Foreste di latifoglie sempreverdi del bacino del Sichuan
Sichuan Basin evergreen broadleaf forests
EcozonaPaleartica (PA)
BiomaForeste di latifoglie e foreste miste temperate
Codice WWFPA0437
Superficie98 100 km²
ConservazioneIn pericolo critico
StatiCina (bandiera) Cina
Scheda WWF

Le foreste di latifoglie sempreverdi del bacino del Sichuan sono un'ecoregione dell'ecozona paleartica, definita dal WWF (codice ecoregione: PA0437), situata nella Cina meridionale[1]).

Territorio

Costituito da basse colline e pianure alluvionali, il bacino del Sichuan è situato nel punto dove vari fiumi convergono per confluire nel corso medio del fiume Chang Jiang (noto anche come Yangtze o Fiume Azzurro). Nonostante sia cinto da montagne impervie, il bacino del Sichuan è una regione agricola estremamente fertile e produttiva. Il clima è subtropicale con inverni freschi e nuvolosi ed estati molto calde e nebbiose.

Il bacino comprende vaste aree di arenarie rossastre e argilliti viola che hanno dato origine a terreni agricoli molto fertili. Le pianure sono interrotte da basse catene di colline calcaree che raggiungono i 700 m di altezza, e la parte occidentale del bacino del Sichuan è ricoperta dalle alluvioni depositate dai molti fiumi che attraversano il bacino provenendo dalle catene montuose che formano la cimosa orientale dell'altopiano del Tibet. Quando i fiumi raggiungono il bacino, il loro corso rallenta e depositano i sedimenti che trasportano con sé nella pianura.

Le temperature nel bacino del Sichuan sono miti, con estati molto calde (26-29 °C) e inverni freschi (5-8 °C). Le montagne a nord del bacino mitigano il clima invernale bloccando le masse di aria fredda provenienti dall'Asia centrale. In quanto il clima è umido e le montagne circostanti impediscono la circolazione dell'aria, il bacino del Sichuan è soggetto a inversioni di temperatura. Le estati sono spesso nuvolose o molto nebbiose e la nebbia è presente anche per gran parte delle giornate invernali. Un detto locale sostiene che nel Sichuan i cani abbaiano quando appare il sole. In effetti, Chengdu, nella parte occidentale del bacino del Sichuan, ha in media più di 300 giornate nebbiose all'anno.

A causa della sua lunga storia di intenso sfruttamento antropogenico, le pianure del Sichuan ospitano oggi pochissime tracce della copertura vegetale originaria. I dintorni di alcuni templi e montagne sacre come il monte Emei ospitano ancora alcune zone rimaste di foresta, mentre nelle pianure alluvionali vi sono alcune zone umide allo stato più o meno originario che danno sostentamento ad alcune specie di uccelli migratori.

Note

  1. ^ (EN) Sichuan Basin evergreen broadleaf forests, su worldwildlife.org, World Wildlife Fund. URL consultato il 6 febbraio 2017.