Utente:BlackPanther2013/Sandbox/1.0
Deserto del Thar Thar desert | |
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Ecozona | Indomalese (IM) |
Bioma | Deserti e macchia xerofila |
Codice WWF | IM1304 |
Superficie | 238 700 km² |
Conservazione | Vulnerabile |
Stati | ![]() ![]() |
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Scheda WWF |
Il Thar (noto anche come Tharr o Grande Deserto Indiano) è una regione desertica e semi-desertica del subcontinente indiano, situata nello stato del Rajasthan (India) a est del corso inferiore dell'Indo.
Nel Pakistan sud-orientale il Thar sfuma gradualmente nel Cholistan. Il Cholistan si estende attraverso la parte sud-orientale del Punjab e quella orientale del Sindh. Metà del suo territorio è ricoperta da distese di sabbia, anche con le caratteristiche dune.
Assieme, le due aree desertiche ricoprono una superficie di circa 273.000 km².
Geografia
Posizione ed estensione
Oltre i due terzi del deserto ricadono entro i confini del Rajasthan, il resto è situato nel settore meridionale degli stati dell'Haryana e del Punjab e in quello settentrionale del Gujarat. Il deserto è delimitato a nord-ovest dal fiume Sutlej, a est dalla catena degli Aravalli, a sud da una vasta palude salmastra nota come Rann di Kutch e a ovest dall'Indo.
La superficie del Thar varia a seconda di quanta fascia di transizione costituita da savana spinosa viene considerata entro i suoi confini. Secondo il WWF, il Thar copre una superficie di 238.700 km². L'ecoregione delle foreste spinose nord-occidentali che lo circonda, invece, si estende per oltre 488.300 km².
Formazione
La genesi del deserto del Thar è tuttora oggetto di dibattito tra gli scienziati. Alcuni sostengono che la sua origine risalga ad un'epoca compresa tra i 4000 e i 10.000 anni fa. Secondo altri, invece, l'inaridirsi di questa zona avrebbe avuto inizio solo molto più tardi, tra il 2000 e il 1500 a.C.. In ogni caso, il deserto ha avuto origine in seguito al prosciugamento del corso del fiume Ghaggar, a est dell'Indo. Attualmente tale fiume trasporta acqua solamente durante la stagione dei monsoni e si disperde nelle sabbie del settore nord-orientale del Thar. Grazie alle moderne tecniche di telerilevamento è stato osservato che nel tardo Quaternario sia il cambiamento climatico che uno spostamento delle placche tettoniche hanno avuto un impatto notevole sui fiumi che attraversavano la regione e sul loro prosciugamento. Inoltre, sono stati individuati numerosi «paleocanali» di fiumi ormai asciutti.
Nel Cholistan si trova il letto prosciugato del fiume Hakra, proseguimento del Ghaggar in territorio pakistano.
La maggior parte degli studiosi concorda sul fatto che il paleocanale del fiume Sarasvati corrisponda al letto dell'attuale Ghaggar. Secondo gli studi, in passato il Sutlej e lo Yamuna riversavano le loro acque direttamente nel letto del Ghaggar. Gli studi indicano che il Sutlej costituiva la principale fonte d'acqua del Ghaggar. In seguito ad una attività tettonica recente, il corso del Sutlej si è diretto ad ovest e quello dello Yamuna verso est, e il Ghaggar è andato incontro al prosciugamento.
Il telerilevamento si è rivelato estremamente utile per scoprire paleocanali nelle zone desertiche. Per analizzare le immagini satellitari vengono utilizzate varie tecniche digitali. Secondo molti ricercatori, l'attuale posizione apparentemente disorganizzata dei torrenti del Rajasthan sarebbe dovuta al cambiamento climatico avvenuto durante il Quaternario, soprattutto nel corso dell'Olocene.
Struttura
Il Thar è prevalentemente un deserto sabbioso, con numerose dune ricoperte da una stentata vegetazione che possono essere alte fino a 150 m. Le dune sono di tre tipi: trasversali, longitudinali e barcane. Quelle longitudinali, prevalenti, sono disposte da nord-est a sud-ovest, secondo i venti che soffiano durante la stagione secca. Le dune trasversali, perpendicolari alla direzione del vento, si trovano principalmente nel nord-est del Thar. Le barcane (dune a forma di mezzaluna con le estremità sporgenti) si trovano nella parte centrale del Thar.
Circa il 10% del deserto è costituito da dune mobili, il resto da distese di dune fisse, da zone di transizione tra dune e rocce affioranti e da saline. La maggior parte della regione è priva di vegetazione. Le aree che ne sono ricoperte sono generalmente dominate da erbe e arbusti. Nel nord-ovest, il deserto è circondato da una cintura di foreste spinose.
Nel complesso, il Thar digrada verso la piana dell'Indo e la sua superficie interrotta principalmente solo dalle dune. Le dune più alte si trovano nel sud, mentre al nord raggiungono solamente un'altezza di circa 16 m. La catena degli Aravalli, a sud-est, rappresenta una sorta di barriera che, con il suo clima umido, impedisce al deserto di espandersi ad est verso la valle del Gange.
Il suolo della zona arida è prevalentemente sabbioso, in parte sabbioso-argilloso. La sua consistenza e profondità variano a seconda della topografia. Lo strato di limo è particolarmente spesso e contiene tracce di minerali argillosi, carbonato di calcio o gesso. Il pH del terreno varia tra circa 7 e 9,5. La fertilità del terreno aumenta spostandosi da ovest ad est. L'acqua è molto rara e si incontra tra 30 e 120 m di profondità.
Clima
Il clima è caratterizzato da estreme variazioni di temperatura, con valori che vanno dal punto di congelamento in inverno ai 50 °C in estate. Talvolta, in inverno, le gelate notturne possono danneggiare la vegetazione. Le precipitazioni annue sono inferiori ai 150 mm nella parte occidentale, ma si aggirano sui 350 mm nella parte orientale, ai piedi della catena degli Aravalli. In generale, le precipitazioni sono estremamente irregolari sia per entità che per periodicità. Quasi tutta la pioggia, tuttavia, cade durante forti temporali durante il passaggio del monsone di sud-ovest, tra luglio e settembre.
Analogamente variabile è la velocità del vento: in inverno esso soffia a 3 km/h e in maggio e giugno, in media, a 32 km/h. In estate, il vento genera solitamente tempeste di sabbia che possono raggiungere i 130 km/h, che possono depositare sugli edifici uno strato di sabbia spesso fino a 7 cm. Le acque sotterranee sono difficili da raggiungere e contaminati dal sale, quindi nel deserto non vi sono oasi.
Fauna
A causa della varietà del paesaggio, costituito da dune, colline e pianure di ghiaia, la vegetazione e la fauna sono piuttosto ricche per una zona arida. Qui vivono 23 specie di lucertole e 25 specie di serpenti, molte delle quali endemiche.
Nel deserto si possono trovare alcune specie che in altre parti dell'India sono divenute ormai estremamente rare. Tra esse ricordiamo l'otarda indiana (Ardeotis nigriceps), l'antilope cervicapra (Antilope cervicapra), la gazzella indiana (Gazella bennettii) e, nel Rann di Kutch, l'asino selvatico asiatico (Equus hemionus khur).
È degno di nota come questi animali riescano a sopravvivere in queste difficili condizioni ambientali, con temperature elevate e mancanza di acqua e di forme di vegetazione più grandi di sparute pianticelle. Essi hanno evoluto eccellenti strategie di sopravvivenza, hanno dimensioni più piccole di quelle dei loro parenti che vivono in altri ambienti, e hanno abitudini prevalentemente notturne.
La popolazione dei Bishnoi, stabilitasi qui da molto tempo, è particolarmente impegnata nella protezione degli animali in Rajasthan. Il fondatore stesso della comunità credeva di rinascere sotto forma di antilope cervicapra.
Il parco nazionale del Deserto a Jaisalmer, che si estende su una superficie di poco più di 3000 km², è un buon esempio rappresentativo dell'ecosistema del Thar, e ospita la fauna caratteristica della regione. Qui, oltre alle specie a cui prima abbiamo accennato, si possono trovare facilmente anche volpi rosse, volpi del Bengala, lupi e altre creature. I resti di bivalvi marini e i tronchi d'albero fossilizzati che si trovano nel parco testimoniano la storia geologica di questo deserto. La regione costituisce un paradiso per gli uccelli migratori e stanziali del deserto. Di conseguenza qui si possono osservare aquile, falchi, albanelle, poiane e avvoltoi. Tra essi, particolarmente comuni sono il biancone (Circaetus gallicus), l'aquila rapace (Aquila rapax), l'aquila anatraia maggiore (Aquila clanga) e il falco laggar (Falco jugger).
Il santuario di Tal Chhapar, una piccola riserva situata a Churu, a 210 km da Jaipur, è la dimora di una numerosa popolazione di antilopi cervicapra. Inoltre qui vivono volpi rosse (della sottospecie Vulpes vulpes pusilla) e gatti selvatici, nonché uccelli tipici della regione come pernici e grandule.
Popolazione
Il deserto indiano è abitato principalmente da indù e da minoranze musulmane e sikh. Il Cholistan è abitato principalmente da sindhi e kolhi. Lungo il Ghaggar (o Hakra) sono stati rinvenuti molti resti appartenenti alla civiltà della valle dell'Indo, che raggiunse il massimo splendore nel periodo compreso all'incirca tra il 2600 e il 1500 a.C.
Gli abitanti originari del Thar sono nomadi allevatori di bestiame, la più nobile cammelli India razza per generazioni; tra i suoi clienti includono principalmente maharaja dell'India. Dal 1986 sui 650 km di lunghezza Canale Indira Gandhi (ex Rajasthan Channel) L'acqua della provincia del Punjab è condotto nel deserto. Il canale permette anche un miglioramento di uso agricolo. Il progetto di irrigazione su larga scala ha causato un aumento di dieci volte della popolazione in questo settore, è noto in tutto il mondo come la zona del deserto con la maggiore densità di popolazione. D'altra parte, sono sorte a causa del canale problemi precedentemente sconosciuti e piaghe malaria cinghiale. Il tenore di vita della popolazione coinvolta principalmente in agricoltura è ancora molto basso. Pelliccia e lavorazione della lana giocano un un grande ruolo anche.