Aeroporto Internazionale del Kansai

Aeroporto di Osaka, Giappone

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Aeroporto Internazionale del Kansai
aeroporto
L'aeroporto visto dal satellite
Codice IATAKIX
Codice ICAORJBB
Descrizione
Tipocivile
StatoGiappone (bandiera) Giappone
Posizione40 km a sud-ovest di Osaka
Altitudine15 m s.l.m.
Coordinate34°25′44″N 135°14′26″E
Sito webwww.kansai-airport.or.jp/en/index.asp
Piste
Orientamento (QFU)LunghezzaSuperficie
6R/24L3.500
ILS
6L/24R4.000
ILS
Statistiche
Passeggeri in transito13,513,447 (2009)

L'Aeroporto Internazionale del Kansai (関西国際空港?, Kansai Kokusai Kūkō, Kankū) è un aeroporto situato a Izumisano (Osaka, Giappone) e serve principalmente la città di Osaka e la regione del Kansai, da cui prende il nome.

Storia

Costruito tra il 1987 ed il 1994, è situato su di un'isola artificiale (4 km di lunghezza per 1200 m di larghezza) distante 3 km dalla terraferma, cui si collega tramite un ponte a due livelli: il superiore per il traffico su gomma, l'inferiore per quello su rotaia. Il terminal, la cui copertura ricorda l'ala di un aereo, è stato costruito su progetto di Renzo Piano; si sviluppa per una lunghezza di 1700 metri e poggia su 900 colonne regolabili in altezza che permettono di sopperire al leggero abbassamento cui è soggetta l'isola artificiale. Queste colonne, con giunti telescopici, gli hanno permesso di superare indenne il grande terremoto di Kobe (gennaio 1995) con epicentro ad appena 20 km di distanza. Così come indenne ha superato il vento a 200 km/ora di un tifone nel 1998. Ciò ha portato da un lato a dure critiche per l'ingegneria strutturale che sembrava non contrastare l'abbassamento e dall'altro a riconoscimenti quali l'essere una delle dieci strutture "Monumento dell'ingegneria civile del Millennio" conferitogli nel 2001 dall'American Society of Civil Engineers[1].

L'incremento del traffico ha reso necessario un intervento di espansione, denominato Fase 2, orientato alla costruzione di una nuova pista su una seconda isola artificiale. I lavori sono iniziati nel 2003 e terminati nel 2007. La seconda pista è utilizzata prevalentemente per gli atterraggi. Ulteriori espansioni sono previste in futuro: riguardano la costruzione di un nuovo terminal passeggeri, di una terza pista e di un terminal cargo.

A differenza dell'altro scalo di Osaka (Itami), su cui attualmente operano voli nazionali, Kansai è utilizzato principalmente come scalo internazionale e serve anche le altre città della regione: Kyōto e Kobe.

Criticità

Nella progettazione geotecnica è stato sottovalutato il problema delle tensioni effettive, ossia del peso della enorme massa dell'isola artificiale, che scaricava sul fondo sabbioso dell'Oceano. Diversi accorgimenti sono stati progettati per scongiurare l'abbassamento che, al di là del pericolo marea, comporta un maggior rischio in caso di tifoni e tsunami. Dal 1990 l'isola artificiale è affondata di 8 metri e dal 2002 il cedimento annuo sembra essere arrivato a circa 17 cm l'anno [2]. Questa circostanza comporta anche notevoli costi di gestione legati alle condizioni statiche. Gli alti costi di scalo richiesti ne fanno uno degli aeroporti più cari del mondo e dopo una precedente gestione profondamente in rosso, solo attualmente si sta attuando un'inversione di tendenza, grazie anche alla nuova politica di "sconti" adottata.[senza fonte]

Trasporti e collegamenti

L'Aeroporto Internazionale del Kansai è collegato alla stazione di Osaka attraverso la linea Kansai Aeroporto, utilizzata anche dai collegamenti offerti dalla compagnia Nankai fino alla stazione di Namba.

Compagnie aeree e destinazioni

 
La veduta dell'aerostazione a forma di ala e sullo sfondo la torre di controllo.

Voli di Linea

Voli Cargo


Note

Bibliografia

  • (EN) Waugh, John C. Kansai International Airport: Airport in the Sea. Children's Press(CT) (September 2004) ISBN 0516259091

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Collegamenti esterni