Orlando Magic
Gli Orlando Magic sono una delle trenta franchigie della NBA (National Basketball Association), il campionato di pallacanestro professionistico degli Stati Uniti d'America e giocano le partite nel nuovo Amway Center. I Magic hanno raggiunto le NBA Finals nel 1995 e nel 2009 perdendo entrambe le volte. L'attuale valore della franchigia è di 349 milioni di dollari. I Magic vivono una grande rivalità con i Detroit Pistons, i Miami Heat e gli Atlanta Hawks.
| Orlando Magic Pallacanestro | |
|---|---|
| Segni distintivi | |
| Uniformi di gara | |
| Colori sociali | |
| Dati societari | |
| Città | Orlando, Florida |
| Nazione | |
| Campionato | NBA |
| Conference | Eastern Conference |
| Division | Southeast Division |
| Fondazione | 1989 |
| Denominazione | Orlando Magic 1989 - presente |
| Proprietario | |
| General manager | |
| Allenatore | |
| Impianto | Amway Center |
| Sito web | www.nba.com/magic |
| Palmarès | |
| Titoli di conference | 2 |
| Titoli di division | 5 |
Storia
Origini della franchigia
Gli Orlando Magic sono entrati nella NBA nella stagione 1989-1990. I Magic erano una delle quattro franchigie assegnate dalla NBA per l'expansion draft insieme agli Charlotte Hornets, ai Miami Heat e ai Minnesota Timberwolves. Il sondaggio tra i tifosi premiò con larga maggioranza il nome Magic che ricorda la presenza in città di Disneyworld questo nome aveva preceduto Juice, Heat e Tropics. Il primo allenatore fu Matt Guokas, già giocatore tra il 1966 e il 1976. Nel draft di espansione del 1989 furono scelti buoni giocatori quali Reggie Theus, Scott Skiles, Terry Catledge, Sam Vincent, Otis Smith, e Jerry Reynolds; mentre la prima scelta assoluta fu Nick Anderson con il numero 11 di scelta.
Il debutto avvenne il 4 novembre 1989 con una sconfitta contro i New Jersey Nets per 111-106; la prima vittoria è invece di due giorni dopo, quando i Magic riuscirono a battere i New York Knicks per 118-110. La prima stagione si concluse con un bilancio di 18 vittorie e 64 sconfitte, ma quello che più contava era il fatto di aver raggiunto il cuore dei propri tifosi con una media di 15.600 spettatori a partita. L'anno seguente la scelta al Draft di Dennis Scott contribuì a migliorare il proprio record di vittorie, portandolo a 31, e d'altro canto a piazzare in quintetto un'ala piccola con un micidiale tiro dai tre punti. L'anno seguente invece non fu all'attesa delle aspettative, con sole 21 vittorie, complice l'infortunio che tenne fermo Scott per quasi tutta la stagione.
Il Draft 1992: l'arrivo di O'Neal
Il brutto record della stagione 1991-1992 fece sì che gli Orlando Magic fossero la squadra con il diritto di scegliere per primi ai Draft del 1992, che segnarono una svolta epocale per la giovane franchigia. Infatti col numero uno, gli Orlando Magic scelsero Shaquille O'Neal, della Louisiana State University, centro di 2,16 metri, la più grande vincita al draft da quando i Knicks scelsero Patrick Ewing nel 1985.
Con l'esordio nella stagione 1992-1993, con la maglia n° 32, Shaquille vincitore del NBA Rookie of the Year portò Orlando ad essere una squadra temibile nel panorama NBA dei primi anni '90, dominati dai Bulls del primo three-peat. Anche con O'Neal, però, i Magic non raggiungono i playoff, e a fine anno l'urna contenente le palline con i diritti di scelta è ancora benevola verso Orlando: la prima scelta al draft tocca ancora ai Magic, che chiamano Chris Webber con il numero uno. Pochi minuti dopo averlo selezionato, però, gli Orlando Magic decidono di scambiarlo con Anfernee Hardaway, selezionato dai Golden State Warriors con il numero tre.
La mossa di scegliere un giocatore ed immediatamente scambiarlo con un altro potrebbe apparire come un controsenso, ma è in realtà molto usuale nell'NBA: le squadre generalmente tendono a selezionare il miglior giocatore disponibile in senso assoluto, senza considerare le esigenze della squadra. Avendo già un giocatore d'area come O'Neal, i Magic preferiscono dunque affiancargli un playmaker che potesse innescarlo piuttosto che un altro realizzatore interno come Webber. La scelta si rivelerà azzeccata e Hardaway formerà subito un'affiatata coppia con O'Neal, ed arriveranno le prime affermazioni.
1994-1995: le prime NBA Finals
Orlando Magic - Houston Rockets 118-120 OT
Orlando Magic - Houston Rockets 106-117
Houston Rockets - Orlando Magic 106-103
Houston Rockets - Orlando Magic 113-101
Nella stagione regolare 1994-1995 i Magic chiudono con una percentuale di 0.695 (57-25), miglior franchigia dell'Atlantic Division. Al primo turno eliminarono velocemente i Boston Celtics, nelle semifinali di Conference incontrano e sconfiggono in sei gare i Chicago Bulls del rientrante Michael Jordan, vincendo poi anche nella finale di Conference battendo 4-3 gli Indiana Pacers. I Magic raggiungono così il loro primo titolo di campioni della Eastern Conference diventando la seconda squadra più precoce a raggiungere le finali. Alle prime storiche NBA Finals della loro brevissima storia, però nonostante fossero favoriti, perdono nettamente 4-0 contro i campioni in carica degli Houston Rockets.
La cessione di O'Neal e l'arrivo di McGrady
Nella stagione 1995-1996 i Magic ottengono il loro miglior record di franchigia facendo segnare un buon 60-22. Nei Playoffs guidati dal duo O'Neal-Hardaway sconfiggono i Detroit Pistons e gli Atlanta Hawks ma vengono battuti nelle finale di Conference dai Chicago Bulls.
Ceduto Shaquille O'Neal nell'estate 1996 ai Los Angeles Lakers, gli Orlando Magic hanno vissuto stagioni con alti e bassi, fino all'acquisizione nel 2001 di Tracy McGrady dai Toronto Raptors e di Grant Hill (nonostante la loro attenzione era rimasta focalizzata per mesi su Tim Duncan). McGrady prende subito le redini della squadra, affermando e accrescendo la sua reputazione di vero talento puro e di giocatore fenomenale. Grazie al numero numero 1 in maglia bianco-blu i Magic torneranno a partecipare a molte edizioni dei playoff, senza però superare mai il primo round.
Nella stagione 1997-1998 viene ingaggiato come allenatore l'ex-Pistons Chuck Daly, guidati da giocatori come Penny Hardaway, Darrell Armstrong, Derek Harper e Dominique Wilkins la squadra non riesce ad arrivare ai playoffs, e nella stagione successiva vengono eliminati al primo turno. Con l'arrivo successivo di Doc Rivers nominato anche Coach of the Year dalla NBA la stella Tracy McGrady affiancata da giovani promettenti come Ben Wallace, Drew Gooden, Matt Harpring e Mike Miller e di veterani come John Amaechi, Chris Gatling, Patrick Ewing e Shawn Kemp non riescono a far migliorare i Magic in modo significativo. Nel 2003-2004 una flessione li porta addirittura ad un terrificante 21-61 con una serie di diciannove sconfitte consecutive.
La ricostruzione ed il nuovo ciclo
Nel 2004 ceduto McGrady ai Rockets, arriva Steve Francis, e il diritto alla prima scelta nei Draft 2004, dove vengono scelti Dwight Howard col n° 1, e Jameer Nelson col n° 15, entrambi promettenti giovani, il primo di ruolo centro, il secondo playmaker.
A metà della stagione 2005-2006, nei giorni imminenti all'All-Star Game, la squadra cede Kelvin Cato ai Detroit Pistons in cambio di Carlos Arroyo e Darko Miličić, cedendo poi Steve Francis ai New York Knicks per Trevor Ariza ed il contratto di Anfernee Hardaway subito tagliato. I nuovi arrivi fanno sperare in un roseo futuro per la franchigia della Florida; la squadra però non riesce a qualificarsi per i playoffs.
Nella stagione 2006-2007 Howard esplode, diventano uno dei centri più forti dell'intera lega, e trascina i Magic a un eccezionale avvio di stagione. Con un calo dopo la pausa per l'All-Star Game, i Magic sono comunque in corsa per i playoff, che vengono raggiunti ai danni degli Indiana Pacers, conquistando l'ottavo posto nella Eastern Conference. L'accoppiamento con i Detroit Pistons non è certo tra i più facili, e infatti l'esperienza dei Pistons (campioni NBA 2004) prevale: in sole 4 partite la squadra del Michigan elimina i Magic.
Nel 2007 venne nominato coach l'ex allenatore dei Miami Heat, Stan Van Gundy, i risultati della prima parte della stagione 2007-2008 furono sorprendenti: decisive furono la crescita offensiva di Howard, le prestazioni del turco Hidayet Türkoğlu e i punti del nuovo arrivato Rashard Lewis[1]. In novembre Orlando cedette Trevor Ariza ai Los Angeles Lakers in cambio di Maurice Evans e Brian Cook. La regular season terminò con un ottimo 63,4% di media vittorie, primi nella Southeast Division. Al primo turno dei playoff 2008 la squadra eliminò 4-1 i Toronto Raptors. Al turno successivo, però, dovette arrendersi ancora ai Pistons.
2008-2009: ritorno alle NBA Finals
L'inizio della stagione 2008-2009 fu assai positiva per i Magic: dopo 41 partite, il bilancio era di 33 vittorie e 8 sconfitte. All'inizio di febbraio, Jameer Nelson, subì un serio infortunio alla spalla, che lo costrinse a saltare il resto della regular season, e la dirigenza dei Magic, ad acquistare dagli Houston Rockets il playmaker Rafer Alston. Nonostante la pesante assenza di Nelson, la squadra della Florida riuscì a far sua, per il secondo anno consecutivo, la Southeast Division, e a classificarsi al terzo posto nella griglia dei playoff con un record di 59-23.
L.A. Lakers - Orlando Magic 100-75
L.A. Lakers - Orlando Magic 101-96
Orlando Magic - L.A. Lakers 108-104
Orlando Magic - L.A. Lakers 91-99
Orlando Magic - L.A. Lakers 86-99
Al primo turno dei playoff 2009 i Magic sconfissero, non senza patemi, i Philadelphia 76ers, per 4-2. Al turno successivo i Magic si trovarono di fronte i campioni in carica dei Boston Celtics: sotto 3-2, riuscirono a vincere in casa gara 6 e a battere proprio a Boston, con 19 punti di scarto la squadra guidata da Paul Pierce e Ray Allen. Nelle finali della Eastern Conference i Magic si trovarono di fronte i Cleveland Cavaliers, la squadra con il miglior record della Lega, e guidata dall'MVP della stagione LeBron James. Contro tutti i pronostici, i Magic riuscirono a vincere la serie per 4-2 e ad affrontare i Los Angeles Lakers di Kobe Bryant nelle NBA Finals 2009 dove perderanno col punteggio di 4 a 1.
Gli anni della stabilità
Nella stagione 2009-2010 i Magic decisero di scambiare Rafer Alston, Tony Battie e Courtney Lee coi New Jersey Nets per avere in cambio Vince Carter[2] e Ryan Anderson, Hidayet Türkoğlu fu mandato ai Toronto Raptors, mentre arrivarono Matt Barnes dai Phoenix Suns[3] e Jason Williams dai Miami Heat[4]. Nonostante una serie di infortuni iniziali che colpiscono Rashard Lewis e Jameer Nelson i Magic arrivano a dicembre con un record di 23-8, che sarà 59-23 a fine stagione valendo per Orlando il terzo titolo divisionale consecutivo. Nei playoff 2010 Orlando riesce a infliggere un doppio 4-0 agli Charlotte Bobcats e agli Atlanta Hawks ma vengono battuti nelle finali di Conference dai Boston Celtics per 4-2.
Per la stagione 2010-2011 i Magic si trasferiscono nella nuova Amway Center; la stagione tuttavia non finisce nel migliore dei modi a causa dell'eliminazione al primo turno di playoff a vantaggio degli Hawks. Nella stagione 2012 gli Orlando si bloccano di nuovo al primo turno dei play-off, stavolta contro i Pacers. Infatti riescono con fatica a conquistare una match alla Fieldhouse, ma è solo un'illusione. Nelle seguenti quattro partite i Pacers vinceranno sempre passando in semifinale.
Arene di gioco
- Orlando Arena/TD Waterhouse Centre/Amway Arena (1989-2010)
- Amway Center (2010-)
Record stagione per stagione
| Campione NBA | Campione di Conference | Campione di Division |
| STAGIONE | VINTE | PERSE | PERCENTUALE | POSIZIONE | PLAYOFF | RISULTATI |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Orlando Magic | ||||||
| 1989-1990 | 18 | 64 | 22,0 | 7° | - | - |
| 1990-1991 | 31 | 51 | 37,8 | 4° | - | - |
| 1991-1992 | 21 | 61 | 46,3 | 7° | - | - |
| 1992-1993 | 41 | 41 | 50,0 | 4° | - | - |
| 1993-1994 | 50 | 32 | 61,0 | 2° | Perdono il Primo Round | Indiana 3, Orlando 0 |
| 1994-1995 | 57 | 25 | 69,5 | 1° | Vincono il Primo Round Vincono le Conference Semifinals Vincono le Conference Finals Perdono le NBA Finals |
Orlando 3, Boston 1 Orlando 4, Chicago 2 Orlando 4, Indiana 3 Houston 4, Orlando 0 |
| 1995-1996 | 60 | 22 | 73,2 | 1° | Vincono il Primo Round Vincono le Conference Semifinals Perdono le Conference Finals |
Orlando 3, Detroit 0 Orlando 4, Atlanta 1 Chicago 4, Orlando 0 |
| 1996-1997 | 45 | 37 | 54,9 | 3° | Perdono il Primo Round | Miami 3, Orlando 2 |
| 1997-1998 | 41 | 41 | 50,0 | 5° | - | - |
| 1998-1999 | 33 | 17 | 66,0 | 2° | Perdono il Primo Round | Philadelphia 3, Orlando 1 |
| 1999-2000 | 41 | 41 | 50,0 | 4° | - | - |
| 2000-2001 | 43 | 39 | 52,4 | 4° | Perdono il Primo Round | Milwaukee 3, Orlando 1 |
| 2001-2002 | 44 | 38 | 53,7 | 3° | Perdono il Primo Round | Charlotte 3, Orlando 1 |
| 2002-2003 | 42 | 40 | 51,2 | 4° | Perdono il Primo Round | Detroit 4, Orlando 3 |
| 2003-2004 | 21 | 61 | 25,6 | 7° | - | - |
| 2004-2005 | 36 | 46 | 43,9 | 3° | - | - |
| 2005-2006 | 36 | 46 | 43,9 | 3° | - | - |
| 2006-2007 | 40 | 42 | 48,8 | 3° | Perdono il Primo Round | Detroit 4, Orlando 0 |
| 2007-2008 | 52 | 30 | 63,4 | 1° | Vincono il Primo Round Perdono le Conference Semifinals |
Orlando 4, Toronto 1 Detroit 4, Orlando 1 |
| 2008-2009 | 59 | 23 | 72,0 | 1° | Vincono il Primo Round Vincono le Conference Semifinals Vincono le Conference Finals Perdono le NBA Finals |
Orlando 4, Philadelphia 2 Orlando 4, Boston 3 Orlando 4, Cleveland 2 Los Angeles 4, Orlando 1 |
| 2009-2010 | 59 | 23 | 72,0 | 1° | Vincono il Primo Round Vincono le Conference Semifinals Perdono le Conference Finals |
Orlando 4, Charlotte 0 Orlando 4, Atlanta 0 Boston 4, Orlando 2 |
| 2010-2011 | 52 | 30 | 63,4 | 2° | Perdono il Primo Round | Atlanta 4, Orlando 2 |
| Regular Season | 922 | 850 | 52,0 | |||
| Playoff | 56 | 62 | 47,5 | |||
| Totali | 978 | 912 | 51,7 | |||
Statistiche aggiornate al: maggio 2011
Squadra attuale
Roster
| N° | Naz. | Ruolo | Sportivo | Anno | Alt. | Peso | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1 | G | Von Wafer | 1985 | 196 | 95 | ||
| 3 | AG | Earl Clark | 1979 | 208 | 102 | ||
| 5 | GA | Quentin Richardson | 1980 | 198 | 103 | ||
| 7 | G | J.J. Redick | 1984 | 193 | 86 | ||
| 11 | AC | Glen Davis | 1985 | 206 | 131 | ||
| 12 | C | Dwight Howard | 1985 | 211 | 120 | ||
| 14 | PG | Jameer Nelson | 1982 | 183 | 86 | ||
| 15 | A | Hidayet Türkoğlu | 1979 | 208 | 100 | ||
| 20 | G | Larry Hughes | 1979 | 196 | 84 | ||
| 21 | C | Daniel Orton | 1990 | 208 | 116 | ||
| 23 | GA | Jason Richardson | 1981 | 198 | 102 | ||
| 25 | P | Chris Duhon | 1982 | 185 | 86 | ||
| 32 | A | Justin Harper | 1989 | 208 | 102 | ||
| 33 | A | Ryan Anderson | 1988 | 208 | 109 | ||
| 34 | G | DeAndre Liggins | 1988 | 198 | 95 |
Staff tecnico
- Allenatore: Stan Van Gundy
- Assistente allenatore: Patrick Ewing
- Assistente allenatore: Brendan Malone
- Assistente allenatore: Mark Price
- Assistente allenatore: Steve Clifford
- Assistente allenatore: Bob Beyer
- Assistente allenatore: Ahmad Ajami
- Preparatore atletico: Keon Weise
- Assistente preparatore atletico: Joe Rogowski
Stagioni passate
Giocatori
Membri della Basketball Hall of Fame
- Chuck Daly, (allenatore)
- Dominique Wilkins
- Patrick Ewing
Numeri ritirati
- 6 - "il sesto uomo - i tifosi" (usato solamente da Patrick Ewing)
Allenatori
Aggiornata al termine della stagione 2009-2010.
| # | Allenatore | Periodo | Gare | Vinte | Perse | % vittorie | Playoff | Vinte playoff | Perse playoff | % vittorie |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1 | Matt Guokas | 1989-1993 | 328 | 111 | 217 | 33,8 | — | — | — | — |
| 2 | Brian Hill | 1993-1997 | 295 | 191 | 104 | 64,7 | 36 | 18 | 18 | 50,0 |
| 3 | Richie Adubato | 1997 | 33 | 21 | 12 | 63,6 | 5 | 2 | 3 | 40,0 |
| 4 | Chuck Daly | 1997-1999 | 132 | 74 | 58 | 56,1 | 4 | 1 | 3 | 25,0 |
| 5 | Doc Rivers | 1999-2003 | 339 | 171 | 168 | 50,4 | 15 | 5 | 10 | 33,3 |
| 6 | Johnny Davis | 2003-2005 | 135 | 51 | 84 | 37,8 | — | — | — | — |
| 7 | Chris Jent | 2005 | 18 | 5 | 13 | 27,8 | — | — | — | — |
| - | Brian Hill | 2005-2007 | 164 | 76 | 88 | 46,3 | 4 | 0 | 4 | 0,0 |
| 8 | Stan Van Gundy | 2007- | 246 | 170 | 76 | 69,1 | 37 | 21 | 16 | 56,8 |
Palmarès
| Titoli | Anni | |
|---|---|---|
| Titoli di Conference | 2 | 1995, 2009 |
| Titoli di Division | 5 | 1994-1995, 1995-1996[5], 2007-2008, 2008-2009, 2009-2010 |
Premi e riconoscimenti individuali
- Shaquille O'Neal – 1993
- Mike Miller – 2001
NBA Sixth Man of the Year Award
- Darrell Armstrong – 1999
NBA Most Improved Player Award
- Scott Skiles – 1991
- Darrell Armstrong – 1999
- Tracy McGrady – 2001
- Hidayet Türkoğlu – 2008
NBA Defensive Player of the Year Award
- Dwight Howard – 2009, 2010, 2011
- Doc Rivers – 2000
NBA Executive of the Year Award
- John Gabriel – 2000
- Shaquille O'Neal - 1995
- Tracy McGrady - 2003, 2004
- Grant Hill - 2005
- Anfernee Hardaway – 1995, 1996
- Tracy McGrady – 2002, 2003
- Dwight Howard – 2008, 2009, 2010, 2011
- Shaquille O'Neal – 1995
- Tracy McGrady – 2001, 2004
- Shaquille O'Neal – 1994, 1996
- Anfernee Hardaway – 1997
- Dwight Howard – 2007
- Dwight Howard - 2009, 2010, 2011
- Horace Grant – 1995, 1996
- Dwight Howard - 2008
- Dennis Scott – 1991
- Shaquille O'Neal – 1993
- Anfernee Hardaway – 1994
- Matt Harpring – 1999
- Mike Miller – 2001
- Drew Gooden – 2003
- Dwight Howard – 2005
- Stanley Roberts – 1992
- Michael Doleac – 1999
- Chucky Atkins – 2000
- Gordan Giriček – 2003
- Jameer Nelson – 2005
- Dwight Howard - 2008
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Orlando Magic
Note
- ^ ESPN - Sonics, Magic complete sign-and-trade for Rashard Lewis - NBA
- ^ Carter traded to hometown Magic
- ^ Magic, Barnes agree to contract
- ^ Magic Sign Free Agent Jason Williams
- ^ I titoli 1994-1995 e 1995-1996 sono stati vinti quando era nell' Atlantic Division