Template:Stagione squadra di calcio
Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti l'Associazione Sportiva Bari nelle competizioni ufficiali della stagione 1972-1973.
Nel mercato estivo lascia definitivamente i gallettiVinicio Sabbatini, dopo 132 presenze totalizzate in cinque stagioni con il Bari (inframezzate da un anno al Pisa); vengono acquistati ancora diversi calciatori del Torino (grazie ai buoni rapporti del direttore sportivo Del Rosso con la dirigenza granata)[1] e alcuni elementi con esperienze nelle serie superiori, fra cui la puntaAdriano Zecca e il medianoGianni Seghedoni.
Il Bari si accinge quindi a disputare il secondo campionato di Serie C della sua storia, che prevede, come nelle stagioni precedenti (per effetto del lodo Barassi) promosse in Serie B le prime due classificate nel girone unico e retrocesse in IV Serie le ultime quattro.
I galletti aprono il campionato in casa, a reti inviolate contro il Fanfulla,[2] inaugurando così un buon girone d’andata, che li vede battuti nella 9a giornata, per 0-1 a Siracusa (la prima sconfitta della stagione) e nel doppio confronto esterno rispettivamente 0-1 contro il Livorno nell’ultima gara d’andata (la 17a) e 2-3 con il Fanfulla nella prima di ritorno.[2] La formazione pugliese ha raccolto, fino a questo momento 22 punti, per effetto di 7 vittorie e 8 pareggi.[2]
Nel girone di ritorno continua il rendimento positivo.[2] In 31a giornata (14a di ritorno) i galletti perdono 0-2 a Venezia, ma per effetto della vittoria del Livorno sul Catanzaro (2-0) e della Carbosarda sulla Cremonese (2-1 per i minerari), Bari e Livorno ottengono la matematica promozione in serie cadetta;[3] la formazione biancorossa torna in B dopo quattro anni.
Battuto nell’ultima gara di campionato (valida per la 34a giornata) il Livorno per 2-0,[2] i biancorossi raggiungono i labronici in testa alla classifica a 45 punti e per il computo delle reti negli scontri diretti si laureano vincitori del campionato (i toscani hanno vinto all’andata per 1-0).
Il Bari ha ottenuto una corrispondenza quasi perfetta dei punti totalizzati nei due gironi, 22 in quello d’andata e 23 in quello di ritorno (in quest’ultimo, a fronte di un solo pareggio i baresi hanno perso e vinto più incontri).[2] Il triestinoLuigi Bretti, oltre ad essere bomber della squadra pugliese è, con 16 marcature, assieme al cremoneseGuerrino Rossicapocannoniere del campionato.
^abcdefghStatistiche su SolobariErrore nelle note: Tag <ref> non valido; il nome "c" è stato definito più volte con contenuti diversi
^Gianni Antonucci, pp. 431-438. Alla vigilia della 31a giornata erano in lizza per la promozione quattro squadre: Bari e Livorno, appaiate al primo posto con 41 punti e a sette punti di distanza Cremonese e Catanzaro.
Template:Stagione squadra di calcio
Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti l'Unione Sportiva Bari nelle competizioni ufficiali della stagione 2013-2014.
Era dotato di una buona altezza per il tempo (1,78 metri).[35] Iniziò l'attività di calciatore come attaccante, diventò poi un difensore coriaceo.[35] Usava spesso elevarsi in azione, talvolta pericolosamente, tanto che portava ginocchiere (si sbucciò più volte le ginocchia cadendo sulla terra battuta);[35] per il suo modo di giocare fu paragonato alle "catapulte" e agli antichi "gladiatori".[35]
Carriera
E’ iniziato all'attività di calciatore da Attilio Coccioli, il fondatore dell'U.S. Ideale di Bari,[35] società per cui gioca dalla fine degli anni dieci.[35] Con la formazione nero-verde inizia nel 1922 la carriera ufficiale nella Prima Divisione della FIGC, venendo riconosciuto dai compagni l'elemento di riferimento della squadra per il piglio deciso e l'autorità imposta in campo;[35] viene posto capitano[35] e caposaldo della difesa idealista.
Chiamato zu'Pepp o zu'Past (il primo soprannome, in italiano "zu'Peppe", è un modo di dire barese il nome Giuseppe, il secondo, in italiano "zu'Pasto" -da pasto-, era maggiormanete usato da compagni e soci dell'Ideale, a indicare che fosse una "buona forchetta"),[35] durante le partite si distingueva anche perché portava il colletto alzato e i capelli spettinati.[35] Era inoltre ricordato per l'ardore profuso nei derby contro il Liberty (soprattutto nei contrasti con gli attaccanti avversari).[35]
Ha giocato nell'Ideale tutte le stagioni di Prima Divisione, fino al 1928 (anno della fusione dello stesso club con il Liberty, a dare l'U.S. Bari), risultando nei campionati ufficiali degli anni 1922-1928 il secondo calciatore idealista per numero di presenze, con 71 gare disputate (una in meno del compagno Alboreto), e con 7 goal messi a segno il quinto per numero di marcature.[35]
La Terza Categoria dell'anno 1910 fu un campionato di Calcio dilettantistico a carattere regionale, disputato in nove delle allora diciotto regioni del Regno d'Italia; la suddetta categoria corrispondeva al 3o livello calcistico italiano (dopo Prima e Seconda Categoria).
Formula
Il campionato, giocato fra i mesi di marzo e maggio, prevedeva per ogni regione un girone per ciascuna città capoluogo, in cui avevano sede una o più società calcistiche partecipanti, oppure un raggruppamento provinciale. La vincitrice di ciascun girone accedeva ad un girone finale, in cui la prima classificata si aggiudicava il titolo. La competizione non ebbe una squadra campionessa nazionale e non prevedeva retrocessioni o promozioni dirette alla categoria superiore (alcune prime squadre furono infatti promosse alle categorie superiori per decisione della F.I.G.C.).
Il calendario non fu organizzato allo stesso modo per tutte le regioni, in quanto non tutti i gironi finali erano divisi in andata e ritorno.
La formazione riserve dell'Ausonia qualificata alle finali regionali.
Per il Girone province, essendo la Victoria di Brescia l'unica iscritta, essa viene ammessa direttamente al girone finale contro la vincitrice del girone milanese.
la gara Casale-Veloces fù vinta a tavolino (2-0) dal Casale perché a seguito della giustifica (tramite telegrafo) dei dirigenti del Veloces, della mancata partenza della formazione biellese con il fatto che il maltempo imperversasse anche a Casale, il reclamo dei nerostellati fù accolto. Per protesta, gli alto-piemontesi si ritirarono dal campionato (facendo vincere il girone al Casale).
La gara Casale-Torino C, prevista per l'1 maggio 1910, fù rinviata al 5 maggio e finì 4-4 ma fù annullata per errore tecnico arbitrale; al recuperò del 27 maggio il Torino diede forfait e conseguentemente il Casale venne dichiarato (dopo aver vinto a tavolino la partita) vincitore del girone piemontese della competizione.
La terza squadra dell'Andrea Doria qualificata alle finali regionali.
Per il Girone province, essendo la Fratellanza Ginnastica Savonese l'unica iscritta, essa viene ammessa direttamente al girone finale contro la vincitrice del girone genovese.
Per il Girone pisano, essendo il Pisa l'unico iscritto, esso viene ammesso direttamente al girone finale contro le vincitrici dei gironi fiorentino e livornese.
La partita viene dapprima disputata il 10 marzo 1910, ma la SPES si ritira all'80o minuto, quando il risultato è 4-2 per la Virtus Juventusque; la gara viene poi annullata su disposizione federale e fatta ripetere sul campo neutro di Firenze, il 27 marzo 1910. I tempi regolamentari (90 minuti) finiscono con il risultato di 1-1 e nei tempi supplementari la SPES segna due reti, vincendo l'incontro.
Audace di Napoli qualificata alle finali regionali.
Per il Girone province, essendo il Robur Caserta l'unico iscritto, esso viene ammesso direttamente al girone finale contro la vincitrice del girone napoletano.
le gare Audacia-Open Air, valida per la terza giornata, ed Elios-SS Napoli, valida per la quinta giornata, furono vinte a tavolino (2-0) rispettivamente da Audacia ed SS Napoli per forfait delle sfidanti.
Nella gara S.C. Lecce-Pro Italia di Taranto, valida per la quarta giornata, la formazione tarantina scende in campo con 10 uomini.
Note
^la società che in seguito, fondendosi con il Racing Club Italia diede vita al Racing Libertas Club
Fonti e bibliografia
Carlo Fontanelli, La Biblioteca del Calcio - Un gioco da ragazzi. I campionati italiani della stagione 1909-10., Geo Edizioni.
Carlo Fontanelli, La Biblioteca del Calcio - I colori del Calcio. Divise da gioco - curriculum - 173 squadre: 1898-1929 (con la collaborazione di Simona Carboncini), Geo Edizioni, 2000.