Utente:BlackPanther2013/Sandbox/1.0
Foreste subumide del Madagascar Madagascar subhumid forests | |
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Ecozona | Afrotropicale (AT) |
Bioma | Foreste pluviali di latifoglie tropicali e subtropicali |
Codice WWF | AT0118 |
Superficie | 199 500 km² |
Conservazione | In pericolo critico |
Stati | ![]() |
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Scheda WWF |
Le foreste subumide del Madagascar sono un'ecoregione dell'ecozona afrotropicale, definita dal WWF (codice ecoregione: AT0118), che occupa la maggior parte dell'altopiano centrale del Madagascar. Forma, assieme alle ecoregioni della foreste pluviali del Madagascar orientale e della macchia ericoide del Madagascar, la regione denominata foreste e boscaglia del Madagascar, inclusa nella lista Global 200[1].
Territorio
È un'ecoregione di foresta pluviale con una superficie totale di circa 199.500 km² (circa la metà del Paraguay), che copre la maggior parte dell'altopiano centrale, al di sopra degli 800 m di altitudine nell'est e dei 600 m nell'ovest. Confina a nord e a ovest con la foresta decidua secca del Madagascar occidentale, a est con le foreste pluviali del Madagascar orientale, a sud-ovest con le boscaglie succulente del Madagascar e a sud con la foresta spinosa. Si spinge fino all'oceano Indiano con due strette fasce a nord-est e a nord-ovest; in quest'ultima area, confina inoltre con una delle enclaves delle mangrovie del Madagascar. In sei punti, al di sopra dei 1800-2000 m di altitudine, cede il passo alla macchia ericoide del Madagascar. La montagna d'Ambra, all'estremo nord dell'isola, ospita un'enclave di foresta subumida, circondata a quote inferiori da foresta decidua secca. Dell'ecoregione fanno inoltre parte alcune exclaves situate sui massicci di Analavelona e Isalo nel sud-ovest dell'isola, circondate a latitudini inferiori da boscaglie succulente. Dal momento che l'altopiano riceve gli umidi venti alisei, questa regione è più umida delle regioni che la circondano a nord, sud e ovest[1].
Flora
La flora originaria dell'ecoregione è stata alterata dall'intervento umano: vaste aree sono state disboscate per far spazio all'agricoltura e all'allevamento, e sono state introdotte molte specie esotiche. Tuttavia, rimangono tuttora aree di fitta foresta sempreverde e zone di foresta montana aperta. Vaste aree sono ricoperte da prateria, ma non è chiaro se la loro origine sia da imputare o no all'intervento umano. L'ecoregione ospita varie specie appartenenti alla flora antartica temperata dell'emisfero sud, tra le quali varie specie di conifere podocarpacee (Podocarpus e Afrocarpus) e la Takhtajania perrieri, unica rappresentante in Africa delle winteracee. Tra le piante endemiche spiccano le palme Bismarckia nobilis e Ravenala madagascariensis[1].
Fauna
Quest'ecoregione ospitava nell'antichità una megafauna caratteristica. A causa dell'isolamento del Madagascar, le rare specie di mammiferi terrestri, in particolare i lemuri, si evolvettero per adattarsi a certe nicchie. Vi erano lemuri giganti (Megaladapis edwardsi), oggi estinti, grandi quanto un orango adulto. Varie specie di uccello elefante Aepyornis, ratiti giganti incapaci di volare, si estinsero anch'esse dopo l'arrivo degli esseri umani su queste isole; tra essi figurava Aepyornis maximus, il più grande uccello mai esistito[1].
Note
- ^ a b c d (EN) Madagascar subhumid forests, in Terrestrial Ecoregions, World Wildlife Fund. URL consultato il 6 gennaio 2016.