Autostrada A3 (Italia)
Autostrada A3 | |
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Localizzazione | |
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Dati | |
Classificazione | Autostrada |
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Fine | ![]() |
Lunghezza | 494,6[1] km |
Data apertura | 1929[2] |
Gestore | Autostrade Meridionali (tratto Napoli-Salerno) ANAS (tratto Salerno-Reggio Calabria) |
Percorso | |
Strade europee | ![]() ![]() |
L'autostrada A3 Napoli-Reggio Calabria, parte della E45 e della E90, ha un'estensione totale di 494,9 km e rappresenta la continuazione della Autostrada del Sole, l'autostrada che collega il nord con il sud della penisola, da Milano a Napoli.
L'A3 si divide in due segmenti principali che corrispondono alle tratte in gestione delle società SAM SpA, concessionaria del Gruppo Autostrade per l'Italia, da Napoli a Salerno e ANAS SpA, da Salerno a Reggio Calabria.
In corrispondenza del punto dove avviene il cambio di gestione si ha l'azzeramento della progressiva chilometrica. La A3 attraversa la Campania per 171,0 km, la Basilicata per 30,0 km e la Calabria per 293,9 km.
Storia
La costruzione
Napoli-Salerno
Il primo tratto completato è stato quello Napoli-Pompei, terminato il 22 giugno 1929. Il tratto Pompei-Salerno è stato completato il 16 luglio 1961. Nel 2004 è stato finanziato l'ammodernamento dell'Autostrada fino a Castellammare di Stabia, che è stato terminato nel 2015 rendendo la tratta interamente a 3 corsie, con asfalto drenante e segnaletica definitiva.
Salerno-Reggio Calabria
Nei primi anni sessanta il governo italiano decise di finanziare la costruzione di un'autostrada che collegasse il resto dell'Italia alla Calabria, regione fino a quel momento considerata "l'Isola nella Penisola" o "la Terza Isola" perché gli aspri rilievi non permettevano di raggiungerla facilmente.[3] A differenza dell'Autostrada del sole però, la realizzazione della Salerno-Reggio Calabria non poté contare sulla partecipazione di capitali privati, e lo Stato dovette farsi interamente carico dell'opera.[4] Il 24 luglio del 1961 venne approvata la legge n. 729[5] (cosiddetta legge Zaccagnini) che definiva il nuovo Piano di costruzioni stradali e autostradali, e assegnava all'ANAS la costruzione e la futura gestione della Salerno-Reggio Calabria, autorizzandola a contrarre mutui per 180 miliardi di lire, costo iniziale stimato dell'opera.[6]
I lavori iniziarono il 21 gennaio del 1962 in località Montevergine (Reggio Calabria) alla presenza del presidente del consiglio Amintore Fanfani[7], che nella cerimonia della posa della prima pietra in cui, affermando che l'infrastruttura sarebbe stata completata entro tre anni, scoprì una lapide con scritto:
Di seguito la cronologia dell'apertura dei tratti dell'autostrada:
- 1966: apertura tratto Salerno - Lagonegro
- 1968: apertura tratto Lagonegro - Cosenza (di difficile costruzione data la conformazione del territorio)
- 1969: apertura tratto Cosenza - Gioia Tauro
- 1972: l'autostrada viene completata fino a Reggio Calabria.
A lavori finiti l'autostrada presentava due strette corsie per senso di marcia ed era priva di corsie d'emergenza, somigliando più a una grande strada statale a doppia carreggiata.
Il costo finale ammontava a 368 miliardi di lire.
L'ammodernamento
L'impetuosa motorizzazione del meridione degli anni sessanta e settanta rese presto evidente l'inadeguatezza delle infrastrutture. A causa delle curve pericolose e delle corsie strette (3,5 metri di larghezza), negli anni a venire si sono verificati decine di incidenti e ingorghi.
Il primo governo a mettere in agenda un consistente piano di interventi sulla Salerno-Reggio Calabria fu il secondo governo Craxi, con lo stanziamento a tal fine nel 1987 di 1000 miliardi di lire.[6]
Negli anni seguenti si sono susseguiti progetti di ammodernamento e ampliamento che hanno portato alla progressiva cantierizzazione di tratte per l'ampliamento a due carreggiate (tra Salerno Fratte e Sicignano degli Alburni la tratta è stata ammodernata a 3 corsie più corsia d'emergenza). Considerata l'importanza dell'opera e le caratteristiche del territorio interessato, l'attività di ammodernamento ha visto diverse indagini sulle infiltrazioni della 'Ndrangheta nei relativi appalti, alcune operazioni di polizia finite sulle cronache nazionali[9] e il presenziamento dei cantieri da parte delle forze dell'ordine[10][11].
Percorso
L'Autostrada A3 è divisa in due sottotronchi autostradali: Napoli - Salerno (km 52 gestione SAM di cui circa la metà a tre corsie) e Salerno - Reggio Calabria (km 442,9 gestione ANAS in gran parte soggetta a costanti lavori di ammodernamento) a due corsie e a tre corsie solo nel tratto che va dal km 2,5 (svincolo per il raccordo autostradale Salerno-Avellino) al km 54 (svincolo per il raccordo autostradale Sicignano-Potenza)
Napoli-Salerno
Si estende per 52 km nel circondario di Napoli e nella provincia di Salerno. La tratta è gestita dalla SAM (Società Autostrade Meridionali).
L'autostrada ha inizio nel centro di Napoli, con quattro rami: uno da Via Reggia di Portici (il più antico), uno che proviene direttamente dal Porto commerciale, uno di più recente costruzione da Via Ferraris e uno da Via delle Repubbliche Marinare. I primi tre rami congiunti proseguono nei quartieri popolari di Barra e San Giovanni, fortemente industrializzati. Poco dopo riceve il traffico dell'A1 per confluire nella Barriera di Napoli Barra dove si paga un pedaggio fisso per qualsiasi destinazione.
Più avanti si incontra lo svincolo di San Giorgio nord e San Giorgio centro, per continuare verso sud toccando Portici, Ercolano, Torre del Greco e Torre Annunziata (con due svincoli). Arrivati a Pompei l'Autostrada ha una biforcazione, con un ramo diretto verso Castellammare di Stabia, e un altro che prosegue verso est in direzione di Nocera Inferiore e Salerno. Arrivati a Pompei est - Scafati la carreggiata autostradale si restringe da 3 a 2 corsie, e poco dopo incontra i due svincoli di Angri (Angri Sud è stato aperto nel 2014) e poi verso Nocera Inferiore dove è presente un'altra barriera prima dello svincolo di Cava de' Tirreni. Dopo un tratto panoramico si entra in galleria, alla fine della quale si trova l'uscita di Salerno Centro e il limite di competenza della tratta SAM.
Con i lavori effettuati durante il corso del 2014, che comportarono la ricostruzione di due cavalcavia nei pressi di Torre Annunziata[12], la tratta Napoli-Castellammare fu trasformata a 3 corsie.
Salerno-Reggio Calabria
La tratta è gestita dall'ANAS ed è senza pedaggio.
Si estende per 442,9 km nelle province di Salerno, Potenza, Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria, dove si innesta sulla strada statale 106 Jonica.
È un'autostrada che snoda il suo percorso in gran parte su territorio montano. Il 50% della tratta attraversa l'Appenino lucano e calabrese.
Comprende 190 gallerie e 480 tra ponti e viadotti. Dei suoi 442,9 km, 125 km si percorrono in galleria e 97 km tra viadotti e ponti. 35 gallerie hanno una lunghezza che oltrepassa i 1000 metri, e 70 ponti supero la lunghezza di 300 metri.
L'Autostrada inizia senza soluzione di continuità dall'A3 Napoli - Salerno, in corrispondenza dello svincolo di Salerno Centro, e, con un breve tracciato a due corsie, passa il quartiere salernitano di Fratte, (dove parte la Tangenziale di Salerno).
Superato il raccordo per Avellino si apre un tratto a tre corsie più quella di emergenza, con gallerie e viadotti che attraversano: Pontecagnano (fine Tangenziale di Salerno), Battipaglia, Eboli, Sicignano degli Alburni (collegamento con Potenza), Atena Lucana e Padula.
Superato lo svincolo di Sicignano l'Autostrada prosegue a due corsie ed entra in Basilicata.
Nel territorio lucano l'autostrada entra e percorre il Parco Nazionale dell'Appenino Lucano ed il Parco Nazionale del Pollino.
Tra gli svincoli di Lauria Nord e Lauria Sud è presente la galleria Serra Rotonda, che con i suoi 3.800 metri è la galleria più lunga dell'Italia meridionale.
Nel superare il fiume Lao entra in Calabria. A Laino Borgo è presente il Viadotto Italia che con i suoi 260 metri è il viadotto più alto d'Italia ed il secondo in Europa.
Superato lo svincolo di Mormanno è presente lo svincolo alla quota altimetrica autostradale più alta d'Europa, quello di Campotenese a 1050 s.l.m[13].
Superato lo svincolo di Cosenza, l'Autostrada attraversa le varie montagne in direzione Altilia. Qui troviamo un tracciato impervio risalente ai primi anni 70, con carreggiate ancora da ammodernare in quanto non conformi alle normative europee. Arrivati ad Altilia inizia il nuovo tratto ammodernato che prosegue fino a Pizzo Calabro e ritorna all'interno con lo svincolo di Vibo Valentia.
L'autostrada attraversa successivamente la parte costiera della piana di Rosarno e della piana di Gioia Tauro, per finire nei comuni costieri di Bagnara Calabra, Scilla, Villa San Giovanni (con imbarchi per la Sicilia) e infine a Reggio Calabria, innestandosi sulla tangenziale di Reggio Calabria.
Lavori di ammodernamento
Al 26 luglio 2016, con l'apertura del lotto tra Laino Borgo e Campotenese in Calabria (in cui rientra anche il Viadotto Italia)[14], sono stati completati 375,5 km, mentre 68,77 km devono ancora essere cantierizzati.
Il 22 dicembre 2016, con l'apertura al traffico della galleria "Larìa", è stata completata tutta l'autostrada a doppia carreggiata dopo 55 anni dall'inizio dei lavori[15]
I tratti già completati sono quelli tra gli svincoli di:
- Napoli Barra - Pompei est Scafati[16][17][18] (28 km a tre corsie + corsia di emergenza)
- Innesto raccordo Salerno-Avellino - Morano (171,6 km, fino a Sicignano 3 corsie + corsia d'emergenza)
- Sibari - Cosenza Sud (52,3 km; dal km 207,4 svincolo Sibari incluso al km 259,7 svincolo Cosenza Sud incluso)
- Altilia - Pizzo Calabro (51,8 km; dal km 286 svincolo Altilia escluso al km 337,8 svincolo Pizzo Calabro escluso)
- Sant'Onofrio - Campo Calabro (85,15 km; dal km 348,6 svincolo Sant'Onofrio escluso al km 433,750 svincolo Campo Calabro incluso)
- Galleria "Laria" tra Laino Borgo e Campotenese (600 metri)
Gli svincoli da ammodernare al 22 dicembre 2016 sono:
- Svincoli di Morano, Castrovillari, Rogliano, Altilia, Pizzo, Sant'Onofrio;
- Svincoli di Reggio Calabria Gallico, Reggio Catona, Porto di Reggio, Tangenziale di Reggio Calabria, Strada statale 106 Jonica.
L'Autostrada A3 sarà a breve ridenominata A2 "Autostrada del Mediterraneo", come naturale proseguimento dell'Autostrada del Sole A1 milano-Napoli. La nuova progressiva kilometrica "0" avrà inizio presso l'interconnessione dell'Autostrada A30 Caserta-Salerno nel Raccordo Autostradale Salerno Avellino RA2-E841, circa all'altezza dello svincolo di Fisciano(SA), e terminerà a Villa San Giovanni(RC).
Il piano di manutenzione
I rimanenti tratti da ammodernare sono relativi a 68,77 km, cioè tra gli svincoli di:
- Morano Calabro - Firmo/Sibari (22,5 km)
- Cosenza - Altilia (26,3 km)
- Pizzo Calabro - Vibo Valentia/Sant'Onofrio (10,8 km)
- Campo Calabro - Reggio Calabria (9,17 km)
Essi saranno rinnovati nel Piano di Manutenzione, al costo di 1 miliardo di euro, interamente finanziato. Secondo ANAS, questa scelta comporterà notevoli vantaggi tra cui il dimezzamento della durata dei lavori e un minore impatto sull'ambiente e la viabilità, rispetto ad una ricostruzione adottata negli altri tratti. Si prevede in particolare:
- L'adeguamento delle barriere di sicurezza (i cosiddetti guardrails), tramite la loro sostituzione con barriere tipo H2, con profilo salva motociclisti;
- L'installazione di barriere fonoassorbenti o fonorepellenti, ove necessario;
- Il rinnovo della pavimentazione, tra cui la posa di nuovo asfalto e nuova segnaletica orizzontale;
- L'installazione di centraline meteorologiche e apparecchiature per la connettività wireless, pannelli a messaggio variabile e telecamere di videosorveglianza;
- L'installazione di impianti d'illuminazione in corrispondenza degli svincoli, nonché di nuova segnaletica turistica in prossimità di essi;
- Il restauro di elementi ammalorati su ponti e viadotti, compreso il rinforzo e l'adeguamento alle norme antisismiche, nonché la posa di reti di protezione;
- L'adeguamento delle gallerie, con l'installazione di luci a LED, ventilatori e altri elementi per la sicurezza.
Inoltre, tra Cosenza e Altilia, è prevista la costruzione di una carreggiata complanare (direzione Reggio Calabria), destinata all'arrampicamento dei mezzi pesanti.
I viadotti
Realizzata su terreni irregolari, l'autostrada richiese la costruzione di numerosi viadotti, alcuni dei quali demoliti e sostituiti nel corso dell'opera di ammodernamento.
Viadotti campani
Una cospicua presenza di viadotti si localizza soprattutto tra Pompei e Salerno. Il primo per rilevanza è il viadotto Castellammare, esso fu realizzato durante il primo tratto Napoli-Pompei. La struttura è bassa e si sviluppa su circa 200 metri, attualmente è affiancato da un nuovo viadotto sul quale è stata realizzata la carreggiata verso Salerno e Reggio Calabria; il vecchio viadotto ad archi (a quattro corsie, ovvero due di marcia per carreggiata) è stato utilizzato come carreggiata verso Napoli. Oltrepassata l'uscita di Cava de' Tirreni si arriva nel tratto montano della Campania: prima i Monti Lattari e poi l'Appennino campano. I viadotti sono costituiti da archi parabolici in calcestruzzo iperstatico tranne alcuni come il Viadotto Vietri costituito da una struttura sorretta da esili pilastri a distanza ravvicinata divisi in spezzoni. I viadotti realizzati dopo l'uscita di Salerno, appartenenti al macrolotto 1, sono stati demoliti e sostituiti con viadotti in sistema misto.
I viadotti originari erano in calcestruzzo e furono caratterizzati dalle diverse tecniche costruttive, ad esempio il viadotto Tanagro, lungo 100 metri ed alto 30 era costituito da un arco parabolico a via superiore iperstatico, fu fatto brillare nei lavori di adeguamento e sostituito. Molto frequente fu la tipologia a stampella[19], il vecchio viadotto Lontrano (progetto dell'ingegnere Riccardo Morandi) ne era un esempio.
Viadotti lucano-calabri
Il tracciato dell'autostrada si sviluppa in un territorio geologicamente complesso e con un profilo altimetrico piuttosto movimentato: le catene montuose di Pollino e Sila (l'Aspromonte viene solamente costeggiato dal tracciato autostradale) vengono superate attraverso i due valichi di Campotenese e Piano Lago. All'epoca della costruzione si preferì, per motivi tecnici, la costruzione in viadotto piuttosto che in galleria e da questo è derivato un tracciato a tratti tortuoso e con raggi di curvatura molto stretti. Questi ultimi rappresentano uno dei maggiori sforzi dell'ingegneria civile impegnata nella progettazione e realizzazione di viadotti a grandi luci in sistema misto (acciaio e calcestruzzo armato) e altezze notevoli. Furono impegnati anche alcuni degli ingegneri più noti del panorama italiano, ci furono anche i progettisti degli arditi viadotti dell'A1 realizzati circa un decennio prima, tra questi ci sono anche Silvano Zorzi e Fabrizio de Miranda. I più noti sono:
- il viadotto Italia sul Lao (1967-1973) fu progettato da Fabrizio de Miranda che utilizzò la soluzione calcestruzzo-acciaio che in quegli anni volle diffondere, per massimizzare con la loro interazione, le migliori caratteristiche di questi due elementi. Vinse il concorso nazionale di progettazione. L'opera è lunga 1.161 metri e la parte centrale è costituita da una lunga trave metallica di 425 metri tripartita in due luci di 125 metri e una, quella centrale, da 175 metri di luce. L'altezza dal fondovalle al piano stradale è di 261 metri. Tale quota altimetrica ha reso questo viadotto il più alto d'Europa fino al 2004, quando il Viaduc de Millau in Francia strappò il primato svettando a 271 metri sul fondo valle (dal piano stradale, 343 dai piloni). La pila est raggiunge l'altezza di 171 metri (record europeo) ed affonda sulla roccia che fa da insenatura al Fiume Lao. Resta il quarto ponte al mondo come viabilità ordinaria[20].
- il viadotto Sfalassà a Bagnara Calabra, fu progettato da Zorzi nel 1967 nello studio IN-CO di Milano assieme a Sabatino Procaccia e Luciano Lonardo. L'opera è lunga 893 metri (742 m Sfalassà-151 m Vardaru I), la campata centrale in acciaio ha luce 376 m ed è alta dal fondovalle alla sede stradale 253 metri.[21] Lo Sfalassà ha vinto il premio Europeo Cecm nel '70-'71-'72. Rimane il ponte ad arco portale spingente più alto del mondo, mentre è il terzo d'Europa e il sesto a livello mondiale come viabilità ordinaria[20]. Per la sua valenza tecnica e storica, lo Sfalassà è l'unico ponte che non è stato demolito durante i lavori del macrolotto V tra Scilla e Gioia Tauro[22].
- il viadotto Stupino a Carpanzano, si sviluppa per 635 metri ed è alto dal fondovalle 150 metri, l'altezza della pila centrale 135 metri ed è caratterizzato dalle due campate centrali in calcestruzzo armato lunghe 120 metri. Esse sono realizzate attraverso il metodo cantilever.
- il viadotto Rago a Morano Calabro, si sviluppa per 400 metri ed è alto dal fondovalle 147 metri, l'altezza delle pile raggiunge i 150 metri ed è caratterizzato da una trave metallica di 122 metri di luce.
- il viadotto Coscile a Castrovillari, si sviluppa per 634 metri ed è alto dal fondovalle 140 metri, l'altezza delle pile raggiunge 140 metri ed è caratterizzato da una struttura in travi in C.A.P.
- Il viadotto Serra a Lagonegro, si sviluppa per 235 metri ed è alto dal fondovalle alla sede stradale 125 metri, l'altezza delle pile è 90 metri, l'impalcato è costituito da due piastre ortotrope di altezza variabile (sul pilastro è 8,5 metri e alla spalla 5 metri).
Inoltre vi sono altri viadotti di notevole altezza realizzati sull'Appennino lucano e calabro, caratterizzati dalle diverse tecniche costruttive adottate dai progettisti. La maggior parte di essi sono stati demoliti a favore di nuovi viadotti a 11 metri di larghezza, con tre corsie (due di marcia e una di emergenza) realizzati durante l'adeguamento generale dell'autostrada.
Tabella percorso
Dall'uscita di Salerno il conteggio dei chilometri riparte da zero.
Raccordo autostradale con la SS 106 Jonica
Tra lo svincolo "Reggio Calabria Porto - Lungomare" e lo svincolo "Reggio Calabria Nord" si innesta il raccordo autostradale 4 che collega l'autostrada A3 con la strada statale 106 Jonica.
Note
- ^ TE - Trasporti Eccezionali - Rami autostradali
- ^ (primo tratto aperto) The World's longest Tunnel Page: Motorways in Italy
- ^ Memorie - Storia della Salerno - Reggio Calabria. Quando il Sole si fermò a Napoli. Da li in poi, il buio, su strill.it, 16 novembre 2011.
- ^ La Storia siamo noi: Salerno-Reggio Calabria - L'autostrada che non c'è.
- ^ Legge n. 729 del 24 luglio 1961
- ^ a b Anas S.p.A. - Autostrada Salerno-Reggio Calabria
- ^ Fanfani dà il via ai lavori della Salerno-Reggio Cal., in La Stampa, 22 gennaio 1962.
- ^ Carlo Guccione, Autostrada Salerno-Reggio Calabria, correva il 1962. Cinquanta anni dopo rimane una eterna incompiuta, in Corrieredellacalabria.it, 14 settembre 2012.
- ^ ‘Ndrangheta, doppio blitz: dai lavori sull'A3 ai certificati medici falsi per i boss – Il Fatto Quotidiano
- ^ adnkronos.com
- ^ trasporti-italia.com
- ^ ricerca.repubblica.it, http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2015/01/12/giu-i-cavalcavia-a3-finalmente-a-tre-corsieNapoli01.html .
- ^ Campotenese 1050 slm, su stradeanas.it.
- ^ Salerno-Reggio Calabria: aperti al traffico 20 km dell’ultimo tratto in costruzione dell’autostrada, su ANAS, 26 luglio 2016.
- ^ Completata la nuova A3 Salerno-Reggio Calabria: finiti tutti i cantieri, oggi la storica inaugurazione 55 anni dopo [FOTO e VIDEO], in Stretto Web, 22 dicembre 2016. URL consultato il 23 dicembre 2016.
- ^ Completati i lavori sull'A3, ora si viaggia a tre corsie tra Napoli e Castellammare, su napoli.repubblica.it. URL consultato il 26 aprile 2015.
- ^ Autostrada A3 Napoli - Castellammare, ora si viaggia a tre corsie - Magazine Lavori pubblici - Regione Campania, su www1.regione.campania.it. URL consultato il 3 giugno 2015.
- ^ Tre corsie su tratto Napoli-Castellamare - Campania, su ansa.it. URL consultato il 3 giugno 2015.
- ^ La tipologia a stampella è formata da pile aventi sulla sommità la struttura a sbalzo di una porzione della carreggiata e le diverse strutture a sbalzo sono connesse fra loro da elementi prefabbricati (travi) che completano l'impalcato.
- ^ a b Fonte: Francesco Romeo, redattore Strade e Autostrade
- ^ (EN) Sfalassa Bridge, su en.structurae.de, Structurae. URL consultato l'11 marzo 2012.
- ^ Sfalassà, il colosso dei record, in Il Quotidiano della Calabria, 25 luglio 2011, p. 14. URL consultato il 12 marzo 2014.
- ^ ReggioTV | A3, aerostazioni di Villa San Giovanni. Ieri la firma del protocollo in Prefettura
Bibliografia
- Leandra D'Antone, Senza pedaggio. Storia dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria, Donzelli, 2008, ISBN 88-6036-223-7
- Vittorio Mete, I lavori di ammodernamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria. Il ruolo delle grandi imprese nazionali, in: Rocco Sciarrone (a cura di), Alleanze nell'ombra. Mafie e economie locali in Sicilia e nel Mezzogiorno, Fondazione Res, Donzelli, Roma, 2011.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su autostrada A3
Collegamenti esterni
- SAM SpA, su autostrade-meridionali.autostrade.it.
- ANAS SpA, su stradeanas.it.
- Sito web www.salernoreggiocalabria.it, su salernoreggiocalabria.it.
- Salerno-Reggio Calabria - L'autostrada che non c'è La Storia siamo noi
- Guida ai lavori su www.stradeanas.it, su stradeanas.it.
- Mafia, corruzione, clientele... Chi paga il prezzo? - Parte prima su Report, su report.rai.it.
- Mafia, corruzione, clientele... Chi paga il prezzo? - Parte seconda su Report, su report.rai.it.
- Osservazioni sulla situazione generale dell'ANAS S.P.A. e stato degli appalti delle opere di ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria al 20 settembre 2006 (PDF), su dps.mef.gov.it.
- Priorità infrastrutturali nelle regioni - regione Calabria (PDF), su regioni.it.
- Gallerie e viadotti della A3, su lotsberg.net.