosso e nero listato di bianco.

La seconda maglia è a sfondo bianco, ma le strisce blucerchiate hanno assunto diverse posizioni nel tempo rispetto alla prima divisa: orizzontali, verticali, più alte o più basse, fino addirittura a sparire nel 2001-2002 lasciando la maglia totalmente bianca ed usando i colori societari come rifinitura dei bordi.

La terza maglia è nata molto avanti col tempo, come per quasi tutti i club calcistici; inizialmente era a sfondo rosso, successivamente è diventata nera, poi blu scuro (per un solo anno 2010-2011) per poi ritornare nera. Da qualche anno la società ha una quarta maglia, destinata esclusivamente al portiere, che indossa una divisa del tutto simile a quella dei compagni fatto salvo per il colore di sfondo: nel 2004-2005 era verde, nei due anni successivi diventò gialla mentre dal 2007-2008 è tornata verde, per richiamare il colore del nuovo logo della ERG.

Storia ed evoluzione nel tempo

 
Lo stemma di Genova (una croce rossa in campo bianco) campeggia fin dagli esordi sulle maglie blucerchiate.

All'origine le maglie della Sampdoria erano blu intenso, con l'anello di strisce bianche, rosse e nere disposte in orizzontale molto in alto sul petto, con lo scudo di Genova al centro; il numero sulla schiena era sovrapposto alle strisce ed un colletto all'inglese dava alle divise una rifinitura spesso rimpianta dai sostenitori blucerchiati, mentre il logo del marinaio fu introdotto nelle maglie solamente nella stagione 1980-1981.

Nella stagione in serie B 1979-1980 la Sampdoria usò in alcune partite un'inedita composizione della divisa, infatti era composta dalla classica maglia blucerchiata, calzoncini neri e calzettoni neri. Tale divisa si può ammirare nell'album Calciatori Panini 1979-1980 nella foto di squadra.

Nella stagione in serie B 1981-1982 nella prima gara del campionato contro il Brescia la Sampdoria adottò una maglia molto particolare di colore rosso con striscia verticale bianca e in mezzo blu a ridosso della spalla destra, e lo scudo di Genova al centro. Questa maglia si può ammirare nella foto di squadra nell'album Calciatori Panini 1981-1982.

Con l'arrivo degli sponsor, primo fra tutti la Phonola, le maglie hanno incominciato a variare, anche perché il sempre maggior seguito di tifosi spinse il mondo del calcio ad opere di merchandising ben note al giorno d'oggi.

Ecco che dal 1982 al 1988 le maglie videro un progressivo abbassamento dell'anello di strisce blucerchiate per far posto in alto al marchio dello sponsor, mentre il logo si spostò sulla manica sinistra. La seconda maglia era bianca, con le strisce blucerchiate disposte in verticale a ridosso della spalla destra, e lo scudo di Genova in basso al centro dell'addome.

Le maglie della Kappa e dell'Asics delle stagioni successive mantennero lo stile delle precedenti, con alcuni accorgimenti: il blu intenso della prima maglia lasciò il posto ad uno più brillante, mentre le strisce verticali della seconda si affinarono notevolmente. Dalla stagione 1988-1989 per dare una maggiore visibilità ai numeri sulla schiena, le strisce blucerchiate vennero interrotte da un quadrato bianco (divenuto poi blu nella stagione 1989-90) all'interno del quale stava il numero stesso.

L'anno dello scudetto, cioè il 1990-1991, fu il primo a mostrare una seconda maglia del tutto analoga alla prima: bianca con le strisce blucerchiate sull'addome ed interrotte nettamente in corrispondenza del numero sulla schiena. Il colletto, sempre presente fino al 2000-2001, divenne blu come per la prima maglia.

Poche sono state le variazioni negli anni successivi. Da ricordare però l'introduzione della terza maglia di gioco, destinata alla competizioni europee e di colore rosso, con le strisce blucerchiate bordate di bianco. La leggenda vuole che prese vita da uno scherzo di Roberto Mancini al gemello Gianluca Vialli, e che quest'ultimo apprezzò a tal punto da riferire l'idea all'allora presidente Paolo Mantovani, che le produsse.

File:Vialli-mancini.jpg
I gemelli del gol Mancini & Vialli.

Nel 1994-1995 le strisce sulle maglie si spostarono ulteriormente in basso, tanto da risultare all'incirca a metà del torso e di conseguenza il marchio dello sponsor ERG si ingrandì. Quell'anno il colletto listato di blucerchiato fu rifinito da un laccetto sotto al collo, un particolare molto inglese delle casacche.

Questo accorgimento stilistico durò solamente una stagione, infatti dalla successiva un colletto tradizionale blucerchiato riprese il suo posto ed il logo del marinaio fu spostato sul petto in alto a sinistra, dove si trova tuttora. Il 1995-1996 fu l'ultimo anno in cui venne prodotta la maglia rossa, infatti dal successivo la terza maglia fu nera.

Il 1996-1997 iniziò senza uno sponsor e, paradossalmente, la maglia che sancì l'inizio del declino della squadra risultò gradita ai tifosi, ricordando molto quelle degli inizi. Il logo del marinaio fu semplificato: non fu più inscritto nello scudetto coi colori societari, ma ne fu solo stampata la silhouette in contrasto col colore della maglia usata.

File:Maglia Samp 50esimo.jpg
Maglia celebrativa per il cinquantenario

Un particolare di quell'anno fu la scritta Samp in corsivo posta nella parte inferiore della schiena.

Per celebrare il cinquantenario della fondazione della società, fu inoltre prodotta una maglia particolare, usata in rare occasioni, che riproduceva sul petto i colori bianco-blu dell' Andrea Doria e sulla schiena i colori rosso-nero su campo bianco della Sampierdarenese.

Nel 1998-1999, l'anno della retrocessione in serie B, a parte un colletto bicolore a contrasto, le uniche modifiche sulle maglie sono stato un netto spostamento verso l'alto delle strisce blucerchiate nella seconda maglia ed i numeri bianchi inscritti nella silhouette del marinaio azzurro sulla schiena. Da ricordare anche il ritorno, seppure solo per quella stagione, dei calzettoni a bande orizzontali bianche e blu.

Da notare che, nel 2000-2001, la seconda maglia si è richiamata alle prime, riportando la striscia blucerchiata verticale, ma a ridosso della spalla sinistra e non destra; le strisce erano interrotte sul petto dal marchio dello sponsor. La terza maglia era di colore oro con le strisce blucerchiate nei fianchi e lo scudo di Genova centrale. Dotata di un tessuto molto particolare simile al velluto non fu mai usata in campo.

Nel 2001-2002 le maglie abbandonarono il logo del marinaio sul petto, che compariva solamente nella prima sulla manica sinistra. Nella seconda non appariva, così come neanche le strisce blucerchiate. I colori distintivi della società erano confinati ad una listatura sui bordini delle maniche e sul colletto.

L'annata 2002-2003, con l'avvento di Riccardo Garrone, ritornò lo sponsor ERG degli anni d'oro, e le maglie cambiarono: maglie di ottima finitura vennero rifinite con due bande sottili verticali in contrasto all'altezza delle spalle, e nell'anno successivo ritornò il colletto blucerchiato, abbandonato tre anni prima, mentre il blu si fece più intenso.

Nel 2004-2005 si ebbe una completa rivoluzione delle magliette, che portò a pareri discordi tra i tifosi: le divise disegnate dalla Kappa si staccavano per certi versi da qualunque altra mai utilizzata e allo stesso tempo richiamavano motivi dei tempi passati. Maglie aderenti, con le strisce blucerchiate in alto sul petto, così da riportare l'ardente scudo sopra il cuore, come recita uno dei primi inni della squadra riferendosi allo scudo con la croce di San Giorgio, simbolo di Genova. Le strisce come ai bei tempi non sono più interrotte sulla schiena in corrispondenza del numero: ad una chiara leggibilità è stata preferita la tradizione delle prime maglie. Nei due anni successivi le divise hanno presentato modifiche minime, tra cui la più importante e più apprezzata è stata introdotta dalla stagione 2006-2007, in cui l'anello di strisce è di nuovo diventato continuo dopo diciassette anni: nei due anni precedenti era infatti interrotto sotto le braccia. Da ricordare che, in occasione del 60°anniversario (agosto 2006), la Kappa ha prodotto maglie storiche molto simili a quelle utilizzate negli anni '50.

Nel 2005-2006 in occasione delle partite europee della Sampdoria, in ottemperanza alle norme UEFA che proibiscono strisce a ridosso dei numeri, la schiena delle maglie è stata spogliata di ogni striscia, e sono state applicati i loghi Kappa sulle spalle, come spalline.

Nella stagione 2007-2008 le divise di campionato e di Coppa UEFA rimangono praticamente invariate rispettivamente al 2006-2007 e al 2005-2006. L'unica novità riguarda il font dei numeri, che cambia dalla seconda giornata di campionato.

Nessuna variazione di maglie per la stagione successiva (2008-2009); cambia solamente lo sponsor, che nelle gare di Coppa Italia e Coppa UEFA diventa Air One mentre in campionato, dal 5 aprile 2009, diventa ERG Mobile.

Nella stagione 2010-2011, invece, ci sono state parecchie innovazioni su tutte le divise da gioco. Nella classica maglia blucerchiata il blu ha una tonalità più accesa mentre il colletto è a "V" bianco come i bordi delle maniche. La maglia di trasferta è ispirata a quella utilizzata nel campionato 1969-1970, con la fascia blucerchiata in diagonale. A causa di una regola UEFA che obbliga le squadre ad avere il proprio stemma in alto a sinistra, non si è potuto far partire la diagonale dalla spalla sinistra come nel '69, ma dalla spalla destra. Il colletto a "V" e i bordi delle maniche sono blu. La terza maglia invece è completamente di colore blu scuro, ad eccezione ovviamente della classica fascia blucerchiata. La maglia del portiere resta invariata, di colore verde. Da segnalare il ritorno dei calzettoni con la fascia blucerchiata.

Per la stagione 2011-2012, ancora con la Kappa, sono stati rimossi il colletto bianco e i bordi bianchi dalla prima maglia e si è ritornati ad uno stile a girocollo e non più a "V" come l'anno precedente. La seconda maglia da trasferta invece viene confermata in toto come nell'ultima stagione, cosi come quella verde da portiere. Come terza maglia non c'è più il blu scuro, ma torna la nero-cerchiata classica delle stagioni scorse. I calzettoni rimangono invariati, sempre con le fasce blucerchiate orizzontali. Da segnalare, dopo nove anni, il cambio di sponsor; infatti non ci sarà più il marchio ERG sulle divise blucerchiate, ma Gamenet (una concessionaria AAMS per il Gioco Pubblico). Il marchio viene situato sempre al di sotto delle fasce blucerchiate, cioè sull'addome.[8]

Strutture

Sede sociale

A partire dal dicembre del 2002 la sede della Sampdoria si è trasferita dal Palazzo del Melograno, posto ad angolo nel punto di unione tra piazza Campetto e piazza Soziglia, a Corte Lambruschini nella centralissima piazza Borgo Pila, a pochi passi dalla stazione di Genova Brignole. Il cambiamento, voluto fortemente dalla nuova proprietà, segna un punto di svolta passando dal vecchio centro storico a un modernissimo grattacielo.

Situata su due piani della torre B, rispettivamente di 700 metri quadrati e 150 al piano inferiore interamente dedicati al settore giovanile, la sede della Samp è dotata di ogni funzionalità tecnologica, dai quattro monitor all'ingresso per i visitatori fino alla sala video con una dozzina di televisori, decoder e registratori dedicati alla monitorizzazione dei campionati calcistici di tutto il mondo[9].

Stadio

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Luigi Ferraris.

La Sampdoria gioca le partite in casa nello Stadio Luigi Ferraris, intitolato a uno storico giocatore genoano ed eroe di guerra e situato nel quartiere di Marassi; lo stadio, costruito nel 1911 e ristrutturato completamente in occasione dei mondiali di Italia '90, è un tipico stadio "all'inglese" (con le gradinate e le tribune molto vicine al campo), uno dei pochi di questo tipo in Italia.

Campo di allenamento

Dopo la sua fondazione la Sampdoria si allenò per diversi anni nel campo sportivo Gloriano Carlini di Genova, ma dopo la sua chiusura, la necessità di trovare una struttura adeguata la portò a spostarsi in varie località del levante ligure, come Recco, Santa Margherita e Rapallo. Con l'avvento di Paolo Mantovani alla presidenza della società e col conseguente rinnovamento che apportò, la ricerca di una struttura adeguata alle ambizioni della squadra si fece impellente.

Fu così che il 14 febbraio 1980 sulle alture della cittadina di Bogliasco, nel golfo Paradiso, il presidente blucerchiato inaugurò un centro sportivo moderno dedicato al dottor Gloriano Mugnaini, stimato uomo di sport e medico dalla grande umanità, dato che risulta aiutasse con le sue prestazioni anche le persone più indigenti. Madrina dell'evento fu Francesca Mantovani, figlia di Paolo.

Oggi il centro vanta due campi da calcio in erba di cui usufruisce esclusivamente la prima squadra; il principale, a ridosso della palazzina a due piani, è circondato da una pista da atletica, mentre il secondo è ubicato ad un livello superiore e la squadra vi accede attraverso un boschetto, che mantiene il campo lontano da sguardi indiscreti durante le sedute di tattica. All'interno del centro vi sono inoltre due campi in erba sintetica utilizzati dal settore giovanile della Sampdoria e dal Bogliasco Calcio.

La palazzina del centro sportivo è composta da due spogliatoi, uno semicircolare per la prima squadra ed uno più piccolo, dalle stanze dei tecnici, da docce con vasche idromassaggio, sauna e sala medica. È inoltre presente una tensostruttura che ospita al suo interno una palestra di 140 m2. Al secondo piano della palazzina si trova una terrazza coperta dove i giornalisti possono espletare il loro lavoro, una sala stampa, sale video e riunioni.

A testimonianza del clima non esasperato attorno alla squadra, i giocatori non dispongono di un posteggio privato, ma usufruiscono del piazzale dove giornalmente confluiscono i tifosi, i quali possono (salvo occasioni particolari) assistere a tutte le fasi di preparazione delle partite dei loro beniamini.

Galleria fotografica del Centro Sportivo G. Mugnaini

Rosa 2011-2012

N. Ruolo Calciatore
  P Angelo da Costa

  D Andrea Costa
  C Marco Padalino
  D Pietro Accardi (vice-capitano)
  D Massimo Volta
  C Paolo Castellini
  A Nicola Pozzi
  C Pasquale Foggia
  C Vladimir Koman
  C Pedro Obiang
  A Salvatore Foti
  C Angelo Palombo (capitano)
  C Zsolt Laczkó
  A Bruno Fornaroli
  P Sergio Romero
N. Ruolo Calciatore
  C Roberto Soriano
  A Cristian Bertani
  C Daniele Dessena
  C Nenad Krstičić
  D Daniele Gastaldello
  A Massimo Maccarone
  C Andrea Rispoli
  D Jonathan Rossini
  P Vincenzo Fiorillo
  C Franco Semioli
  C Simone Bentivoglio
  C Francesco Signori
  A Federico Piovaccari
  P Andrea Tozzo
  A Mauro Icardi

Staff tecnico 2011-2012

Allenatore:   TBA
Allenatore in seconda:   TBA
Collaboratore Tecnico:   TBA
Collaboratore Tecnico:   TBA
Preparatore atletico:   TBA
Preparatore dei portieri:   TBA
Responsabile sanitario:   Dr. Amedeo Baldari
Medici sociali:   Dr. Claudio Mazzola
  Dr. Gianedilio Solimei
Fisioterapisti:   Marco Bertuzzi
  Mauro Doimi
Massaggiatori:   Cosimo Cannas
  Maurizio Lo Biundo

Rose degli anni precedenti

Giocatori celebri

  Lo stesso argomento in dettaglio: (usare il Template:Vedi categoria).

Allenatori e presidenti

File:Ocwirk-ernst.jpg
Ernst Ocwirk, allenatore della Sampdoria dal 1963 al 1965.
 
Allenatori

Palmarès

Trofei nazionali

1990-1991
1984-1985; 1987-1988; 1988-1989; 1993-1994
1991

Trofei internazionali

1989-1990

Trofei minori

1966/67

Trofei giovanili

2007/2008
2007/2008
2008
1950195819631977
1967

Record

Record di squadra

Tabelle aggiornate al 24 maggio 2011.

Campionato

  • Miglior piazzamento: 1a (1990/91)
  • Peggior piazzamento: 18a (2010/11)
  • Maggior numero di punti:
    51 (1990/91) (2 punti a vittoria)
    67 (2009/10) (3 punti a vittoria)
  • Minor numero di punti:
    23 (1968/69) (2 punti a vittoria)
    36 (2010/11) (3 punti a vittoria)
  • Maggior numero di vittorie: 20 (1990/91)
  • Maggior numero di vittorie consecutive dalla 1^ di campionato: 4 (Serie A 2009-2010)
  • Minor numero di vittorie: 4 (1974/75)
  • Maggior numero di sconfitte: 18 (1949/50, 2010/11)
  • Minor numero di sconfitte: 3 (1990/91)
  • Maggior numero di pareggi: 16 (1974/75, 1991/92)
  • Minor numero di pareggi: 7 (1949/50, 1960/61, 1963/64)
  • Maggior numero di gol segnati: 74 (1948/49)
  • Minor numero di gol segnati: 16 (1972/73)
  • Maggior numero di gol subiti: 76 (1950/51)
  • Minor numero di gol subiti: 21 (1984/85, 1986/87)
  • Maggior numero di vittorie consecutive: 6 (1990/91)
  • Maggior numero di sconfitte consecutive: 6 (1955/56, 2005/06)
  • Maggior numero di risultati utili consecutivi: 18 (1990/91)
  • Maggior numero di risultati non utili consecutivi: 17 (2005/062006/07)

Coppe europee

  • Maggiore vittoria:

Sampdoria – Rosenborg 5-0 (Coppa dei Campioni 1991-1992)
Sampdoria – FBK Kaunas 5-0 (Coppa UEFA 2008-2009)

Record individuali

Tabelle aggiornate al 14 settembre 2011. I giocatori in grassetto militano ancora nella Sampdoria.

Gare ufficiali


File:Sampdoriastemma.png
Record presenze
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Record marcature

Campionato

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Record presenze
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Record marcature

Coppe europee

I più votati

In occasione del suo 60º anniversario, la Sampdoria ha aperto un sondaggio tra i propri tifosi per individuare gli uomini ritenuti più importanti nella storia blucerchiata; l'esito di tale sondaggio ha collocato nelle prime posizioni i seguenti personaggi (qui elencati in ordine alfabetico) Vedi articolo su Sampdoria.it:

Campionati nazionali

Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione
A 55 1946-1947 2010-2011
B 11 1966-1967 2011-2012

In 66 stagioni sportive dal 1946, anno della seconda fusione fra Sampierdarenese e Andrea Doria.

  • Sampierdarenese e Sampdoria

Derivando il titolo sportivo dei blucerchiati da quello delle sue fondatrici, con una continuità fra Sampierdarenese, Dominante, Liguria e Sampdoria, viene riportato il dato statistico aggregato di queste formazioni, a partire dalla prima fusione fra Samp e Doria nel 1927.

Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione
A 66 1927-1928 2010-2011
B 16 1929-1930 2011-2012
C 1 1931-1932 1931-1932

In 83 stagioni sportive della Sampierdarenese e della Sampdoria, a partire dalla prima fusione fra Sampierdarenese e Andrea Doria nel 1927, seguendo le partecipazioni della Samp nei tornei della Lega Nazionale. Sono compresi 3 campionati di Divisione Nazionale (A).

Tifoseria

 
La Gradinata Sud vista dalla gradinata opposta in un Sampdoria - Roma.
«La nostra tifoseria è quieta. Non ama né gli spaccamenti né i personaggi. Noi abbiamo la "forza dei nervi distesi", anche se alla lunga questo non sfogarci mai, ci fa diventare magari più velenosi degli stessi genoani.»

[10]

Attualmente la tifoseria sampdoriana conta circa 17.000 abbonati[11]. Nella stagione 2010-2011 la presenza media al Luigi Ferraris si è attestata sulle 23.330 unità, dato che ha visto la Sampdoria al nono posto come media di spettatori allo stadio.[12]

Il cuore del tifo blucerchiato è nella Gradinata Sud, dove sono presenti i principali gruppi organizzati di tifosi. I più importanti e numerosi sono gli Ultras Tito Cucchiaroni e Fedelissimi, che occupano rispettivamente la parte superiore ed inferiore della gradinata.

La tifoseria blucerchiata ha rapporti di amicizia con i tifosi di vari club, tra cui Olympique Marsiglia.[13], Bari[14], Hellas Verona[15], Parma[16] e Ternana.

La rivalità storica è quella con i supporter dell'altra squadra genovese, il Genoa, che impegna la compagine blucerchiata nel derby della Lanterna, considerato uno dei più sentiti al mondo.[17]

La tifoseria sampdoriana è particolarmente attiva nel contrastare le norme attuate per il controllo della violenza negli stadi, considerate lesive della libertà personale, tra cui la cosiddetta tessera del tifoso.[18]

Il primo sponsor della Sampdoria fece la sua comparsa nella stagione 1982-1983 per lasciarla solamente per gli inizi di due campionati: il 1995-1996 ed il 1996-1997, l'inizio degli anni bui della Sampdoria. Infatti all'inizio del primo, la Samp faticò a trovare uno sponsor, ed iniziò la stagione con il logo Samp for Peace, a testimonianza dell'impegno sociale della società, prima di accordarsi con la Nuova Tirrena. Nel secondo l'accordo con Daewoo fu raggiunto a stagione già inoltrata. Negli anni più recenti (già nella cosiddetta "era Garrone") si è assistito ad un cambio di sponsor per le coppe, tra cui un'iniziativa a favore del progetto Mus-E, che promuove l'integrazione dei bambini extracomunitari nelle scuole elementari. Tale sponsor è mostrato per la prima volta in occasione della partita Sampdoria-Palermo, ottavi di finale di Coppa Italia 2006-2007. Nella stagione 2007-2008, sia nell'Intertoto che nei turni preliminari di Coppa UEFA e in Coppa Italia, sulle maglie blucerchiate non è comparso alcuno sponsor. Nella stagione 2008-2009, nell'incontro Sampdoria–Napoli, ha esordito il nuovo sponsor ERG Mobile. Per la stagione 2011-2012, scompare dalle magliette ufficiali il logo ERG e compare un nuovo sponsor: Gamenet.

Campionato
Anni Sponsor
1946-1982 nessuno
1982-1988 Phonola
1988-1995 ERG
1995-1996 Samp for Peace poi Nuova Tirrena
1996-1997 nessuno poi Daewoo
1997-1999 Daewoo
1999-2001 Dreamcast
2001-2002 Grafoplast Wiremarkers
2002-2005 ERG
2005-2007 ERG Diesel One
2007-2009 ERG
2009-2010 ERG Mobile poi ERG Più
2010-2011 ERG Mobile
2011- Gamenet
Sponsor occasionali
Anni Sponsor Occasione
2003-2004 MG Rover Coppa Italia
2005-2006 LG Coppa UEFACoppa Italia
2006-2007 Mus-E Coppa Italia
2008-2009 Air One Coppa UEFACoppa Italia

Per quanto riguarda gli sponsor tecnici, la prima marca che risulta aver prodotto le divise e l'abbigliamento della squadra fu la Puma nel 1979: fino ad allora le maglie erano artigianali. La Sampdoria ha cambiato solamente quattro marche nella sua storia: il primato va alla Asics, che ha vestito la squadra per 14 anni; in seconda posizione la Kappa, attuale sponsor tecnico, partner per 11 stagioni; in terza troviamo la NR con 8 stagioni e per ultima la Puma con una sola comparsa.

Sponsor tecnici
Anni Sponsor
1946-1979 nessuno
1979-1980 Puma
1980-1988 NR
1988-1990 Kappa
1990-2004 Asics
2004-2013 Kappa

La Sampdoria nella cultura popolare

Lista di citazioni della Sampdoria (in ordine alfabetico):

  • Fumetti, anime e manga
    • Sulla copertina di Topolino n. 1096 del 28 novembre 1976 viene raffigurato uno dei paperi comprimari delle storie ambientate a Paperopoli, Moby Duck, in vesti blucerchiate e con la pipa in bocca. Sotto è apparsa anche la scritta "Sampdoria U.C. 1946".[19] Sempre su Topolino è apparsa un'altra vignetta con il "Baciccia", simbolo della Samp (nella storia: Le lezioni di Pico: Paperibaldi e lo sbarco dei 2000, Topolino N. 2088 del 5 dicembre 1995, pag. 143). Il "Baciccia" compare anche nella storia a puntate "Paperin pestello e la via delle Indie" pubblicata su Topolino in sette puntate (n. 1918-1924): il protagonista, Paper Batta, vedendo un pittoresco marinaio della Genova del '400, pensa al simbolo dei blucerchiati dicendo che potrebbe essere una ottima mascotte per un'associazione sportiva.
    • Nella serie di Holly e Benji Captain Tsubasa World Youth viene mostrata una partita tra Inter e Sampdoria che finisce 1-0 per i padroni di casa; nella serie Captain Tsubasa: Road to 2002 invece viene mostrato il derby Sampdoria-Genoa, e un personaggio della serie, il difensore giapponese Tomeya Akai, gioca nella Sampdoria.

Note

Bibliografia

  • AA.VV.; Eurosampdoria, Liguria, Genova, 1989.
  • AA.VV.; Genova Calcio, De Ferrari Editore.
  • AA.VV.; Quelli che il baciccia, Fratelli Frilli Editori, Genova, 2002.
  • Sandro Bocchio e Giovanni Tosco; Dizionario blucerchiato. Tutta la Sampdoria nome per nome, Bradipolibri, Torino, 2004.
  • Fabrizio Calzia; Sotto la Sud. La storia della Sampdoria nei racconti dei suoi campioni, Bradipolibri, Torino, 2002.
  • Stefano D'Oria e Sara Gadducci; Sampdoria. L'era Garrone, Sagep, Genova, 2003.
  • Michelangelo Dolcino; Sampdoria olè, Edizioni Di Vincenzo, Genova, 1982.
  • Pino Flamigni; Il derby delle parole, Erga Edizioni, Genova, 1995.
  • Nino Gotta; 1000 volte Sampdoria, De Ferrari Editore, Genova.
  • Edoardo Guglielmino; Storie blucerchiate, Fratelli Frilli Editori, 2004.
  • Dimitri Magliveras; La grande Samp, 15 anni nella storia, Diemme, 2002.
  • Roberto Martinelli; Gradinata sud, Fratelli Frilli Editori, Genova, 2007.
  • Renzo Parodi; Il derby infinito. Curiosità, aneddoti, memorie, notizie e foto di 100 anni di stracittadina della Lanterna, S.E.S.,Genova, 2007.
  • Maurizio Puppo; Bandiere Blucerchiate (storie di calcio, storie di Sampdoria), Fratelli Frilli Editori, Genova, 2005.
  • Piero Sessarego; Io, Mancini, Alkaest Genova, Genova, 1997.
  • Piero Sessarego; Paolo Mantovani, Tormenta Editori, Genova, 1994.
  • Piero Sessarego; Sampdoria ieri, oggi, domani, Ponte alle Grazie Editori, Firenze, 1991.

Voci correlate

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