Quartiere Varesina
Il quartiere Varesina è un quartiere di Milano, posto nella periferia nord-occidentale della città, appartenente alla Zona 8.
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Circoscrizione | Zona 8 |
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Il nome del quartiere deriva da strada della Varesina, la strada di accesso da Milano a Varese.
Caratteristiche
Il quartiere Varesina è il quartiere a est di via Varesina avente come asse centrale viale Espinasse che si estende da piazzale Accursio fino allo svincolo di viale Certosa[1]. È un quartiere altamente urbanizzato costituito da un insieme non interrotto di case, palazzi, piccole e medie imprese, uffici di media dimensione, vecchi e recenti. Il quartiere non ha un piano urbano preciso, si è sviluppato come periferia industriale della città con spazi verde praticamente nulli. Tuttora la parte industriale del quartiere è in trasformazione.
Il nome quartiere Varesina è sconosciuto ai più, perché il nome deriva da una strada, la strada della Varesina, completamente inglobata nella città e questa via ha meno importanza rispetto al passato che era l'unica strada di collegamento al di fuori di Milano in direzione nord-ovest per Varese, anche se il nome, via Varesina, è rimasto. Inoltre via Varesina è la demarcazione di un lato[2] del quartiere e non il suo asse.
Un po' di numeri:
- Via Varesina misura 1.7 Km.
- il tratto di Viale Certosa appartenente al quartiere, tra Piazzale Accursio e lo svincolo Viale Certosa, è lungo 1.4 Km.
- il confine con lo Svincolo Viale Certosa tra Viale Certosa e la ferrovia 900m.
Dal quartiere si accede a zone strategiche:
- l'Autostrada dei Laghi e l'Autostrada A4 Torino-Venezia
- l'area a nord della Ferrovia Torino-Milano: Quarto Oggiaro, l'area di Expo Fiera e quindi la Strada statale 233 Varesina
- il centro della città attraverso Viale Certosa che diventa più avanti Corso Sempione
- il cimitero Maggiore e quindi la Strada statale 33 del Sempione
Storia
Confine verso la città
Il Quartiere Varesina occupa una parte della superficie del comune Musocco soppresso nel 1923. Il comune di Musocco iniziava dalla Strada della Varesina, Via Varesina, e confinava con Milano lungo la Cagnola. Il confine del quartiere verso la città ricalca quella suddivisione, pur con le trasformazioni avvenute, indicabile come il perimetro di Piazzale Accursio e le vie adiacenti di collegamento verso l'inizio di Via Varesina.
Costruzione di tre grandi vie
La zona subisce una profonda trasformazione con la costruzione dopo la metà dell'Ottocento di tre grandi vie che cambiano le geografia della zona separando distintamente i vecchi centri:
- la costruzione della Ferrovia Torino-Milano del 1860 circa
- Viale Certosa per l'accesso al Cimitero Maggiore di Musocco alla fine del 1800
- il viale di accesso per l'Autostrada dei Laghi intorno al 1920
La Strada della Varesina, ora Via Varesina, è di età molto più antica. Queste quattro grandi vie delimitano il Quartiere.
Il nuovo viale di accesso all'Autostrada del Laghi, taglia in due Garegnano, lasciando la Certosa di Garegnano da una parte e il borgo delle case dall'altra. Di fatto il vecchio borgo di Garegnano, Garegnano Marcido, nella nuova geografia diventa poi parte del Quartiere Varesina. Questa divisione tra le due zone si fa ancora più netta quando il viale per l'autostrada diventa ponte, con la costruzione del Cavalcavia del Ghisallo nel 1960.
Il Quartiere Varesina ingloba allo scioglimento del comune di Musocco il vecchio borgo di Garegnano, le case lungo la strada della Varesina dalla Cagnola alla ferrovia, il nucleo storico attorno all'attuale Piazzale Santorre di Santarosa fino ad arrivare al viale di accesso della appena inaugurata Autostrada dei Laghi, diventando periferia industriale di Milano.
Analisi dell'area
Nello sviluppo dell'area compresa tra queste grandi vie, si può individuare una divisione all'altezza del Piazzale di Santorre di Santarosa:
- la zona a sud con:
- Viale Carlo Espinasse, via parallela della Via Varesina, come asse centrale sud - nord
- si sviluppa prevalentemente ad uso abitativo essendo più vicina al centro città
- Viale Carlo Espinasse densamento popolato
- vicinanza all'area indicata come Cagnola
- chiesa come riferimento Chiesa Santa Marcellina e San Giuseppe, Viale Espinasse 85
- la parte a nord con caratteristiche:
- Via Barnaba Oriani come asse centrale est - ovest, antico collegamento tra la Strada della Varesina e la Certosa di Garegnano
- subisce uno sviluppo prevalentemente industriale essendo vicina all'uscita da Milano e allo Svincolo Viale Certosa
- Viale Carlo Espinasse non abitato
- vicinanza alla stazione di Milano Certosa
- chiesa come riferimento la Certosa di Garegnano
Via Ludovico di Breme costruita nei primi del 900 può essere ritenuta una linea di divisione tra queste due aree.
Centro del quartiere
Il centro del quartiere può essere ritenuto Piazzale di Santorre di Santarosa che rappresenta il punto di snodo del quartiere e la vicina chiesa di Viale Espinasse, 85.
La chiesa, dedicata a Santa Marcellina e San Giuseppe, progettata dall'architetto Mario Tedeschi, con facciata a rilievo eseguita dallo scultore milanese Carlo Ramous, è stata voluta nel 1958 dal Cardinale Montini come recita una targa all'interno della chiesa e dedicata a Santa Marcellina dal cardinale Carlo Maria Martini, Arcivescovo di Milano il 9 dicembre 1983 e poi dedicata anche a San Giuseppe, a cui è stato aggiunto il suffisso alla Certosa, con chiaro riferimento alla vicina Certosa di Garegnano. Il piazzale antistante che era adibito a parcheggio fino alla fine degli anni 90 è stato sistemato a giardino. È un punto ricreativo con l'annesso oratorio dotato di campo di calcio, spogliatoio, piccola area verde.
Le attività commerciali di negozi gravitano attorno a Viale Espinasse, da sempre attraversata dal passaggio dei tram, attualmente con la linea 19. Le vecchie botteghe ormai sono estinte, rimangono bar, call center, agenzie immobiliari, locali etnici, parrucchieri, un hotel, una farmacia, una banca e il centro commerciale Billa.
Edifici di rilievo
In Piazzale Santorre di Santarosa troviamo:
- la vecchia sede del comune di Musocco, al civico 10, diventato nel tempo anche Casa del Fascio e ora sede[4] della Croce Verde Sempione
- il Monumento ai caduti di Musocco inaugurato nel 1924 con i nomi dei caduti del vecchio comune durante la prima guerra mondiale e restaurato nel 2008
Qualche metro più avanti, in Via De Rossi, 2 si trova un altro vecchio edificio che ospita la scuola primaria Alfredo Cappellini, che è anche sito elettorale per il quartiere.
In Viale Espinasse, angolo Viale Certosa, nel 1951 viene costruita la stazione di servizio Agip, opera dell'architetto Mario Bacciocchi, ancora esistente ma solo parzialmente utilizzata. La struttura della stazione, che unisce l'angolo retto dei due viali, ricorda quella di una nave che si eleva dal manto stradale, dando un senso di plasticità e dinamismo, opera ritenuta di pregio architettonico[5].
XX° secolo
La storia e la crescita del Quartiere è legata alla sua posizione di crocevia per il Nord-Ovest della provincia e regione, con direzioni Novara, Varese, Como e alla sua distanza dal centro di Milano, circa 6-7 km.
Edilizia abitativa
La parte del quartiere lungo l'asse di Viale Espinasse fino a Piazzale di Santorre di Santarosa viene rapidamente edificata ad uso abitativo dagli anni 30. Il passaggio del tram lungo la via, se da un lato contribuisce alla rumorosità, dall'altro fa nascere botteghe e negozi per la visibilità della via. Nelle vie che lo incrociano, Via Marcantonio dal Re, Via Casella, Via Mola, Via Nuvolone, sorgono un misto di piccole aziende, palazzine di case accanto a villette ancora oggi in parte esistenti. Motore dello sviluppo dell'area è anche la vicina, distante poche centinaia di metri, fabbrica di automobile Alfa Romeo del Portello che dà lavoro a migliaia di operai, attività ridotta dagli anni 60 in poi, fino alla chiusura degli anni 80. Nel tempo le piccole aziende dell'area lasciano il posto gradualmente a nuove abitazioni, botteghe e negozi vengono comunque sostituiti da nuove attività commerciali, Standa apre centro commerciale, come Fiat e Opel una concessionaria. Alla fine degli anni 90 viene completamente rifatto il manto stradale, sconnesso da anni per il passaggio dei tram.
La costruzione di abitazioni verso lo Svincolo Certosa è più tardiva per la forte presenza industriale sul suo territorio e a partire dagli anni '60 e '70 in poi. L'antica via di collegamento alla Certosa di Garegnano, Via Barnaba Oriani, cambia volto[6]. Le ultime cascine lasciano il posto a metà via, negli anni '70 e '80, a palazzi di 7-9 piani insieme a quelli dell'adiacente Via Pannunzio, cancellando progressivamente ogni memoria del vecchio borgo Garegnano Marcido. Non rimane più traccia della casa natale di Barnaba Oriani e della villa di origini petrarchesche. Anche gli orti di Via Trapani nel tempo scompaiono e solo la cascina dei numeri civici 44 e 48 con l'Osteria del 48 e qualche casa degradata ricorda il vecchio borgo. Anche la viabilità cambia, il senso unico tra Viale Espinasse e Via Luciano dalla direzione verso la Certosa viene indirizzato verso Viale Espinasse per alleggerire il traffico lungo la parte abitata.
Negli anni 90 l'edicola religiosa con il quadro della Madonna col Bambino del vecchio oratorio al numero 29 è stato sostituito con una copia, spostato di qualche metro e sistemato tra due muri di cemento.
Nel 1994 in Via Perin del Vaga, viene costruito un campo di calcio con tribune e spogliatoi, sede della CDA Villapizzone.[7]
L'edificio comunale di Via Ludovico di Breme, 59 che nel passato era stato una casa di cura viene abbattuta alla fine degli anni 90 e lo spazio ora giace inutilizzato.
Viale Certosa, tradizionale accesso per la città e vicino alla Fiera Campionaria, è il luogo ideale per potere accogliere turisti o persone impegnati in affari. Nascono all'incrocio di Via Casella, l'Hotel Casella, civici 104 -106, che ampliato diventa Hotel Mirage e l'Hotel Raffaello, civico 108. Al 184 - 200 si costruiscono invece i casermoni popolari, gli abitanti del quartiere crescono notevolmente. Verso il viale alberato di platani una serie di vetrine dei palazzi diventano per lo più locali per la ristorazione o centri assistenza e all'incrocio con Via Polidoro da Caravaggio, civico 150, un negozio del Gruppo Buffetti, prodotti per l'ufficio.
Via Varesina ospita ancora la parte abitativa con costruzioni più vecchie e qui il tempo sembra essersi fermato. Gli spazi commerciali vedono bar, pizzerie e locali per la ristorazione. La posta di Via Varesina altezza dei numeri 161 e 163 chiude alla fine degli anni '80.
Il quartiere non ha spazi di verde: l'unica aiuola pubblica è quella a fianco dei numeri civici di Piazzale Accursio. Gli alberi del quartiere sono solo i platani di Viale Certosa.
L'immigrazione straniera è rilevante come nel resto della periferia della città, concentrata soprattutto in Via Varesina, Viale Espinasse e Viale Certosa.
L'interno del quartiere nel suo complesso rimane un insieme di edifici di aziende e di case in gran parte recenti, costruiti dopo il 1980, mentre l'area attorno a Viale Espinasse ha subito meno trasformazioni.
Industria
Dal 1930 in poi la crescita industriale fa nascere nel quartiere le prime aziende, piccole e medie imprese con palazzine e laboratori di piccole dimensioni. La possibilità di trasportare merci senza entrare in città e la facilità di accesso alla zona per i lavoratori provenienti dall'esterno o da Milano ha contribuito alla sua vocazione industriale.
Anche la Stazione di Milano Certosa veniva utilizzata per trasportare merci: una via ferrata dall'Alfa Romeo al Portello entrava nel quartiere in Via Giovanni da Udine, percorreva l'attuale Via Pannunzio per dirigersi tra i campi in Via Alassio dove entrava alla stazione, tempi che sembrano lontani come parzialmente diversa è la geografia del quartiere. Rimane tuttavia ancora un piccolo tratto del binario di quella via ferrata in Via Giovanni da Udine, angolo Viale Certosa.
Nel corso del tempo, soprattutto dagli anni 70 in poi, le piccole attività industriali sono state riconvertite, chiuse o delocalizzate. Le attività industriali di beni sono state sostituite da aziende che offrono servizi industriali. In questo modo si è assistito ad un graduale passaggio ad edifici di dimensioni più grandi e moderni.
Gli anni 2000
Il processo di trasformazione del quartiere non si è arrestato per la parte adiacente allo Svincolo Viale Certosa.
La crisi dell'industria ha accelerato i tempi per il quartiere, creando aree dismesse. Parte dei nuovi spazi liberi sono stati riconvertiti in abitazioni, altri in nuovi uffici con una tendenza alla verticalità della zona. In generale il quartiere soffre l'assenza di una stazione di metropolitana.
In Via Montefeltro sorgono nuovi uffici di 8-9 piani come al numero 6 con Euronics.
La sede storica di Danielli, con le sue palazzine in Via Montefeltro, 4, è, stata sostituita con un moderno grattacielo a vetrate terminato nel 2005 che ospita uffici del Gruppo Binda, orologi. Della presenza della vecchia azienda nel quartiere rimangono le aiuole curate dall'azienda lungo Via Barnaba Oriani.
L'albergo Double Tree di proprietà della Hilton è stato costruito nel 2010 in Via Ludovico di Breme, 77 sugli spazi lasciati liberi dal ridimensionamento di Italtriest, vivacizzando il quartiere con una notevole presenza straniera seppur di passaggio. A Pelikan nello spazio di Via Alassio, 10 subentra Casaforte, un hotel delle cose.
Molte attività con la crisi dell'industria automobilistica chiudono come le filiali di Fiat, Renault e Mitsubishi, creando nel contempo nuove opportunità. Opel si trasferisce in Via Mola, 48 angolo Via Ludovico di Breme, con SempionCar che nel 2012 chiude. BMW Motorrad apre in Via Ludovico di Breme, 2.
In Viale Certosa, 134 viene inaugurato un McDonald's in una palazzina che in precedenza era stata una discoteca e al numero 228, angolo Piazzale dei Laghi, con la ristrutturazione della storica stazione di servizio Shell viene costruito un Burger King e il bar Autogrill. Sempre nel primo decennio vengono aperti un Penny Market in Viale Espinasse, 137 e un Lidl in Via Giovanni da Udine, 28 che sostituisce un punto vendita di Bergamaschi e Vimercati, articoli casalinghi, a Standa in Viale Espinasse subentra Billa.
Chiude la Stazione Musocco di polizia di Via Pantelleria, 9.
Per la viabilità il prolungamento della linea del tram 12 da Via Console Marcello a Roserio ha visto la costruzione dei binari in Via De Rossi con la semaforizzazione di Piazzale Santorre di Santarosa, mentre la linea 33 cessa il suo passaggio nel quartiere dopo oltre 50 anni con tram tipo 1928.
Nel 2005 la Chiesa di Madonna del Buon Soccorso, chiamata anche Santuario Nostra Signora del Perpetuo Soccorso, un prefabbricato costruito nel 1959 in Via Brunetti angolo Piazzale Cacciatori delle Alpi, in cui veniva celebrata messa non regolarmente è stata abbattuta.
Viabilità e trasporti
Viabilità
Viale Certosa è l'arteria più trafficata del quartiere, con il suo traffico in uscita dalla città che incrociando lo Svincolo Viale Certosa accede a tutte le direzioni dell'Autostrada dei Laghi e all'Autostrada Torino-Venezia. Il lato di ingresso alla città appartiene a Boldinasco.
Le altre due vie di scorrimento parallele del quartiere, Via Varesina e Viale Espinasse, insieme a Via Console Marcello in Villapizzone si dividono il traffico per il ponte di Via Palizzi e i quartieri di Quarto Oggiaro e Vialba.
L'apertura di un nuovo ingresso allo svincolo Viale Certosa negli anni 90, in Via Brunetti angolo Via Alassio, ha snellito la circolazione del quartiere in quanto i veicoli provenienti da Quarto Oggiaro e Vialba possono accedere allo svincolo solo costeggiando il quartiere senza entrare lungo Via Ludovico Di Breme e Viale Certosa. L'accesso al nuovo ingresso avviene dal fondo di Viale Espinasse.
Nel 1995 il ponte di Via Palizzi che permetteva di accedere ai quartieri di Quarto Oggiaro e Vialba è stato abbattuto. La circolazione del vecchio ponte in cui transitavano sia tram che veicoli privati è stata sostituita da due nuovi ponti, uno per i mezzi privati uno per i tram. Il nuovo ponte ha anche un'uscita per Via Console Marcello al Villapizzone. La viabilità della zona è migliorata notevolmente.
Trasporti
Il quartiere è ben servito dai mezzi pubblici, treni, autobus o tram. Non ci sono linee di metropolitana.
Treni:
La nuova Stazione di Milano Certosa diventata nel 1999 sede del Passante ferroviario di Milano ha migliorato l'accessibilità della zona grazie all'aumento del numero delle corse dei treni sia da Milano che per le direttrici Novara e Varese.
Corse ogni 15 minuti
Fermata di Via Montefeltro:
- linee extraurbane Movibus: z602 per Legnano, z603 per San Vittore Olona, z617 per Lainate/Origgio
- Airpullman: 560 Milano QT8 - Arese
- ATM z301 Milano-Bergamo (circa una corsa all'ora)
- Autostradale, Sadem: Milano - Torino
- Autobus FNM per Campione d'Italia
Fermata di Viale Certosa 130:
- ATM z301 Milano-Bergamo
Autobus ATM:
La linea 40 entra nel quartiere dal sottopassaggio dello Svincolo Viale Certosa di Via Sapri, percorre la Via Cantoni, un breve tratto di Via Varesina all'altezza dei numeri 199 - 205 , Piazzale Cacciatori delle Alpi, Viale Espinasse fino a Via Palizzi, Ponte di Via Palizzi. Nel senso inverso da Piazzale Cacciatori, percorre la Via Brunetti, Via Alassio, Via Sapri.
Dal Quartiere Gallaratese, attraverso Garegnano raggiunge il quartiere. Transita poi per Vialba, Quarto Oggiaro, Bovisasca, Comasina, Affori, Bruzzano.
La linea 57 percorre Via Varesina e l'abbandona dopo il ponte di Via Palizzi. Appartiene strettamente al quartiere solo il tratto che dalla periferia raggiunge il centro, l'altro lato è Villapizzone. Il percorso è Cairoli, Arena, Bullona, e prosegue per Quarto Oggiaro.
Tram:
- linea 1 Piazza Castelli - Greco (2 corse al mattino presto partono da Piazzale Cacciatori delle Alpi)
- linea 12[10] Viale Molise - Roserio effettuato con Tram ATM serie 4900
- linea 19[11] Porta Genova - Roserio effettuato con Tram ATM serie 1500, note come le ventotto
La linea 12 entra nel quartiere in Via De Rossi, poi Piazzale Santorre di Santarosa, Viale Espinasse, Via Palizzi, Ponte di Via Palizzi.
Raggiunge il quartiere dal centro città, Via Orefici, Arena, Via Bramante, Via Mac Mahon (Ghisolfa), Via Console Marcello (Villapizzone) e prosegue per Roserio attraverso il quartiere Vialba.
La linea 19 percorre Viale Espinasse fino Via Palizzi, poi medesimo percorso della linea 12.
Proviene da Piazzale Cadorna, Corso Sempione, Piazza Firenze, Viale Espinasse, prosegue verso Roserio con medesimo percorso della linea 12.
Il capolinea dei tram di Piazzale di Cacciatori delle Alpi attualmente è inutilizzato, a parte le due corse della linea 1; talvolta viene usato come capolinea provvisorio per problemi sulla circolazione dei tram o quando il capolinea più esterno di Roserio non è raggiungibile.
Il capolinea è stato un nodo strategico per la zona, per la vicinanza con la Stazione di Milano Certosa. Con l'allungamento delle linee tranviarie a Roserio e la maggior vicinanza della fermata alla Stazione di Via Palizzi, in Vialba, la sua importanza è venuta meno.
Note
- ^ Antonio Iosa, Memoria storica e rinnovo urbano, I quartieri della zona 20 (Prima del Ponte Palizzi) - Volume 2° Pag. 483
- ^ Comune di Milano, Vigili di quartiere per Milano, 806 - Quartiere Accursio
- ^ La foto è stata scattata all'incrocio tra Via Barnaba Oriani e Piazzale ai Laghi. Il viale in primo piano è ora occupato dal cavalcavia del Ghisallo con direzione di veduta verso lo Svincolo Viale Certosa. Si vede sulla sinistra la Certosa di Garegnano.
- ^ Da Vicolo Mapelli… a Piazza Santorre di Santarosa, i luoghi dei Croceverdini di ieri e di oggi, Il Croceverdino, aprile 2012
- ^ Stazione di servizio AGIP, Viale Espinasse
- ^ Antonio Iosa, Memoria storica e rinnovo urbano, I quartieri della zona 20 (Prima del Ponte Palizzi) - Volume 2° Pag. 485-6
- ^ CDA Villapizzone - La nostra storia
- ^ Percorso Autobus Linea 40
- ^ Percorso Autobus Linea 57
- ^ Percorso Tram Linea 12
- ^ Percorso Tram Linea 19
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