Ardesio
Ardesio (Ardés in dialetto bergamasco[5][6]) è un comune italiano di 3 651 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia.
Ardesio comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Alberto Bigoni (lista civica) dal 16-5-2011 |
Territorio | |
Coordinate | 45°56′17″N 9°55′48″E |
Altitudine | 608 m s.l.m. |
Superficie | 54,44 km² |
Abitanti | 3 651[2] (31-12-2010) |
Densità | 67,06 ab./km² |
Frazioni | Bani, Valcanale
Località: Albareti, Ave, Cacciamali, Cerete, Ludrigno, Ronchi alti, Ronchi bassi, Marinoni, Piazzolo, Rizzoli, Valzella, Valle, Staletti, Pizzoli, Botto alto, Zanetti [1] |
Comuni confinanti | Branzi, Gromo, Oltre il Colle, Oltressenda Alta, Parre, Premolo, Roncobello, Valgoglio, Villa d'Ogna |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 24020 |
Prefisso | 0346 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 016012 |
Cod. catastale | A383 |
Targa | BG |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 943 GG[4] |
Nome abitanti | ardesiani |
Patrono | san Giorgio |
Giorno festivo | 23 giugno |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Si trova in alta Val Seriana[7] sulle Alpi Orobie, sulla sponda sinistra del fiume Serio. L'economia fino alla fine del 1900 era caratterizzata dall'industria tessile e dall'artigianato; è inoltre una rinomata località turistica della provincia di Bergamo, specialmente alcune delle sue frazioni, tra cui Valcanale.
Il paese è noto per i frequenti pellegrinaggi al Santuario della Madonna delle grazie, e molte sono le chiese sul suo territorio tra qui la Prepositurale di San Giorgio, di notevole pregio architettonico.
Geografia fisica
Territorio
Il capoluogo giace sulla sponda sinistra del Serio, su un terrazzo fluviale circondato dai monti, che grado a grado che si elevano, lasciano il posto a vasti prati, a ricchi ed estesi boschi, a pascoli. Il Comune è attraversato in senso longitudinale dal Serio. In senso latitudinale, ad Est, vi è la valle del torrente Rino che nasce dalle pendici del Monte Timogno, taglia il dirupo della "Curt", e prima di buttarsi nel Serio attraversa Ardesio.
Ad Ovest il torrente Acqualina, che nasce dal laghetto montano del Branchino, scorre a Nord dell'asse montuoso del Monte Secco e dell'Arera, creando scorci ambientali di rara suggestione soprattutto in quei luoghi dove le folte abetaie sembrano nascere dalle stesse acque. Anche l'Acqualina sfocia nel Serio.
La conca di Ardesio è dominata ad Ovest dal Monte Secco (m. 2.266) e dalla cima del Monte Vaccaro (m. 1.957). Da qui si diparte la cresta "dolomitica" che, attraverso le cime di Fop e Valmora, giunge sino al Pizzo Arera.
Dall'altra parte del Serio si eleva il Monte Redondo (m. 1.800), e dal pascolo di Vodala si alza il monte che conduce alla cima del Monte Timogno (m. 2.163). Si discende quindi a Sud accerchiando la valle del Rino attraverso i pascoli del Remescler, della Spigla, del Colle Palazzo sino a Cima di Corna Rossa che alle spalle del capoluogo chiude l'anfiteatro montuoso.
Storia
Il documento "Damnati ad Metalla", di Plinio il Vecchio (23-79 d.C.) nel suo Naturalis historia.[8] sembra confermi la presenza di Ardesio e altri borghi in alta Valle Seriana, fin dall'epoca romana.
Dopo le numerose invasioni barbariche, il paese si trovò conquistato da Carlo Magno. L'imperatore donò il paese e le zone limitrofe all'Abbazia dei monaci di Tours, i quali a loro volta la permutarono, qualche anno più tardi, con altri terreni, a favore del vescovo di Bergamo nell'anno 1026.
Il vescovo ampliò i suoi possedimenti nella zona, visto che sul territorio si trovavano miniere di argento, rame e ferro, tanto da costruirsi una residenza nella piazza centrale del paese. Di questo fastoso edificio sono rimasti pochi resti, anche a causa di un incendio appiccato qualche anno più tardi, quando la zona passò sotto il controllo dei comuni.
Monumenti e luoghi d'interesse
Santuario della Beata Vergine Maria
il santuario dedicato alla Beata Vergine Maria,[9] è stato costruito dopo l'acquisto della casa di Marco Salera, luogo dove avvenne l'apparizione in data 23 giugno 1607, deliberato dal Consiglio Comunale già il 13 gennaio 1608, destinando la somma di 4.300 Lire imperiali per la demolizione e la costruzione di una chiesa mantenendo èerò intatta la stanza dei Santi per formare la Cappella Maggiore della Chiesa.[10][11] Ora al di sopra dell’altare, vi è ancora il dipinto delle Sacre Immagini del XV secolo; mentre due ovali opera del Gaetano Guadagnini, sono posti ai lati del presbiterio, del medesimo pittore le due pale poste al centro della chiesa. Di sicuro interesse l’organo datato 1636 di Giovanni Rogantino di Morbegno (SO) con 1345 canne di cui 1255 di metallo e 90 di legno pregiato; la cassa, di origine rinascimentale, è composta da cinque campane e presenta numerosi intagli. Attribuita a Palma il giovane è invece la pala a lato del confessionale sul fondo della chiesa.Il campanile progettato dall'Arch: Giovanmaria Bettera da Gandino, venne iniziato nel 1645 e ultimato nell'arco di vent'anni con una spesa di ventimila scudi. Costruito in marmo gridio della cava locale oggi chiamata "Corna della Madonna". Raggiunge l'altezza di 68 metri.
Chiesa Parrocchiale
Dedicata a San Giorgio, fu costruita sopra una chiesa precedente datata 1176; nel 1455 fu infatti il vescovo Barozio a volerne la nuova costruzione e poi solo nel ‘600 venne adornata di affreschi e stucchi. La chiesa infatti è ricca di opere e pitture ben conservate.Le ampie volte in tufo di Nasolino che formano il presbiterio, sostituirono nel 1737 l'antica sagrestia su disegno del Caniana, mentre i fratelli Mainoni e Paolo Mazzoleni eseguirono le decorazioni nel 1864. La pala posta sull'altare è del veronese Saverio Dalla Rosa datato 1783. di pregevole fattura la tela di Carlo Cresa datata 1674 raffigurante l'Annunciazione e l'Angelo custode tra i Santi Lorenzo e Giorgio. L'altare maggiore, così come quello del Rosario e del Suffragio sono di scuola fantoniana. Del clusonese Lattanzio Querena gli ovali sul presbiterio del 1837. Il campanile eretto nel 1487 venne sopraelevato nel 1871[12]
Il sepolcro fantoniano
al di sotto dell'altare maggiore del Santuario, troviamo lo scurolo dove si trova il "Sepolcro fantoniano" composto da ben sette statue di grandi proporzioni. Il Cristomorto posto su di un giaciglio, con a fianco la Vergine Addolorata, la Maddalena, Giovanni Evangelista,Maria di Cleofa, Giuseppe d'Arimatea, e Nicodemo. Moltepliche sono state queste produzioni dalla bottega fantoniana dal periodo che intercorre dal 1690 al 1782, presumibilmente questa tra le ultime, in quanto il Cristo venne commissionato nel 1711 mentre le altre figure nel 1782. Il "compianto" fu commissionato dalla Confraternità dei Disciplini.[13]
La chiesa di S. Pietro
Difficile la datazione di questo oratorio, presumibilmente nel XIV secolo e terminato nel XV secolo, mentre il porticato che lo circonda viene datato del XVI secolo secondo le indicazioni di San Carlo Borromeo. L'interno è ornato di un affresco sopra l'altare maggiore attribuito a "Alessandro de Ardese" mentre l'affresco del Battesimo di Cristo si considera risalente al [1400]] in quanto segue l'andamento ondulatorio delle pareti. Ora l'oratorio è sconsacrato ed usato dalla Banda musicale per le preparazioni ai concerti.[14]
La chiesa di S. Antonio
la chiesa è posta in località Zafalino nella parte più a nord del paese, costruita nel '600 da Pietro Cacciamali su volotà del fratello Don Barolomeo. La costruzione è a croce greca con volta a tazza su quattro archi, così come il presbiterio; arricchita di affreschi ottocenteschi di Lattanzio Querena di Clusone. Sue sono anche le due tele laterali raffiguranti Sant'Antonio esta chiesa venne fatta costruire nel Seicento da Pietro Cacciamali, per adempiere la volontà del defunto fratello Don Bartolomeo. La pala dell'altare rappresentante la Madonna del Carmine con i santi Antonio, Luigi e Pietro martire, viene attribuita a Saverio Dalla Rosa, contrariamente qualcuno la ritiene opera di Giuseppe Orelli. Di recente costruzione è invece il campanile in pietra locale, datato 1930
La chiesa dei Disciplini
sulla parte posteriore del sagrato della Chiesa Parrocchiale di San Giorgio, si trova la piccola chiesa della confraternita dei Disciplini o di San Bernardino.L'ancora in legno scolpito e intagliato posta supra l'altare rappresenta la Pietà con la Maddalena e San Bernardino del XV secolo. All'esterno l'affresco con il Crocifisso, la Madonna, Maddalena,San Bernardino e San Giovanni, con due disciplini porta la data 1622, da cui il nome della chiesa.[15]
Il sacello di San Rocco
la cappella è un piccolo ambiente con affreschi del quattrocento di recente restauro raffiguranti S.Rocco, S.Antonio abate, la Pietà, S. Sebastiano, S. Pietro e S.Paolo; all'interno è conservata la vasca battesimale della vecchia parrocchia di Ardesio.
Il palazzo del Vescovo
rimane poco del palazzo,risalente al XII secolo, ma la sua importanza è documentata nei diversi atti dei primi anni del secondo millennio; è collocato sulla piazza principale, intitolata a Bonvicino Moretto, pittore del Cinquecento. Al suo interno vi si trova la stanza della Congregazione dei morti, con un portale in pietra decorata, recante la data 1672, e la Danza macabra.
Museo Etnografico Alta Valseriana
Il MEtA,Museo Etnografico dell’Alta Valle Seriana, ha lo scopo di analizzare il rapporto secolare tra territorio e le attività della popolazione della valle con riferimento in particolare alla filatura, al lavoro dei carbonai, dei muratori, dei boscaioli e dei minatori, suddividendosi in quattro sezioni. Costituito nel 1982 ha variato la propria sede e ora viene collocato in P.zza M.te Grappa. Ogni sala racconta le diverse attività che si svolgevano nella valle, dall'antico rito del poiat nella sala dei boscaioli e carbonari, ricostruendone l'ambiente, ai reperti rimasti delle antiche miniere della sala minatori, antichi telai nella sala tessitori,fino alla ricostruzione di una antica costruzione della fine '800. Il museo è aperto al pubblico ogni Sabato, Domenica e Festivi negli orari:16-18.[16]
Tradizioni e folclore
Apparizione della Vergine Maria
La festa patronale di San Giorgio si tiene il 23 aprile, mentre la commemorazione della Apparizione della Vergine Maria nel 1607 nel Santuario della Beata Vergine Maria è il 23 giugno. Sono migliaia i pellegrini che in questo giorno vengono in preghiera al Santuario.
'La scassada del zenerù
L'appuntamento che si svolge nei cosiddetti "giorni della merla", al termine del mese di gennaio, è il 31 gennaio sera, che intende chiudere il periodo invernale.[17] Denominato La scassada del zenerù (in italiano la cacciata del freddo gennaio), si svolge con un corteo per le vie del paese, nel quale i partecipanti provocano grandi rumori con campanacci, pentole e quant'altro, dando la caccia ad un fantoccio che impersonifica il freddo gennaio. Una volta trovato, il fantoccio viene portato in piazza per essere bruciato in un gran rogo, per lasciarsi alle spalle il freddo dei mesi invernali.[18] (vedi: Tradizioni alpine pre-cristiane)
La notte delle croci
durante la notte di metà quaresima, le strade vengono imbrattate da croci bianche. Sulla soglia di ogni casa dove abita una ragazza da marito ma ancora putaegia (zittella) viene dipinta una croce bianca, di dimensioni maggiori a seconda dell'età della fanciulla, non sempre più tale.[19]
Persone legate a Ardesio
- Giorgio Fornoni
- Valerio Massimo Manfredi cittadino onorario
Demografia
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[20]

Geografia antropica
Frazioni
Le frazioni di Ardesio sono distribuite sia nel fondovalle (Ponte Seghe, Ardesio, Ludrigno, Valzella-More), sia in alcune valli laterali: la Valcanale, percorsa dal torrente Acqualina (Valcanale,Babes Zanetti, Albareti, Rizzoli, Bani e Marinoni) e le frazioni Cerete, Pizzoli e Staletti sono situate sulla destra orografica della valle Seriana, Ave, Valle e Piazzolo sulla sinistra orografica.
A Valcanale, dove è presente un anello di sci di fondo di 2,5 km, ha inizio il Sentiero delle Orobie orientali che passa, come prima tappa, al Rifugio Alpe Corte.
Ex impianti di risalita a Valcanale in Ardesio
Nella frazione Valcanale erano presenti piste da sci servite da quattro skilift chiamati Piazza Alta, Piazza Bassa, Piani di Cavradacc e Baby ed una seggiovia monoposto chiamata Valcanale-Piazza. Gli impianti partivano in località Pià Spis con la seggiovia ed erano raggiungibili percorrendo Via Alpe Piazza, strada mai collaudata e ora chiusa al traffico veicolare da una sbarra per vari cedimenti verificatesi. Il primo impianto, costruito nel 1972, fu la seggiovia e l'anno successivo gli skilift Piazza Alta e Bassa. Gli impianti, di proprietà della società "Valcanale Srl" (ora in liquidazione), vennero ufficialmente inaugurati nel 1973. Seguì la costruzione dello skilift Piani di Cavradacc nel 1992 e della manovia Baby. Le piste avevano una lunghezza di circa 11 km. Nel 1997 gli impianti vennero chiusi. Le piste, gli impianti e l'ex albergo SempreNeve ad oggi sono in stato di abbandono e forte degrado. I tracciati delle ex piste di discesa d'inverno sono meta di appassionati di sci d'alpinismo[21].[22]
Amministrazione
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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14 giugno 2004 | 7 giugno 2009 | Antonio Delbono | Lega Nord | Sindaco | |
8 giugno 2009 | 15 maggio 2011 | Giorgio Fornoni | lista civica | Sindaco | |
16 maggio 2011 | in carica | Alberto Bigoni | lista civica | Sindaco |
Note
- ^ Comune di Ardesio - Statuto.
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 36.
- ^ Lombardia-Alta valle seriana, su turistipercaso.it, turisti per caso.
- ^ Giovanni Targioni Tozzetti, Relazione di alcuni viaggi, in In FirenzeMDCCLII.
- ^ Santuario Madonna delle Grazie, su santuarioardesio.it, Santuario di Ardesio.
- ^ 23 gigno 196 apparizione della Madonna andiamo a vedere, su donbosco-torino.it.
- ^ ssl.panoramio.com, Panoramio, https://ssl.panoramio.com/photo/39491363 .
- ^ La parrocchia di Ardesio, su viviardesio.it.
- ^ Benvenuti ad Ardesio (PDF), su comune.ardesio.bg.it, ValSeriana.
- ^ Chiesa di San Pietro, su viviardesio.it, ViviArdesio.
- ^ vivi Ardesio, La Chiesa dei Disciplini, su viviardesio.it.
- ^ Museo etnografico Alta Valseriana, su viviardesio.it, vivi Ardesio tutto l'anno.
- ^ La Scasada del Zenerù di Ardesio Storia e rinascita di una tradizione, su bergamopost.it, Bergamo post.
- ^ Ardesio. La Scasada del Zeneru', su bergamotv.it, BTV Bergamo.
- ^ Ardesio, croci bianche davanti alle case di "zitelli" e "zitelle", su ilgiorno.it, Il giorno Bergamo cronaca.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Stop al degrado agli impianti di Valcanale
- ^ Vecchia fotografia scattata all'inizio della pista Seghezzi sugli ormai dismessi degli impianti di risalita di Valcanale
Voci correlate
Collegamenti esterni
Altri progetti
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